AGRIGENTOOGGI Candidatura capitale della cultura: un incontro "con Agrigento e per Agrigento"
Agrigento, con Lampedusa e i Comuni della provincia, è una delle quindici città candidate a diventare Capitale italiana della Cultura 2025. Sabato 29 ottobre, a partire dalle 10, al Teatro Pirandello di Agrigento il Sindaco, Francesco Micciché, il Presidente dell'Empedocle Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento Onorevole Antonino Mangiacavallo e il Presidente di Associazione MeNO - Memorie e Nuove Opere , Roberto Albergoni, presenteranno alla comunità il programma, le idee e le visioni della candidatura. I numeri del dossier, sviluppato da Associazione MeNO, raccontano la forza di Agrigento2025: 44 i progetti artistici e culturali proposti, che coinvolgono oltre 130 tra artisti e partner locali, nazionali e internazionali. Un dossier di candidatura che trasforma i territori di Agrigento e Lampedusa in centri di riflessione e produzione artistica sul tema della relazione tra l'individuo, il prossimo e l'ambiente. "La candidatura di Agrigento a Capitale italiana della Cultura si inscrive in una strategia di ampio orizzonte, che ha l'obiettivo di raccontare l'identità culturale e sociale di Agrigento, all'Europa e al Mediterraneo" dichiara il Sindaco Micciché. "La candidatura di Agrigento a Capitale italiana della Cultura è un'occasione unica per coniugare le ragioni di una storia plurimillenaria con una nuova idea di futuro, che possa vedere Agrigento e il suo territorio protagonista nel panorama nazionale e internazionale. Abbiamo il dovere di riscoprire l'orgoglio della nostra identità per valorizzare, con un progetto moderno e condiviso, le ricchezze materiali e immateriali di una terra meravigliosa" sottolinea il Presidente Mangiacavallo. "Per Agrigento 2025 abbiamo presentato un programma artistico e culturale che ha lo scopo di facilitare lo sviluppo di comunità attive e aperte all'esercizio di relazione e confronto. Comunità capaci di assumere l'impegno di tutela dei diritti e dei doveri culturali e la responsabilità nella cura del bene comune" sono le parole del Presidente Albergoni. Alla presenza del Prefetto di Agrigento dottoressa Maria Rita Cocciufa, dell'Arcivescovo Monsignor Alessandro Damiano, delle autorità del territorio e del Presidente della Fondazione Teatro Luigi Pirandello Alessandro Patti, quello di sabato è un incontro con Agrigento e per Agrigento: per condividere con la comunità e la società civile, il mondo imprenditoriale e delle forze sociali un progetto capace di unire il territorio nel comune obiettivo di rendere Agrigento un centro internazionale di riflessione, indagine e produzione culturale. La presentazione della candidatura sarà anche un'occasione di festa: in apertura una rappresentazione classica con la regia di Marco Savatteri, seguirà un'esibizione dell'Orchestra Sinfonica e del Coro del Liceo musicale Empedocle e la proiezione dello spot promozionale di Agrigento2025 realizzato da Andrea Vanadia, con la partecipazione di Gaetano Aronica e le musiche di Francesco Buzzurro.
AGRIGENTOOGGIGli studenti del Liceo Empedocle visitano il Palazzo della Provincia, la Biblioteca e l'Officina delle Tradizioni Popolari
Visita degli studenti del Liceo Classico "Empedocle" di Agrigento nel Palazzo della Provincia, la Biblioteca Provinciale e l'Officina delle Tradizioni Popolari per conoscere i luoghi del territorio. Una iniziativa accolta dal Commissario straordinario Raffaele Sanzo con l'obiettivo di far apprezzare ai ragazzi il nostro Patrimonio culturale e condividere questa esperienza. Alcune classi del Liceo Classico Empedocle hanno partecipato ad un tour alla scoperta dei luoghi del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. A fare gli onori di casa il Dirigente Achille Contino, delegato dal Commissario, che ha illustrato e raccontato agli studenti un pezzo di storia dell'Ente ed alcuni aspetti di carattere amministrativo e politico. Il Palazzo della Provincia e della Prefettura di Agrigento, risalente al 1858, e' caratterizzato per un possente ingresso delimitato da due colonne e da due eleganti balconi su entrambe le facciate. L'edificio e' uno tra i primi ad essere costruito nell'Ottocento fuori della cinta muraria ed ha cambiato radicalmente l'assetto urbanistico della città. La Biblioteca Provinciale risale al 24 ottobre 1894 ed e' intitolata a Gaspare Ambrosini, eminente giurista e padre della Costituzione repubblicana. Il patrimonio librario è costituito da circa 6000 volumi: rappresenta uno strumento essenziale di documentazione ed informazione non solo per il personale dell'Ente ma, soprattutto, per la popolazione universitaria e studentesca.
