Si
è riunita martedì 18 ottobre, in via d'urgenza, la III Commissione
dell'Assemblea dei Sindaci del Libero Consorzio di Agrigento che
si occupa di "sviluppo
strategico, viabilità, programmazione, patrimonio e funzioni di
indirizzo" per
affrontare la grave crisi agricola in atto su tutto il territorio.
L'incontro
si è svolto nell'aula consiliare "Luigi Giglia" del Libero
Consorzio alla presenza del presidente della Terza Commissione
Stefano Castellino, sindaco di Palma di Montechiaro di quello di
Alessandria della Rocca Giovanna Bubello e di quello di Realmonte
Santina Lattuca che hanno discusso con gli altri componenti della
Commissione il vice sindaco di Sciacca, Gianluca Fisco, il sindaco
di Camastra Dario Gaglio e il sindaco di Cammarata, Giuseppe
Mangiapane collegati in videoconferenza.
Ogni
componente della Commissione ha relazionato sulle specificità dei
propri territori e dell'intera provincia dando il proprio contributo.
Si
è redatta e condivisa all'unanimità una richiesta di istituzione di
un Tavolo tecnico composto dalle istituzioni regionali, nazionali ed
europee, oltre che dai territori.
"I
rincari a catena - si legge nel documento - l'aumento
dell'inflazione, la crescita esponenziale dei prodotti petroliferi,
del gas e delle materie prime legate alla produzione agricola, quali
esemplificativamente la molitura delle olive, il confezionamento e la
trasformazione dei prodotti, hanno fatto crescere i costi in maniera
insostenibile, a fronte di una svalutazione dei prezzi di vendita,
mettendo in pericolo il reddito delle famiglie che vivono già in una
realtà di depauperamento demografico ed economico".
I
sindaci della Terza Commissione, inoltre, ritengono necessaria una
riforma strutturale del comparto agricolo per dare risposte ad un
settore che è vitale per l'economia di tante realtà, basti
pensare che le regioni Puglia, Calabria e Sicilia coprono il 70%
della produzione nazionale di olio.
"Si
stabiliscano - aggiungono - regole chiare necessarie alla
tracciabilità dei prodotti agricoli immessi nel territorio nazionale
da Paesi comunitari e/o extra comunitari, che impediscano di
commercializzare tali prodotti come Italiani. Non si può consentire
che l'economia di un territorio sia distrutta senza che gli organi
deputati alla salvaguardia dei territori e della popolazione
intervengano con la massima celerità. Al fine di tutelare
l'olivicoltura, la viticoltura e più in generale l'agricoltura,
che rimangono un cardine fondamentale dell'economia dei nostri
territori, questa Commissione ed i Sindaci porranno in essere ogni
iniziativa utile".