COMUNCALO
Sicilia, Schifani: "Puntare su turismo dello sport e dello spettacolo"
«Credo che questa sia per la Regione Siciliana la prosecuzione di un percorso, perché è eredità del governo Musumeci, dell'operato dell'assessore Messina, una eredità che io tesaurizzerò perché effettivamente dobbiamo puntare su un turismo dello sport e Dello spettacolo, attrarre e valorizzare i nostri grandi campioni, come Nibali. Abbiamo un patrimonio da mettere a disposizione di tutto il mondo». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando al Gran Galà di Premiazione dei "Gazzetta Sports Awards See Sicily", l'evento promosso da La Gazzetta dello Sport. "Questa è una bellissima serata di revival ma anche di valorizzazione e sollecitazione a fare sempre di più e meglio e a portare all'esterno quello che è il significato della nostra terra. Per la Sicilia questa è un'occasione per esprimere grandi valori e grandi campioni che portiamo nei nostri cuori ma che dobbiamo esporre come esempio di emulazione per i nostri giovani, ai quali aprire le porte per incentivare lo sport e realizzare sempre più strutture, perché possano non distrarsi con altre attività e con l'ozio del non fare e impegnarsi nello sport che è educativo», ha aggiunto il presidente Schifani, che ha consegnato il premio See Sicily Legend a Vincenzo Nibali, stella dello sport siciliano. In questa ottava edizione i Gazzetta Sports Awards hanno lasciato la consueta location di Milano per approdare in Sicilia, grazie al programma" See Sicily" della Regione Siciliana per veicolare l'immagine dell'Isola attraverso eccellenze sportive di rilevanza nazionale e internazionale, in grado di garantire la massima visibilità del brand Sicilia. Gli appuntamenti proseguiranno al Foro Italico di Palermo da domani 21 e fino al 23 ottobre, dove si terrà la "Palermo Sport Tourism Arena", la tre giorni di sport e spettacolo, organizzata da Rcs Sports & Events in partnership con la Regione Siciliana. Domani alle ore 11 il taglio del nastro alla presenza del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
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Lavoro agile nella PA: la relazione della Commissione tecnica
Disponibile la relazione elaborata dalla Commissione tecnica sul lavoro agile nella PA: ecco i contenuti e le conclusioni del documento.
La Commissione tecnica sul lavoro agile nella PA, nominata l'8 marzo 2022 con decreto del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha tracciato un bilancio della propria attività nella relazione finale. I 14 esperti, coordinati da Michele Tiraboschi, ordinario di diritto del lavoro dell'Università di Modena e Reggio Emilia, avevano il mandato di "definire e implementare l'attuazione e le modalità del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche a regime nella fase post emergenziale", secondo la nuova regolazione costruita a partire dal 2021 coerentemente con il rinnovo dei contratti di lavoro e la riapertura delle attività economiche e sociali.
Lavoro agile nella PA: la relazione della Commissione tecnica; La Commissione si è mossa in due direzioni : da un lato, verso il monitoraggio empirico del fenomeno del lavoro agile nella Pa, per raccogliere informazioni ed esperienze, in modo da disporre di dati ed elementi fattuali "utili a superare l'estrema (sterile) polarizzazione oggi presente nel dibattito pubblico"; dall'altro lato, verso la ricostruzione del quadro normativo e istituzionale di riferimento per il settore pubblico. Con riferimento al primo punto, in attesa dei nuovi dati Istat (l'ultima rilevazione, riferita al 2020, aveva evidenziato come solo un'amministrazione su tre avesse analizzato l'impatto dello smart working sulla produttività dell'ente), la Commissione ha operato in sintonia con il Dipartimento della Funzione pubblica, predisponendo una bozza di questionario da somministrare alle amministrazioni, in collaborazione con Formez PA. L'ipotesi è quella di indirizzare l'indagine, che era stata programmata per l'estate e poi sospesa in seguito alla caduta del Governo, a un campione di 284 amministrazioni, tra centrali e locali. Quanto al secondo profilo, l'analisi ha preso il via dalla sottoscrizione, il 10 marzo 2021, del Patto Governo sindacati per l'innovazione del lavoro pubblico e l'innovazione sociale "con l'obiettivo di delineare gli snodi tecnici della necessaria transizione dal lavoro agile emergenziale (poco più di un lavoro domiciliare forzato) a una nuova organizzazione del lavoro nelle amministrazioni pubbliche". Centrali sono state le Linee guida del 30 novembre 2021, emanate d'intesa con i sindacati nell'ambito delle trattative dei rinnovi contrattuali 2019-2021, che la relazione definisce come "la cifra concreta del più generale processo di trasformazione e modernizzazione della Pubblica amministrazione e, al tempo stesso, un chiaro segnale di come il lavoro pubblico possa davvero rappresentare un tassello non marginale e non in controtendenza rispetto alle grandi trasformazioni in atto per ripensare il lavoro nel nostro Paese".
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Costo smart working: quanto spende un lavoratore da casa.
