giornale di sicilia
Il liceo Leonardo si rifarà il look Lavori
per oltre 5 milioni di euro
Il Libero Consorzio ha pubblicato il bando di gara. Le offerte delle imprese
dovranno pervenire entro il prossimo 8 febbraio
Giovanna Neri
Una delle scuole storiche di Agrigento, il liceo scientifico Leonardo si rifarà il look. Il Libero consorzio
comunale ha infatti pubblicato il bando di gara per i lavori riguardanti gli interventi di adeguamento
antisismico impiantistico e funzionale della struttura che ospita il liceo.
L'importo complessivo a base d'asta ammonta a 5.460.622,47 euro (compresi gli oneri per la
sicurezza, non soggetti a ribasso, di 260.563,93 euro), finanziati con decreto del Ministero
dell'Istruzione nell'ambito del Piano Next Generation Eu.
La procedura aperta sarà gestita in modalità telematica dalla sezione territoriale di Agrigento
dell'ufficio regionale espletamento gare d'appalto, l'Urega e sarà aggiudicata con il criterio dell'offerta
economicamente più vantaggiosa sulla base dei criteri specificati nel disciplinare di gara. Le offerte
dovranno pervenire entro il giorno 8 febbraio mentre la prima seduta pubblica avrà luogo il
successivo 15 febbraio 2023 alle 14 nella sede dell'Urega.
Da quel momento in poi si individuerà la ditta che dovrà eseguire i lavori. Tra le altre cose, il liceo
Leonardo coordinato dal dirigente scolastico Patrizia Pilato, quest'anno avrà un indirizzo in più, che
sembra essere la chiave del futuro: Scienza dei dati e intelligenza artificiale.
Un nuovo indirizzo che si affianca allo Scientifico tradizionale, al Linguistico, al Linguistico
internazionale Cambridge, a Scienze applicate, al liceo Sportivo, Matematico, Robotica, Biomedico e
Apple class. Un'offerta formativa completa in quello che è uno degli istituti scolastici storici e
prestigiosi della città di Agrigento.
Intanto il Libero consorzio proseguirà l'aggiornamento della mappatura del rischio sismico di tutti gli
edifici scolastici di proprietà dell'ente.
Si tratta di una indagine di mercato, svolta in modalità telematica, per l'individuazione dei soggetti da
invitare alla procedura negoziata. Il bando di gara è stato predisposto dal Settore edilizia scolastica.
L'accordo quadro annuale con un solo operatore economico riguarda l'esecuzione di indagini
diagnostiche e l'effettuazione delle verifiche tecniche finalizzate alla valutazione del rischio sismico
degli edifici scolastici nonché al conseguente aggiornamento della relativa mappatura. L'importo
complessivo dell'appalto è di 227.000 euro.
Attualmente sono 40 gli edifici scolastici di proprietà del Libero Consorzio, periodicamente sottoposti
a controlli. Tutta la documentazione è consultabile nel sito internet dell'ente, nella sezione Gare e
Appalti.
Gli interventi riguardano anche l'istituto Foderà per rendere funzionale la palestra. Per la
progettazione degli interventi di adeguamento antisismico e impiantistico del Foderà l'importo a base
di affidamento previsto e di 115.411 euro.
Le gare per la progettazione sono propedeutiche a richiedere al Ministero competente le somme per
realizzare i lavori di adeguamento antisismico degli edifici interessati.
«Con questi interventi - spiega il commissario straordinario dell'ente, Raffaele Sanzo - le scuole di
competenza del Libero consorzio agrigentino saranno più sicure. Stiamo lavorando per far si che gli
edifici rispettino tutte le normative vigenti».
Cantiere anche al Madre Teresa di
Cammarata
Prosegue l'impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per il miglioramento delle condizioni
di sicurezza degli istituti scolastici di propria competenza. È stato infatti pubblicato sulla home page
del sito internet istituzionale il bando di gara per i lavori riguardanti gli interventi di adeguamento
antisismico impiantistico e funzionale dell'istituto scolastico Madre Teresa di Calcutta di Cammarata.
