IL GAZZETTINO DI SICILIATornano le Province in Sicilia: CdM impugna undicesimo commissariamento, Schifani annuncia reintroduzione con elezione diretta
La Consulta ha sentenziato nel 2021 che l'attuale disciplina sui sindaci delle Città Metropolitane "è in contrasto con il principio di uguaglianza del voto e pregiudica la responsabilità politica del vertice dell'ente nei confronti degli elettori".
Lo scorso 10 ottobre il CdM del governo Draghi ha impugnato la legge regionale che per l'undicesima volta aveva commissariato presidenti e consigli delle ex Province siciliane. Ieri l'annuncio di Schifani: «Subito una soluzione legislativa per ripristinarle».
«Uno dei primi atti del mio governo dovrà essere quello di trovare una soluzione legislativa che permetta di reintrodurre le vecchie Province e con elezione diretta. Non è un fattore squisitamente elettorale o campanilista, ma oggi mancano gli interlocutori per alcuni servizi di base. È necessaria una presenza istituzionale sul territorio più efficace, più capillare. Presenteremo un disegno di legge in questa direzione, e spero che su questo ci possa essere collaborazione anche con le opposizioni».
Lo ha detto ieri il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, durante la cerimonia di consegna delle lauree e di inaugurazione dell'anno accademico 2022/2023 della Facoltà di Medicina e Farmacia dell'Università rumena "Dunărea de Jos" din Galați a Enna.
Tra gli ultimi atti del Governo Draghi, nel Cdm del 10 ottobre 2022 sono stati impugnati alcuni articoli della legge finanziaria 16/2022 della Regione Siciliana. L'articolo 13, comma 43, rinvia al 2023 l'elezione dei presidenti dei Liberi consorzi comunali e dei Consigli metropolitani e proroga al 31 agosto 2023 le funzioni degli attuali commissari straordinari che svolgono le funzioni di presidente dei liberi Consorzi comunali, in attesa delle elezioni di II livello previste in origine dalla legge regionale n. 15/2015. Dal 2015 ad oggi, la Regione ha rinviato ben undici volte le elezioni degli organi dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane prorogando contemporaneamente la gestione commissariale degli enti di area vasta.
Il continuo protrarsi dei commissariamenti degli enti di area vasta determina in conclusione una derivazione e dipendenza degli stessi dall'ente regionale in dispregio della loro autonomia e del principio di riforma sancito dalla legge Delrio, che concepisce gli enti di area vasta come espressione del livello di governo inferiore (comunale) e non superiore, come di fatto si è realizzato.
Con la sentenza n. 240/2021, la Corte costituzionale ha di fatto bocciato, pur non dichiarandole espressamente illegittime, le disposizioni contenute nella riforma degli enti di area vasta varata con la legge Delrio, dove si prevede che "il sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo" (art.1, comma 19 della legge 56/2014), e le corrispondenti norme della regione Siciliana che hanno reso il sindaco della Città metropolitana una carica non elettiva a differenza del presidente della Provincia (sostituita in Sicilia dal Libero consorzio comunale), che viene eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali del territorio.
La Consulta afferma che si rende urgente un riassetto degli organi delle Città Metropolitane, "risultando del tutto ingiustificato il diverso trattamento riservato agli elettori residenti nel territorio della Città metropolitana rispetto a quello delineato per gli elettori residenti nelle Province".
La bocciatura però non fa scattare in automatico l'elezione diretta per i sindaci metropolitani, perché, ha ricordato la Consulta, spetta al legislatore, e non alla Corte costituzionale, introdurre norme che assicurino ai cittadini la possibilità di eleggere, in via diretta o indiretta, i sindaci delle Città metropolitane.
SICILIA24LIVESchifani: "Ripristineremo le ex Province con l'elezione diretta" Il Presidente della Regione, Renato Schifani, annuncia il proprio impegno al fine di ripristinare le ex Province con l'elezione diretta, e afferma: "Uno dei primi atti del mio governo dovrà essere quello di trovare una soluzione legislativa che permetta di reintrodurre le vecchie Province e con elezione diretta. Non è un fattore squisitamente elettorale o campanilista, ma oggi mancano gli interlocutori per alcuni servizi di base. E' necessaria una presenza istituzionale sul territorio più efficace, più capillare. Presenteremo un disegno di legge in questa direzione, e spero che su questo ci possa essere collaborazione anche con le opposizioni".