AGRIGENTOOGGISchifani convoca l'Ars per il 10 novembre
C'è la data. Giovedì 10 novembre, alle 11, la prima seduta della nuova legislatura dell'Assemblea regionale siciliana. Lo ha deciso il presidente della Regione Renato Schifani, che ha firmato il decreto di convocazione dell'Aula, con il relativo ordine del giorno: costituzione dell'Ufficio provvisorio del Consiglio di presidenza, giuramento dei settanta deputati ed elezione del presidente dell'Assemblea. Per questa poltrona il super-favorito è il catanese Gaetano Galvagno, rieletto con Fratelli d'Italia. Fino ad allora Schifani rimarrà un uomo solo al comando. La giunta, entrerà in carica solo dopo avere giurato all'Ars: questo momento, però, arriverà solo nella seconda seduta del Parlamento regionale, che a questo punto sarà probabilmente convocata per il giorno successivo. I risultati definitivi, del resto, sono arrivati solo da pochi giorni. Per un mese gli uffici elettorali hanno elaborato i dati, arrivando all'attribuzione dei seggi: la maggioranza ne avrà 40, mentre le tre opposizioni potranno contare su 30 scranni. I partiti più rappresentati sono Forza Italia e Fratelli d'Italia con 13 deputati: seguono Pd (11), Movimento 5Stelle (11), Sud chiama Nord (8, che però saranno divisi in due gruppi da 4), Lega (5), Democrazia cristiana (5) e Popolari-autonomisti.
SICILIA 24H Agrigento, con Lampedusa e i Comuni della provincia, è una delle quindici città candidate a diventare Capitale italiana della Cultura 2025
Sabato 29 ottobre, a partire dalle ore 10,00, nella splendida cornice del Teatro Pirandello di Agrigento il Sindaco dottor Francesco Micciché, il Presidente dell'Empedocle Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento Onorevole Antonino Mangiacavallo e il Presidente di Associazione MeNO - Memorie e Nuove Opere dottor Roberto Albergoni, presenteranno alla comunità il programma, le idee e le visioni della candidatura.
I numeri del dossier, sviluppato da Associazione MeNO, raccontano la forza di Agrigento2025: 44 i progetti artistici e culturali proposti, che coinvolgono oltre 130 tra artisti e partner locali, nazionali e internazionali. Un dossier di candidatura che trasforma i territori di Agrigento e Lampedusa in centri di riflessione e produzione artistica sul tema della relazione tra l'individuo, il prossimo e l'ambiente.
"La candidatura di Agrigento a Capitale italiana della Cultura si inscrive in una strategia di ampio orizzonte, che ha l'obiettivo di raccontare l'identità culturale e sociale di Agrigento, all'Europa e al Mediterraneo" dichiara il Sindaco Micciché.
"La candidatura di Agrigento a Capitale italiana della Cultura è un'occasione unica per coniugare le ragioni di una storia plurimillenaria con una nuova idea di futuro, che possa vedere Agrigento e il suo territorio protagonista nel panorama nazionale e internazionale. Abbiamo il dovere di riscoprire l'orgoglio della nostra identità per valorizzare, con un progetto moderno e condiviso, le ricchezze materiali e immateriali di una terra meravigliosa" sottolinea il Presidente Mangiacavallo.
"Per Agrigento2025 abbiamo presentato un programma artistico e culturale che ha lo scopo di facilitare lo sviluppo di comunità attive e aperte all'esercizio di relazione e confronto. Comunità capaci di assumere l'impegno di tutela dei diritti e dei doveri culturali e la responsabilità nella cura del bene comune" sono le parole del Presidente Albergoni.
Alla presenza del Prefetto di Agrigento dottoressa Maria Rita Cocciufa, dell'Arcivescovo Monsignor Alessandro Damiano, delle autorità del territorio e del Presidente della Fondazione Teatro Luigi Pirandello, avvocato Alessandro Patti, quello di sabato è un incontro con Agrigento e per Agrigento: per condividere con la comunità e la società civile, il mondo imprenditoriale e delle forze sociali un progetto capace di unire il territorio nel comune obiettivo di rendere Agrigento un centro internazionale di riflessione, indagine e produzione culturale.