L'appalto sarà gestito in modalità integralmente telematica con un importo a base d'asta di 1.546.990
euro, compresi 77.571 euro per oneri di sicurezza (non soggetti a ribasso), finanziati con risorse del
Piano Next Generation EU.
Le offerte dovranno essere formulate dagli operatori economici e ricevute esclusivamente per mezzo
del portale appalti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento secondo le modalità indicate nel
bando entro e non oltre le 12 del 3 febbraio 2023, mentre l'apertura delle offerte è prevista alle 8.30
del 7 febbraio nella sala apposita dell'Ufficio Contratti e Gare.
Lo scorso anno, la Regione ha accorpato l'istituto scolastico Madre Teresa di Calcutta di
Casteltermini all'Archimede di Cammarata. L'intervento rientra nel Piano di dimensionamento e
razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l'anno scolastico 2022/2023. Il documento
tiene conto di determinate condizioni come il numero degli alunni, la disponibilità di locali idonei e
limiti in materia di dotazione organica del personale docente. Il Piano di dimensionamento della rete
scolastica è lo strumento attraverso il quale gli Enti Locali propongono, con cadenza annuale,
l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole al fine di avere istituzioni
scolastiche con una popolazione definita dal legislatore come ottimale. Questo strumento è stato
attivato a partire dal 2000 per razionalizzare la rete scolastica, all'epoca estremamente frammentata.
L'obiettivo del dimensionamento era, ed è, assicurare agli studenti la molteplicità di servizi che solo le
unità di una certa dimensione consentono di offrire. E vista la vicinanza chilometrica tra Casteltermini
e Cammarata è nato un unico istituto con una migliore offerta formativa. A questo si aggiunge il
progetto di riqualificazione attivato dall'ex Provincia che servirà anche a dare maggiore sicurezza ai
locali che ospitano gli edifici scolastici per garantire elevati standard agli studenti. (*PAPI*)
agrigentonotizie
Riforma del Codice dei Contratti, agli architetti continua a non piacere
L'intervento del presidente dell'Ordine di Agrigento Rino La Mendola: "Bisogna puntare su apertura del mercato, trasparenza, leale concorrenza ed equo compenso"
Cresce ancora il dissenso attorno alla riforma del cosiddetto "Codice dei contratti": sono 102 gli Ordini degli architetti italiani che hanno sottoscritto ed inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per chiederne una profonda revisione. Tutto questo per superare una serie di criticità che, a detta loro, "mortificano la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio; ridimensionano notevolmente strumenti indispensabili per promuovere la qualità del progetto, come i concorsi di progettazione; chiudono il mercato dei lavori pubblici alle strutture professionali medio piccole e ai professionisti di talento e rilanciano procedure stantie, come l'appalto integrato, che relegano il progetto ad un ruolo del tutto marginale nell'esecuzione delle opere pubbliche".L'Ordine agrigentino, che è tra i sottoscrittori del documento, nei giorni scorsi aveva anticipato il malessere degli architetti nei confronti di una riforma del quadro normativo in materia di appalti, che segna un netto passo indietro rispetto alle politiche innovative degli ultimi anni, votate a rilanciare la centralità del progetto e ad aprire il mercato dei lavori pubblici ai "cervelli"."Con la nostra lettera aperta - afferma il presidente dell'Ordine di Agrigento, Rino La Mendola - abbiamo chiesto al Governo di rivedere il nuovo Codice dei contratti, già approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri, sottolineando che il principio della semplificazione e quindi del "fare in fretta" non può mettere in secondo piano il principio del "fare bene. Il nuovo Codice deve puntare su apertura del mercato, trasparenza, leale concorrenza ed equo compenso, rilanciando contestualmente strumenti importanti come i concorsi di progettazione, aperti alla più ampia partecipazione, con l'obiettivo di promuovere il talento dei professionisti, fondamentale per garantire la qualità dell'architettura e, di conseguenza, la qualità della vita nelle nostre città".Il Consiglio nazionale degli architetti, unitamente alla Rete delle Professioni Tecniche, ha presentato al Governo un documento con un pacchetto di emendamenti necessari a superare le criticità rilevate nel testo varato dal Consiglio dei ministri, che sarà presto sottoposto al parere delle commissioni parlamentari competenti per materia."Confidiamo in una presa di coscienza del Governo - conclude La Mendola - sull'opportunità di valutare positivamente i suggerimenti degli "addetti ai lavori". Nel caso contrario, siamo pronti a condividere, con gli altri componenti della "filiera delle costruzioni", altre forme di protesta".
