AGRIGENTONOTIZIE
Caro energia, momento durissimo per l'agricoltura e zootecnia: i sindacati s'incontrano per salvare uva e olio.
Chiesta la convocazione di un tavolo tecnico urgente con le istituzioni regionali enazionali. Alto il rischio di tensioni sociali non gestibili dai singoli comunillarme generale tra i sindaci della provincia, in un momento durissimo perl'agricoltura e la zootecnia a causa degli insostenibili rincari dell'energia.Durante un'assemblea alla quale hanno partecipato i sindaci di Agrigento,Alessandria della Rocca, Canicattì, Campobello di Licata, Porto Empedocle, Menfi,Racalmuto, Santa Margherita di Belìce, Grotte, Cammarata, Santo Stefano Quisquina.Caltabellotta, Palma di Montechiaro, Favara, Burgio, Santa Elisabetta, Lucca Sicula,Villafranca, Calamonaci, Ribera, Sciacca e, in collegamento streaming, Realmonte e Montallegro, è stata chiesta a gran voce la convocazione di un tavolo tecnico composto dalle istituzioni regionali, nazionali ed europee, oltre che dei Territori,finalizzato a fronteggiare l'attuale emergenza. L'assemblea dei sindaci del Liberoconsorzio comunale di Agrigento si è svolta nell'aula consiliare "Luigi Giglia". Isindaci hanno fatto proprio, con alcune modifiche, il contenuto del documento approvato precedentemente dalla III Commissione permanente "Sviluppo strategico,Viabilità, Programmazione, Patrimonio e Funzioni di indirizzo".
Evidenziata la drammaticità di questo momento che non risparmia alcun settore produttivo e i relativi indotti, come quello dell'uva Italia che dà lavoro ad oltre15.000 persone e che rischia perdite stimate in oltre 300 milioni di euro per la riduzione del prezzo di vendita e le difficoltà di commercializzazione per il comparto olivicolo, penalizzato dai costi elevati di molitura delle olive sino al prodotto finale. E ancora il comparto viti vinicolo in genere, quello agrumicolo e la zootecnia nelle aree interne, tutti alle prese con costi ormai insostenibili per produzioni che rappresentano l'eccellenza del nostro territorio. "Una situazione che rischia di creare tensioni sociali non gestibili dai singoli comuni- dicono i sindaci - ed aggravata anche da un deficit di imprenditorialità e delle infrastrutture, come la viabilità rurale pesantemente danneggiata dagli eventi atmosferici degli ultimi anni. Servono interventi immediati per sostenere l'emergenza e le aziende, ma anche e soprattutto interventi strutturali attesi ormai da troppi anni". Nel documento, approvato ad unanimità, oltre ad aiuti immediati per l'abbattimento dei costi energetici, di produzione e di mantenimento, si chiedono regole chiare per la tracciabilità dei prodotti immessi nel territorio nazionale da Paesi comunitari ed extracomunitari. Tra le altre richieste, un incontro con l'ISMEA per concordare un equo prezzo di mercato per i prodotti agricoli, vari interventi per arginare la pesante situazione debitoria delle aziende agricole, interventi sul credito d'imposta per il carburante agricolo e incentivazione del fotovoltaico in agricoltura.
Il testo del documento sarà inviato dagli uffici del Libero consorzio alla Regione siciliana, al Governo e al Parlamento nazionale e alle istituzioni europee. Ma anche ai sindaci ed ai presidenti dei Consigli comunali affinché sia adottato dai rispettivi organi collegiali.
AGRIGENTOOGGI
Emergenza agricola: l'assemblea dei Sindaci del Libero Consorzio Comunale di Agrigento chiede un tavolo tecnico.
