grandangoloagrigento.it
Sindaci agrigentini e agricoltori in sit in dinanzi la Prefettura di Agrigento
Le zone montane della provincia agrigentina sono quelle più colpite
Sit-in di protesta mercoledì mattina dinanzi la Prefettura di Agrigento da parte dei sindaci e amministratori nonché agricoltori per difendere l'olio e l'agricoltura in generale. Il comparto è in profonda crisi per via delle bollette. Le zone montane della provincia agrigentina sono quelle più colpite. L'Amministrazione comunale di Cianciana, sempre a fianco dei cittadini, è stata rappresentata dall'assessore Liborio Curaba che assieme ad altri sindaci ha incontrato subito dopo il Prefetto Cocciufa."La situazione del comparto agricolo sta attraversando una crisi senza precedenti - dice Curaba - e con la stagione olearia la situazione è ulteriormente precipitata perché i frantoi sono in difficoltà visto che essendo aperti soli pochi mesi all'anno, non sanno che bollette arriveranno a fine novembre. Proprio per questo motivo chi ha deciso di aprire pratica dei prezzi non accessibili ai produttori. Abbiamo chiesto al massimo rappresentante dello Stato in provincia di muoverci tutti assieme, con un tavolo permanente come ha chiesto ieri la Terza commissione del Libero Consorzio di Agrigento perché dobbiamo uscire da questa impasse prima che sia troppo tardi, prima che molte aziende abbassino per sempre le saracinesche. In una provincia già di per sè complicata sotto l'aspetto socio economico, anche la chiusura di una sola azienda rappresenta un danno incalcolabile. Ringrazio il Presidente dell'associazione Terra e vita, Giuseppe D'Angelo, di Cianciana per il contributo che ha dato alla manifestazione".
ilsole24ore.it
Quote, pensioni d'oro, bonus donne: tutti i dossier-previdenza del nuovo governo
I tempi ormai strettissimi per il varo e l'approvazione della manovra, così come le esigue risorse a disposizione, impongono il ricorso a un numero limitato di misure previdenziali, basato prevalentemente sul prolungamento di strumenti già esistenti, come Opzione donna e Ape sociale.
Ma per riformare le pensioni il nuovo governo di centrodestra punta su un piano pluriennale, attingendo anzitutto dalle ricette dei singoli partiti che compongono la maggioranza, anche se in alcuni casi non appaiono perfettamente in sintonia, ma guardando anche ad altre soluzioni. E progressivamente dovrebbero arrivare interventi non solo per evitare il ritorno alla legge Fornero in versione integrale con nuove "Quote" e per irrobustire gli assegni pensionistici più bassi, come promesso in campagna elettorale, ma anche una revisione del meccanismo di calcolo delle cosiddette "pensioni d'oro", bonus previdenziali per le madri a seconda del numero dei figli, e una ridefinizione in forma più estesa della platea dei lavori usuranti.
Verso il ricalcolo delle pensioni d'oro
Quella delle cosiddette pensioni d'oro è una questione annosa su cui, per alcuni aspetti, si è già pronunciata la Consulta. Ma è anche uno dei cavalli di battaglia di Giorgia Meloni, alla quale il capo dello Stato dovrebbe conferire l'incarico di formare il nuovo governo. La stessa leader di Fdi nelle ultime legislature aveva presentato alla Camera una sua proposta di legge per fare scattare una stretta di fatto sugli assegni superiori a 5mila euro lordi al mese, prevedendo il ricalcolo integrale con il metodo contributivo. E il programma presentato da Fratelli d'Italia alle ultime elezioni conferma che Meloni non è affatto intenzionata a demordere visto che è chiaramente indicato il ricalcolo, oltre un'elevata soglia, delle "pensioni d'oro" che non corrispondono a contributi effettivamente versati>>. E non è escluso che una misura di questo tipo possa essere messa in cantiere già per il prossimo anno.
