scrivolibero.it
Copertura
di posti vacanti in organico al Libero Consorzio.
L'intervento
del Segretario generale Amorosia:
"Le
procedure devono ancora essere avviate"
"Non
esiste alcun rapporto lavorativo col dott. Giuseppe Montana e non
sono in corso procedure di mobilità che lo vedono interessato".
Il
Segretario generale del Libero Consorzio comunale di Agrigento dott.
Pietro Amorosia, interviene con una nota, sulla notizia diffusa da
alcuni organi di stampa secondo cui, l'attuale comandante della
Polizia Municipale di Gela Giuseppe Montana, avrebbe chiesto
ed ottenuto il nulla osta per trasferirsi dal Comune di Gela al
Libero Consorzio Comunale di Agrigento in una posizione dirigenziale.
"Al
momento - chiarisce ulteriormente il Segretario generale del Libero
Consorzio di Agrigento - i procedimenti diretti alla copertura di
eventuali posti vacanti in organico devono ancora essere attivati da
questo Ente".
giornale di sicilia
Calderoli: entro un anno l'autonomia
differenziata
Autonomia differenziata in un anno rispettando i principi costituzionali e, soprattutto, in condivisione
con tutte le Regioni. Con la manovra che si prepara ad approdare in Parlamento, il ministro per gli
Affari Regionali, Roberto Calderoli, vede sempre più vicino il traguardo del suo tanto agognato
regionalismo. «Con un articolo nella legge di Stabilità ci siamo portati avanti - annuncia lui stesso - e
già per la fine del 2022 potremo avere uno strumento per definire costi e fabbisogni standard, per poi
nell'arco di un anno poter dare il via al trasferimento effettivo, tramite le intese, di queste
competenze». Si tratta, come spiega lo stesso Calderoli, dell'articolo 144 che, in sostanza «crea una
cabina di regia con tutti i ministri competenti sulle singole materie per definire una volta per tutte, visto
che sono 21 anni che li aspettiamo, i Livelli essenziali delle prestazioni e i costi e i fabbisogni
standard».
Un altro tassello del progetto da sempre cavallo di battaglia del leghista sembra dunque finire al
proprio posto, anche se gli ostacoli e le perplessità dei governatori restano sempre dietro l'angolo. Il
presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha definito «sgangherato» il primo testo del
provvedimento, mentre il governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha manifestato
l'augurio di «tornare all'intesa» raggiunta con l'ex ministro Francesco Boccia. «Noi porteremo avanti
in Parlamento una dura opposizione ai progetti di riforma costituzionale tesi ad introdurre l'autonomia
differenziata - annunciano dall'Alleanza Verdi-Sinistra -. Il "nuovo regionalismo italiano" annunciato
dal ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli ci preoccupa molto».
Chi, invece, non nasconde l'entusiasmo è il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, tra i
primi e più convinti sostenitori dell'autonomia. «Finalmente è finito il riscaldamento a bordo campo e
la stagione dei compiti per casa. Il progetto dell'autonomia entra nel vivo e prende sempre più forma -
annuncia -. Finalmente si può realizzare un progetto totalmente in linea con la Costituzione, nell'ottica
della solidarietà e della sussidiarietà nazionale. Abbiamo l'opportunità di ridisegnare il profilo del
Paese, in linea con i principi dei Padri costituenti».
Maltempo, stop ad eventi e attività
sportive
A distanza di 48 ore torna l'allarme meteo per il territorio agrigentino.
Mai come in questi casi, occhio
al colore: allerta arancione diramata dalla Protezione civile e semaforo rosso diffuso da parte di alcuni
sindaci. È stata subito attivata di conseguenza dalla mezzanotte di ieri e per tutta la giornata di oggi,
la sala operativa di Protezione civile del Libero Consorzio di Agrigento nella sede di via Acrone.
Nella città capoluogo, il primo cittadino, Francesco Miccichè, ha firmato l'ordinanza con la quale
vengono chiuse le scuole, pubbliche e private, di ogni ordine e grado. Ma non solo, il provvedimento
prescrive altri divieti, come quello si svolgere attività, manifestazioni ed eventi all'aperto. Imposta
l'interdizione per i giardini pubblici, impianti sportivi all'aperto, aree giochi esterne, cimiteri e
sottopassi, così come l'uso temporaneo dei locali interrati, seminterrati e bassi, specie se in
prossimità di alvei, sponde ed argini di torrenti e fiumi già oggetto di precedenti criticità e in
particolare in tutta la zona del viale Emporium, lato fiume Akragas.
