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Rassegna stampa del 14 dicembre 2022

SICILIAONPRESSStrada Mare- Monti: Al via la progettazione esecutiva

I professionisti incaricati dovranno consegnare il progetto esecutivo entro la scadenza di 300 giorni -
La Mendola "La Mare-Monti è una tappa importante di un percorso, lungo il quale, nel corso degli ultimi tre anni, abbiamo realizzato un notevole pacchetto di lavori di manutenzione sulla rete stradale provinciale"Al via la progettazione esecutiva della strada Mare-Monti. Stamattina, a seguito del perfezionamento delle procedure per l'accertamento delle somme in capo al Bilancio della Regione, pari a circa tre milioni e trecentomila euro ed in attuazione alle direttive del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Tecnico Salvatore Lizzio, l'Ufficio del Genio Civile di Agrigento ha formalmente consegnato, al Raggruppamento di professionisti  aggiudicatario (Capo Gruppo TECHNITAL Spa di Verona), il servizio della progettazione esecutiva dell'importante arteria che collegherà, alla viabilità principale (SS115-SS118), i Comuni della Provincia di Agrigento ricadenti nella fascia centrale dei Monti Sicani, come Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Lucca Sicula, San  Giovanni Gemini, Santo Stefano di  Quisquina  e Villafranca Sicula.I professionisti incaricati, che stamattina hanno sottoscritto il verbale di "consegna del servizio", dovranno eseguire la progettazione esecutiva, rispettando il cronoprogramma  redatto dal Genio Civile, che si articola in tre fasi: durante i primi 90 giorni, si svolgeranno le indagini geologiche e geotecniche; entro i successivi 150 giorni  dovrà essere redatto il progetto esecutivo; durante la terza fase, infine, i professionisti incaricati avranno ulteriori 60 giorni per potere adeguare gli elaborati ad eventuali prescrizioni introdotte dai soggetti competenti durante la conferenza dei servizi per acquisire i pareri di rito, propedeutici all'approvazione del progetto. Il tutto si svolgerà quindi entro 300 giorni dalla data odierna."Siamo orgogliosi, afferma il Capo del Genio Civile Rino La Mendola, di offrire il nostro contributo alle attività del neoeletto Governo Schifani ed in particolare dell'Assessore al ramo On. Alessandrò Aricò, in linea con le politiche di rilancio delle infrastrutture a servizio della viabilità interna ben avviate dal precedente Governo Musumeci e dall'Assessore Falcone. Nel corso degli ultimi tre anni, in regime di sussidiarietà nei confronti dei Comuni e del Libero Consorzio Comunale, abbiamo infatti eseguito lavori di manutenzione in un notevole pacchetto di strade interne, che comprende la SP12 Naro-Campobello, la SP32 Ribera- Cianciana, la SP35A Portella di Sciacca-Lucca Sicula, la SP35B Lucca Sicula- Bivio SS380, la SP88 di collegamento tra la SP36 e la SP47. Inoltre, ad Agrigento, continua La Mendola, siamo intervenuti con lavori di ripavimentazione di via Luca Crescente, via Crispi, via Leonardo Sciascia e dell'importante arteria che collega il centro abitato con l'Ospedale San Giovanni di Dio e con la SP15, mentre a Canicatti abbiamo eseguito il restyling delle vie Monsignor Ficarra, Regina Margherita, Vittorio Emanuele e Carlo Alberto dalla Chiesa".I lavori sulla Mare Monti, il cui importo stimato ammonta complessivamente a 123 milioni di euro, riguardano la realizzazione di una carreggiata di tipo F1, con un tracciato molto regolare rispetto a quello attuale, che impone tempi di percorrenza molto lunghi. Per alcuni tratti, quelli più tortuosi, il tracciato si discosterà da quello attuale, mentre in altri tratti sarà ammodernato il tracciato attuale. La carreggiata sarà larga 9 metri, più gli spazi laterali che varieranno in ragione della sezione tipo. Ad esempio, per i viadotti, nove dei quali saranno di nuova realizzazione, sono previste banchine larghe un metro e cinquanta per lato, per una larghezza complessiva pari a 12 metri.Il bando, il progetto del servizio ed i documenti di gara sono stati redatti dai Funzionari Direttivi Salvatore Alessi e Gerlando Sciumé del Genio Civile e Carlo Alberto Guarino dell'UREGA di Agrigento, mentre l'incarico di Responsabile Unico del Procedimento è stato affidato al Funzionario Direttivo Roberto Mistretta dello stesso Ufficio del Genio Civile. 