In un momento durissimo per l'agricoltura e la zootecnia dell'intera Sicilia a causa degli insostenibili rincari dell'energia è indispensabile la richiesta di un tavolo tecnico composto dalle istituzioni regionali, nazionali ed europee, oltre che dei territori, finalizzato a fronteggiare l'attuale emergenza. La richiesta arriva dall'Assemblea dei Sindaci del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, riunita nell'aula consiliare "Luigi Giglia", che ha condiviso e fatto proprio, con alcune modifiche, il contenuto del documento approvato precedentemente dalla III Commissione Permanente "Sviluppo Strategico, Viabilità, Programmazione, Patrimonio e Funzioni di Indirizzo". Nell'assemblea (presenti i sindaci dei comuni di: Agrigento, Alessandria della Rocca, Canicattì, Campobello di Licata, Porto Empedocle, Menfi, Racalmuto, S. Margherita Belice, Grotte, Cammarata, S. Stefano Quisquina. Caltabellotta, Palma di Montechiaro, Favara, Burgio, S. Elisabetta, Lucca Sicula, Villafranca, Calamonaci, Ribera, Sciacca e in collegamento streaming Realmonte e Montallegro) i vari interventi hanno evidenziato la drammaticità di questo momento che non risparmia alcun settore produttivo e i relativi indotti, come quello dell'uva Italia che dà lavoro ad oltre 15.000 persone e che rischia perdite stimate in oltre 300 milioni di euro per la riduzione del prezzo di vendita e le difficoltà di commercializzazione per il comparto olivicolo, penalizzato dai costi elevati di molitura delle olive sino al prodotto finale. E ancora il comparto vitivinicolo in genere, quello agrumicolo e la zootecnia nelle aree interne, tutti alle prese con costi ormai insostenibili per produzioni che rappresentano l'eccellenza del nostro territorio. Una situazione che rischia di creare tensioni sociali non gestibili dai singoli comuni, ed aggravata anche da un deficit di imprenditorialità e delle infrastrutture, come la viabilità rurale pesantemente danneggiata dagli eventi atmosferici degli ultimi anni. Servono, hanno detto tutti i sindaci intervenuti, interventi immediati per sostenere l'emergenza e le aziende, ma anche e soprattutto interventi strutturali attesi ormai da troppi anni.
Nel documento, approvato ad unanimità, oltre ad aiuti immediati per l'abbattimento dei costi energetici, di produzione e di mantenimento, si chiedono regole chiare per la tracciabilità dei prodotti immessi nel territorio nazionale da Paesi comunitari ed extracomunitari. Tra le altre richieste, un incontro con l'ISMEA per concordare un equo prezzo di mercato per i prodotti agricoli, vari interventi per arginare la pesante situazione debitoria delle aziende agricole, interventi sul credito d'imposta per il carburante agricolo e incentivazione del fotovoltaico in agricoltura. Il testo del documento sarà inviato dagli Uffici del Libero Consorzio, alla Regione Siciliana, al Governo e al Parlamento Nazionale ed alle Istituzioni Europee, oltre che ai Sindaci ed ai Presidenti dei Consigli Comunali affinché sia adottato dai rispettivi Organi Collegiali.
GRANDANGOLO
Al Giardino Botanico raccolta delle olive con gli studenti dell'I.T.E.T "Sciascia"
Il prossimo 27 ottobre nella giornata dedicata alla raccolta delle olive. Far conoscere ai giovani un importante ciclo delle nostre produzioni agricole e il valore naturalistico e culturale del Giardino Botanico. Questo il messaggio che il Libero Consorzio Comunale di Agrigento intende lanciare attraverso la campagna solidale che si realizzerà il prossimo 27 ottobre nella giornata dedicata alla raccolta delle olive, e che quest'anno vedrà la piena sinergia tra l'Ente e gli studenti dell'I.T.E.T "Sciascia" di Agrigento. Il Commissario Straordinario dr. Raffaele Sanzo, d'intesa con la dirigente dell'I.T.E.T. "Sciascia" prof.ssa Milena Siracusa, ha autorizzato il coinvolgimento di alcuni alunni dell'Istituto nella giornata di raccolta delle olive, la cui data verrà stabilita nei prossimi giorni dal Direttore del Giardino Botanico dr. Giovanni Alletto. Sarà anche l'occasione per far conoscere ai ragazzi il mondo delle produzioni agricole, ben rappresentate all'interno di questa struttura dall'Olivo, la specie più numerosa per esemplari, dagli Agrumi e da altre essenze tipiche dell'agricoltura mediterranea. Gli studenti coinvolti potranno così conoscere l'intero ciclo dell'olio (raccolta delle olive, molitura in frantoio e prodotto finale). L'olio ottenuto sarà consegnato agli operatori della Mensa della Solidarietà, che con grande sacrificio riescono a garantire ogni giorno pasti completi alle famiglie con grossi problemi economici, e che anche quest'anno potranno contare sul contributo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il coinvolgimento degli studenti di uno dei più rappresentativi istituti scolastici è anche un segnale rivolto al mondo della scuola per migliorare la sensibilità dei giovani verso problematiche ambientali e sociali di elevati contenuti morali.