La presentazione della candidatura sarà anche un'occasione di festa: in apertura una rappresentazione classica con la regia di Marco Savatteri, seguirà un'esibizione dell'Orchestra Sinfonica e del Coro del Liceo musicale Empedocle e la proiezione dello spot promozionale di Agrigento2025 realizzato da Andrea Vanadia, con la partecipazione di Gaetano Aronica e le musiche di Francesco Buzzurro.
SICILIA ON PRESS AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025 PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA
Agrigento, con Lampedusa e i Comuni della provincia, è una delle quindici città candidate a diventare Capitale italiana della Cultura 2025.
Sabato 29 ottobre, a partire dalle ore 10,00, nella splendida cornice del Teatro Pirandello di Agrigento il Sindaco dottor Francesco Micciché, il Presidente dell'Empedocle Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento Onorevole Antonino Mangiacavallo e il Presidente di Associazione MeNO - Memorie e Nuove Opere dottor Roberto Albergoni, presenteranno alla comunità il programma, le idee e le visioni della candidatura.
I numeri del dossier, sviluppato da Associazione MeNO, raccontano la forza di Agrigento2025: 44 i progetti artistici e culturali proposti, che coinvolgono oltre 130 tra artisti e partner locali, nazionali e internazionali. Un dossier di candidatura che trasforma i territori di Agrigento e Lampedusa in centri di riflessione e produzione artistica sul tema della relazione tra l'individuo, il prossimo e l'ambiente.
"La candidatura di Agrigento a Capitale italiana della Cultura si inscrive in una strategia di ampio orizzonte, che ha l'obiettivo di raccontare l'identità culturale e sociale di Agrigento, all'Europa e al Mediterraneo" dichiara il Sindaco Micciché.
"La candidatura di Agrigento a Capitale italiana della Cultura è un'occasione unica per coniugare le ragioni di una storia plurimillenaria con una nuova idea di futuro, che possa vedere Agrigento e il suo territorio protagonista nel panorama nazionale e internazionale. Abbiamo il dovere di riscoprire l'orgoglio della nostra identità per valorizzare, con un progetto moderno e condiviso, le ricchezze materiali e immateriali di una terra meravigliosa" sottolinea il Presidente Mangiacavallo.
"Per Agrigento2025 abbiamo presentato un programma artistico e culturale che ha lo scopo di facilitare lo sviluppo di comunità attive e aperte all'esercizio di relazione e confronto. Comunità capaci di assumere l'impegno di tutela dei diritti e dei doveri culturali e la responsabilità nella cura del bene comune" sono le parole del Presidente Albergoni.
Alla presenza del Prefetto di Agrigento dottoressa Maria Rita Cocciufa, dell'Arcivescovo Monsignor Alessandro Damiano, delle autorità del territorio e del Presidente della Fondazione Teatro Luigi Pirandello, avvocato Alessandro Patti, quello di sabato è un incontro con Agrigento e per Agrigento: per condividere con la comunità e la società civile, il mondo imprenditoriale e delle forze sociali un progetto capace di unire il territorio nel comune obiettivo di rendere Agrigento un centro internazionale di riflessione, indagine e produzione culturale.
La presentazione della candidatura sarà anche un'occasione di festa: in apertura una rappresentazione classica con la regia di Marco Savatteri, seguirà un'esibizione dell'Orchestra Sinfonica e del Coro del Liceo musicale Empedocle e la proiezione dello spot promozionale di Agrigento2025 realizzato da Andrea Vanadia, con la partecipazione di Gaetano Aronica e le musiche di Francesco Buzzurro.
SICILIA ON PRESSAl Giardino Botanico la raccolta delle olive degli studenti dell'I.T.E.T. "Sciascia"
La tradizionale giornata solidale per la raccolta delle olive al Giardino Botanico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha visto la partecipazione di alcuni alunni della classe I E ad indirizzo turistico dell'I.T.E.T. "Sciascia" di Agrigento, coinvolta dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento per iniziativa del Commissario Straordinario dr. Raffaele Sanzo, d'intesa con la dirigente dell'I.T.E.T. "Sciascia" prof.ssa Milena Siracusa. Gli studenti, accompagnati dalle docenti Alessandra Taverna e Concetta Sciangula, hanno preso parte con entusiasmo alla raccolta, coordinata dal funzionario responsabile del Giardino Botanico dr. Giovanni Alletto, primo atto della produzione di olio che successivamente sarà consegnato alla Mensa della Solidarietà di Agrigento.