GRANDANGOLO Pnrr, Schifani:" Cabina di regia a supporto dei dipartimenti"
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ne ha annunciato la costituzione oggi nel corso dell'incontro che si è svolto a Palazzo d'Orléans con i dirigenti generali.
Una cabina di regia che possa supportare e coadiuvare i dipartimenti regionali nella programmazione e nella spesa dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ne ha annunciato la costituzione oggi nel corso dell'incontro che si è svolto a Palazzo d'Orléans con i dirigenti generali. Sarà presieduta dal segretario generale della Regione, Maria Mattarella, e composta da: Giovanni Bologna, avvocato generale della Regione; Ignazio Tozzo, ragioniere generale; i dirigenti generali Federico Lasco, della Programmazione; Vincenzo Falgares, dell'Arit; Carmen Madonia, della Funzione pubblica; e dal capo di gabinetto vicario del presidente, Vitalba Vaccaro. "Il Pnrr - ha detto Schifani ai dirigenti - è un'opportunità straordinaria per lo sviluppo della Sicilia e non possiamo sprecarla. Tanto è già stato fatto ed è nostra intenzione continuare su questa strada. Con la collaborazione di tutti, faremo tutto quanto nelle nostre possibilità e metteremo in campo ogni sforzo per superare le eventuali criticità che dovessero presentarsi".
SICILIA 24 HA rischio 9 miliardi, Ance Sicilia pronta a collaborare sul Pnrr
La premier Giorgia Meloni domani a Bruxelles discuterà con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dell'adeguamento delle misure del "Pnrr" italiano alle nuove emergenze che sono l'inflazione e il caro-bollette - dice Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia - , e auspichiamo che ottenga anche risposte in merito al caro-materiali (+50% da gennaio ad agosto 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021) e al caro-energia (+350%), due elementi che rendono difficile alle imprese partecipare alle gare senza un effettivo aggiornamento dei prezzi previsti dai bandi".
"Se è vero che questo rallenta la spesa dei fondi - prosegue Cutrone - le eventuali intese su modifiche potranno comunque riguardare solo le risorse ancora da impegnare, mentre c'è da spendere in tempo i fondi già previsti dalla prima annualità del 'Pnrr' e avviati ai bandi. Fra questi, ci sono quelli 'regionalizzati', cioè affidati alla gestione diretta delle Regioni, che per la Sicilia ammontano a 9,04 miliardi, in aggiunta ai 2,5 miliardi di fondi strutturali Ue 2014-2020 da spendere entro il 31 dicembre 2023. Da un monitoraggio dell'Ance nazionale presso i vari enti locali del Paese, aggiornato a marzo 2022, risulta che per circa il 70% i progetti candidati o finanziati sono ancora allo stato di fattibilità tecnica economica e neanche aggiornati agli incrementi dei prezzi registrati nel corso dell'anno".
"Per questa ragione ci siamo allarmati - riferisce Cutrone - e lo scorso 26 ottobre abbiamo chiesto al neopresidente della Regione, Renato Schifani, e all'assessorato delle Infrastrutture di conoscere lo stato di progettazione delle opere pubbliche finanziate dal 'Pnrr' e degli altri fondi europei e adesso gli chiediamo un incontro urgente per mettergli a disposizione le nostre conoscenze e competenze tecniche al fine di contribuire alla rapida attuazione delle misure, anche partecipando alla 'cabina di regia' che con ammirevole tempestività il presidente Schifani ha deciso di costituire. Almeno per una volta - conclude Cutrone - faremo in modo, tutti insieme, che la Sicilia non sia l'ultima, in questa irripetibile occasione dalla quale dipende la possibilità di riscatto dell'Isola".
SICILIA ON PRESSPnrr, Schifani: «Una cabina di regia a supporto dei dipartimenti»
Una cabina di regia che possa supportare e coadiuvare i dipartimenti regionali nella programmazione e nella spesa dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ne ha annunciato la costituzione oggi nel corso dell'incontro che si è svolto a Palazzo d'Orléans con i dirigenti generali.