SICILIAONPRESS
Giornata solidale al Giardino Botanico dedicata alla raccolta delle olive con gli studenti dell'I.T.E.T "Sciascia"
Far conoscere ai giovani un importante ciclo delle nostre produzioni agricole e il valore naturalistico e culturale del Giardino Botanico. Questo il messaggio che il Libero Consorzio Comunale di Agrigento intende lanciare attraverso la campagna solidale che si realizzerà il prossimo 27 ottobre nella giornata dedicata alla raccolta delle olive, e che quest'anno vedrà la piena sinergia tra l'Ente e gli studenti dell'I.T.E.T "Sciascia" di Agrigento.
Il Commissario Straordinario dr. Raffaele Sanzo, d'intesa con la dirigente dell'I.T.E.T. "Sciascia" prof.ssa Milena Siracusa, ha autorizzato il coinvolgimento di alcuni alunni dell'Istituto nella giornata di raccolta delle olive, la cui data verrà stabilita nei prossimi giorni dal Direttore del Giardino Botanico dr. Giovanni Alletto. Sarà anche l'occasione per far conoscere ai ragazzi il mondo delle produzioni agricole, ben rappresentate all'interno di questa struttura dall'Olivo, la specie più numerosa per esemplari, dagli Agrumi e da altre essenze tipiche dell'agricoltura mediterranea.
Gli studenti coinvolti potranno così conoscere l'intero ciclo dell'olio (raccolta delle olive, molitura in frantoio e prodotto finale). L'olio ottenuto sarà consegnato agli operatori della Mensa della Solidarietà, che con grande sacrificio riescono a garantire ogni giorno pasti completi alle famiglie con grossi problemi economici, e che anche quest'anno potranno contare sul contributo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il coinvolgimento degli studenti di uno dei più rappresentativi istituti scolastici è anche un segnale rivolto al mondo della scuola per migliorare la sensibilità dei giovani verso problematiche ambientali e sociali di elevati contenuti morali.
Emergenza agricola: l'assemblea dei Sindaci del Libero Consorzio Comunale di Agrigento chiede un tavolo tecnico
In un momento durissimo per l'agricoltura e la zootecnia dell'intera Sicilia a causa degli insostenibili rincari dell'energia è indispensabile la richiesta di un tavolo tecnico composto dalle istituzioni regionali, nazionali ed europee, oltre che dei territori, finalizzato a fronteggiare l'attuale emergenza. La richiesta arriva dall'Assemblea dei Sindaci del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, riunita nell'aula consiliare "Luigi Giglia", che ha condiviso e fatto proprio, con alcune modifiche, il contenuto del documento approvato precedentemente dalla III Commissione Permanente "Sviluppo Strategico, Viabilità, Programmazione, Patrimonio e Funzioni di Indirizzo".
Nell'assemblea (presenti i sindaci dei comuni di: Agrigento, Alessandria della Rocca, Canicattì, Campobello di Licata, Porto Empedocle, Menfi, Racalmuto, S. Margherita Belice, Grotte, Cammarata, S. Stefano Quisquina. Caltabellotta, Palma di Montechiaro, Favara, Burgio, S. Elisabetta, Lucca Sicula, Villafranca, Calamonaci, Ribera, Sciacca e in collegamento streaming Realmonte e Montallegro) i vari interventi hanno evidenziato la drammaticità di questo momento che non risparmia alcun settore produttivo e i relativi indotti, come quello dell'uva Italia che dà lavoro ad oltre 15.000 persone e che rischia perdite stimate in oltre 300 milioni di euro per la riduzione del prezzo di vendita e le difficoltà di commercializzazione. O il comparto olivicolo, penalizzato dai costi elevati di molitura delle olive sino al prodotto finale. E ancora il comparto vitivinicolo in genere, quello agrumicolo e la zootecnia nelle aree interne, tutti alle prese con costi ormai insostenibili per produzioni che rappresentano l'eccellenza del nostro territorio.