I ragazzi hanno così avuto un primo contatto diretto con uno dei più importanti cicli produttivi della nostra agricoltura, ben rappresentati all'interno della struttura di via Demetra dall'Olivo, presente con numerosi esemplari di varie cultivar tipiche della nostra zona. Gli alunni potranno assistere in seguito anche alle operazioni di molitura in frantoio.
Si tratta di un'iniziativa ormai consolidata, unitamente alle visite guidate per le scuole, di coinvolgimento e sensibilizzazione verso l'ambiente e le nostre produzioni agricole, ma anche verso iniziative sociali.
LIVE SICILIASicilia, il rebus della squadra di governo e le variabili
I granelli di sabbia della clessidra scorrono e accorciano i tempi per completare il mosaico della squadra di governo.
Giorni scanditi da interlocuzioni informali e qualche dettaglio ancora in via di definizione legato al fatto che sulle richiese avanzate, ad oggi, non si intravede la possibilità di passi indietro. Il presidente lavora di cesello e media con gli alleati certo che alla fine troverà un accordo in grado di soddisfare tutte le parti in causa. L'incognita principale rimane il futuro di Gianfranco Miccichè che ieri è volato a Roma per discutere con Silvio Berlusconi e Giorgio Mulè. In tempi brevi, infatti, si chiuderà il match dei sottosegretari e sebbene la strada sia particolarmente stretta per il coordinatore regionale di Forza Italia un eventuale colpo di scena potrebbe rimettere ordine ad altre latitudini cioè in Sicilia.
I beneinformati ipotizzano che ci sarebbe stato un tentativo di chiedere una copertura per riuscire a spuntarla almeno sul versante dell'agognato assessorato alla Sanità. Ma gli spazi in Sicilia per l'ex presidente dell'Ars si stanno via vi riducendo anche nel partito, sempre più allineato in questa fase che precede le nomine al presidente della Regione, Renato Schifani (elemento che rende più complicato il piano b della partita per il bis alla presidenza dell'Ars del coordinatore azzurro). Lo schema di massima, che trapela dai palazzi che contano, rimane quello di assegnare tre assessorati a testa a FdI e Forza Italia, due a Lega (più la vice presidenza) e Dc e due agli autonomisti.
In alternativa se i meloniani ottenessero quattro assessorati (come chiedono) sarebbe ridimensionato il bottino degli autonomisti, ma prevedendo una compensazione per fare da contrappeso: una delega o un sottogoverno di peso). In questo caso la Sanità spetterebbe agli azzurri. Tra i nomi che circolano con più insistenza in queste ore non si riscontrano grandi sorprese: Giusi Saverino, Alessandro Aricò, Elvira Amata e Giorgio Assenza per FdI, Nuccia Albano e Andrea Messina per la Dc, Luca Sammartino e Vincenzo Figuccia per la Lega (con la variabile Ciccio Scoma che pure non è deputato), Roberto Di Mauro per gli autonomisti e Marco Falcone Luisa Lantieri ed Edy Tamajo per gli azzurri.
LENTE PUBBLICA PNRR: la relazione al Parlamento sullo stato d'attuazione del Piano
Durante la Cabina di Regia, il Governo ha presentato al Parlamento la seconda relazione sullo stato d'attuazione del PNRR. In linea con gli obiettivi raggiunti, l'Italia riceverà altri 21 miliardi dalla UE.
Relazione stato d'attuazione PNRR: nell'attuale, camaleontico scenario politico italiano, il futuro del PNRR rappresenta uno degli snodi fondamentali che daranno anche un'idea della direzione che il prossimo Governo prenderà in termini di investimenti e interventi.
Ed è in questo momento di transizione che si è svolta la Cabina di Regia del Governo durante la quale, l'ancora in carica premier Mario Draghi, ha fatto il punto sullo stato di attuazione del Piano. Ha anche esaminato la seconda relazione al Parlamento, ribadendo come il PNRR sia un'occasione unica per il rilancio dell'Italia, per il superamento delle diseguaglianze territoriali, di genere e generazionali che gravano sul Paese, fattibile solo con l'impegno profuso dagli Enti territoriali Comuni e Regioni, accanto a quello dell'amministrazione centrale.
