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rassegna stampa dal 21 al 23 gennaio 2023

agrigentonotizie.it

Neve e ghiaccio sulle strade montane, l'appello del Libero consorzio: "Massima prudenza e in viaggio solo se serve"Sono al lavoro - per sgomberare la carreggiata e consentire il transito ai mezzi - gli spazzaneve ed il personale dell'ex Provincia regionale.

Neve, tanta neve, in quota, lungo la strada provinciale 24, sulla Cammarata-Santo Stefano Quisquina. La via è completamente ricoperta da un manto bianco. Sono al lavoro - per sgomberare la carreggiata e consentire il transito ai mezzi - gli spazzaneve ed il personale del Libero consorzio comunale di Agrigento. Spazzaneve in azione su sp 24 cammarata santo stefano quisquiina.
Il Libero consorzio comunale ha ricordato l'obbligo di catene o pneumatici da neve su tutti i mezzi in transito e il divieto assoluto di circolazione per i motocicli fino a cessata emergenza.Neve anche sulla provinciale 26, la Santo Stefano Quisquina - Castronovo, sulla Sp 25 Soria-Mussomeli e sulla Nc 25, sulle quali è previsto l'intervento dei mezzi del Libero consorzio."Considerato il perdurare del maltempo si raccomanda ancora una volta agli automobilisti la massima prudenza e di mettersi in viaggio sulle strade interne solo in caso di effettiva necessità - hanno lanciato un appello dall'ex Provincia regionale di Agrigento - .  Elevato infatti, oltre alla neve, il rischio di formazione di ghiaccio sulle carreggiate, che rende ancora più difficile, se non pericoloso, il transito su queste strade". 

Multati grazie a documenti ritrovati tra i rifiuti, il Libero consorzio: "Prova valida, deve pagare"L'ente si sta occupando, come sempre, di notificare i provvedimenti di ingiunzione dopo i controlli effettuati dalla polizia municipale nel 2018.

Multati per aver gettato in modo irregolare i rifiuti in base ad alcuni documenti rinvenuti dentro i sacchetti: per il Libero consorzio la sanzione è dovuta e un cittadino (salvo ricorso) dovrà pagare 300 euro di multa.In questi giorni l'ex Provincia ha firmato una ventina di provvedimenti di ingiunzione a carico di altrettante persone che furono "pizzicate" ad Agrigento nel lontano 2018 dalla polizia municipale mentre, in varie zone della città, abbandonavano rifiuti di ogni tipo. Per loro era scattata una multa che però non è stata né pagata né, soprattutto, notificata.Sono quindi passati ben 4 anni prima che gli venissero formalmente richieste - e in modo esecutivo - le somme. Tutto "colpa" di un doppio passaggio che queste sanzioni devono attraversare, trattandosi di un reato ambientale: se a staccare fisicamente la multa è infatti la polizia locale, le procedure di riscossione o recupero (come in questi casi) sono del Libero consorzio che, tra notifiche, accertamenti e burocrazia, fa sì che una sanzione risalente al 2018 giunga in dirittura d'arrivo solo adesso.Tra gli atti, alcuni derivanti da sanzioni elevate con appostamenti e fototrappole, e altri, invece, che derivano da una pratica più "recente" e "rischiosa", cioè l'apertura dei sacchi abbandonati e l'individuazione di documenti, scontrini e ricevute che consentono di individuare (forse) chi ha buttato per strada la spazzatura.
A contestare la sanzione è chi, ovviamente, l'ha ricevuta: negli atti si evince come il multato abbia rilevato che "l'ipotizzato abbandono di rifiuti contestato dagli agenti della Polizia locale di Agrigento risulta essere un mero pregiudizio accusatorio, atteso che la circostanza sollevata si rivela priva di alcun valore probatorio e per questi motivi si chiede l'annullamento del procedimento sanzionatorio". Questo perché, non vi sarebbe appunto una prova inequivocabile dell'origine del rifiuto: "si consideri - dice ad esempio il legale del multato - l'eventualità che il rifiuto di che trattasi possa essere caduto dal camioncino usato per la raccolta differenziata, privo della copertura superiore atta ad evitare la dispersione dei rifiuti cartacei poco pesanti".Motivazione ritenuta "infondata in fatto e in diritto" dal Libero consorzio perché "gli accertatori hanno individuato l'autore dell'abbandono sulla scorta di un documento recante il nome dello stesso, rinvenuto all'interno di un singolo sacchetto di spazzatura presente sul luogo oggetto di indagine di controllo ambientale. Tale imputazione per la Polizia Locale di Agrigento risulta basata e adeguatamente supportata da oggettivi riscontri probatori (rilievi fotografici), dimostrata in maniera obiettiva e certa la responsabilità del soggetto attivo dell'illecito abbandono".Ovviamente adesso la persona sanzionata potrà presentare ricorso.