QDSQualità della vita: Meridione sempre più alla deriva

L'ultima classifica del Sole 24 Ore rimarca quella recente di Italia Oggi, bocciando senza appello i centri del Sud

Ha preso il via ieri da Catanzaro la settimana di scioperi organizzata da Cgil e Uil contro il disegno di legge di Bilancio 2023, la prima a firma del governo Meloni, approvato lo scorso 21 novembre e ora al vaglio della Camera dei deputati. "Una scelta simbolica" quella di far partire le agitazioni sindacali proprio dal Sud "perché - ha spiegato Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria - questa è una manovra antimeridionalista che penalizza il Sud". Un giudizio molto duro, confermato anche dal collega della Uil Calabria, Santo Biondo, che l'ha definita "una manovra di bilancio pericolosa, iniqua e asociale".Mentre le due sigle sindacali prevedono un inverno "caldo" - e i riscaldamenti, ahinoi, non c'entrano - se la legge di bilancio dovesse passare così com'è, l'ultima indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore ha certificato i primi segnali di recessione economica: "La crisi inizia a mordere sul territorio, soprattutto nel Mezzogiorno, allargando il divario con il resto del Paese. Affiorano i primi sintomi di una popolazione sotto shock per la corsa dei prezzi: le famiglie restano schiacciate sotto il peso di un'inflazione mai così alta dai primi anni Ottanta e il caro energia si abbatte su imprese e amministrazioni locali, in difficoltà nella gestione dei budget".L'indagine, pubblicata poche settimane dopo l'altrettanto nota classifica che ItaliaOggi stila insieme all'Università La Sapienza di Roma, fotografa il livello di benessere nei territori in base a novanta indicatori, di cui quaranta aggiornati quest'anno, suddivisi nelle sei macro-categorie "Ricchezza e consumi", "Affari e lavoro", "Giustizia e sicurezza", "Demografia e società", "Ambiente e servizi" e "Cultura e tempo libero".A svettare in entrambe le graduatorie sono le province del Nord: se per ItaliaOggi il podio è Trento, Bolzano e Bologna, per il Sole 24 Ore si vive meglio a Bologna, seguita da Bolzano e Firenze. Entrambi gli studi, però, sono concordi sulla provincia in cui si sta peggio: Crotone. Entrambi relegano sul fondo delle classifiche le province del Meridione. Su ItaliaOggi si muovono su e giù senza grandi scossoni i "soliti noti": in discesa Siracusa (106^ da 104^) e Caltanissetta (105^ da 101^) e in lieve risalita Napoli (104^ da 106^). Il Sole 24 Ore registra il tracollo di Isernia, che perde 25 posti e si piazza penultima, il piccolo balzo indietro di Caltanissetta (anche qui 105^ mentre era 103^ nel 2021) e l'altrettanto piccolo salto in avanti di Foggia (da 106^ a 104^).Risalgono la china le tre Città metropolitane della Sicilia, ma la rimonta non basta a piazzarle tra le province più vivibili: Catania, pur conquistando 11 posizioni, si piazza 91^, a pochi passi da Messina (89^ con un recupero di otto posti) e Palermo (che dalla 95^ passa alla 88^ posizione)."L'indagine del Sole24Ore sulla Qualità della vita - ha dichiarato il primo cittadino del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla - associa a Palermo un punteggio complessivo che la pone, sebbene in risalita rispetto al 2021, in basso alla classifica delle città italiane. Bene però il dato sulla penetrazione della banda larga che ci vede quarti in classifica e indicatori positivi emergono anche dalla macro area 'Affari e lavoro ', in particolare sulla qualità delle nostre strutture ricettive e sull'imprenditorialità giovanile. Si tratta di segnali positivi che serviranno ad orientare le azioni di questa amministrazione comunale"."C'è molto da fare - ha concluso Lagalla - lo sapevamo, ma i dati di oggi, frutto anche dei disagi causati dagli anni della pandemia, non possono che stimolare ancora di più il nostro lavoro, affinché Palermo possa divenire protagonista di un processo di rinascita che le permetta di migliorare i dati sulla qualità della vita e così anche la sua posizione in classifica già dal prossimo anno".C'è poco da stare allegri, insomma, anche perché l'analisi degli indicatori delle sei macro-aree indagate dal Sole 24 Ore conferma la deriva delle province meridionali, lontane anni luce da quelle del Nord del Paese, dove invece sono garantiti standard medio-alti di opportunità e servizi ai cittadini.Se il Sud riporta i tassi di occupazione più bassi d'Italia - nessuna provincia meridionale registra infatti numeri al di sopra della media nazionale del 63,17 per cento e ben venti non arrivano neanche al 50 per cento - per contro fa incetta di beneficiari del Reddito di cittadinanza. Limitandoci alle ultime tre in classifica, Napoli registra 50 assegni ogni mille abitanti, Palermo 53,23 e Crotone 55,20 contro una media italiana che aggira sui 16 assegni ogni mille abitanti.L'indicatore sulla spesa delle famiglie per il consumo di beni durevoli, poi, mostra che nessuna delle province del Mezzogiorno registra medie superiori a quella nazionale che si sfiora i 2.690 euro annui: Bari si ferma a 2.326 euro, Palermo a 2.139 euro, Catanzaro a 2.116 euro e Napoli a 2.018 euro. Altrettanto nero è lo scenario dei depositi bancari delle famiglie consumatrici: solo ad Avellino e Potenza si rilevano medie più alte di quella nazionale (19.170 euro pro capite).In merito all'ambiente continuano a scarseggiare pesantemente in tutto il Sud piste ciclabili, isole pedonali e verde urbano fruibile (unica mosca bianca è Agrigento che si piazza 27^) e anche sul fronte dei servizi il Meridione registra primati negativi: se il dato nazionale di Atm ogni 10 mila abitanti è 6,68, Benevento, Catania, Cosenza, Vibo Valentia, Caserta, Barletta-Adria-Trani, Crotone, Sud Sardegna e Reggio Calabria non arrivano a superare quota 4.Un ultimo dato che merita di essere analizzato è quello relativo alla partecipazione elettorale: a fronte di una media nazionale che sfiora il 64 per cento, al Sud si registra una bassa affluenza alle urne. Sintomo questo di una disaffezione alla politica che, con buona probabilità, dipende anche dal fatto che i cittadini del Sud non credono più alle tante promesse tradite.Benessere delle donne: tante laureate, ma è l'ennesima occasione mancataAnche nel campo della parità di genere il Sud non eccelle. Inaugurato lo scorso anno, l'indice della Qualità della vita delle donne fotografa la situazione del benessere delle donne sulla base di dodici indicatori: speranza di vita alla nascita delle femmine, tasso di occupazione, tasso di occupazione giovanile, gap occupazionale di genere, giornate retribuite, imprese femminili, amministratori di impresa donna, amministratori comunali donne, violenze sessuali, sport femminile, competenza numerica non adeguata, laureate.Il fondo della classifica vede primeggiare - in negativo - ancora le province meridionali, con Vibo Valentia ultima, Napoli 106^ e Cosenza 105^. A fare eccezione è Cagliari che conquista il terzo gradino del podio, unica tra le province del Sud a piazzarsi nella top ten. Tra le siciliane le peggiori sono Siracusa (104^), Caltanissetta (103^) e Agrigento (102^), mentre Ragusa registra il punteggio più alto dell'Isola e si piazza 82^.Guardando i risultati dei singoli indicatori, il Sud ottiene i peggiori tre piazzamenti in tasso di occupazione - con Napoli al 27,4 per cento, Agrigento al 26,5 e Caltanissetta, ultima tra le ultime, ferma al 24,1 per cento, contro una media nazionale nettamente più alta, pari al 53,5 per cento - e in tasso di occupazione giovanile, dove la percentuale nazionale è al 27,1 e le ultime tre - Agrigento, Enna e Vibo Valentia - hanno valori al di sotto delle due cifre.Male anche sul fronte del gap occupazionale di genere, vale a dire la differenza in termini percentuali tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile: al 105° posto c'è Caltanissetta, Agrigento è 106^ e Barletta-Adria-Trani è ultima.Il riscatto del Sud arriva nella graduatoria delle laureate: il podio infatti è dominato dal Mezzogiorno con Benevento al primo posto, seguita da Avellino (2^) e Caltanissetta (3^). Una bella notizia finalmente, si dirà, se non fosse che tale primato non fa altro che confermare che ilMezzogiorno ha un enorme potenziale che però non riesce a mettere a frutto.