Lo smart working è sempre più diffuso, ma con l'aumentare del costo delle bollette, le spese si abbattono sul lavoratore. Vediamolo insieme nel dettaglio Costo smart working : il lavoro agile è stata l'unica via possibile per milioni di lavoratori durante la pandemia di Covid-19. Ma si tratta di una tendenza che è continuata anche oltre la pandemia. Proprio per questo, molti posti di lavoro hanno previsto per i dipendenti alcuni giorni a settimana in smart working. La guerra in Ucraina, però, ha alzato notevolmente i costi di energia e gas, spese che vanno ad influire direttamente nelle tasche del lavoratore, se lavora da casa. Vediamo allora qual è il costo dello smart working. Costo smart working: quali sono le spese del lavoratore Come detto, sempre più lavoratori richiedono di lavorare in smart working, accordandosi coi datori di lavoro con nuovi contratti. Ma è anche vero che sta arrivando la stagione più fredda e anche quella più temuta dai consumatori, che si aspettano una stangata per i costi incrementati di energia riscaldamenti. Secondo le stime, un lavoratore in smart working risparmia circa 1000 euro all'anno in spostamenti. Ma, con l'aumento delle bollette, questo risparmio potrebbe essere vanificato dagli alti costi di luce e gas. L'indagine di Altroconsumo Secondo un'indagine di Altroconsumo, per Il Sole 24 Ore, si stima un incremento fino a 323europer l'energia elettrica e fino a 476 euro per il gas. Sono stati immaginati due scenari: uno che prevede una casa con due persone, con un consumo medio di 1900 kWh annui e uno che prevede una casa con tre persone (due adulti eun bambino) con un consumo medio che arriva a 2700 kWh. In entrambi i casi viene considerato il riscaldamento autonomo uno smart working completo, con 5 giorni di lavoro da casa. Per l 'utilizzo del pc è stato stimato un consumo annuo aggiuntivo di 130 kWh e un incremento pari al 5% del consumo di partenza, per considerare i consumi diffusi, difficili da mappare identificare singolarmente. Il risultato è di 95 kWh in più all'anno per la casa con due persone e 135 kWh in più all'anno perla casa con tre persone. Aggiungendo le altre spese, come l'illuminazione, la climatizzazione estiva e l'uso della lavastoviglie, gli aumenti sono i seguenti:298 euro in più all'anno per la famiglia composta da due persone;323 euro in più all'anno per la famiglia composta da tre persone. Ma ci sono da considerare anche i consumi del gas. "Rimanere a casa per lavorare implica che la temperatura non possa essere impostata al disotto di una certa soglia. Immaginiamo che (in linea con il piano Cingolani), il termostato sia impostato per garantire una temperatura che oscilla tra i 19 e i 20 gradi. Gli effetti sulla nostra bolletta sono i seguenti: +13% dei consumi in metri cubi (più o meno un mese invernale con temperature non molto rigide), pari a 476 euro in più in bolletta (+12,7% di spesa)".Per quanto riguarda il gas, si stimano circa 476 euro in più sulla spesa annua.
GDS
Lombardo dovrà risarcire la Regione Siciliana con 52 mila euro: la conferma in Cassazione
I giudici delle sezioni unite civili della corte di Cassazione, presieduti da Biagio Virgilio, hanno dichiarato inammissibile e confermato la condanna per l'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo a risarcire le casse della Regione per la nomina e la successiva riconferma di Patrizia Monterosso a segretario generale dell'Ente perché ritenute «illecite». Lombardo è stato condannato a risarcire 52 mila euro. Per questa vicenda la procura della Corte dei conti aveva disposto la citazione in giudizio per 14 ex amministratori regionali per un danno erariale di 893.942 euro. Con Lombardo erano stati citati in giudizio gli ex assessori Alessandro Aricò, Accursio Gallo, Beppe Spampinato, Daniele Tranchida, Amleto Trigilio, Marco Venturi; con Rosario Crocetta anche Mariella Lo Bello, Vania Contrafatto, Giovanni Pistorio, Bruno Marziano, Baldo Gucciardi e Luisa Lantieri. Parte della richiesta è andata in prescrizione, circa 576 mila euro. Oltre a Lombardo i giudici della Corte d'appello avevano condannato l'ex presidente Rosario Crocetta a risarcire 106 mila euro. Gli ex assessori della giunta Lombardo(Aricò, Gallo, Spampinato, Tranchida, Trigilio, Venturi) dovranno pagare a testa 8mila e 600 mila euro. Gli ex assessori di Crocetta (Lo Bello, Contrafatto, Pistorio, Marziano, Gucciardi e Lantieri) 17.750 euro ciascuno. Il procedimento ha origine da «varie segnalazioni» e soprattutto da una denuncia del Dirsi, il sindacato dei dirigenti regionali. Nell'atto di citazione la Procura argomenta «l'evidente fondatezza» dell'esposto, «agevolmente constatabile da una serena lettura della normativa di riferimento». Ovvero la «legge Brunetta»(che vincola la nomina di un soggetto esterno alla pubblica amministrazione all'assenza di «professionalità equivalenti» nei ruoli interni), della quale le giunte di Lombardo e di Crocetta avrebbero operato una «rimozione».
RISOLUTO
Mezzi del Libero Consorzio di Agrigento per pulire le strade a Montevago e Santa Margherita.
A Montevago e Santa Margherita Belice sono in azione anche i mezzi del Libero Consorzio di Agrigento per liberare le strade dal fango dopo il nubifragio dei giorni scorsi. Oggi è stata liberata dal fango e dai detriti la strada provinciale 44. Domani è prevista la pulizia della provinciale 45 Montevago - Salaparuta. "Ringrazio il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, il dottore Sanzio e l'ingegnere Di Carlo - dice il sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo - per il concreto aiuto che stanno dando alle comunità di Montevago e Santa Margherita".