qds.it
Agrigento, nuovo sostegno al progetto Capitale della Cultura 2025Il Libero Consorzio ha presentato le iniziative per supportare la candidatura della Città dei Templi al riconoscimento nazionale. In primo piano la valorizzazione del patrimonio linguistico
Il programma è stato presentato nella Sala Giglia dell'ex Provincia regionale dal commissario straordinario Raffaele Sanzo, alla presenza del dirigente del settore Promozione turistica e Attività economiche e produttive Achille Contino, dell'assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Agrigento Valeria Proto, della dirigente scolastica dell'istituto Odierna di Palma di Montechiaro Annalia Todaro, della dirigente del settore Politiche attive del lavoro e dell'Istruzione dell'Ente intermedio Maria Antonietta Testone, della dirigente dell'Istituto professionale Pirandello di Bivona Giuseppina Gugliotta, dell'esperto del progetto Giovanni Volpe e del regista Marco Savatteri."Le finalità dei corsi - ha spiegato il commissario del Libero Consorzio agrigentino, Raffaele Sanzo - sono quelle di stimolare la creatività del mondo educativo e recuperare il patrimonio culturale e linguistico siciliano. La lingua rappresenta la tradizione, il patrimonio culturale di un popolo e il suo carattere. Per questo occorre preservarne il valore e l'identità". I corsi saranno tenuti da esperti del settore teatrale quali Gaetano Aronica, Marco Savatteri e Giovanni Volpe.
Il titolo di Capitale italiana della Cultura nasce dalla vivace e partecipata competizione che culminò il 17 ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale europea della Cultura 2019. L'impegno, la creatività e la passione che avevano portato le sei finaliste a costruire dei dossier di candidatura di elevata qualità progettuale convinsero il Governo a proclamare le altre cinque concorrenti, ossia Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, Capitali italiane della Cultura 2015 e a indire contestualmente una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole di questo titolo.La prima prescelta fu Mantova, cui seguirono Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell'emergenza pandemica. L'edizione del 2022 è andata a Procida, nel 2023 sarà il turno di Bergamo e Brescia mentre nel 2024 toccherà a Pesaro.
Per il 2025 sono attualmente in lizza, oltre ad Agrigento, altre 14 candidate: Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Reggio Calabria, Enna, Monte Sant'Angelo, Orvieto (Terni), Otranto (Lecce), Peccioli (Pisa), Pescina (L'Aquila), Roccasecca (Frosinone), Spoleto (Perugia) e Sulmona (L'Aquila).
lentepubblica.it
Siti web PA: le opportunità per i Comuni finanziati dal PNNR
I siti web della PA rappresentano un pilastro fondamentale per ottimizzare l'interazione tra gli enti e i cittadini: ma quali sono le opportunità che possono essere sfruttate dai Comuni finanziati dal PNRR? Scopriamolo.La fotografia scattata dall'AgID, Agenzia per l'Italia Digitale, sullo stato dell'arte dei siti web istituzionali delle nostre PA ritrae un ambiente in evoluzione continua e con trend positivi.Nello specifico la rilevazione 2022 dell'agenzia ha riscontrato un aumento dei siti della Pubblica Amministrazione che si possono considerare sicuri (47%), più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. Questo significa che il trend dei portali istituzionali si sta muovendo nella direzione prevista dalle normative attuali: tuttavia i siti con gravi problemi di sicurezza sono ancora piuttosto vicini in termini percentuali (41% del totale) e ciò vuol dire che la strada da percorrere è ancora lunga.L'intervento del PNRRIn questo composito panorama è intervenuto anche il PNRR con la misura 1.4.1 "Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici": si tratta di una misura che ha l'obiettivo dichiarato di promuovere l'adozione di modelli collaudati e riutilizzabili per:la creazione di siti internete l'erogazione di servizi pubblici digitali.L'obiettivo è quello di mettere a disposizione dei cittadini dei siti con interfacce coerenti, fruibili e accessibili, secondo il modello di sito comunale e in conformità con le Linee guida emanate ai sensi del CAD.Questo significa che tramite queste risorse i Comuni sono in grado di rendere più semplici accessibili e fruibili il proprio sito web e una serie di servizi rivolti ai cittadini, come ad esempio: la domanda di contributi all'iscrizione all'asilo, richiesta di accesso agli atti oppure il pagamento della mensa scolastica e molto altro ancora.