C'è poi il divieto, al verificarsi di precipitazioni intense, del transito veicolare e pedonale al Villaggio
Mosè, San Leone, fiume Naro, fiume Ipsas, fiume Drago. Ed ancora, lungo tutto il viale Della Vittoria,
via Giovanni XXIII, via XXV Aprile, via Pietro Germi (Villaggio Mosè). E anche in altri Comuni della
provincia è scattato l'Sos sulla base dell'avviso diramato dalla Protezione civile, che prevede forti
precipitazioni a prevalente carattere di rovescio e temporale. Non suonerà la campanella anche negli
istituti scolastici di Canicattì, dove il sindaco Vincenzo Corbo non ha esitato ad emanare l'ordinanza
che fissa altri stop per mettere in sicurezza la popolazione. Stessa precauzione a Sciacca, Ribera,
Palma di Montechiaro, Grotte, Racalmuto, Porto Empedocle, Realmonte, Favara, Licata, Ravanusa e
Raffadali.
Nella sede di via Acrone la sala operativa di Protezione civile del Libero Consorzio dopo l'avviso
regionale di rischio meteo-idrogeologico e idraulico con livello di allerta arancione, resterà attiva fino a
quando l'emergenza non sarà cessata. (*GNE*)
grandangoloagrigento.it
Consulta Aica, Alvise Gangarossa è il nuovo presidente
Succede all'avvocato Giuseppe Di Miceli che si era dimesso dalla carica pochi giorni fa
È Alvise Gangarossa il nuovo presidente della Consulta di AICA, l'azienda idrica che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento. Gangarossa, 37enne, designer/progettista originario di Raffadali e rappresentante del coordinamento Titano, è stato eletto all'unanimità dei componenti e succede alla presidenza all'avvocato Giuseppe Di Miceli, che si era dimesso dalla carica pochi giorni fa per impegni professionali.Nella stessa seduta assembleare, la Consulta, composta da otto associazioni Konsumer Italia, Coordinamento Titano, A testa alta aps, Agrigento Punto e a Capo, Centro Studi De Gasperi, Codacons Agrigento, Comitato Civico Cantavenera ed Ethikos aps ha votato anche un importante atto sulle criticità sin qui rilevate e sui correttivi da intraprendere. L'atto nei prossimi giorni sarà sottoposto al c.d.a., al collegio dei sindaci revisori e al presidente dell'assemblea dei soci di AICA nonché al presidente di ATI, ai Sindaci dei comuni soci e trasmesso, per conoscenza, anche al Prefetto di Agrigento.«Con questo atto» dichiara il neo-presidente Gangarossa «si prosegue nel percorso intrapreso volto alla tutela del servizio idrico pubblico e dell'utenza, attraverso le attività che competono alla Consulta, a cui lo statuto di AICA assegna una funzione non solo consultiva e propositiva ma anche di vigilanza, specie con riferimento alla realizzazione degli obiettivi e delle voci del piano-programma». «Alle polemiche sollevate, in modo strumentale e distorto, da quelle associazioni che non hanno mai partecipato ai lavori della Consulta» continua Gangarossa «rispondiamo con le azioni concrete e la volontà di mettersi in gioco per il bene comune con indipendenza e autonomia; quelle necessarie per denunciare le condizioni di sofferenza in cui versa il gestore del servizio idrico e che lo espongono al rischio di futura ri-privatizzazione. Eventualità, questa, che la Consulta e le otto associazioni che oggi la compongono cercheranno di scongiurare con fermezza, nell'interesse degli utenti e delle comunità locali».
sicilia24h.it
Allerta meteo in Sicilia: nuovamente attiva la sala operativa del Gruppo di Protezione Civile del Libero Consorzio
Nuovamente attiva a partire dalla mezzanotte di oggi, 28 novembre, e per la giornata di domani 29 novembre sino a cessata esigenza, la sala operativa di Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella sede di via Acrone, in seguito all'emanazione, da parte del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, dell'avviso regionale di rischio meteo-idrogeologico e idraulico con livello di allerta Arancione. Anche stavolta, dunque, pronta risposta da parte dell'Ufficio di Protezione Civile del Libero Consorzio che sarà a disposizione della popolazione in caso di necessità e rischi legati agli eventi meteo avversi (sono attese in particolare forti precipitazioni e raffiche di vento provenienti dai quadranti orientali su tutto il territorio provinciale).Di nuovo attivo anche il numero telefonico per le emergenze: 333 6141869, al quale i cittadini potranno rivolgersi per segnalare criticità derivanti dal maltempo. Le segnalazioni saranno raccolte dal personale del Gruppo di Protezione Civile, che ha provveduto anche ad allertare tutte le associazioni di volontariato iscritte nel registro provinciale che hanno dato la loro disponibilità. Vigilanza attiva come di consueto sull'intera rete stradale di competenza del Libero Consorzio (strade provinciali, ex consortili ed ex regionali) da parte del personale del Settore Infrastrutture Stradali, che invita la popolazione a spostarsi solo in caso di effettiva necessità e prestando la massima attenzione per la possibile presenza di fango e detriti sui vari tracciati e per i numerosi cantieri aperti su diverse strade per l'esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria.