SICILIATV

Comuni senza fondi e personale, i sindaci propongono un disegno di legge 
I Comuni sono impossibilitati a fornire i servizi alle comunità perché "intrappolati" da norme troppo stringenti e dalla carenza di risorse a disposizione. Ad invocare un intervento legislativo straordinario all'Assessorato regionale agli Enti locali sono tutti i primi cittadini della provincia di Agrigento, che attraverso il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara hanno firmato una lettera - appello avanzando, anche, una proposta legislativa concreta.

"La stragrande maggioranza degli enti locali territoriali - dice la lettera rivolta all'assessore regionale Andrea Messina - infatti, presenta gravi carenze in organico delle principali figure professionali, anche di livello apicale (nei Comuni con popolazione di poco superiore ai 5mila abitanti persino di segretari comunali), a causa del loro collocamento in quiescenza e dell'impossibilità a poterle sostituire sia per le notorie difficoltà di natura finanziaria che per la rigorosa normativa cui sono sottoposti gli enti che si trovano in stato di riequilibrio o di dissesto finanziario che ne impedisce il ricambio generazionale. Inoltre - è doveroso sottolinearlo per le sue nefaste e devastanti conseguenze sociali ed economiche - la mancanza di una adeguata dotazione organica di personale, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, determina l'innalzamento del rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nei procedimenti amministrativi degli enti locali. Pericolo che occorre, invece, assolutamente evitare erigendo solide ed efficaci barriere di legalità attraverso il ripristino della riorganizzazione strutturale e funzionale degli Uffici".Brandara, quindi, ha avanzato all'Assessorato uno schema di disegno di legge che consentirebbe, una volta adottato, a Città Metropolitane, Liberi Consorzi e Comuni della Regione Siciliana, di "assumere le figure professionali di cui gli enti territoriali necessitano, in deroga alle disposizioni di legge vigenti ed entro i limiti stabiliti dallo stesso disegno di legge, analogamente a quanto già avvenuto nel lontano 1988, quando il Governo Nazionale pro-tempore ha approvato il decreto legge 19, che è stato convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 1988 n. 99, per lenire le condizioni storiche di difficoltà socio-economiche della nostra Terra".I sindaci, già lo scorso 20 novembre avevano scritto al presidente della Regione Renato Schifani evidenziando "lo stato di disagio in cui operano i comuni siciliani e difficoltà quotidiane che incontrano i sindaci nell'espletamento del loro mandato istituzionale". I primi cittadini chiedono quindi di poter incontrare, con una delegazione, l'assessore Messina per poter avanzare la propria proposta.