Bonus previdenziali per le lavoratrici madri
I sostegni alla natalità saranno un'altra delle priorità del governo di centrodestra per i prossimi anni, anche se con tutta probabilità si materializzeranno quando migliorerà la situazione economica e lo stato dei conti pubblici lo consentirà. Ma se per il dopo Quota 102 il nuovo esecutivo dovesse optare per Quota 41, su cui spinge forte la Lega, potrebbe subito aprirsi uno spazio per facilitare l'accesso al pensionamento anticipato alle lavoratrici madri, introducendo rispetto ai 41 anni di contribuzione richiesta per l'uscita (a prescindere dall'età anagrafica) lo sconto di un anno per ogni figlio.
sicilia24h.it
Al Consorzio Universitario di Agrigento il secondo corso "sull'arte di parlare in pubblico"
Nell'ambito delle iniziative formative rivolte al pubblico impiego, ai liberi professionisti ed al mondo imprenditoriale, l'ECUA promuove un corso di formazione con rilevanti contenuti didattici e pratico-teorici, che consentiranno l'acquisizione di mirate competenze ed il raggiungimento di un significativo know how, con particolare riguardo all'arte di parlare in pubblico.Il corso si articolerà in cinque lezioni che si svolgeranno in diverse giornate a partire dal 19 novembre.Le lezioni saranno tenute dal prof. Emilio Giammusso, docente di Marketing , organizzazione aziendale e comunicazione strategica.I costi relativi all'iscrizione serviranno a coprire strettamente le spese sostenute dall'ECUA, non avendo questo, nessuno scopo di lucro.Per informazioni chiamare il n. 0922/ 619308 o inviare una mail all'indirizzo di posta elettronica: badalamenti@poloag.it
teleacras.it
Istituire un Tavolo tecnico emergenza agricola in provincia di Agrigento.
La richiesta istituzione Tavolo tecnico emergenza agricola in provincia di Agrigento è stata chiesta alle massime istituzioni dalla Terza Commissione Permanente " Sviluppo Strategico, Viabilità, Programmazione, Patrimonio e Funzioni di Indirizzo" del Libero Consorzio di Agrigento, presieduta dal sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino. In particolare, la missiva è stata indirizzata al Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera, del Consiglio dei Ministri nonché al Presidente del Parlamento Europeo a quello della Commissione Europea ed al Commissario Europeo per gli Affari Economici ed infine al Presidente della Regione Siciliana ed all'On. Giorgia Meloni.
ticonsiglio.com
Concorsi in arrivo entro fine dicembre 2022 per 30mila assunzioni I nuovi bandi saranno rivolti sia a diplomati che a laureati e consentiranno l'ingresso di circa 30 mila nuove risorse nelle PA. Le procedure concorsuali seguiranno le nuove regole introdotte dalla riforma dei concorsi pubblici approvata dal Governo. Gli inserimenti saranno effettuati prevalentemente con contratti a tempo indeterminato.
funzionepubblica.gov.it
Brunetta: "Via libera del Consiglio dei ministri ai contratti del comparto Funzioni locali e della carriera diplomatica"
"Il Consiglio dei ministri ha dato oggi il via libera al nuovo contratto collettivo nazionale 2019-2021 del comparto Funzioni locali, che riguarda circa 430mila dipendenti di Regioni, Province, Comuni e Camere di commercio, e all'accordo per il personale della carriera diplomatica. Il Governo Draghi taglia così un ulteriore significativo traguardo nel percorso di rilancio dei rinnovi contrattuali, avviato il 10 marzo 2021 a Palazzo Chigi con la firma del Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale.
Il contratto del comparto Funzioni locali è il terzo, dopo quello delle Funzioni centrali e della Sanità, ad essere stato concluso all'Aran e approvato in via definitiva dal Cdm. Il prossimo rinnovo riguarderà il personale dell'Istruzione e della ricerca, per cui sono in corso le trattative. Al Dipartimento della Funzione pubblica sono stati, invece, sottoscritti nell'ultimo anno gli accordi per il comparto Sicurezza e Difesa, per i Vigili del Fuoco, per la carriera prefettizia e, da ultimo, per la carriera diplomatica. Al termine di questa straordinaria esperienza, non posso che esprimere la mia grande soddisfazione. Come avevo promesso, abbiamo riportato al centro dell'agenda di governo il tema del lavoro pubblico e restituito dignità e centralità ai 'volti della Repubblica', sempre in prima linea anche nei momenti più difficili per il Paese, com'è stato durante la pandemia. L'auspicio è che il percorso continui, con lo stesso entusiasmo e la stessa convinzione, con il prossimo Governo".