giornale di sicilia
Progetto per la Mare-Monti Vertice con il Genio civile

Rino La Mendola e il suo staff hanno incontrato il gruppo di professionisti coordinati dalla società Technital di Verona Giuseppe Pantano Il Capo del Genio Civile di Agrigento, Rino La Mendola, e il suo staff, il responsabile unico del procedimento, l'ingegnere Roberto Mistretta, e il dirigente dell'Ufficio Tecnico provinciale, ingegnere Domenico Di Carlo, hanno incontrato, in qualità di ente appaltante, il gruppo di professionisti, coordinati dalla società capofila Technital di Verona, incaricati di redigere, entro il termine di 300 giorni, il progetto esecutivo della strada Mare Monti, per un valore di circa 3 milioni di euro. Si tratta di un'arteria di fondamentale in provincia di Agrigento che mette in collegamento i comuni dei monti Sicani con quelli della fascia costiera. Durante l'incontro è stata vagliata una prima ipotesi del tracciato dell'importante arteria a servizio dell'entroterra agrigentino dei Monti Sicani, che collega la statale 115 a Bivona, passando per Ribera e Cianciana, lungo un tracciato nel quale sono presenti anche ospedali e uffici. L'importo complessivo del progetto esecutivo è di circa 123 milioni di euro. «Si tratta di un progetto importante - afferma il capogruppo all'Ars della Nuova Dc Carmelo Pace - portato avanti con merito dall'assessorato regionale alle Infrastrutture, dal Dipartimento Tecnico e dal Genio Civile di Agrigento, che, da un lato, consentirà di percorrere più velocemente ed in sicurezza un'arteria importante per la viabilità interna della provincia e, dall'altro, rappresenta un'occasione di sviluppo e rilancio, anche turistico, per tutto il versante dei Monti Sicani, con benefici tangibili per i cittadini. Il mio auspicio - conclude Pace - è che quest'opera, rispettando le tempistiche previste dalla legge, possa essere presto inserita a buon diritto tra i progetti da realizzare con i fondi Pnrr». I Comuni maggiormente interessati sono Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Lucca Sicula, San Giovanni Gemini, Santo Stefano di Quisquina e Villafranca Sicula. Tre mesi fa il Genio Civile di Agrigento ha redatto ed approvato il progetto dei lavori di manutenzione dell'ultimo tratto di 12 chilometri dell'importante arteria che collega Ribera alla Ss118 ed a Cianciana. I lavori comprendono: rifacimento di lunghi tratti del cassonetto stradale dissestato, consolidamento con una paratia di pali di un tratto della sede stradale in frana lungo circa 80 metri, gabbionate di controripa, pavimentazione stradale con tappetino bituminoso e segnaletica orizzontale. Sono questi, in estrema sintesi, gli interventi previsti nel progetto redatto ed approvato dal Genio Civile per la manutenzione straordinaria dell'ultimo tratto della Ribera-Cianciana, dal centro abitato del comune crispino sino ad intercettare il tracciato della cosiddetta Nc 5. I lavori, per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro, seguiranno e completeranno di fatto i precedenti lavori già eseguiti sempre dal Genio Civile per la manutenzione del primo tratto della Sp 32, dal chilometro 12,5 all'incrocio con la Ss118. Il progetto, dopo l'acquisizione dei pareri di rito, è stato approvato ed inviato dal Genio Civile al competente dipartimento tecnico, presso l'assessorato Regionale Infrastrutture e Trasporti per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dei lavori. Si tratta di lavori finalizzati a migliorare la viabilità in alcune zone interne della provincia che storicamente soffrono per i disagi determinati da una rete stradale non al passo con i tempi. (*GP*)