Agrigentonotizie.it


Lavoratori pubblici condannati al precariato: i sindacati proclamano un sit-in di protesta
Si terrà il prossimo 16 dicembre davanti alla sede della Prefettura: verrà consegnata anche una proposta di modifica normativa rivolta al Ministero.
Si terrà il prossimo 16 dicembre, dalle 10 alle 13 un'assemblea sit-in dei lavoratori del pubblico impiego della provincia di Agrigento convocata dai sindacati Cisl Fp, Cgil Fp e Uil Fpl per manifestare la grave condizione vissuta dai lavoratori delle funzioni locali. In particolare, le organizzazioni sindacali, in considerazione della grave situazione di crisi economico finanziaria che investe soprattutto i comuni, che oggi sono in condizione di dissesto o di deficitarietà  finanziaria strutturale o in riequilibrio finanziario, con la conseguenza dell'impossibilità di programmare i servizi da rendere alla cittadinanza. In questi enti sono presenti in misura ormai maggioritaria lavoratori a tempo parziale a 18 o 24 ore settimanali, e manca per loro qualunque effettiva possibilità di adeguamento delle ore di lavoro o di procedere a nuove assunzioni a causa della mancata predisposizione dei documenti contabili nei tempi dovuti. I Comuni, evidenziano dai sindacati, si trovano tra l'altro spesso in condizioni finanziarie gravissime anche a causa della loro scarsa capacità di incassare i tributi locali per mancanza di personale da destinare a questa funzione.
"In buona sostanza - dicono i segretari Salvatore Parello, Enzo Iacono e Fabrizio Danile - i nostri Comuni ormai sono retti dalla buona volontà di questi lavoratori che, nonostante le difficili condizioni lavorative e di contesto, la bassissima remunerazione del loro lavoro, cercano di garantire i servizi agli utenti. La situazione, tuttavia, è divenuta insostenibile". A causa dei pensionamenti, tra l'altro, sono sempre meno i lavoratori in servizio, che devono farsi carico di sempre maggiori responsabilità: la conseguenza è che l'attuale stato delle cose "non consente più una condizione lavorativa conforme a parametri minimi di tollerabilità e crea semmai gravi disservizi per la cittadinanza.
"E' necessario - concludono Parello, Iacono e Danile - che venga aperta una seria discussione volta a superare la rigidità normativa che impedisce di avviare una programmazione adeguata sulle politiche occupazionali negli enti locali di questa provincia, congrua rispetto ai servizi che sono chiamati a rendere questi enti di prossimità". Per questo i sindacati, per tramite del Prefetto, consegneranno un documento da trasmettere alla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali.


Grandangoloagrigento.it
Venerdì ad Agrigento manifesta il pubblico impiego

Ad Agrigento venerdì prossimo, 16 dicembre, dalle ore 10 alle 13, manifesteranno innanzi alla Prefettura i lavoratori del pubblico impiego della provincia di Agrigento, su iniziativa di Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica, che spiegano: "Rappresenteremo, consegnando al Prefetto un documento, la grave condizione vissuta dai lavoratori del pubblico impiego, in ampia parte a tempo parziale a 18 o 24 ore settimanali, senza alcuna effettiva possibilità di adeguamento delle ore di lavoro o di procedere a nuove assunzioni a causa della mancata predisposizione dei documenti contabili nei tempi dovuti. Tra l'altro, i Comuni si trovano spesso in condizioni finanziarie gravissime anche a causa della loro scarsa capacità di incassare i tributi locali per mancanza di personale da destinare a questa funzione". I segretari Salvatore Parello, Enzo Iacono e Fabrizio Danile aggiungono: "I nostri Comuni ormai sono retti dalla buona volontà di questi lavoratori che, nonostante le difficili condizioni lavorative e di contesto, e la bassissima remunerazione del loro lavoro, cercano di garantire i servizi agli utenti. La situazione, tuttavia, è divenuta insostenibile. A causa dei pensionamenti, tra l'altro, sono sempre meno i lavoratori in servizio, che devono farsi carico di sempre maggiori responsabilità: la conseguenza è che l'attuale stato delle cose non consente più una condizione lavorativa conforme a parametri minimi di tollerabilità, e crea semmai gravi disservizi per la cittadinanza".