Una situazione che rischia di creare tensioni sociali non gestibili dai singoli comuni, ed aggravata anche da un deficit di imprenditorialità e delle infrastrutture, come la viabilità rurale pesantemente danneggiata dagli eventi atmosferici degli ultimi anni. Servono, hanno detto tutti i sindaci intervenuti, interventi immediati per sostenere l'emergenza e le aziende, ma anche e soprattutto interventi strutturali attesi ormai da troppi anni.
Nel documento, approvato ad unanimità, oltre ad aiuti immediati per l'abbattimento dei costi energetici, di produzione e di mantenimento, si chiedono regole chiare per la tracciabilità dei prodotti immessi nel territorio nazionale da Paesi comunitari ed extracomunitari. Tra le altre richieste, un incontro con l'ISMEA per concordare un equo prezzo di mercato per i prodotti agricoli, vari interventi per arginare la pesante situazione debitoria delle aziende agricole, interventi sul credito d'imposta per il carburante agricolo e incentivazione del fotovoltaico in agricoltura.
Il testo del documento sarà inviato dagli Uffici del Libero Consorzio, alla Regione Siciliana, al Governo e al Parlamento Nazionale ed alle Istituzioni Europee, oltre che ai Sindaci ed ai Presidenti dei Consigli Comunali affinché sia adottato dai rispettivi Organi Collegiali.
SCRIVOLIBERO
Il 27 ottobre giornata solidale al Giardino Botanico dedicata alla raccolta delle olive con gli studenti dell'I.T.E.T "Sciascia"
Far conoscere ai giovani un importante ciclo delle nostre produzioni agricole e il valore naturalistico e culturale del Giardino Botanico. Questo il messaggio che il Libero Consorzio Comunale di Agrigento intende lanciare attraverso la campagna solidale che si realizzerà il prossimo 27 ottobre nella giornata dedicata alla raccolta delle olive, e che quest'anno vedrà la piena sinergia tra l'Ente e gli studenti dell'I.T.E.T "Sciascia" di Agrigento.
Il Commissario Straordinario dr. Raffaele Sanzo, d'intesa con la dirigente dell'I.T.E.T. "Sciascia" prof.ssa Milena Siracusa, ha autorizzato il coinvolgimento di alcuni alunni dell'Istituto nella giornata di raccolta delle olive, la cui data verrà stabilita nei prossimi giorni dal Direttore del Giardino Botanico dr. Giovanni Alletto. Sarà anche l'occasione per far conoscere ai ragazzi il mondo delle produzioni agricole, ben rappresentate all'interno di questa struttura dall'Olivo, la specie più numerosa per esemplari, dagli Agrumi e da altre essenze tipiche dell'agricoltura mediterranea. Gli studenti coinvolti potranno così conoscere l'intero ciclo dell'olio (raccolta delle olive, molitura in frantoio e prodotto finale). L'olio ottenuto sarà consegnato agli operatori della Mensa della Solidarietà, che con grande sacrificio riescono a garantire ogni giorno pasti completi alle famiglie con grossi problemi economici, e che anche quest'anno potranno contare sul contributo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il coinvolgimento degli studenti di uno dei più rappresentativi istituti scolastici è anche un segnale rivolto al mondo della scuola per migliorare la sensibilità dei giovani verso problematiche ambientali e sociali di elevati contenuti morali.
SICILIA24H
Cgil su servizi igienico personale dei disabili. Diffida al Libero Consorzio
In data 14 ottobre 2022, la scrivente, a seguito della riduzione illegittima, da parte di codesta amministrazione, delle ore inerenti il servizio igienico personale rivolto agli studenti disabili non autosufficienti(servizi integrativi aggiuntivi e migliorativi) previsti nel PEI, inoltrava via Pec richiesta di "incontro urgente per affrontare e risolvere la problematica".