Sarà presieduta dal segretario generale della Regione, Maria Mattarella, e composta da: Giovanni Bologna, avvocato generale della Regione; Ignazio Tozzo, ragioniere generale; i dirigenti generali Federico Lasco, della Programmazione; Vincenzo Falgares, dell'Arit; Carmen Madonia, della Funzione pubblica; e dal capo di gabinetto vicario del presidente, Vitalba Vaccaro.
«Il Pnrr - ha detto Schifani ai dirigenti - è un'opportunità straordinaria per lo sviluppo della Sicilia e non possiamo sprecarla. Tanto è già stato fatto ed è nostra intenzione continuare su questa strada. Con la collaborazione di tutti, faremo tutto quanto nelle nostre possibilità e metteremo in campo ogni sforzo per superare le eventuali criticità che dovessero presentarsi».
LIVE SICILIAFondi Pnrr, Schifani annuncia una cabina di regia: "Non sprechiamoli
Sarà presieduta dal segretario generale della Regione, Maria Mattarella, e composta da: Giovanni Bologna, avvocato generale della Regione; Ignazio Tozzo, ragioniere generale; i dirigenti generali Federico Lasco, della Programmazione; Vincenzo Falgares, dell'Arit; Carmen Madonia, della Funzione pubblica; e dal capo di gabinetto vicario del presidente, Vitalba Vaccaro. Una cabina di regia che possa supportare e coadiuvare i dipartimenti regionali nella programmazione e nella spesa dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ne ha annunciato la costituzione oggi nel corso dell'incontro che si è svolto a Palazzo d'Orléans con i dirigenti generali.
Il Pnrr - ha detto Schifani ai dirigenti - è un'opportunità straordinaria per lo sviluppo della Sicilia e non possiamo sprecarla. Tanto è già stato fatto ed è nostra intenzione continuare su questa strada. Con la collaborazione di tutti, faremo tutto quanto nelle nostre possibilità e metteremo in campo ogni sforzo per superare le eventuali criticità che dovessero presentarsi".
ANSASicilia: settimana decisiva per la nascita del nuovo governoSchifani al lavoro in attesa seduta inaugurale del 10 novembre
Comincia la settimana decisiva per la formazione del nuovo governo regionale. Domani alle 12 all'Ars dovrebbe tornare a riunirsi il gruppo degli eletti di Fi.
Nel gioco degli equilibri che, a caduta, può condizionare lo schema finale c'è la possibilità concreta che si giochi d'attesa fino all'ultimo istante, con Schifani individuato sempre da più parlamentari come figura di garanzia del gruppo parlamentare degli azzurri. La priorità rimane la scelta del nome che potrebbe ricoprire il ruolo di assessore alla Salute. Tra le figure di sintesi all'universo forzista, gradito alle due anime, quella vicina a Gianfranco Micciché e la seconda ispirata da Marco Falcone, è tornato in ballo il nome di Barbara Cittadini, attuale presidente nazionale Aiop.
In occasione della prima seduta d'Aula, quella che inaugurerà la diciottesima legislatura il prossimo 10 novembre, appare quasi scontato che il governatore eletto nella coalizione di centrodestra andrà da solo e senza assessori ancora nominati, tra i banchi del governo. L'indicazione degli assessori, infatti, secondo la nuova normativa, acquisisce effettività dopo l'insediamento del nuovo parlamento. In realtà Schifani intende dare al gesto anche un significato politico e soprattutto vuole evitare sin dalla prima seduta malpancisti e possibili elementi di conflitto. All'inizio della prossima settimana il 7 e l'8 all'Ars è prevista l'accoglienza dei deputati, con la tradizionale cerimonia : foto e kit del parlamentare.
GAZZETTA DELLA VAL D'AGRI
Rete siti Unesco, presentati i risultati del progetto
Oltre 1 milione di utenti raggiunti grazie al web, 500 operatori iscritti al circuito e 36 itinerari di visita ideati. Sono solo alcuni dei risultati raggiunti dal progetto "Rete Siti Unesco", presentati dal presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. "Con questa progetto le Province sono in prima linea, in particolare quella di Matera. Abbiamo fatto in modo che un sito tiri l'altro per una sinergia virtuosa che genera anche sviluppo", ha dichiarato Marrese.