Sicilia24h.it
Strada Mare- Monti: Al via la progettazione esecutiva - I professionisti incaricati dovranno consegnare il progetto esecutivo entro la scadenza di 300 giorni

Al via la progettazione esecutiva della strada Mare-Monti. Stamattina, a seguito del perfezionamento delle procedure per l'accertamento delle somme in capo al Bilancio della Regione, pari a circa tre milioni e trecentomila euro ed in attuazione alle direttive del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Tecnico Salvatore Lizzio, l'Ufficio del Genio Civile di Agrigento ha formalmente consegnato, al Raggruppamento di professionisti  aggiudicatario (Capo Gruppo TECHNITAL Spa di Verona), il servizio della progettazione esecutiva dell'importante arteria che collegherà, alla viabilità principale (SS115-SS118), i Comuni della Provincia di Agrigento ricadenti nella fascia centrale dei Monti Sicani, come Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Lucca Sicula, San  Giovanni Gemini, Santo Stefano di  Quisquina  e Villafranca Sicula. I professionisti incaricati, che stamattina hanno sottoscritto il verbale di "consegna del servizio", dovranno eseguire la progettazione esecutiva, rispettando il cronoprogramma  redatto dal Genio Civile, che si articola in tre fasi: durante i primi 90 giorni, si svolgeranno le indagini geologiche e geotecniche; entro i successivi 150 giorni  dovrà essere redatto il progetto esecutivo; durante la terza fase, infine, i professionisti incaricati avranno ulteriori 60 giorni per potere adeguare gli elaborati ad eventuali prescrizioni introdotte dai soggetti competenti durante la conferenza dei servizi per acquisire i pareri di rito, propedeutici all'approvazione del progetto. Il tutto si svolgerà quindi entro 300 giorni dalla data odierna. "Siamo orgogliosi, afferma il Capo del Genio Civile Rino La Mendola, di offrire il nostro contributo alle attività del neoeletto Governo Schifani ed in particolare dell'Assessore al ramo On. Alessandrò Aricò, in linea con le politiche di rilancio delle infrastrutture a servizio della viabilità interna ben avviate dal precedente Governo Musumeci e dall'Assessore Falcone. Nel corso degli ultimi tre anni, in regime di sussidiarietà nei confronti dei Comuni e del Libero Consorzio Comunale, abbiamo infatti eseguito lavori di manutenzione in un notevole pacchetto di strade interne, che comprende la SP12 Naro-Campobello, la SP32 Ribera- Cianciana, la SP35A Portella di Sciacca-Lucca Sicula, la SP35B Lucca Sicula- Bivio SS380, la SP88 di collegamento tra la SP36 e la SP47. Inoltre, ad Agrigento, continua La Mendola, siamo intervenuti con lavori di ripavimentazione di via Luca Crescente, via Crispi, via Leonardo Sciascia e dell'importante arteria che collega il centro abitato con l'Ospedale San Giovanni di Dio e con la SP15, mentre a Canicatti abbiamo eseguito il restyling delle vie Monsignor Ficarra, Regina Margherita, Vittorio Emanuele e Carlo Alberto dalla Chiesa".


Giornale di Sicilia
Sicurezza nei paesi della provincia I sindaci chiedono più controlli In particolare preoccupano gli episodi che si sono verificati a Ribera, Favara e Canicattì. 

