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Rassegna stampa dal 14 al 16 gennaio 2023

Scrivolibero.it
Continua l'azione repressiva della Polizia Provinciale contro il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti sulle strade del territorio

Continua incessante l'azione repressiva da parte del Corpo di Polizia Provinciale di Agrigento contro l'increscioso fenomeno dell'abbandono di rifiuti lungo le strade provinciali.
Tale attività, fortemente voluta dal Libero Consorzio Comunale e disposta dal Dirigente del servizio dott. Pietro Amorosia, si avvale dell'ausilio di foto trappole, opportunamente, celate nei pressi dei siti più sensibili, ove incivili cittadini si disfanno, oltre che dei soliti rifiuti solidi urbani, anche delle più disparate tipologie di materiali.
Soltanto nell'ultimo trimestre sono stati individuati e conseguenzialmente sanzionati 23 soggetti sorpresi dai sistemi di video sorveglianza a scaricare rifiuti lungo le strade provinciali.
Ai medesimi trasgressori è stata comminata una sanzione amministrativa di 600,00 euro.
Proprio nell'ambito della disamina delle immagini estrapolate dalle telecamere avviene, spesso, di imbattersi in "curiose situazioni", come quella mostrata dagli estratti dei filmati raccolti dagli agenti della Polizia Provinciale che immortalano un cittadino intento a ricoprire, preventivamente, con un drappo la targa della propria autovettura prima di scaricare dalla stessa un enorme quantitativo di rifiuti.
Tale accorgimento non e' sfuggito all'occhio attento della videocamera che è riuscita a mostrare, per qualche istante, la targa del mezzo prima della copertura della stessa.
Il Commissario Straordinario evidenzia il servizio svolto dalla Polizia Provinciale contro il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, amianto incluso, le cui ripercussioni economiche per le operazioni di bonifica dei siti inquinati, ricadono sull'intera collettività.


Today.it
Pensioni: le sei alternative per lasciare il lavoro nel 2023
Da Quota 103 all'Ape Sociale, fino alla Quota 41 per i lavoratori precoci: tutte le strade per andare in pensione.

Quota 103, ma non solo. Quei lavoratori che non intendono aspettare i fatidici 67 anni previsti dalla legge Fornero hanno diverse possibilità per vedersi accordare anzitempo il trattamento previdenziale. Quali sono dunque le strade per lasciare il lavoro e godersi la pensione? Vediamole nel dettaglio. Quota 103Tra le possibilità offerte dalle leggi oggi in vigore va menzionata innanzitutto Quota 103 che permette di lasciare il lavoro con 62 anni d'età e 41 anni di contributi. Fino al raggiungimento della soglia di vecchiaia il trattamento con quota 103 non sarà cumulabile con altro reddito da lavoro, ad esclusione di quello autonomo "occasionale" non oltre i 5mila euro. La legge di bilancio prevede che l'importo della pensione non potrà comunque superare il livello pari a 5 volte il minimo Inps. Chi possiede i requisiti per il pensionamento tramite quota 103, può anche scegliere un rinvio beneficiando del cosiddetto "bonus Maroni", un incentivo che corrisponderà al trasferimento direttamente nello stipendio della quota di contributi a carico del lavoratore dipendente (circa il 9,19%).Quota 100 e 102Quota 100 e Quota 102. Ebbene sì: l'accesso alle due misure resta possibile anche negli anni seguenti alla maturazione dei requisiti. Che però deve essere avvenuta. In sostanza può usufruire di Quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi) chi aveva già i requisiti richiesti dalla legge al 31 dicembre del 2021, mentre Quota 102 (64+38) sarà fruibile per chi aveva già maturato i requisiti al 31 dicembre del 2022. Ape Sociale C'è poi l'Ape Sociale, misura che permette a determinate categorie di lavoratori in difficoltà (ad esempio perché hanno svolto per anni lavori gravosi o perché assistono un coniuge con una disabilità o ancora perché si sono ritrovati disoccupati) di ottenere un'indennità mensile come anticipo pensionistico. Ci sono però diversi requisiti da soddisfare, sia anagrafici che contributivi: è possibile infatti accedere all'Ape sociale solo con 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi, che diventano 36 per i lavoratori che hanno svolto attività gravose. Questi ultimi devono inoltre aver svolto un'attività usurante per sette anni negli ultimi dieci oppure per sei anni negli ultimi sette. Oltre ai disoccupati e a chi ha svolto lavori usuranti, all'Ape sociale hanno diritto anche coloro che hanno un'invalidità civile superiore o uguale al 74% e chi assiste da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con un handicap o una disabilità. Opzione donna Veniamo alla così detta "Opzione donna" che con la manovra è stata molto ridimensionata. Dal 2023 le lavoratrici potranno andare in pensione a 60 anni (oppure a 59 anni con un figlio e a 58 anni con due o più figli), ma rispetto al passato l'anticipo pensionistico sarà riservato solo alle donne caregiver, alle invalide al 74% e alle lavoratrici di aziende in crisi (in quest'ultimo caso l'uscita è possibile con 58 anni d'età indipendentemente dal numero dei figli). 
Pensione anticipata
Un'altra alternativa è la pensione anticipata, strumento in vigore già da molti anni che permette di uscire dal lavoro solo grazie ai requisiti contributivi. Su questo fronte non ci sono novità 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Quota 41 per i lavoratori precoci. Infine concludiamo con la pensione per i lavoratori precoci rivolta a chi ha 41 anni di contribuzione, di cui 12 mesi antecedenti al 19° anno di età, e si trova in determinate condizioni. Possono accedere alla Quota 41 precoci quei lavoratori che a) si trovano in stato di disoccupazione (in seguito a licenziamento, ma anche a dimissioni per giusta causa); b) hanno un'invalidità superiore o uguale al 74%; c) sono caregiver; d) hanno svolto o svolgono attività particolarmente faticose o usuranti.

