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Rassegna stampa del 18 ottobre 2022

larepubblica.it
viabilità stradale 
Sicilia interna: "Quando piove siamo isolati"Assemblea a Contessa Entellina con amministratori e agricoltori di sette comuni a cavallo delle province di Palermo e Agrigento. "Ci negano i diritti fondamentali".

Una riunione pubblica tra sindaci dei comuni interni della Sicilia, a cavallo delle province di Palermo e Agrigento, e cittadini, specialmente agricoltori, si è svolta ieri a Contessa Entellina. Al centro dell'incontro, voluto dal sindaco della cittadina, Leonardo Spera, la situazione della viabilità in un territorio martoriato dai nubifragi e dal dissesto idrogeologico. Alla riunione hanno preso parte sindaci e amministratori dei comuni di Bisacquino, Campofiorito, Giuliana, Sambuca, Santa Margherita Belìce e Chiusa Sclafani."È necessario fare comunità, responsabilizzare ogni cittadino, fare massa critica, è necessario condurre insieme questa battaglia. Come sindaci - ha detto Spera - ci impegneremo a portare, ancora una volta, la voce di questo disagio alla Provincia e alla Regione. Questa volta tutti insieme perché verrà costituito un tavolo permanente interprovinciale. Non possiamo più attendere rinvii della politica. Si diano risposte urgenti. La nostra gente soffre, gli agricoltori non riescono più immettere il prodotto nei mercati perché non possono trasportarlo. Ci vengono negati i diritti fondamentali del vivere civile"."Senza viabilità - ha sottolineato il sindaco di Contessa Entellina - non c'è trasporto, non c'è mobilità, non c'è istruzione, non c'è sanità, non c'è lavoro. Abbiamo proposto ai cittadini di riunirsi in un comitato civico perché sentiamo la necessità che anche la società civile sia partecipe attivamente in questo momento così delicato e per vincere questa battaglia di civiltà per il futuro del nostro territorio.  A brevissimo verrà indetta un'altra riunione perché non possiamo più fermarci".


giornale di sicilia
Inps: il bonus 150 euro arriverà nella busta paga di novembre
Nella busta paga di novembre i lavoratori dipendenti con esclusione di quelli domestici con una retribuzione fino a 1.538 euro lordi riceveranno un bonus una tantum di 150 euro in via automatica per il tramite dei datori di lavoro. Lo precisa l'Inps in una circolare con la quale dà istruzioni su quanto previsto dal decreto-legge 23 settembre 2022, n. 14.
Nel mese di novembre 2022 il credito maturato per effetto dell'erogazione dell'indennità da parte del datore di lavoro è compensato attraverso la denuncia» UniEmens. L'erogazione della indennità attraverso i datori di lavoro è esclusa per gli operai agricoli a tempo determinato, considerato che l'istituto della compensazione delle anticipazioni delle prestazioni temporanee non è previsto per questi lavoratori a tempo determinato.
Possono accedere al riconoscimento dell'indennità una tantum di 150 euro tutti i lavoratori, anche somministrati, dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore. La predetta indennità deve essere erogata, sussistendo il rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato.
L'indennità è riconosciuta anche nei casi in cui il lavoratore sia interessato da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dell'Inps. come ad esempio durante la cassa integrazione o i congedi parentali fermo restando il rispetto del limite di 1.538 euro. L'indennità non può essere riconosciuta, pur sussistendo il rapporto di lavoro nel mese di novembre 2022, nell'ipotesi in cui la retribuzione risulti azzerata a causa della sospensione del rapporto di lavoro per eventi, previsti dalla legge o dalla contrattazione, non coperti da contribuzione figurativa a carico dell'Istituto come ad esempio, nell'aspettativa non retribuita.
Il bonus una tantum di 150 euro è riconosciuto in via automatica, in misura fissa, previa acquisizione - da parte del datore di lavoro - di una dichiarazione resa dal lavoratore con la quale lo stesso dichiari di non essere titolare di pensione e di reddito di cittadinanza. L'indennità una tantum spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro quindi la dichiarazione andrà presentata solo al datore di lavoro che provvederà al pagamento dell'indennità. L'indennità sarà di 150 euro, anche nel caso di lavoratore con contratto a tempo parziale.

ilsole24ore.it
Pensioni, si riapre il cantiere: tutte le opzioni in campo
In attesa che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferisca, quasi sicuramente a Giorgia Meloni, l'incarico di formare il nuovo governo, il centrodestra guarda alle possibili strade percorribili per il dopo Quota 102
Si riapre il cantiere delle pensioni. In attesa che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferisca, quasi sicuramente a Giorgia Meloni, l'incarico di formare il nuovo governo, il centrodestra guarda alle possibili strade percorribili per il dopo Quota 102.Vediamo quali sono le 4 ipotesi in campo.
1) Anche età anagrafica per Quota 41Quota 41, ovvero il pensionamento con 41 anni di contributi a prescindere dall'età, resta la priorità della Lega ed è gradita anche ai sindacati.
Ma i suo costi non sarebbe trascurabili: secondo le stime dell'Inps, si partirebbe con circa 4 miliardi il primo anno per arrivare a quasi 10 a regime.
Proprio per la necessità di ridurre l'impatto sui conti pubblici il centrodestra sta valutando di vincolare Quota 41 a una soglia anagrafica. Ma questa soluzione non piace alla Lega.2) Uscite con «62+35»ma con penalità
Tra le quattro ipotesi alle quali guarda il centrodestra per il dopo Quota 102, c'è anche quella di flessibilità in uscita elaborata a suo tempo da Fdi per consentire le uscite con un minimo di 62 anni e 35 di versamenti prevedendo penalità della fetta retributiva dell'assegno prima del raggiungimento dei 66 anni (fino a un massimo dell'8%) e "premi" sopra questa soglia. Questa proposta, presentata la scorsa legislatura da Walter Rizzetto, è ancora in campo3) Opzione uomo ma con 61-62 anni
Fratelli d'Italia e tutto il centrodestra puntano non solo a prolungare Opzione donna (l'uscita a 58 anni, 59 se lavoratrici autonome, e 35 di versamenti con il ricalcolo contributivo dell'assegno) ma a renderla strutturale, valutando la possibilità, come ha detto nei giorni scorsi la stessa Giorgia Meloni, di estenderla anche agli uomini. In questo caso però l'asticella anagrafica dei lavoratori si dovrebbe alzare salendo almeno a 60 anni o, più probabilmente, a 61-624) Ape-Opzione donna, poi la flessibilità
La necessità di rendere compatibile l'intervento per evitare il ritorno alla legge Fornero in via integrale dal 2023 potrebbe anche indurre il governo in arrivo a ricorrere a un'operazione in due tempi sulle pensioni. Questa ipotesi prevederebbe il via già con la manovra al prolungamento di almeno un anno di Opzione donna e Ape sociale per poi ricorrere, dopo un confronto con le parti sociali, a un decreto ad hoc nel 2023 per introdurre misure di flessibilità in uscita a partire da aprile o da luglio.






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