La microcriminalità che spaventa Ribera dopo una serie di furti messi a segno nel territorio, ma anche una banda di slavi che sarebbe responsabile di diversi raid nel territorio provinciale, da Canicattì a Favara e pure a Ribera. Tutto questo al centro della riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è svolta ieri in Prefettura, ad Agrigento. Al tavolo anche Matteo Ruvolo, sindaco di Ribera, preoccupato pure per le aggressioni tra extracomunitari che si registrano nel suo comune. Due settimane fa un giovane tunisino è stato accoltellato in pieno centro. Altro tunisino aggredito, sempre la stessa sera, a pochi metri di distanza. I carabinieri hanno subito ipotizzato una lite tra i due, ma si indaga anche per rapina perché i nordafricani hanno dichiarato di essere stati aggrediti da altri a scopo di rapina. Una prima risposta, di carabinieri e polizia, con controlli più stringenti, c'è già stata, ma ieri si è deciso di rendere ancora più presente l'azione delle forze dell'ordine in particolare durante i fine settimana. «Ho chiesto un rafforzamento dei controlli in particolare nel fine settimana quando si verificano maggiori risse tra extracomunitari e questo verrà fatto - dice il sindaco - per dare maggiori segnali di serenità alla popolazione. Bisogna capire anche se tutti gli immigrati che arrivano soprattutto in questo periodo lo fanno solo per la raccolta delle arance o anche per altro. Mi è stato assicurato che questo si farà e la situazione era già molto chiara ai rappresentanti delle forze dell'ordine». Poi il sindaco dice, chiaramente, con riferimento ai furti, che si è parlato di una banda di slavi che gira la provincia. «Si è parlato di una presenza di bande di slavi che girano nella nostra provincia - dice Ruvolo - e la situazione è conosciuta alle forze dell'ordine. I controlli vanno fatti perché bisogna dare i segnali di presenza dello Stato ai cittadini, ma anche a chi ha una tendenza a delinquere». A Ribera durante il periodo di raccolta delle arance arrivano da 600 a 700 extracomunitari, molti dei quali transitano da Vittoria, sempre impegnati in agricoltura. Rimangono a Ribera uno o due mesi. L'accoltellamento di qualche settimana fa in via Garibaldi che ha destato molta preoccupazione. Il bilancio è di due tunisini, di 25 e 35 anni, feriti e trasportati al Pronto soccorso dell'ospedale di Sciacca. I carabinieri indagano per stabilire se si è trattato di una lite tra extracomunitari o se, come denunciato dai due feriti, sono stati aggrediti a scopo di rapina, per portare via loro poche decine di euro. Un aiuto alle indagini potrà arrivare dalle telecamere di videosorveglianza della zona nella quale insistono diverse attività. Nel passato la videosorveglianza a Ribera ha consentito ai carabinieri di risolvere casi per fatti molto gravi come rapine ai danni di anziani. Destano particolare preoccupazione nel territorio anche i furti, dal centro alle località balneari e fino alle campagne con ingente quantitativo di agrumi che è stato prelevato. Adesso si annunciano nuovi servizi di controllo in una città in cui all'allarme microcriminalità si aggiunge, ormai da tempo, quello relativo a un massiccio spaccio di sostanze stupefacenti che, nelle più recenti indagini, ha visto delinquere tanti extracomunitari. (*GP*) 

Bollette dell'acqua, all'Ati approvato il bonus integrativo 

Non solo bonus sociale, l'Ati introduce il bonus idrico integrativo per circa 11mila famiglie. È questa la novità contenuta nella delibera del Consiglio direttivo dell'Ati, presieduta da Domenico Gueli, sull'approvazione del metodo tariffario idrico che, oltre ai bonus, limita l'incremento delle tariffe idriche al solo 6,1 per cento rispetto alle vigenti. Un ottimo risultato di fronte al triplicato costo dell'energia elettrica e all'inflazione ormai stabile sul 10 per cento che ha trovato d'accordo l'intero Consiglio dell'Ati composto dal vicepresidente Margherita La Rocca Ruvolo e dai consiglieri Franco Miccichè, Vincenzo Corbo, Stefano Castellino, Milko Cinà e Fabio Termine. Non solo. Con l'approvazione della tariffa, Aica potrà richiedere a Csea l'anticipazione finanziaria pari al 35 per cento dell'intero costo dell'energia elettrica 2022, rappresentando una vera iniezione di liquidità vitale sia per il Gestore, sia per l'efficientamento del servizio. In questo contesto, è stato introdotto il bonus idrico integrativo che si aggiunge a quello nazionale, in considerazione della situazione economica nazionale che sta causando un significativo incremento di prezzi e tariffe che contribuiscono ad aumentare il costo della vita, più pesante per le famiglie in disagio economico. Famiglie alle quali l'Ati ha deciso di tendere la mano, riconoscendo l'azzeramento in bolletta delle tre componenti di quote fisse. Sul territorio provinciale, sono all'incirca 11mila le famiglie che hanno i requisiti per beneficiare del bonus idrico nazionale (beneficiano di 18 metri cubi di acqua a persona) al quale si affianca il bonus idrico integrativo che, dunque, prevede la riduzione di circa 80 euro/anno rispetto al totale della spesa annua. «Si tratta - afferma il presidente Gueli - di una grande attenzione che i sindaci di Ati hanno voluto rivolgere a chi, versando in condizioni di particolare disagio, necessita di aiuto e sostegno. L'agevolazione integrativa, oltre a essere il primo caso in Sicilia, sarà immediatamente applicato non appena si sarà sbloccato nell'Agrigentino il bonus nazionale che, dopo quasi 18 mesi dalla previsione, solo di recente ha visto le prime applicazioni nazionali dopo che sono stati finalmente risolti i numerosi problemi tecnico-giuridici e gli approfondimenti su aspetti legati alla privacy riscontrati da Arera che, nelle ultime settimane, sono state affrontate e risolte dagli uffici dell'Azienda consortile». Proprio ieri la questione del bonus idrico era stata posta all'attenzione dell'Ati da parte della sindacalista Ilenia Capodici, responsabile provinciale di Adiconsum. Il bonus acqua è un'agevolazione fiscale prevista dal Ministero dell'Ambiente che prevede agevolazioni e sconti sulle bollette idriche per le famiglie economicamente disagiate. Lo sconto si aggira intorno al 20% - 30 % del totale della bolletta dell'acqua per le famiglie bisognose. I requisiti necessari per poter usufruire del bonus sono : reddito uguale o inferiore a 8.265 euro; reddito pari a 20.000 euro se si hanno almeno 4 figli a carico; appartenere ad un nucleo familiare titolare di reddito o pensione di cittadinanza. (*PAPI*)