Gestione idrica unica, all'Aica altri tre paesi consegnano le reti.

 A grandi passi verso la gestione unica del Servizio idrico integrato nell'Agrigentino. Nei giorni scorsi, nella sede dell'Assemblea territoriale idrica, i sindaci dei Comuni di Santa Elisabetta, Aragona e Sambuca di Sicilia hanno consegnato all'Azienda idrica comuni agrigentini reti e impianti a seguito dell'opportuno periodo di affiancamento tra i tecnici di Aica e gli operatori comunali. Si tratta, al momento solo dell'ambito fognario e depurativo, considerato che la rete idrica sambucese è già stata consegnata ed è attualmente gestita da Aica. Presenti il presidente dell'Ati e sindaco di Santa Elisabetta, Domenico Gueli; il direttore generale dell'Ati, Enzo Greco Lucchina; il direttore generale di Aica, Francesco Fiorino; il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino mentre, collegati in streaming il presidente del Cda di Aica, Gerardino Castaldi e il sindaco di Sambuca di Sicilia, Leo Ciaccio, oltre, ovviamente, ai tecnici di Aica e dei Comuni interessati. «Abbiamo aggiunto - afferma Enzo Greco Lucchina - un altro importante tassello nell'affidamento del Servizio idrico integrato al gestore unico nel nostro ambito territoriale con la consegna delle reti da parte dei Comuni di Santa Elisabetta, Aragona e Sambuca di Sicilia, quest'ultimo per quanto riguarda il segmento depurativo. Ad oggi devono ancora consegnare le reti il Comune di Palma di Montechiaro, la cui consegna è prevista il primo febbraio prossimo, al termine del periodo di affiancamento tra i tecnici di Aica e comunali, e il Comune di Camastra che, sebbene non abbia ricevuto il riconoscimento della Salvaguardia, non ha ancora consegnato le reti al Gestore». L'affidamento delle reti dei tre Comuni non può che destare la soddisfazione del presidente dell'Assemblea dei sindaci di Aica, Alfonso Provvidenza: «Questo è un passaggio fondamentale - dichiara - per la definizione del quadro unitario che deve connotare la gestione del Servizio idrico integrato e ciò si è reso possibile grazie al lavoro svolto da Aica e Ati che perseguono un unico e importante obiettivo nell'interesse della comunità agrigentina. Così come la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa, secondo la quale non è dovuto al vecchio gestore il risarcimento di 76 milioni di euro, rappresenta un momento decisivo per il futuro dell'acqua pubblica nell'Agrigentino. Nei prossimi giorni sentiremo i componenti del Consiglio di Amministrazione in merito ad alcune questioni di particolare rilevanza come, ad esempio, la definizione della pianta organica, l'attività di recupero dei crediti e, soprattutto, i tempi di eliminazione delle utenze a forfait». (*PAPI*)


autonomia differenziata
I rischi dell'autonomia differenziata Mattarella: «Unire e non dividere» Emiliano: «La premier non la vuole». Bernini e Moratti: cautela.