Non avendo ad oggi, ricevuto alcun riscontro alla nota di cui sopra, visto che l'assistenza in oggetto è indispensabile per consentire agli studenti disabili gravissimi non autosufficienti la frequenza delle lezioni e che di conseguenza l'atto amministrativo posto in essere da codesto Consorzio si configura come palese negazione del diritto allo studio sancito dall'art. 34 della Carta Costituzionale, la CGIL Sicilia, diffida il Consorzio dei Liberi Comuni di Agrigento di reintegrare ad ogni studente disabile, con urgenza, le ore previste dal PEI, illegittimamente tolte, inerenti il servizio in oggetto. In mancanza di atti tangibili, la stessa si rivolgerà all'autorità giudiziaria competente affinché sia demandato ad essa il compito di stabilire se le normative vigenti in materia sono state applicate correttamente o meno e se taluni atti siano conformi alle leggi da cui promanano o siano invece contro legge.
ENTILOCALIonline
"Lavoro agile" nelle Pubbliche Amministrazioni: la relazione della Commissione tecnica
Il 19 ottobre 2022 è stata pubblicata la Relazione finale della Commissione tecnica sul lavoro agile nella P.A., nominata l'8 marzo 2022 con Decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione, grazie alla quale è stato tracciato un bilancio dell'attività svolta. I 14 esperti, coordinati da Michele Tiraboschi, ordinario di Diritto del lavoro dell'Università di Modena e Reggio Emilia, avevano il mandato di "definire e implementare l'attuazione e le modalità del 'lavoro agile' nelle Amministrazioni pubbliche a regime nella fase post emergenziale", secondo la nuova regolazione costruita a partire dal 2021 coerentemente con il rinnovo dei contratti di lavoro e la riapertura delle attività economiche e sociali.
La Commissione si è mossa in 2 direzioni: da un lato, verso il monitoraggio empirico del fenomeno del "lavoro agile" nella P.A., per raccogliere informazioni ed esperienze, in modo da disporre di dati ed elementi fattuali "utili a superare l'estrema (e sterile) polarizzazione oggi presente nel dibattito pubblico"; dall'altro lato, verso la ricostruzione del quadro normativo e istituzionale di riferimento per il Settore pubblico. Con riferimento al primo punto, in attesa dei nuovi dati Istat - l'ultima rilevazione, riferita al 2020, aveva evidenziato come solo un'Amministrazione su 3 avesse analizzato l'impatto dello smart working sulla produttività dell'Ente - la Commissione ha operato in sintonia con il Dipartimento della Funzione pubblica, predisponendo una bozza di Questionario da somministrare alle Amministrazioni, in collaborazione con Formez PA. L'ipotesi è quella di indirizzare l'Indagine, che era stata programmata per l'estate e poi sospesa in seguito alla caduta del Governo, a un campione di 284 Amministrazioni, tra centrali e locali. Quanto al secondo profilo, l'analisi ha preso il via dalla sottoscrizione, il 10 marzo 2021, del Patto Governo-sindacati per l'Innovazione del lavoro pubblico e l'Innovazione sociale, "con l'obiettivo di delineare gli snodi tecnici della necessaria transizione dal 'lavoro agile' emergenziale (poco più di un lavoro domiciliare forzato) a una nuova organizzazione del lavoro nelle Amministrazioni pubbliche". Centrali sono state le Linee-guida 30 novembre 2021, emanate d'intesa con i Sindacati nell'ambito delle trattative dei rinnovi contrattuali 2019-2021, che la Relazione definisce come "la cifra concreta del più generale processo di trasformazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione e, al tempo stesso, un chiaro segnale di come il Lavoro pubblico possa davvero rappresentare un tassello non marginale e non in controtendenza rispetto alle grandi trasformazioni in atto per ripensare il Lavoro nel nostro Paese".
LENTEPUBBLICA
Avanti con lo smart working dei Dipendenti pubblici: lo afferma il ministro Zangrillo
Lo smart working per i Dipendenti pubblici, dopo la situazione emergenziale della pandemia, non finirà in soffitta: le parole del Ministro Zangrillo vanno in questa direzione.
Il nuovo ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, interviene ai microfoni di "24 Mattino" suRadio24 e parla della sua idea di Pubblica amministrazione.
Fra i punti chiave del suo discorso lo smart working, la necessità di proseguire con le riforme, l'importanza di valorizzare il merito e il dialogo coi sindacati.
"Durante la pandemia il numero di lavoratori in smart working è passato da 500mila a 5 milioni, è uno strumento che può funzionare e rinunciarvi significherebbe dire che la Pubblica amministrazione è diversa ". Il messaggio del Ministro è dunque chiaro: uno strumento importante che non deve essere archiviato.