LENTE PUBBLICA
Rinnovo dei Contratti nel Pubblico Impiego: la sintesi

Il Dipartimento per la Funzione Pubblica fa il punto in merito al rinnovo di tutti i Contratti di Pubblico Impiego: ecco la sintesi e gli elementi più importanti.
Dopo la firma del contratto riguardante il comparto sanità, il 2 novembre, e la sottoscrizione dell'ipotesi economica del contratto istruzione e ricerca (per la parte normativa proseguono le trattative), in data 11 novembre, è giunto a conclusione, il 16 novembre, anche l'iter di approvazione del testo definitivo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto funzioni locali.
La stagione dei rinnovi quindi risulta praticamente conclusa e così si può adesso fare il punto sulla situazione attuale.
Rinnovo dei Contratti nel Pubblico Impiego: la sintesi
Le risorse messe in campo dallo sblocco dei contratti per il triennio 2019-2021 sono pari a quasi 5 miliardi di euro e sono destinate a 2,2 milioni di dipendenti pubblici, l'85% del personale coperto dalla contrattazione nazionale.
Ecco quindi quali sono le principali novità dei vari contratti firmati.
Comparto sanità
Il CCNL riconosce - a decorrere dall'1/1/2021 - un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità.
Per l'applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale risulta inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.


LIVESICILIA Schifani: "Aeroporti siciliani ai privati"
"La Sicilia è l'unica Regione che non ha privatizzato gli aeroporti. Privatizzare significa inserire nei livelli gestionali degli aeroporti delle governance competitive, dei manager che tendono ad aumentare il numero di vettori che atterrano, aumentare la "portata" di un aeroporto. Manca questa gestione manageriale che invece fa decollare tutti gli altri aeroporti". Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano" dell'Agenzia di Stampa Italpress, comunicando la sua volontà di privatizzare gli aeroporti siciliani.
Schifani: "Saremo rigorosissimi"
"Mi chiedo come mai a Palermo ci siano soltanto due vettori che collegano Roma alla Sicilia - aggiunge -. Sono dell'idea che un processo di privatizzazione vada avviato perché ne agevoleranno i cittadini e le casse degli enti pubblici che sono proprietari dell'aeroporto, i quali devono svolgere funzioni pubbliche e non attività privatistiche perché purtroppo le svolgono male. I processi di privatizzazione ormai sono gestiti da regole talmente ferree e di grande trasparenza che pericoli di infiltrazione ne vedo pochi. Naturalmente saremo rigorosissimi, ma ormai è un sistema collaudato dal punto di vista procedurale".
Lagalla: "Solo gestione privata può rendere gli scali competitivi"
"Sul tema del caro voli non si può mettere da parte la riflessione che riguarda l'opportunità di privatizzare gli aeroporti". A dichiararlo è il sindaco di Palermo Roberto Lagalla che aggiunge: "Solo con una gestione privata, che ormai si registra in tutta Italia tranne che in Sicilia, si può pensare di rendere gli scali ancora più competitivi, aumentando il numero di tratte e di aerei, anche a beneficio dei viaggiatori. Se si pensa all'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, ad esempio, è chiaro che bisogna operare, mettendo in campo tutte le procedure per vendere lo scalo a un prezzo equo di mercato e non certo di svendere un patrimonio di questa portata".


ILSOLE24ORE 
Pensioni, ecco il piano Calderone: staffetta generazionale, incentivi e anno zero per il Tfr