Nel suo discorso introduttivo, il premier ha ribadito che gli obiettivi del primo semestre del 2022 sono stati tutti raggiunti, come ha accertato la Commissione Europea la scorsa settimana. Ciò significa che l'Italia potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi ricevuti negli scorsi mesi.
In riferimento al secondo semestre dell'anno, Draghi ha evidenziato che sono già stati conseguiti 21 dei 55 obiettivi e traguardi previsti per la fine dell'anno, e presumibilmente se ne raggiungeranno 29 entro la fine di ottobre. Da qui, il passaggio verso l'attuazione concreta di riforme e investimenti si fa sempre più imminente.
Intanto, nuove sfide si aggiungono: il riferimento è al Piano REPowerEU, destinato ad assicurare l'autonomia energetica dalla Russia con l'inserimento di un nuovo capitolo nei PNRR nazionali.
La Cabina di Regia è stata l'occasione per presentare la seconda relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR.
IL SOLE 24 Dall'addio alle mascherine alla moratoria delle multe ai no vax: inizia la svolta sul Covid
Si va verso una strategia che punta a cancellare restrizioni e obblighi del passato ispirandosi più a un richiamo alla responsabilità individuale
Il Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni comincia a scoprire le carte sul Covid. Per una strategia che punta a cancellare restrizioni e obblighi del passato ispirandosi più a un richiamo alla responsabilità individuale. In questo senso va l'intenzione del nuovo ministro della Salute Orazio Schillaci a cancellare l'obbligo di indossare le mascherine in ospedale che scade il prossimo 31 ottobre. Ma il nuovo Governo si prepara a varare anche una moratoria per oltre un milione di italiani over 50 che non si sono vaccinati e che stanno aspettando le multe da 100 euro previste per chi non si è vaccinato.
Verso l'addio all'obbligo di mascherina in ospedale
Il primo segnale di frattura rispetto al passato sarà quasi sicuramente l'addio all'obbligo di mascherina. Il nuovo ministro della Salute Orazio Schillaci, medico ed ex rettore dell'università di Tor Vergata, a meno di sorprese non firmerà la proroga dell'ordinanza che obbliga a indossare le mascherine in ospedali, strutture sanitarie e Rsa. Un obbligo che era stato prorogato l'ultima volta dall'ex ministro Roberto Speranza a fine settembre. Anche sui luoghi di lavoro, visto che entro il 31 ottobre non sono previsti aggiornamenti (le parti sociali sono state convocate dal Governo solo il 4 novembre) la mascherina resterà raccomandata lì dove le aziende lo richiederanno con i loro protocolli aziendali. L'idea di fondo è quella di andare verso una raccomandazione generale a usarla quando ci sono assembramenti in luoghi chiusi,
Al via anche la commissione d'inchiesta sul passato
La nuova linea è quella di non puntare più sugli obblighi ma su richiami alla responsabilità individuale che dovrebbe ispirare un po' tutta la nuova strategia della lotta al Covid del Governo Meloni: «Oggi la malattia da Covid è completamente diversa da quella che c'era una volta e quindi stiamo vedendo di fare in modo che man mano ci possa essere un ritorno ad una maggiore libertà», ha detto il neo ministro Schillaci. Che promette ora di volersi concentrare sulle liste d'attesa e il recupero delle prestazioni saltate durante la pandemia. Ma senza mettere da parte le questioni più importanti legate al Covid, compresa l'intenzione di mettere la gestione passata sotto la lente con una commissione d'inchiesta che è stata evocata per prima dalla stessa premier: «È utile fare chiarezza su quanto successo dal punto di vista amministrativo». «Sul piano degli acquisti, per esempio - continua Schillaci - credo sia corretto per dare un segnale ai molti malati che i soldi pubblici vengono spesi in modo corretto».
GIORNALE DI SICILIA
Regione Siciliana, solo 9 risposte: un flop il bando per richiamare in servizio i pensionati per il Pnrr
I pensionati snobbano la Regione. Il piano per richiamare in servizio i «riservisti» e affidare loro ruoli per spingere la macchina burocratica legata all'investimento dei fondi del Pnrr è praticamente fallito. Al bando dell'assessorato ai Beni Culturali hanno risposto solo in 9. E nel frattempo Renato Schifani ha convocato a Palazzo d'Orleans tutti i dirigenti coinvolti nella spesa dei fondi extra regionali per passare ai raggi X i progetti e accelerarne l'iter.