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Rassegna stampa del 30 novembre 2022

gds.it

Rischio idrogeologico, iniziative della Regione Sicilia contro l'esondazione dei fiumi
Proseguono le iniziative messe in campo dall'Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia per mitigare i fenomeni di esondazione dei corsi d'acqua dell'Isola nel caso di eventi meteo avversi sempre più estremi. Dopo aver semplificato e aperto agli interventi dei privati l'attività di scerbatura, la struttura che fa capo alla presidenza della Regione ha attivato un'ulteriore procedura che prevede il finanziamento e l'esecuzione diretta da parte dei Comuni, degli interventi urgenti e indifferibili di manutenzione idraulica. Già undici le convenzioni, per complessivi 1,6 milioni di euro, stipulate tra il segretario dell'Autorità Leonardo Santoro e i sindaci dell'Isola, che più si sono rilevati sensibili verso la problematica.
Altri 48 Comuni hanno aderito all'iniziativa, redigendo con i tecnici della Struttura 60 verbali di somma urgenza per interventi ricadenti nei propri territori, per complessivi 13,5 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023.
«La recente tragedia nell'Isola di Ischia - sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani - dimostra che, ormai, non si può lasciare nulla al caso, perché gli eventi meteo estremi sono sempre di più all'ordine del giorno. Così come avvenuto in queste ore anche in Sicilia, fortunatamente senza vittime. Ci vuole un'attenta e costante attività di manutenzione di tutti i corsi d'acqua, con una sinergia istituzionale tra organi regionali e Comuni. Quello che l'Autorità di bacino, anche su mio impulso, sta facendo».
Nel frattempo, sono sei i cantieri eseguiti direttamente dall'Autorità di bacino. Tra questi sono già stati completati quelli a Termini Imerese e Campofelice di Roccella, nel Palermitano e sono in fase conclusiva i lavori sul torrente Verderame nei Comuni di Misiliscemi e Paceco, nel Trapanese. A breve, invece, verranno avviati analoghi interventi a Stromboli, nelle isole Eolie, e nel Comune di Messina. Appalto in vista anche per i cantieri sui torrenti Cefalà e Milicia nel Palermitano, sul Carboj nell'Agrigentino e sul Mazzarà nel Messinese, per un importo complessivo di 8,4 milioni di euro. Altri 12,4 milioni di euro di fondi Poc sono stati stanziati per le progettazioni, anche con il prezioso supporto degli uffici del Genio civile, dell'Ufficio speciale per la progettazione di Palazzo d'Orléans e acquisendo le progettazioni esecutive eseguite dai Comuni. Numerosi sono, poi, gli interventi già finanziati al dipartimento regionale Tecnico e che verranno attuati attraverso il Genio civile.


Finanziaria in Sicilia in stallo, fumata grigia sugli aiuti chiesti da Schifani al governo
In ballo un vecchio credito da 600 milioni e la quota sui costi della sanità
La partita non è chiusa. Ma l'atteso aiuto del governo nazionale alla Regione per preparare la manovra 2023 ieri non è arrivato.
Dopo il faccia a faccia di giovedì scorso fra il presidente Renato Schifani e il ministro Giancarlo Giorgetti, ieri i tecnici del ministero dell'Economia e di Palazzo d'Orleans avrebbero dovuto iniziare a stendere un piano, una tabella di marcia, per quantificare e calendarizzare l'aiuto che lo Stato può dare alla Regione.
Giorgetti aveva dato disponibilità a valutare la richiesta di Schifani: 500 milioni subito per recuperare una parte della mancata erogazione di accise, ma al nuovo incontro on line previsto non c'era.  Si allungano i tempi, la Regione potrebbe dover attendere gennaio per sapere su che tipo di aiuto potrà contare.



agrigentooggi.it
scuole provinciali
Eduscopio 2022, il Leonardo è il migliore liceo scientifico di Agrigento