Tuttavia nel discorso appaiono anche determinati distinguo che fanno intravedere la prospettiva che il lavoro agile deve comunque essere subordinato a determinate condizioni.
Per questo il Ministro Zangrillo intende verificare con quali modalità usare lo strumento. Il lavoro agile presuppone infatti un cambio di paradigma, perché si passa da una logica di controllo a una di verifica dei risultati. Ci vuole quindi maturità. " Se il sindacato, giustamente, rivendica la possibilità di avere lo smart working, bisogna che sia consapevole del fatto che lo smart working si può fare a determinate condizioni", ha concluso.
Gli altri punti della sua intervista " Cosa c'è da salvare del lavoro svolto da Renato Brunetta? Tutto ", ha commentato il ministro Zangrillo.
" Renato Brunetta ha avviato una profonda riforma della Pa che contiene tutto quello che serve per farla diventare uno dei motori di sviluppo del nostro Paese: digitalizzazione, semplificazione. Non devono esercita: bisogna abituare la Pa ad avere responsabilità sui risultati. Dobbiamo dimostrare di riuscire a valorizzare le persone ".
Ed infatti la Pubblica amministrazione, come ogni organizzazione, " deve puntare a valorizzare il proprio capitale umano ".
Dimostrare la professionalità
" Lavorerò molto sull'orgoglio di appartenenza. Ho trovato persone di grande professionalità. E la vera sfida è dimostrare che questa professionalità c'è. Non mi illudo che sia semplice, ma la mia illusione è quella di riuscire a fare qualcosa di buono anche qui. In questi primi due giorni sono stato al ministero - ha aggiunto il ministro Zangrillo -
e ho trovato persone molto appassionate. La mia sfida è far vedere che questa passione c'è nella Pubblica amministrazione ".
Dialogo coi sindacati
" Sono convinto che lo scontro nonporti mai nulla di buono. Ci deve essere un dialogo, in alcuni momenti può diventare anche un dialogo acceso, però il mio sforzo sarà quello di far comprendere che le proposte che faccio sono intese a migliorareil contesto nel quale viviamo. Io non penso che il sindacato sia contrario al pensiero di premiare il merito perché ne va a vantaggio dei dipendenti".
LIVE SICILIA
Roma, si apre la partita dei sottosegretari: i papabili siciliani
Chiusa la partita dei ministri, si apre quella dei sottosegretari e dei viceministri. L'obiettivo è mettere in salvo la pratica entro una decina di giorni, una missione possibile al netto dei malumori che serpeggiano all'interno di alcuni partiti della maggioranza. Si lavorerà di cesello per compensare le scelte fatte finora. I posti in palio sono una quarantina, almeno la metà dovrebbero spettare ai meloniani. Il secondo tempo della partita per la costruzione dell'esecutivo vede già una discreta pattuglia di siciliani scaldarsi a bordo campo. Fratelli d'Italia dovrebbe schierare l'ex assessore regionale al Turismo Manlio Messina "Realistica" ,dicono i patrioti nostrani, la possibilità che altre due caselle siano occupate da siciliani: la deputata e vice sindaco di Palermo, Carolina Varchi (al secondo mandato a Palazzo Montecitorio) e l'acese Basilio Catanoso che non ha trovato spazio alle elezioni politiche nella lista etnea. C'è poi il capitolo Forza Italia. Pende quota il nome del coordinatore azzurro Gianfranco Miccichè che tuttavia ha ribadito a più riprese l'intenzione di optare per il seggio a Sala d'Ercole. Una presenza ingombrante che potrebbe creare qualche fibrillazione nella maggioranza di Renato Schifani. Salgono nel borsino le quotazioni dell'ex deputata Stefania Prestigiacomo , candidata ma non eletta al Senato, e della deputata messinese Matilde Siracusano.
I salviniani, invece, potrebbero puntare le loro fiches sul coordinatore regionale Nino Minardo. Per quanto riguarda i centristi del cartello Noi Moderati, l'esclusione di Maurizio Lupi dalla lista dei ministri dovrebbe portare a una sorta di risarcimento in termini di posti di viceministri e sottosegretari. In pole ci sarebbe Saverio Romano.