Nell'importante cornice della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in corso di svolgimento a Paestum, il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, ha presentato i risultati sin qui raggiunti dal progetto "Rete Siti Unesco", che vede quale ente capofila proprio la Provincia di Matera e valorizza in rete 15 siti Unesco di 5 regioni del Sud Italia: Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Nato per dare visibilità ai territori, implementare la sinergia tra enti locali e far sì che, attraverso i primi due obiettivi, ciascun sito possa fungere da attrattore per gli altri, il progetto ha come partner 15 enti locali del Meridione: oltre alla Provincia di Matera (capofila), anche quelle di Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia, Salerno; le Città Metropolitane di Bari e Palermo; i Liberi Consorzi Comunali di Enna e Siracusa; i Comuni di Alberobello, Barumini, Benevento, Matera, Monte Sant'Angelo e Noto. Partecipa anche l'Associazione Patrimoni del Sud in qualità di partner finanziatore. Recentemente ha aderito anche il LCC di Agrigento.
Ad oggi sono state completate quasi tutte le attività: il portale www.patrimonidelsud.net in italiano e inglese; l'app patrimoni del sud, scaricabile su smartphone da Apple Store e Google Play; i video di presentazione dei siti Unesco con testimonial Massimo Lopez; la ricostruzione in 3D dei siti Unesco; il festival itinerante #Festivalexperience, costituito da un totale di 187 eventi organizzati su tutti i siti del progetto; il catalogo dei siti Unesco del Meridione in italiano e inglese, scaricabile dal sito. Tra le attività che si stanno completando vi sono il circuito delle imprese, Unescoforschools e Unescomobility.E' in fase di prosecuzione l'attività di allargamento del progetto ad altri territori, che ha portato alla adesione del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
"Le Province - ha dichiarato Piero Marrese - sono in prima linea, in particolare quella di Matera che è ente capofila di questo progetto con il quale perseguiamo l'obiettivo della promozione dei territori. A Paestum ho avuto la possibilità di presentare il sito Unesco di Matera e gli altri 14 con l'intento di fare rete perché vogliamo che un sito tiri l'altro e creare sinergie tra le bellezze archeologiche e culturali dei vari territori non solo per continuare a farli crescere, ma anche per creare maggiori opportunità affinché attraverso promozione e cultura si possa creare occupazione. Abbiamo unito 5 regioni e ci siamo dati la possibilità di continuare a lavorare con grande dedizione per la nostra terra e per promuovere questi siti, ad iniziare dalla bellissima città di Matera e gli altri 30 comuni della provincia. Ringrazio il presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, l'UPI nazionale e l'UPI Campania per averci ospitato".
"E' importante, visti i risultati, procedere ora ad ampliare la Rete - è il pensiero di Giuseppe Canfora, presidente dell'Associazione Patrimoni del Sud - affinché altri territori possano trarne vantaggio. Fare rete e ampliare la rete significa innanzitutto iscriversi all'Associazione Patrimoni del Sud, ideatrice e promotrice del progetto. Tutte le Province, Comuni, Città Metropolitane, Liberi Consorzi Comunali del Meridione, indipendentemente dalla presenza di un sito Unesco, sono invitati ad iscriversi alla nostra associazione per valorizzare il loro patrimonio materiale e immateriale culturale, naturale, paesaggistico, ambientale, monumentale e archeologico".
"Alla Borsa Archeologica di Paestum - ha spiegato il presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese - abbiamo presentato un'iniziativa bellissima sui siti Unesco e sul gemellaggio che abbiamo con città e Provincia di Matera. Ci sono temi che accomunano i territori: turismo, cultura, beni patrimoniali. Soprattutto, sono i siti Unesco ad accomunarli. Attraverso il progetto, vogliamo elevare questi siti a volano di sviluppo economico, sociale, culturale e turistico. Per questo sinergia e collaborazione tra istituzioni sono fondamentali per favorire tali processi".