L'obiettivo è quello di offrire dunque alla collettività un punto di accesso unico e intuitivo a informazioni aggiornate e provenienti da fonte certa, istituzionale e riconoscibile.Le novità per i portali istituzionaliNello specifico questa misura del PNRR ha lo scopo di mettere a disposizione dei cittadini interfacce coerenti, fruibili e accessibili, in conformità con le Linee guida emanate ai sensi del CAD e in ottemperanza agli indicatori della 'user-centricity' e della trasparenza.
Contratto Enti Locali: le novità su buoni pasto e servizio mensa
All'interno del nuovo Contratto Enti Locali, tra le varie novità, troviamo alcune disposizioni relative ai buoni pasto e al servizio mensa.
Il nuovo CCNL Enti Locali si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale.Il rinnovo riguarda circa 430mila dipendenti di Regioni, Province, Comuni. Ricordiamo che il nuovo contratto ha vigenza per le annualità 2019-2021, seppur rinnovato quest'anno, nel 2022.Tra le varie novità del nuovo CCNL troviamo anche disposizioni relative ai buoni pasto e al servizio mensa: scopriamo quali sono tutte le novità.Contratto Enti Locali: le novità su buoni pasto e servizio mensaGli enti, in relazione al proprio assetto organizzativo e compatibilmente con le risorse disponibili, possono istituire un servizio di mensa o, in alternativa, attribuire al personale buoni pasto sostitutivi, previo confronto con le organizzazioni sindacali.Possono usufruire della mensa o percepire il buono pasto sostitutivo i dipendenti che:prestano attività lavorativa al mattino con prosecuzione nelle ore pomeridianeo, alternativamente, al pomeriggio con prosecuzione nelle ore seralioppure nelle ore serali con prosecuzione notturna, con una pausa non inferiore a trenta minutiIn ogni caso si esclude la possibilità di riconoscere, su base giornaliera, più di un buono pasto. La stessa disciplina si applica anche nei casi di attività per prestazioni di lavoro straordinario o per recupero.Il pasto va consumato al di fuori dell'orario di servizio.
Il dipendente è tenuto a pagare, per ogni pasto:un corrispettivo pari ad un terzo del costo unitario risultante dalla convenzione, se la mensa è gestita da terzio un corrispettivo parti ad un terzo dei costi dei generi alimentari e del personale, se la mensa è gestita direttamente dall'ente.Il servizio di mensa, o il buono pasto sostitutivo, è riconosciuto, indipendentemente dalla durata della giornata lavorativa:per il personale che contestualmente è tenuto ad assicurare la vigilanza e l'assistenza ai minori ed alle persone non autosufficientiper il personale degli enti che gestiscono le mensee per il personale tenuto a consumare il pasto in orari particolari e disagiati in relazione alla erogazione dei servizi di mensa.Il tempo relativo è valido a tutti gli effetti anche per il completamento dell'orario di servizio.In ogni caso si esclude ogni forma di monetizzazione indennizzante.Il costo del buono pasto sostitutivo del servizio di mensa è, di regola, pari alla somma che l'ente sarebbe tenuto a pagare per ogni pasto: nello specifico la somma di 7 euro rappresenta il valore massimo dei buoni pasto.
Turno festivo infrasettimanale: riposo compensativo o maggiorazione dell'indennità?
In un recente parere, l'ARAN si occupa della disciplina del turno festivo infrasettimanale contenuta nel CCNL Funzioni Locali: la facoltà del lavoratore di optare per il riposo compensativo in luogo della maggiorazione dell'indennità di turno, è immediatamente efficace?
