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Rassegna stampa del 4 novembre 2022

AGRIGENTOOGGIGiornata dell'unità delle Forze Armate, sarà Favara ad ospitare la cerimonia
Sarà Favara quest'anno ad ospitare la cerimonia ufficiale organizzata dal Presidio Militare di Agrigento per il 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate. Alle presenza delle autorità civili e militari della provincia, alle 10, in piazza Cavour si terrà la rassegna del Picchetto Interforze da parte del Prefetto di Agrigento e del Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri. Seguiranno l'alzabandiera ed esecuzione dell'Inno di Mameli a cura degli studenti dei quattro Istituti Comprensivi di Favara, la lettura del messaggio istituzionale e la deposizione di una corona di alloro alla memoria dei Caduti. Si terranno inoltre delle letture sul significato della celebrazione, la lettura della Preghiera per la Patria. Sarà l'arcivescovo di Agrigento a impartire la benedizione ai presenti. "Si tratta di un momento importante per Favara - spiega il sindaco Antonio Palumbo e ringraziamo sua eccellenza il prefetto per aver scelto la nostra città per ospitare questo evento istituzionale che è occasione per fare memoria e per celebrare la nostra Nazione e le Forze armate. Favara ha bisogno di sentire forte la presenza dello Stato per poter iniziare ad immaginare davvero un futuro diverso. Auspichiamo che questo evento sia solo una tappa di un cammino comune già avviato in quest'ultimo anno".


AGRIGENTONOTIZIE Festa delle forze armate e giornata dell'Unità nazionale: il programma della manifestazione a Favara
Sarà Favara quest'anno ad ospitare la cerimonia ufficiale organizzata dal Presidio Militare di Agrigento per i 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate.
Alle presenza delle autorità civili e militari della provincia, alle 10, in piazza Cavour si terrà la rassegna del Picchetto Interforze da parte del Prefetto di Agrigento e del Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri.
Seguiranno l'alzabandiera ed esecuzione dell'Inno di Mameli a cura degli studenti dei quattro Istituti Comprensivi di Favara, la lettura del messaggio istituzionale e la deposizione di una corona di alloro alla memoria dei Caduti.
Si terranno inoltre delle letture sul significato della celebrazione, la lettura della Preghiera per la Patria. Sarà l'arcivescovo di Agrigento a impartire la benedizione ai presenti. 
"Su tratta di un momento importante per Favara - spiega il sindaco Antonio Palumbo e ringraziamo sua eccellenza il prefetto per aver scelto la nostra città per ospitare questo evento istituzionale che è occasione per fare memoria e per celebrare la nostra Nazione e le Forze armate. Favara ha bisogno di sentire forte la presenza dello Stato per poter iniziare ad immaginare davvero un futuro diverso. Auspichiamo che questo evento sia solo una tappa di un cammino comune già avviato in quest'ultimo anno". Venerdì 4 novembre alle 10, presso il monumento ai Caduti in piazza Cavour a Favara, si celebrerà il "Giorno dell'Unità nazionale" e la "Festa delle forze armate" alla presenza delle autorità civili, religiose e militari della Provincia e delle rappresentanze delle forze armate e delle forze di polizia.
Nel corso della cerimonia interverranno il coro e l'orchestra composti da alunni e professori degli istituti comprensivi di Favara ("Bersagliere Urso - Mendola", Falcone - Borsellino", "Gaetano Guarino", "Vitaliano Brancati") nonché gli studenti degli istituti scolatici superiori di Favara ("Gaspare Ambrosini", "Enrico Fermi", "Martin Luther King") e del centro provinciale istruzione adulti di Agrigento.