scuole provinciali
Educazione Ambientale per un mediterraneo sostenibile, webinar al liceo Leonardo
In occasione della Giornata mondiale del mediterraneo , questa mattina, 28 novembre, il liceo Leonardo di Agrigento in video collegamento con la Tunisia nell'ambito di un progetto che sta portando avanti l'università degli studi di Palermo sul rispetto dell'ambiente: EdEn-Med, Educazione Ambientale per un Mediterraneo Sostenibile. L'iniziativa mira a stabilire relazioni di cooperazione duratura tra la Sicilia meridionale e la Tunisia che si affacciano sul Mediterraneo sul tema dell'educazione ambientale e della sostenibilità. La finalità è la creazione di una rete internazionale per lo scambio di esperienze, la condivisione di buone pratiche e per la sperimentazione di metodologie innovative volte promuovere azioni efficaci e durature che portino all'acquisizione di comportamenti stabili di cura dell'ambiente. UniPa contribuirà alla creazione di un manuale per lo scambio delle conoscenze scientifiche sul tema dell'educazione ambientale e all'elaborazione, validazione e disseminazione di una serie di attività sul tema della sostenibilità e della cura dell'ambiente. "La partecipazione del Leonardo- dice il dirigente dell'istituto, Patrizia Pilato- vuole incentivare le buone condotte in materia di ambiente. Abbiamo in atto un progetto Erasmus in collaborazione con la Polonia e la Turchia che si occupa di attenzionare il tema, in particolare, dell'acqua."
ilsole24ore.it
Pensioni, ecco cosa prevede la Manovra: da quota 103 al bonus-rinvio del 10%
La platea potenziale del canale di uscita con 62 anni e 41 di contributi è di 41.100 lavoratori. Opzione donna limitata e variabile figlidi Marco RogariPensioni, cosa c'è e cosa manca nella manovra 2023
Uscita anticipata con Quota 103, nel mix 62 anni d'età e 41 di contributi, e bonus Maroni del 10% per chi la rinvia congelando però l'assegno.
Proroga di Opzione donna limitata alle caregiver e alle invalidi civili con 60 anni e 35 di contributi e sconto anagrafico di un anno (59) per le lavoratrici con un figlio, che raddoppia (58 anni) per quelle con almeno due figli e che, in questo caso, viene esteso anche alle «licenziate». Prolungamento di un anno di Ape sociale nell'attuale versione. Nuovo meccanismo di rivalutazione su sei fasce con perequazione piena per i trattamenti fino a 4 volte il minimo (circa 2.100 euro) e tagli progressivi per quelli di importi superiori, che garantiranno 2,1 miliardi di minore spesa nel 2023. Indicizzazione maggiorata degli assegni pensionistici "minimi" e di quelli più bassi, che saliranno ad almeno 570 euro il prossimo anno e a circa 580 quello successivo. Appare ormai definita la fisionomia del pacchetto pensioni della manovra che si accinge ad arrivare in Parlamento per ottenere il via libera entro il 31 dicembre ed evitare così il rischio di esercizio provvisorio.
Quota 103: 47.600 uscite che diventano 41.100 con il bonus-rinvio
Dal prossimo anno Quota 102 viene sostituita dalla nuova Quota 41 con 62 anni d'età (Quota 103 di fatto). Il governo stima in 47.600 soggetti la platea potenziale che però scende a 41.100 per le ricadute del bonus del 10%. Che, una volta maturati i requisiti di Quota 103, dovrebbe consentire a circa 6.500 lavoratori di restare in attività beneficiando della decontribuzione in busta paga. Il costo della nuova Quota è di 571 milioni nel 2023 e di 1,18 miliardi nel 2024Assegno con Quota 103 non oltre i 36.600 euro e divieto di cumulo
Con Quota 103 scatta un tetto all'importo dell'assegno, che non potrà superare le 5 volte il minimo Inps: circa 36.600 euro l'anno nel 2023. Il trattamento non potrà poi essere cumulato con altri redditi da lavoro, esclusi quelli da lavoro autonomo occasionale fino a un massimo di 5mila euro.