ilsole24ore.it
Pa, doppia indagine su programmi e produttività negli enti
Pronti i questionari per misurare l'impatto delle riforme
Nella Pa ci sono riforme che si fanno per legge. E ce ne sono altre, la maggioranza, che invece richiedono studio, analisi dei fenomeni e tempo, perché la loro realizzazione passa da un cambio culturale e organizzativo che va fatto maturare negli uffici e non nella Gazzetta Ufficiale.Proprio per questa ragione quando si è trattato di avviare il lavoro sul «rafforzamento amministrativo» per il Pnrr a Palazzo Vidoni non ci si è occupati solo di norme e decreti. Ma si è chiesto l'aiuto di docenti universitari, professionisti e dirigenti di punta delle altre amministrazione per indagare i filoni di lungo periodo da percorrere per arrivare a quella nuova Pa che nelle ambizioni più accese dovrebbe rappresentare una delle eredità strutturali del Pnrr.
Due dei tre temi chiave affrontati in questo modo sono strettamente intrecciati fra loro. Si tratta della valutazione delle performance, eterna promessa di tante riforme della Pa, e dello Smart Working. Perché, come spiega anche il presidente dell'Aran Antonio Naddeo nell'articolo in pagina, se il lavoro si sposta dalla sede fisica dell'ufficio cade anche l'ultimo sipario che fin qui ha permesso a regole e dirigenti di occuparsi delle tranquille valutazioni formali, fatte di cartellini e presenza, per evitare di avventurarsi sul terreno più impervio dell'analisi dei risultati. L'impegno della commissione tecnica per la Performance, insediata a maggio sotto la guida di Claudia Ciccodicola (vice capo del servizio Gestione del personale della Banca d'Italia) si è subito concentrato sul Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione che sostituisce i vecchi documenti di programmazione delle Pa nel tentativo di creare un documento "strategico" invece del solito adempimento formale. Tentativo tutto da realizzare, su cui la Commissione ha strutturato i questionari che arriveranno alle amministrazioni su cinque snodi principali del loro piano (condizioni abilitanti, obiettivi, processi, performance e impatti) da affiancare all'esame massivo dei documenti caricati sul Portale dei Piao.La via del censimento sul campo è stata scelta anche dalla commissione tecnica sul Lavoro agile presieduta da Michele Tiraboschi (ordinario di Diritto del lavoro all'Università di Modena), che ha preparato un questionario su un campione di 284 enti per capire prima di tutto se l'attivazione dello Smart Working si è accompagnata a sistemi di misurazione della produttività e della soddisfazione dell'utenza: due grandi assenti secondo le rilevazioni Istat.
Al comitato scientifico presieduto da Sergio Fabbrini (Sole 24 Ore del 20 settembre) è stato chiesto invece di valutare l'impatto delle riforme del Pnrr, giudicato positivo su reclutamento e carriere nodali per far ripartire un personale pubblico sotto del 30% rispetto ai livelli numerici di Francia e Germania. Fin qui le analisi, che torneranno utili se il prossimo governo vorrà dare continuità a questa impostazione.
corrierecomunicazione.it
pubblica amministrazione ed innovazione
E-procurement: a quota 6,5 miliardi i contratti Ict Consip, spinta su cloud e digital health
Per la digitalizzazione della Pa italiana sono già stati attivati contratti per 6,5 miliardi di euro destinati all'acquisizione di beni e servizi Ict, pari al 46% dello "scaffale di offerta" complessivo (14,1 miliardi), secondo quanto fa sapere Consip. I dati sono aggiornati al 30 settembre 2022.All'interno dello "scaffale Ict" − che comprende infrastrutture e reti, licenze software, apparati e macchine per ufficio, telefonia e comunicazione, servizi professionali, servizi di sicurezza − una posizione rilevante è occupata dall'offerta di servizi strategici Ict, che fa segnare contratti già attivati per un valore complessivo di oltre 5,2 miliardi (un totale di 46 lotti).Si tratta di iniziative che coprono tutta le esigenze delle pubbliche amministrazioni nel loro percorso di trasformazione digitale − dall'adozione di modelli cloud per piattaforme, infrastrutture e software alla progettazione ed erogazione di servizi digitali, dalla gestione del patrimonio informativo fino alla cybersecurity − e sono anche funzionali alla attuazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).Consip fa sapere che, sui contratti per "servizi strategici Ict" le amministrazioni hanno già effettuato acquisti per quasi 1,8 miliardi di euro, mentre il valore residuo ordinabile al 30 settembre 2022 è ancora di oltre 3,4 miliardi (il 52% dell'offerta totale di 6,5 miliardi di euro).