LENTEPUBBLICAAutonomia: il Ministro Calderoli incontra UPI
Il Ministro Calderoli ha incontrato l'UPI - Unione delle Province Italiane. Il presidente Michele De Pascale ha detto "Confermato l'impegno a restituire piena dignità alle Province
Il Ministro Calderoli ci ha confermato di considerare la revisione della legge sulle Province tra le sue priorità e ci ha garantito il suo impegno ad intervenire per restituire dignità istituzionale a questi enti, con la piena legittimazione democratica, l'ampliamento delle funzioni e la garanzia delle risorse necessarie. Ci auguriamo che il Governo riesca a portare a termine questo percorso, che riteniamo essenziale anche per una corretta attuazione dell'autonomia differenziata, valorizzando il ruolo fondamentale degli enti locali come realtà più capillare e prossima ai cittadini".
È il commento del Presidente dell'UPI Michele de Pascale al termine dell'incontro avuto con il Ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli, nell'ambito delle consultazioni che il Ministro ha avviato per discutere del percorso di attuazione dell'autonomia differenziata.
"Al Ministro - conclude de Pascale - abbiamo consegnato un documento con le nostre prime riflessioni sull'autonomia differenziata, sottolineando che le Province non hanno alcun pregiudizio negativo, ma è per noi essenziale che l'attuazione assicuri i valori di solidarietà e unità della Repubblica e, punto per noi fondamentale, che a una rafforzata funzione legislativa delle regioni corrisponda un altrettanto forte devoluzione di funzioni amministrative a Comuni, Province e Città Metropolitane".



ASKANEWSAutonomia, il ministro Calderoli incontra le Province de Pascale: confermato impegno a restituire piena dignità a Province
"Il ministro Calderoli ci ha confermato di considerare la revisione della legge sulle Province tra le sue priorità e ci ha garantito il suo impegno ad intervenire per restituire dignità istituzionale a questi enti, con la piena legittimazione democratica, l'ampliamento delle funzioni e la garanzia delle risorse necessarie. Ci auguriamo che il Governo riesca a portare a termine questo percorso, che riteniamo essenziale anche per una corretta attuazione dell'autonomia differenziata, valorizzando il ruolo fondamentale degli enti locali come realtà più capillare e prossima ai cittadini". È il commento del Presidente dell'Upi Michele de Pascale al termine dell'incontro avuto con il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli, nell'ambito delle consultazioni che il ministro ha avviato per discutere del percorso di attuazione dell'autonomia differenziata.
"Al ministro abbiamo consegnato un documento con le nostre prime riflessioni sull'autonomia differenziata, sottolineando che le Province non hanno alcun pregiudizio negativo, ma è per noi essenziale che l'attuazione assicuri i valori di solidarietà e unità della Repubblica e, punto per noi fondamentale, che a una rafforzata funzione legislativa delle regioni corrisponda un altrettanto forte devoluzione di funzioni amministrative a Comuni, Province e Città Metropolitane", ha detto ancora de Pascale.


UPI Le Province da Calderoli per le Riforme
Mercoledì una delegazione incontrerà il Ministro
E' stato fissato per Mercoledì 8 settembre, alle 12.30, l'incontro tra il Ministro per le riforme e la devoluzione, Roberto Calderoli e una delegazione dell'Unione delle Province d'Italia, guidata dal Presidente dell'Upi, Lorenzo Ria, per un confronto  sulle riforme costituzionali  e per presentare al ministro le proposte delle Province. Oltre a Ria della delegazione faranno parte Forte Clo (Vicepresidente Upi); Alberto Cavalli (Presidente Provincia di Brescia); Enrico Gasbarra (Presidente Provincia di Roma); Filippo Penati (Presidente Provincia di Milano).