Bonus Maroni del 10% per il rinvio
Chi sarà in possesso dei requisiti per Quota 103 potrà decidere di restare al lavoro usufruendo in busta paga di una decontribuzione pari alla quota contributiva a carico del lavoratore dipendente (circa il 9,19%). Allo stesso tempo però l'importo della pensione rimarrebbe congelato al livello maturato al momento del rinvio, e sarebbe quindi di fatto penalizzato. La platea ipotizzata è di circa 6.500 lavoratori per un costo di 10,4 milioni nel 2023.
Proroga secca di Ape sociale: la platea interessata è di 20mila lavoratori
L'Ape sociale, l'anticipo pensionistico per i lavoratori in particolari situazioni di difficoltà (ad esempio, disoccupati di lungo corso a caregiver) è prorogata di un anno nell'attuale versione. La platea stimata per il 2023 è di 20mila lavoratori per un costo di 134 milioni, ma l'impatto sui conti pubblici scende a 64 milioni grazie al recupero dei 70 milioni di minore spesa rispetto alla dote già stanziata negli anni scorsi.
Opzione donna non più per tutte: soglia anagrafica variabile da 58 a 60 anni sulla base dei figli
Anche Opzione donna, la possibilità di uscire anticipatamente con il ricalcolo contributivo dell'assegno, viene prolungata di un anno ma è limitata alle donne che assistono coniuge o parente con handicap, che risultano con una invalidità civile superiore o uguale al 74% e alle lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese con aperto un tavoli di crisi (in quest'ultimo caso l'uscita è a 58 anni). Resta fermo a 35 anni il requisito contributivo, mentre quello anagrafico sale di fatto a 60 anni con "sconti" sulla base della "prole": due anni (uscita a 58 anni) per tutte le lavoratrici con almeno due figli; un anno (59 anni) per quelle con un solo figlio. Le maggiori pensioni attese nel 2023 con il restyling di questo canale d'uscita sono 2.900 per una spesa di 20,8 milioni.
Rivalutazioni: 2,1 miliardi dalla stretta sugli assegni
Il meccanismo di rivalutazione degli assegni al caro-vita viene rivisto con un nuovo meccanismo su sei fasce: 100% fino a 4 volte il minimo; 80% tra 4 e 5 volte il minimo; 55% tra 5 e 6 volte il minimo; 50% tra 6 e 8 volte il minimo; 40% tra 8 e 10 volte il minimo; 35% oltre 10 volte il minimo. La stretta progressiva sugli assegni superiori a circa 2.625 euro garantirà un minore spesa di 2,1 miliardi nel 2023, che salgono circa 4,1 miliardi nel 2024.
Perequazione maggiorata per le pensioni al minimo
Per gli assegni con un importo pari o inferiore a 525,38 euro mensili (6.829,94 l'anno) scatta una rivalutazione maggiorata dell'1,5% nel 2023 (571,5 euro al mese) e del 2,7% nel 2023 (circa 580 euro). Il costo previsto per questa misura è di 210 milioni il prossimo anno e di 379 milioni in quello successivo.
agrigentooggi.it
"Non esiste alcun rapporto lavorativo col dott. Giuseppe Montana e non sono in corso procedure di mobilità che lo vedono interessato".
Il Segretario generale del Libero Consorzio comunale di Agrigento dott. Pietro Amorosia, interviene con una nota, sulla notizia diffusa da alcuni organi di stampa secondo cui, l'attuale comandante della Polizia Municipale di Gela Giuseppe Montana, avrebbe chiesto ed ottenuto il nulla osta per trasferirsi dal Comune di Gela al Libero Consorzio Comunale di Agrigento in una posizione dirigenziale. "Al momento - chiarisce ulteriormente il Segretario generale del Libero Consorzio di Agrigento - i procedimenti diretti alla copertura di eventuali posti vacanti in organico devono ancora essere attivati da questo Ente". Montana potrebbe arrivare alla Polizia locale di Agrigento attualmente priva di un comandante ed in totale confusione dopo che Gaetano Di Giovanni è stato rimosso ed è in procinto di trasferirsi all'Asp di Enna dove ricoprirebbe un ruolo di manager.