Teleacras.it
scuole provinciali

Da oggi al 29 gennaio gli Open Day all'Istituto "Sciascia" di Agrigento
Ad Agrigento all'Istituto tecnico, economico e tecnologico "Sciascia", diretto da Milena Siracusa, iniziano oggi, sabato 14 gennaio, gli Open day, ovvero la scuola e l'offerta formativa in vetrina a disposizione di coloro che sono interessati ad iscriversi. Dunque, gli Open day sono in programma tutti i fine settimana, sabato e domenica, fino al 29 gennaio. Sabato, già da oggi, dalle ore 16 alle 19, e domenica dalle 11 alle 13.


Giornale di Sicilia
Scaricavano rifiuti sulle strade
Multati dalla polizia provinciale

 C'era anche chi cercava di sfuggire alle telecamere coprendo la targa con degli stracci. Sono 23 gli automobilisti sanzionati Concetta Rizzo Sono ormai centinaia le discariche abusive, piccole e grandi, disseminate ai bordi delle strade della provincia. Qualcuno ha perfino tentato di coprire, preventivamente, con uno straccio la targa della propria autovettura, prima di scaricare e abbandonare un enorme quantitativo di rifiuti. Una accortezza che non è servita perché l'occhio della telecamera è riuscito ad immortalare, prima che appunto venisse coperta, la targa. Ma molti altri hanno messo in atto singolari accortezze. Sono stati 23, soltanto nell'ultimo trimestre, gli automobilisti individuati e sanzionati perché - incastrati appunto dai sistemi di videosorveglianza - scaricavano rifiuti lungo le strade provinciali. E ad ognuno di loro sono state elevate sanzioni amministrative per 600 euro. Continua incessante l'azione repressiva della polizia provinciale di Agrigento contro il fenomeno dell'abbandono di rifiuti. L'attività, fortemente voluta dal Libero consorzio comunale e disposta dal dirigente del servizio Pietro Amorosia, si avvale dell'ausilio di foto trappole, opportunamente celate nei pressi delle località ritenute sensibili. Località dove gli incili sono soliti disfarsi dei rifiuti solidi urbani, ma anche delle più disparate tipologie di materiali. Il commissario straordinario del Libero consorzio, ieri, ha evidenziato il servizio svolto dalla polizia provinciale contro il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, amianto incluso, le cui ripercussioni economiche per le operazioni di bonifica dei siti inquinati, ricadono sull'intera collettività. E questo perché, come dimostrano precedenti operazioni di bonifica, sono state anche rimosse, in un'unica, mirata, campagna, ben 10 tonnellate di amianto e oltre 4 di rifiuti indifferenziati. Le bonifiche vengono effettuate sempre con tempestività grazie alle segnalazioni dei cantonieri, dei vari corpi di polizia e dei cittadini, ma purtroppo il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti non conosca pause, con un danno all'ambiente e di immagine per il territorio che va al di là del già consistente impegno finanziario del Libero consorzio. Già più volte, dal Libero consorzio, sono stati lanciati forti appelli: "Chiediamo ai cittadini di abbandonare queste illegali soluzioni fai-da-te per lo smaltimento dei rifiuti e di rivolgersi alle ditte specializzate per la rimozione di ingombranti e contenitori in amianto". Negli ultimi, in ordine di tempo, controlli, la disamina delle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza ha permesso appunto d'accertare "curiose situazioni", come quella mostrata dagli estratti dei filmati raccolti che immortalano un cittadino intento a ricoprire, preventivamente, con un drappo la targa della propria autovettura prima di scaricare dalla stessa un enorme quantitativo di rifiuti. Un accorgimento che non è servito a nulla visto che, appunto, la videocamera è riuscita a mostrare, per qualche istante, la targa del mezzo prima della copertura. (*CR*)












































































































































































































































































































































































































































































































































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