"Ci siamo ritrovati con tante Province, ad iniziare da quella di Matera, qui a Paestum per una vera e propria chiamata alle arti con l'obiettivo di dare corso a una battaglia culturale che è già nel pieno del suo svolgimento - ha rimarcato Pasquale Sorrentino, consigliere della Provincia di Salerno con delega al Turismo -. A Paestum abbiamo messo insieme una fitta rete di musei, archivi e siti Unesco per dare ai territori la possibilità di operare sinergicamente, ma è stata anche l'occasione per ribadire le necessità che hanno le Province di essere rilanciate".
Per Francesco Morra, consigliere della Provincia di Salerno con delega alla Cultura, "quella della Borsa Mediterranea è un'occasione importante di confronto tra istituzioni e associazioni imprenditoriali per dare attenzione a determinati temi. Partendo dal turismo archeologico, abbiamo ritenuto di fare un feedback sul progetto Rete Siti Unesco. L'obiettivo è finalizzare l'azione ma, soprattutto, la filiera istituzionale, le sinergie e i rapporti con gli altri enti che fanno parte di questa rete".
SOLE 24 ORE Pensioni, premi e soglie per chi rinvia l'uscita: ecco gli incentivi allo studio
I tecnici del governo stanno valutando la proposta lanciata dalla Lega per favorire la permanenza al lavoro anche dopo la maturazione dei requisiti per il pensionamento. Gli incentivi non sarebbero rigidamente ancorati al limite anagrafico di 63 anni
Un "premio" per chi rinvia la pensione. Con una busta paga più pesante di circa un terzo. Ma non tarato sugli over 63 e, probabilmente, non per tutti. Anche perché la sua "mission" prioritaria sarebbe quella di evitare nuove fughe dal pubblico impiego, a partire dai medici.
Comincia a prendere forma la decontribuzione per incentivare i lavoratori in possesso dei requisiti di pensionamento a rimanere al lavoro, che è stata proposta dalla Lega e che ora stanno valutando i tecnici del governo per verificarne la reale fattibilità, anche in termini di costi, in vista del varo della manovra con cui dovrebbero scattare le misure per sostituire Quota 102, magari con una versione rivista (62 o 63 anni d'età e 41 di versamenti). E proprio i requisiti minimi richiesti per accedere alla pensione, che in più di un caso differiscono tra le varie categorie, diventerebbero la soglia oltre la quale scatterebbe l'incentivo.
L'ipotesi che è allo studio per favorire il posticipo dei pensionamenti non prevederebbe una soglia rigida di 63 anni per beneficiare dell'incentivo. La soglia effettiva sarebbe rappresentata dai requisiti minimi previsti per l'accesso alla pensione fissati per le singole categorie che sarebbero interessate dal meccanismo di decontribuzione. Attualmente, ad esempio, una parte della platea dei medici può optare per l'uscita dal lavoro anche con 62 anni d'età e 35 di contribuzione oppure con 42 anni di versamenti (riscatti inclusi) a prescindere dall'età anagrafica.
Nelle intenzioni della Lega il bonus per ritardare i pensionamenti dovrebbe essere garantito a vasto raggio: se non proprio per tutti, almeno per la maggior parte dei lavoratori. Ma resta sul tavolo l'ipotesi di incentivi limitati ad alcune categorie, privilegiando quelle con sofferenze d'organico.
Se lo sgravio contributivo dovesse ricevere l'ok del governo, a usufruirne sarebbe prioritariamente il pubblico impiego (almeno alcuni settori) che, a causa dell'elevato numero di uscite registrate negli anni di Quota 100 seguite a una lunga fase di blocco del turn over, presenta molte aree con vuoti di personale, non ancora colmati dall'operazione "concorsi pubblici" avviata dall'ex ministro della Pa, Renato Brunetta. E nel caso in cui il governo, per evitare il ritorno alla legge Fornero in versione integrale, dovesse optare per una Quota 102 rivista, con uscite a 61 anni e 41 di contribuzione, la cosiddetta "fuga" dalla Pa potrebbe ripresentarsi con un nuovo sussulto. A prescindere da questa variabile, il nuovo meccanismo con i premi scatterebbe in ogni caso sul fronte della sanità per evitare che la presenza dei medici nelle strutture ospedaliere si riduca ulteriormente.