IL SOLE 24 Pnrr ed energia, la difficile trattativa tra Ue e Meloni
A complicare il dialogo, ci sono migranti e il Mes. Sul primo la visita di Meloni, all'Ue, è servita innanzitutto a capire cosa chiede l'Italia
Alla fine un dialogo è stato avviato. Ma la partita italiana in Europa resta difficile, lunga, e dagli esiti ancora imprevedibili. La visita di Giorgia Meloni ai vertici dell'Ue è servita, innanzitutto, a far sì che il governo non parta con il piede sbagliato in Europa. È stato, quello della trasferta a pochi giorni dall'insediamento, un gesto da parte del nuovo governo che sia Roberta Metsola, sia Ursula von der Leyen sia Charles Michel hanno apprezzato.
Su Pnrr e soluzioni contro la crisi energetica le distanze permangono
Ciò detto, le distanze rimangono, e la trattativa continua. Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza così come sulle soluzioni alla crisi energetica le parti restino distanti. Roma spinge per modificare il primo e avere un price cap, al più presto, sul secondo dossier. L'Ue chiede prudenza su entrambi in fronte e su quello del gas, in ogni caso, l'Italia dovrà vedersela con il muro tedesco.
La partita per la riforma del patto di Stabilità
Già la prossima settimana l'Italia potrà vedere quanto Bruxelles è disposta a venirle incontro con la riforma del patto di stabilità. Una riforma che, in ogni caso, né per l'Italia né per gli altri Paesi membri significherà un "liberi tutti". «La crisi è diversa dal Covid, noi ora non raccomandiamo ai Paesi di mettere in campo degli estesi stimoli fiscali. Questo è il momento della prudenza nelle politiche di bilancio», ha sottolineato ancora una volta il vice presidente dell'esecutivo europeo Valdis Dombrovskis. Il messaggio che si legge tra le righe della dichiarazione del commissario è: "Attenzione a non forzare la mano". Ed è un invito alla cautela che potrebbe essere arrivato anche da Paolo Gentiloni alla neopremier.
Il pranzo tra Meloni e Gentiloni
Il pranzo tra Meloni e il commissario Ue agli Affari Economici è stato il primo appuntamento a Bruxelles per il capo del governo e ha fatto un po' da preambolo agli incontri del pomeriggio. Meloni e Gentiloni si sono incontrati alla residenza del Rappresentante italiano in Ue, Piero Benassi. Hanno parlato a lungo, per oltre un'ora, in un incontro descritto dai partecipanti come molto cordiale, tra due persone entrambe di Roma e che già si conoscevano. Sul tavolo c'erano le sfide su cui Italia e Ue, nelle prossime settimane, potranno trovarsi su fronti opposte: il Pnrr, l'energia, la legge di bilancio.
Cosa prevede il regolamento del Next GenerationEU
Temi su cui si viaggia sul filo. Perché l'Italia, in teoria, può modificare il suo piano facendo affidamento sull'articolo 21 del regolamento del Next Generation. Ma, come già nei giorni scorsi ha spiegato Gentiloni, una cosa è apporre piccole modifiche un'altra e riscrivere il Piano. In quest'ultimo caso il negoziato con l'Ue partirebbe terribilmente in salita. Il capitolo RePowerEU da aggiungere al Pnrr potrebbe fare da "cavallo di Troia" per spostare i fondi da un settore all'altro.
Ma quanti siano i fondi resta tutto da vedere visto che, sul nuovo debito comune, l'Ue sembra lontanissima da un accordo. A complicare la trattativa poi, ci sono due fattori "esogeni": i migranti e il Mes. Sul primo la visita di Meloni, all'Ue, è servita innanzitutto a capire cosa chiede l'Italia. Sul secondo il messaggio di Bruxelles è chiaro: qualsiasi colore abbia il governo l'Italia ha preso un impegno ed è quello di ratificare il meccanismo che, fra qualche tempo, potrebbe arricchirsi di un fondo di stabilità per dare spazio di manovra ai Paesi con scarsa liquidità. Si vedrà. Per ora, l'Ue dimostra di apprezzare il gesto di Meloni. «La visita ha lanciato un forte segnale alle istituzioni europee», è stato il tweet con cui Ursula von der Leyen. ha chiuso l'incontro.


COMUNICALOPensioni: Damiano (Pd): legge Fornero viva e vegeta e tornerà in vigore dal primo gennaio
"Salvini annuncia da tempo il superamento della legge Fornero ma la legge è viva e vegeta e dal primo gennaio tornerà in vigore. Il 31 dicembre scadono, inoltre, Quota 102, Opzione donna e Ape sociale: quest'ultima, in particolare, va ressa strutturale perché si rivolge a coloro che svolgono lavori gravosi, particolarmente impegnativi e dannosi per la salute". Lo ha detto Cesare Damiano, della direzione Pd, ex ministro del Lavoro, nel corso di un'intervista a Radio immagina, la web radio del Pd. "Va inoltre rinnovata - ha continuato Damiano - Opzione donna mentre su Quota 102 bisogna smetterla di giocare con i numeri. Se finora occorreva avere 38 anni di contributi e 63 di età, ora Salvini pensa di alzare i contributi a 41 anni e abbassare l'età a 61. Chi è in grado, visto il mercato del lavoro di oggi, di accumulare un così alto numero di contributi?". Secondo Damiano, "la soluzione è la messa a punto di un sistema previdenziale che preveda la flessibilità in uscita dando la possibilità a chi fa lavori gravosi di andare in pensione prima senza penalizzazioni e chi fa lavori normali con una leggera penalizzazione. Questa era la direzione che si era presa con il ministro Andrea Orlando prima che cadesse il governo". 

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