 «L'unità rafforza l'Italia» e la forza dei sindaci sta proprio nel «saper unire e non dividere». Sergio Mattarella arriva a Brescia, nel cuore produttivo dell'Italia, e di fronte a centinaia di sindaci lombardi esalta il valore della cultura e il coraggio delle due città «capitale della cultura del 2023», cioè Bergamo e Brescia declinate per scelta al singolare, nel reagire alla crisi provocata dalla pandemia. Ma non sfugge un inciso dell'intervento del presidente della Repubblica che parte dalla cultura ma sembra arrivare a circoscrivere i confini intangibili di una delle riforme più delicate che si muovono nel cantiere del centrodestra: il rafforzamento del sistema delle autonomie. Il capo dello Stato vola alto e si guarda bene dall'entrare nel merito di una polemica caldissima anche dentro la maggioranza di governo. Ma le sue parole sono inequivocabili e ben disegnano la cornice entro la quale la riforma potrebbe essere realizzata: «Nell'anno appena concluso - premette il presidente - un forte segnale di unità e innovazione è stato lanciato da una piccola isola, incantevole, Procida. La cultura non isola, hanno proclamato. La cultura, infatti, unisce e moltiplica. È una forza dei campanili quella di saper unire e non dividere le energie. Voi raccogliete, nel Nord del nostro Paese, lo stesso testimone di Procida; a conferma - sottolinea - dell'unità che rafforza l'Italia». Parole accolte da applausi da un uditorio ben disposto nei confronti del capo dello Stato come dimostrano i lunghissimi applausi tributati a Mattarella dall'intero teatro Grande di Brescia e dal teatro Donizzetti di Bergamo che ascoltava l'intervento di Mattarella in collegamento. Il tutto avviene mentre i lavori per affrontare il dossier sull'autonomia non sono ancora stati calendarizzati, con FdI e FI che non hanno fretta e la Lega che spinge forte per portare a casa il risultato prima delle regionali della Lombardia. Il centrosinistra ne approfitta e non lesina critiche. Le più pesanti vengono dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: «I segnali che arrivano dal Governo sono equivocabili, nel senso che è evidente che la Meloni e i suoi collaboratori l'autonomia non la vogliono». A correggere il tiro ci pensa il ministro degli Esteri Antonio Tajani che però attribuisce a Forza Italia il merito dell'avanzamento dei lavori ma non fornisce date: «Martedì ci sarà una riunione e in uno dei prossimi Cdm verrà presentata la proposta del centrodestra. Grazie al lavoro di Forza Italia abbiamo trovato una soluzione di grande equilibrio che garantisce sia il nord che il Sud, e che verrà tradotta in un ddl». Solo avant'ieri il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli aveva spiegato che era stato trovato il punto di equilibrio nel «superamento, una volta per tutte, del criterio della spesa storica, che è un grande passo avanti per il sistema Paese. Il lavoro di definizione delle decisioni richiederà una settimana. Dopodiché starà al presidente del Consiglio stabilire l'ordine del giorno». La palla, insomma, passa a Meloni, la Lega c'è e si farà trovare pronta. Tanto che pur elencando i vari step necessari per l'ok definitivo - compresi i Livelli essenziali di prestazioni, da definire in 12 mesi e al centro delle polemiche dell'opposizione - Calderoli azzarda che «l'arrivo in porto potrebbe avvenire contemporaneamente» alle altre riforme. Ma Emiliano mette in guardia il governo sul fatto che «gli abusi che il Sud ha subito in tutti questi decenni ove sovvertiti da un principio di eguaglianza personale, finanziamenti e obiettivi, rischia di far saltare il bilancio dello Stato. L'autonomia si può realizzare solo se metti tutti quanti sulla stessa linea di partenza. Invece se autonomia è far andare avanti chi è già molto ricco e sviluppato, sarebbe un errore catastrofico che rischia di spaccare l'unità italiana».