Lo sgravio contributivo dovrebbe essere totale rendendo così la busta paga più pesante di circa un terzo per i lavoratori dipendenti. Ma non è del tutto escluso il ricorso a una decontribuzione parziale convogliando, nel caso dei lavoratori dipendenti, sulla retribuzione la quota dei contributi a carico delle aziende e una di quella prevista per i lavoratori.
Il sistema di premi verrebbe di fatto modellato sulla falsariga del cosiddetto bonus Maroni, che fu introdotto sulla scia della riforma previdenziale del 2004, anche se con alcune non trascurabili differenze, soprattutto per quel che riguarda i requisiti maturati. All'epoca chi andava in pensione essendo in possesso di 40 anni di contribuzione poteva continuare a lavorare aggiungendo alla retribuzione tutti i contributi previdenziali.
QDSAgenzia delle Entrate, disponibile anche in Sicilia servizio online "Rateizzare con un click"
Anche i siciliani potranno utilizzare i servizi online sul portale dell'Agenzia delle Entrate: sarà possibile anche rateizzare i debiti.
Anche i cittadini siciliani potranno accedere d'ora in poi a tutti i servizi online offerti dall'Agenzia delle Entrate.
Ad annunciarlo è stato lo stesso ente nazionale, dopo la conclusione delle operazioni per l'allineamento dei sistemi informatici resosi necessario con il subentro dell'AdE a Riscossione Sicilia.
Come utilizzare il sito web dell'AdE
I contribuenti siciliani potranno così utilizzare tutte le funzionalità presenti nell'area riservata del sito internet www.agenziaentrateriscossione.gov.it, accedendo con le stesse modalità previste nel resto del territorio nazionale.I siciliani, soprattutto, potranno chiedere in completa autonomia, direttamente dall'area riservata, la rateizzazione delle cartelle e la sospensione legale della riscossione.
Servizi comunque finora garantiti attraverso altri canali messi a loro disposizione, come l'invio della domanda via mail.
Sia i cittadini quanto i professionisti possono utilizzare i servizi web di Agenzia delle entrate-Riscossione collegandosi al sito istituzionale www.agenziaentrateriscossione.gov.it direttamente dal proprio pc, tablet e smartphone.Sarà possibile rateizzare i debiti online
Come detto, nell'area riservata del sito a cui si accede con le credenziali Spid, Cie o Cns, è disponibile il servizio "Rateizza adesso".
Attraverso esso sarà possibile presentare direttamente online, accanto alle altre modalità di invio, una richiesta di rateizzazione delle cartelle esattoriali per importi fino a 120 mila euro e accedere a un piano ordinario di pagamenti in un massimo di 72 rate (6 anni).
In egual maniera, attraverso il servizio "Sospendi la riscossione" i cittadini potranno inoltrare online la richiesta di sospensione legale della riscossione nei casi previsti dalla legge.
Sul portale dell'Agenzia delle Entrate, inoltre, i contribuenti siciliani potranno verificare la propria situazione debitoria, pagare cartelle e avvisi, visualizzare e stampare le copie dei bollettini per il pagamento delle rateizzazioni, delegare un intermediario o anche attivare il servizio di alert "Se Mi Scordo".
Nell'area pubblica del sito internet, invece, senza necessità di pin e password, si possono chiedere informazioni, assistenza o documentazione scrivendo una semplice email al Servizio Contribuenti, effettuare pagamenti, scaricare la modulistica o prenotare un appuntamento allo sportello.
I servizi per i professionisti
I professionisti avranno accesso invece a Equipro, l'area del sito riservata agli intermediari fiscali delegati che hanno a disposizione tutte le applicazioni digitali di Agenzia delle entrate-Riscossione per operare per conto dei propri clienti.
Sarà disponibile infine nei primi mesi del 2023 Il servizio di "Sportello online" per ricevere assistenza in videochiamata, attivato lo scorso anno e progressivamente esteso nella maggior parte delle regioni.