Sono stati pubblicati da Eduscopio i dati 2022 sulle scuole superiori italiane che meglio preparano agli studi universitari e al lavoro dopo il diploma. Il liceo Leonardo di Agrigento è risultato, per l'ennesima volta, al primo posto fra i Licei Scientifici di Agrigento e dei comuni viciniori con 66.06 punti. La classifica viene realizzata ogni anno sulla base degli esiti universitari (Media dei voti conseguiti agli esami universitari, ponderata per i crediti formativi di ciascun esame e Crediti formativi universitari ottenuti, in percentuale sul totale previsto)  e lavorativi di oltre un milione di studenti e viene stilata proprio per aiutare i giovani a scegliere un percorso che li prepari al meglio ad affrontare il loro futuro.E' proprio tenendo conto di questi parametri, misurati da un Ente esterno, che il Liceo "Leonardo" con i suoi indirizzi Scientifico, Linguistico, Scientifico con Opzione Scienze Applicate, Liceo Scientifico Internazionale "Cambridge International School", Liceo Biomedico, continua a confermarsi,  per il territorio Comunale e per i comuni viciniori, un punto di riferimento formativo ed educativo di eccellenza  per centinaia di studenti che intendono ampliare il proprio bagaglio culturale adattandolo al continuo mutamento e finalizzandolo ad un sicuro proseguimento degli studi Universitari o inserimento nel mondo del lavoro.


LENTEPUBBLICA Trattamento accessorio: differenze tra tempo determinato e indeterminato?

Al quesito risponde l'ARAN in un recente parere dedicato al personale del comparto Funzioni Locali: al personale assunto a tempo determinato spetta lo stesso trattamento accessorio del personale a tempo indeterminato?
Si ricorda che il trattamento economico accessorio nel pubblico impiego è formato da una serie di voci legate sia al comparto, sia alla singola amministrazione di appartenenza. Si tratta di somme riconosciute sulla base di parametri differenti, quali l'anzianità, specifiche mansioni o tipologie lavorative.
Per quanto concerne i criteri di assegnazione, l'articolo 2, comma 32, della L. 203/2008 (legge finanziaria per il 2009) ha introdotto l'obbligo per le amministrazioni pubbliche, a decorrere dal 2009, di corrispondere il trattamento economico accessorio dei dipendenti in base a specifici criteri di priorità, che tengano conto della qualità, produttività e capacità innovativa della prestazione lavorativa.
Successivamente, l'articolo 9 del D.L. 78/2010, ha previsto, per il triennio 2011-2013, nell'ambito delle misure volte al blocco del trattamento economico individuale complessivo dei dipendenti pubblici, che l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio non possa superare il corrispondente importo dell'anno 2010, e che debba essere automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio.
Da ultimo, l'articolo 5, commi da 11 a 11-sexies, del D.L. 95/2012, ha dettato, nelle more dei rinnovi contrattuali e in attesa dell'applicazione delle norme del D.Lgs. 150/2009 (di riforma del pubblico impiego), una disciplina transitoria sulla valutazione del dipendenti pubblici ai fini dell'attribuzione del trattamento accessorio collegato alla performance.
Trattamento accessorio: differenze tra tempo determinato e indeterminato?
Nel parere CFL157 l'ARAN si occupa, dunque, delle differenze tra tempo determinato e indeterminato nel comparto Funzioni Locali per il trattamento accessorio.
Questo il quesito e, a seguire, il testo del parere:
Al personale assunto a tempo determinato spetta lo stesso trattamento accessorio del personale a tempo indeterminato?
All'art. 51, comma 1, del CCNL del comparto Funzioni Locali del 21/05/2021, rubricato "Trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato", viene esplicitato che al personale assunto a tempo determinato "...si applica il trattamento economico e normativo previsto dalla contrattazione collettiva vigente per il personale assunto a tempo indeterminato, compatibilmente con la natura del contratto a termine...", questo porta ad affermare che al personale a tempo determinato devono essere riconosciuti i trattamenti accessori connessi alle prestazioni rese al pari del restante personale, a valere sul Fondo delle risorse decentrate.


canicattiweb.it
Gli ingegneri seguono con interesse il Comitato pro-aeroporto ad Agrigento


Questo Ordine, nel condividere l'iniziativa proposta dal Comitato pro-aeroporto, rivolta a sensibilizzare le amministrazioni locali per lo sviluppo socio-economico del territorio, ritiene che la stessa meriti il massimo coinvolgimento. Pertanto, gli ingegneri della provincia di Agrigento seguono con interesse l'attività di sensibilizzazione che sta svolgendo il suddetto Comitato per la realizzazione dell'aeroporto nella fascia centro meridionale della Sicilia.
Si apprende con soddisfazione la notizia, rilanciata sabato scorso da alcuni organi di stampa, che ad oggi tutti i Consigli comunali della provincia di Agrigento hanno già deliberato a favore del suddetto aeroporto. Gli ingegneri auspicano che, anche grazie all'attività della Commissione Infrastrutture dell'ex Provincia di Agrigento, composta da alcuni sindaci, si possa riportare alla ribalta nazionale il tema della carenza infrastrutturale della zona sud-occidentale della Sicilia.
L'iniziativa, finalizzata a realizzare e gestire l'aeroporto nel territorio centro sud della Sicilia, in prossimità di Agrigento, é stata sposata da questo Ordine anche nell'ambito della Rete delle Professioni Tecniche della Provincia di Agrigento che ha predisposto una serie di emendamenti alla Legge di Bilancio del 2021, tra cui quello per reperire i fondi necessari.
Gli ingegneri auspicano che, durante la nuova legislatura, il Governo regionale e quello nazionale finanzino interventi infrastrutturali organici per potenziare il sistema portuale, aeroportuale, ferroviario e stradale a servizio della Sicilia centro-meridionale e soprattutto del territorio della Provincia di Agrigento. Tutto ciò, nella consapevolezza che la nostra terra, se riuscisse a superare il grave gap infrastrutturale che l'ha progressivamente isolata dal resto del Paese, rilancerebbe autorevolmente il proprio ruolo naturale di Porta d'Europa sul Mediterraneo, sia dal punto di vista socio-culturale che da quello economico e commerciale.