LENTEPUBBLICA Disponibile la nota sintetica redatta dall'UPI (Unione Province d'Italia) sui principali contenuti della Legge di bilancio per il 2023 per le Province.
La manovra economica, che ogni anno rappresenta il momento più importante per il Paese dal punto di vista normativo, ha per quest'anno un valore complessivo pari a 35 miliardi di euro.
Sono parecchie le novità definite nel testo della Manovra 2023 dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Tra i vari Enti interessati dalle modifiche apportate dalla manovra finanziaria troviamo anche le Province italiane: ecco quali sono le misure che le interessano da vicino.
Legge di Bilancio 2023: le misure di interesse per le Province
L'UPI (Unione Province d'Italia) ha così diffuso una  nota sintetica  sui principali contenuti della Legge di bilancio per il 2023 (legge 29 dicenbre 2022, n. 197) d'interesse delle Province.
Eccole in breve qui di seguito.
Per tutte le misure vi rimandiamo al testo completo della nota sintetica alla fine di questo articolo.
Contributi per la maggiore spesa per energia e gas
Nuove risorse in favore di Comuni, Province e Città metropolitane per fronteggiare le maggiori spese che gli enti locali devono affrontare per garantire la continuità dei servizi locali, a seguito degli aumenti dei prezzi di gas ed energia dopo la fine dell'emergenza epidemiologica.
Emolumento accessorio una tantum
L'articolo 62 incrementa di 1 miliardo di euro, per il solo 2023, gli oneri posti dalla normativa vigente a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2022-2024 e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico.
Per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale i predetti oneri, da destinare alla medesima finalità, sono posti a carico dei bilanci delle amministrazioni stesse.
Misure per fronteggiare l'aumento del costo dei materiali per le opere pubbliche
Disposizioni volte a fronteggiare, nel settore degli appalti pubblici di lavori, gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici attraverso un incremento delle risorse finanziarie a disposizione.
Attraverso tale intervento normativo si mira, tra l'altro, ad assicurare la realizzazione degli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC
Disposizioni in materia di revisione prezzi
Disposizioni finalizzate, da un lato, a semplificare le procedure di pagamento dei crediti maturati in conseguenza del caro materiali, dall'altro, a disciplinare un nuovo meccanismo di compensazione a favore delle stazioni appaltanti, che, in conseguenza dell'obbligatorietà delle clausole di revisione prezzi, si vedessero costrette al pagamento di somme maggiorate di un importo superiore al 10 per cento del valore contrattuale.
Sisma Italia Centrale 2016
Proroga di una serie di termini in scadenza al 31 dicembre 2022, relative (quasi esclusivamente) ai territori colpiti dagli eventi sismici iniziati in Italia centrale il 24 agosto 2016.
In particolare sono previste:
la proroga fino al 31 dicembre 2023 dello stato di emergenza e della gestione straordinaria
disposizioni in materia di personale e per la Struttura di missione antimafia per la ricostruzione
un finanziamento per garantire lo sviluppo delle piattaforme informatiche del Commissario straordinario per la ricostruzione
disposizioni per la sospensione delle rate dei mutui e norme di natura fiscale
disposizioni per lo smaltimento dei rifiuti urbani e lo stoccaggio e il recupero delle macerie e dei rifiuti da costruzione e demolizione
agevolazioni per le utenze
esclusione, anche per il 2023, di immobili distrutti o inagibili a fini Isee.
Conguaglio finale a seguito di certificazione ristori Covid
Infine l'articolo 139 interviene sulle modalità per la verifica a consuntivo della effettiva perdita di gettito e dell'andamento delle spese degli enti locali nel biennio 2020 e 2021 - che ha consentito agli enti, sulla base di periodiche certificazioni, di beneficiare dei contributi del Fondo per l'esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali (c.d. Fondone Covid) - ai fini dell'eventuale conseguente regolazione dei rapporti finanziari tra Comuni e tra Province e Città metropolitane, con conseguente eventuale rettifica delle somme originariamente attribuite.











































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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