Il confronto tra governo e parti sociali scatterà il 19 gennaio 2023. Ma il ministro del Lavoro, nel corso di un'audizione, ha indicato alcuni obiettivi da centrare. Primo fra tutti lo stop alla lunga stagione delle misure sperimentali e al susseguirsi di pericolosi «scaloni anagrafici». Tra i traguardi da tagliare il rilancio della previdenza integrativa, facendo anche leva su agevolazioni fiscali, e la razionalizzazione degli attuali strumenti di prepensionamento
Stop agli scaloni previdenziali con la chiusura della stagione delle Quote e delle sperimentali. Un sistema flessibile di forme di pensionamento integrate compatibile con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e funzionale a quelle di ricambio generazionale dei datori di lavoro. Razionalizzazione degli attuali strumenti di prepensionamento prevedendo anche percorsi "mirati" di staffetta generazionale. Ricorso a forme di sinergia tra previdenza pubblica e previdenza complementare con apposite "campagne" per incentivare l'adesione ai fondi pensione e una sorta di nuovo "anno zero" per favorire la destinazione del Tfr dei lavoratori dipendenti al cosiddetto "all'integrativa", con l'introduzione di sconti fiscali sotto forma di adeguamento della soglia di deducibilità dei contributi di secondo pilastro.
Le linee guida della nuova possibile riforma organica delle pensioni sono state tracciate dal ministro del Lavoro, Marina Calderone, nel corso di un'audizione al Senato. Le misure vere e proprie dovranno essere individuate sulla base delle indicazioni che arriveranno dal confronto con le parti sociali. Il tavolo è già fissato per il 19 gennaio 2023 con l'obiettivo di abbozzare nell'arco di 6-8 mesi un pacchetto di interventi strutturali da rendere gradualmente operativi, a partire dal 2024. Ma la strada non si annuncia del tutto in discesa, anche perché i sindacati non hanno gradito le misure previdenziali inserite nella manovra.
Calderone: riforma solidale e sostenibile
Il ministro Calderone in un'audizione parlamentare ha indicato la rotta per arrivare al nuovo intervento strutturale: «Con le parti sociali sui tavoli specialistici già convocati si darà forma a una revisione del sistema pensionistico nel segno della solidarietà e della sostenibilità per le future generazioni», ha detto. Il ministro ha già indicato alcuni obiettivi di massima.
Stop agli "scaloni" e alle Quote sperimentali
Il primo traguardo da tagliare, secondo Calderone, è quello della chiusura della stagione «delle forme di accesso a pensione sperimentale». Per il ministro occorre arrivare a «un sistema di forme di pensionamento integrate che consenta di individuare l'accesso a pensione più compatibile con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e al contempo di ricambio generazionale dei datori di lavoro». Il tutto evitando il ripetersi di pericolosi «scaloni anagrafici».
Razionalizzazione degli strumenti di prepensionamento e staffetta generazionale


Quotidianonazionale.it
Contratto funzioni locali 2022: gli aumenti e da quando. Le novità

Riguarda 430mila dipendenti pubblici impiegati in Comuni, Province, Regioni, camere di commercio e altri enti nei quali è applicato il contratto collettivo nazionale
Buone notizie per i circa 430mila dipendenti pubblici impiegati in Comuni, Province, Regioni, Camere di commercio e in tutti gli altri enti nei quali è applicato il contratto collettivo nazionale di lavoro delle Funzioni locali, che vedranno riconoscersi aumenti contrattuali e arretrati. Gli importi Le cifre medie quantificate (valide per tutte e tredici le mensilità) sono di circa 100 euro lordi, che arrivano a 117 euro grazie alle risorse aggiuntive. Gli arretrati riconosciuti si attestano invece mediamente sui 1.700 euro, con una forbice che può però variare anche di 500 euro in più o in meno a seconda degli inquadramenti.
E proprio anche il tema degli inquadramenti è rientrato all'interno del nuovo accordo, con l'indicazione di quattro nuove aree (operatori, operatori esperti, istruttori e funzionari).I tempi La revisione al rialzo delle buste paga arriva come effetto del nuovo accordo che è stato sottoscritto il 16 novembre, relativo al triennio 2019-2021. Il quadro aveva però cominciato a delinearsi già in estate, quando ad agosto era stato chiuso il cerchio con le parti sociali, dopo di che a ottobre era arrivato il via libero del Consiglio dei Ministri del Governo Draghi. Il testo entrerà in vigore il primo aprile del 2023 e cioè il primo giorno del quinto mese dalla firma. Gli arretrati verranno invece riconosciuti a dicembre. Le novità Il contratto entra anche nel merito degli incrementi di stipendio legati agli avanzamenti di carriera e ai più alti gradi raggiunti in termini di competenze professionali, che variano (sia per numero che in ragione all'importo) a seconda delle differenti aree. Entrando nel dettaglio, la base è di 550 euro per la categoria degli operatori, mentre il tetto massimo è individuato in 1.600 euro, attribuito alla categoria dei funzionari o comunque del personale a elevata qualificazione.
È stata prevista anche l'istituzione di una sezione dedicata al personale che svolge le proprie mansioni da iscritto a un ordine professionale o a un albo o ancora ha conseguito una specifica abilitazione. Giorni festivi infrasettimanali La questione, della quale si discute da tempo, è stata delegata alla contrattazione integrativa, offrendo la possibilità di scelta (da parte del dipendente) tra una maggiorazione del 100% della retribuzione o l'utilizzo del riposo compensativo. Indennità Sono state maggiorate, tra le altre, quelle che riguardano la vigilanza e i servizi esterni, ma anche l'impiego in reparti come gli uffici comunali adibiti allo stato civile e all'anagrafe.








































































































































































































































































































































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