ilsole24ore.it
Il Bonus anti inflazione all'1,5% premia gli stipendi più ricchi della Pa
Lo Stato spenderà sugli 1,8 miliardi per il riconoscimento straordinario contro il caro vita assegnato ai dipendenti pubblici. Ecco come funzionaA dicembre tre stipendi a 2,2 milioni di dipendenti pubblici
Sarà pari all'1,5% dello stipendio il bonus straordinario assegnato dalla legge di bilancio ai dipendenti pubblici. A questa voce la manovra dedica un miliardo di euro, ma la spesa effettiva sarà superiore, intorno agli 1,8 miliardi. Come capita sempre quando si parla di stipendi pubblici, infatti, la legge di bilancio pensa ai soldi da destinare alla pubblica amministrazione centrale. Ma gli stessi benefici economici devono essere replicati in sanità, regioni, province, comuni, città metropolitane, università e così via, tutte pubbliche amministrazioni che finanziano la spesa di personale con i propri bilanci autonomi.Come incide l'una tantum
E che, in particolare negli enti territoriali, con l'aumento del peso degli stipendi vedono in genere ridursi gli spazi per le nuove assunzioni. La Pa centrale, di cui ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici come Inps o Inail e scuola sono i principali rappresentanti, pesa per circa il 55% sul totale del monte salari dei dipendenti pubblici. Di qui la stima di 1,8 miliardi di spesa complessiva per l'una tantum introdotta dalla Manovra: di cui solo un miliardo pesa sui saldi di finanza pubblica perché il resto andrà coperto in qualche modo all'interno dei bilanci locali. Nei conti dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici finiranno però circa 1,15 miliardi in tutto, perché la cifra è al lordo di contributi e Irap.Il miliardo che è riuscito a farsi largo nel traffico delle voci di entrata e uscita della manovra è destinato al fondo per la contrattazione. Ma l'una tantum, spalmata sulle 13 mensilità dell'anno non finirà sul tavolo delle trattative, anche perché c'è poco da negoziare. Il meccanismo si traduce in un aumento fisso dell'1,5% dello stipendio lordo: i fondi saranno distribuiti per decreto dal ministero dell'Economia.
L'«emolumento accessorio» straordinario
Ma che cos'è nei fatti questo «emolumento accessorio» straordinario? Il meccanismo nasce dall'esigenza di riconoscere qualcosa ai dipendenti pubblici in tempi di inflazione alle stelle non avendo a disposizione i fondi necessari per il rinnovo contrattuale vero e proprio (quelli appena firmati riguardano il 2019/21, e manca ancora tutta la parte dirigenziale), che proprio a causa della corsa dei prezzi chiederebbe quasi 10 miliardi di euro per la Pa centrale e circa 16 miliardi per tutta l'amministrazione pubblica.Perché non è un vero bonus anti inflazione
Nei fatti non è però un vero bonus anti-inflazione. Perché il carovita colpisce soprattutto i redditi medio-bassi, mentre l'aumento fisso in percentuale offre ovviamente cifre superiori a quelli più alti. Nei ministeri, per esempio, l'aumento vale 20,8 euro lordi al mese nella fascia retributiva più bassa, mentre arriva mediamente a 54 euro per i dirigenti di seconda fascia per salire a 74 euro per la prima fascia, dove oggettivamente l'inflazione morde meno.Più verosimile, allora, considerare la novità come una sorta di anticipo dei fondi per i prossimi rinnovi contrattuali. Che richiederanno però un complicato lavoro di armonizzazione per evitare di far andare in altalena gli stipendi pubblici.


























































































































































































































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