Si ricorda che il rinnovo riguarda circa 430mila dipendenti di Regioni, Province, Comuni. Ricordiamo che il nuovo contratto ha vigenza per le annualità 2019-2021, seppur rinnovato quest'anno, nel 2022.Il nuovo CCNL Enti Locali si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale.Orario di lavoro e orario di servizio
Si ricorda, come è noto, che l'orario di lavoro del personale, concettualmente, è nettamente distinto dall'orario di servizio.
Infatti, per "orario di lavoro" si intende il periodo di tempo giornaliero durante il quale, in conformità all'orario d'obbligo contrattuale, ciascun dipendente assicura la prestazione lavorativa nell'ambito dell'orario di servizio.Per "orario di servizio", invece, si intende il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare la funzionalità delle strutture degli uffici pubblici e l'erogazione dei servizi all'utenza. Sì tratta di un aspetto organizzativo di esclusivo interesse dell'amministrazione.
Proprio per questo aspetto, ogni decisione in ordine all'articolazione dell'orario di servizio degli uffici compete alle autonome valutazioni organizzative dell'ente, che vi provvederà nel rispetto delle competenze come risultanti dal regolamento degli uffici e dei servizi.
Turno festivo infrasettimanale: riposo compensativo o maggiorazione dell'indennità?
Questo il testo del quesito rivolto all'ARAN con successiva risposta:La nuova disciplina del turno festivo infrasettimanale contenuta nel CCNL Funzioni Locali siglato in data 16.11.22, che prevede la facoltà del lavoratore di optare per il riposo compensativo in luogo della maggiorazione dell'indennità di turno, è immediatamente efficace? Spetta al lavoratore decidere di fruire del riposo in luogo della maggiorazione?All'art. 30, comma 5, lett. d) relativamente al turno festivo infrasettimanale, è stata prevista una maggiorazione oraria del 100% della retribuzione di cui all'art. 74, comma 2, lett. c) del presente CCNL. Questa costituisce la regola generale.L'eccezione alla regola è prevista nel caso in cui, in sede di contrattazione integrativa, di cui all'art. 7 comma 4 lett. ac) venga prevista la "previsione della facoltà, per i lavoratori turnisti che abbiano prestato la propria attività in una giornata festiva infrasettimanale, di optare per un numero equivalente di ore di riposo compensativo in luogo della corresponsione dell'indennità di turno di cui all'art. 30 comma 5, lett d)".Solo se previsto in un Contratto Integrativo, successivo al CCNL 16.11.2022, spetta, quindi, al lavoratore esercitare l'opzione per il riposo compensativo anziché per la maggiorazione oraria. Resta inteso che, come espressamente previsto dalla predetta norma, anche in caso di fruizione del riposo compensativo, l'onere relativo alla predetta indennità di turno maggiorata è computato figurativamente a carico del Fondo delle risorse decentrate.
grandangoloagrigento.it
Bambino morto in incidente stradale a Menfi, assolto automobilista .
Sono ancora da definire, invece, altre posizioni che riguardano dipendenti del comune di Menfi e del Libero Consorzio di Agrigento in merito alle condizioni stradali e della segnaletica,
Il gup del tribunale di Sciacca Antonino Cucinella ha assolto, perché il fatto non sussiste, Pierluigi Badano, 40 anni, originario di Palermo, dall'accusa di omicidio stradale. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna ad un anno di reclusione.L'uomo, difeso dall'avvocato Giovanni Vaccaro, era finito a processo in seguito alla morte del piccolo Marco Castelli, il bimbo di 7 anni deceduto in un incidente stradale il giorno di Ferragosto 2018. Badano era alla guida della Ford Mondeo che, secondo quanto ipotizzato dall'accusa, non avrebbe dato la precedenza alla Nissan Qashai guidata dal padre del bimbo contro cui urto', facendola finire contro le barriere della strada composte da alcuni tubi, uno dei quali trafisse la fiancata e il piccolo.Il bambino e i suoi familiari, originari di Partanna ma residenti in provincia di Como, si trovavano in Sicilia per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Sono ancora da definire, invece, altre posizioni che riguardano dipendenti del comune di Menfi e del Libero Consorzio di Agrigento in merito alle condizioni stradali e della segnaletica,
Il bambino e i suoi familiari si trovavano in Sicilia per trascorrere alcuni giorni di vacanza