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rassegna stampa del 26 gennaio 2023

giornale di sicilia
Grosso masso si stacca dal monte Danneggiato antico abbeveratoio Titggolo
È successo ai bordi della Provinciale tra Sciacca-Calbellotta Il sindaco Cattano: «Intervenga subito la protezione civile».


 Un enorme masso si è staccato dalla montagna di Caltabellotta colpendo l'abbeveratoio del Pioppo. Per fortuna si è fermato a pochi metri dalla strada provinciale Sciacca-Caltabellotta e tutto è avvenuto durante la notte quando la zona, in aperta campagna, era praticamente deserta. Ieri mattina, in contrada Pioppo, sono stati agricoltori e allevatori della zona ad accorgersi di quanto accaduto e a dare subito l'allarme. Il masso ha danneggiato l'abbeveratoio, ma essendosi fermato a pochi metri dalla strada la provinciale 37 resta aperta al transito. Il sindaco di Caltabellotta, Lillo Cattano, ha avvisato la Protezione Civile e si attende un sopralluogo. Sul posto anche dei vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca per comprendere meglio la gravità della situazione. «Mi sono recato sui luoghi e ho verificato la situazione - dice il sindaco di Caltabellotta - che è stata subito segnalata alla Protezione civile. Spero in un intervento più celere possibile per mettere i luoghi in sicurezza». L'abbeveratoio serve allevatori ed agricoltori della zona. Sull'ampio versante della strada Sciacca-Caltabellotta già in passato massi si erano staccati dal costone roccioso finendo sulla provinciale. Ancora oggi in un tratto della provinciale, nel quale è stata ristretta la carreggiata, si procede con senso unico alternato a seguito del distacco di massi, alcuni anni fa. Si è proceduto, in quella zona, ad effettuare anche lavori di messa in sicurezza con una rete su un ampio fronte del costone. Per la Sciacca - Caltabellotta, che versa, in molti tratti, in condizioni critiche, si attende un intervento della Regione che è già stato deliberato dalla giunta lo scorso anno, poco prima della fine del mandato. «Purtroppo non c'è ancora il decreto - dice il sindaco, Lillo Cattano - mentre la delibera di giunta risale ad agosto 2022. L'importo previsto è di 4,3 milioni di euro. C'è stato il cambio del governo regionale e nei prossimi giorni sarò a Palermo, all'assessorato alle Infrastrutture, proprio per verificare i tempi del decreto». La provinciale Sciacca - Caltabellotta per lavori di messa in sicurezza a seguito del precedente crollo di massi dal costone è rimasta chiusa per 5 mesi, fino al 15 febbraio 2021. È stata riaperta al transito con senso unico alternato, regolato da un semaforo, nella zona in cui sono stati eseguiti lavori di messa in sicurezza e collocata una barriera. La strada è stata chiusa al transito perché il distacco dei massi era causa di enorme pericolo per tutti coloro che transitavano nella zona. Per l'esecuzione di questi lavori è stata finanziata una perizia da parte della Protezione Civile, un intervento da 200 mila euro, per il quale è arrivata l'autorizzazione della Regione. Il progetto è del Libero Consorzio di Agrigento. Eseguiti lavori con la procedura d'urgenza per la mitigazione del rischio attraverso la riapertura di una sola corsia a senso unico alternato, in attesa dell'esecuzione delle opere che rimuoveranno completamente il pericolo nella zona interessata. Manca l'intervento definitivo, per il quale era stato previsto un costo di circa un milione di euro, con arretramento ai bordi della strada della barriera che adesso è stata posta quasi al centro della carreggiata, e completamento della collocazione della rete per coprire un lungo tratto del costone

Capitale italiana della cultura La città tra le dieci finaliste


Il sogno di diventare Capitale Italiana della Cultura 2025 continua. Agrigento è tra le dieci città finaliste in corsa per guadagnare l'ambito titolo. L'unica siciliana entrata nella short list, sbaragliando Enna. Ieri è arrivata al sindaco Francesco Miccichè la comunicazione ufficiale da parte del Ministero della Cultura. Una notizia che è stata accolta con grande entusiasmo dallo staff e dai progettisti che hanno lavorato a lungo nella redazione del dossier. «Non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Abbiamo la conferma - ha detto a caldo Miccichè - che la candidatura del nostro territorio sia forte: un risultato importante che rende merito a tutta la città di Agrigento a tutti i Comuni che hanno creduto in un progetto così ambizioso. Ora proseguiamo il lavoro in vista dell'audizione pubblica del 20 marzo a Roma. È doveroso festeggiare questo primo traguardo, ma ancora abbiamo tanto lavoro da fare insieme. Ringrazio i cittadini ci hanno sostenuto e mi auguro che tutti possano continuare a credere in questo obiettivo puntando al bene della città senza colori politici». Una sommessa ancora tutta da giocare. Tra poco meno di due mesi ogni città finalista avrà l'opportunità di presentare il proprio dossier di candidatura e confrontarsi con la giuria ministeriale. A guidare la delegazione agrigentina sarà il sindaco Miccichè, che ieri pomeriggio ha convocato una conferenza stampa alla presenza dello staff. «Accogliamo con grande soddisfazione la scelta del Mic - ha commentato Nenè Mangiacavallo, presidente di Empedocle Consorzio Universitario e presidente del comitato della candidatura - che rafforza la nostra convinzione di essere promotori di un dossier di grande valore sociale e culturale, capace di valorizzare le ricchezze materiali e immateriali di una terra meravigliosa». «È un risultato importante - ha sottolineato il progettista e direttore della candidatura, Roberto Albergoni, raggiunto telefonicamente - che premia il lavoro svolto da tutta la comunità di Agrigento e della provincia. La visione del sindaco Miccichè e il coordinamento del presidente Mangiacavallo hanno consentito il coinvolgimento attivo di tutti coloro che al progetto hanno contribuito con idee, proposte e riflessioni. Il dossier, che l'associazione MeNo ha elaborato in continua interlocuzione con artisti di tutto il mondo, esprime la forza del territorio: il suo passato, il presente e la visione per il futuro. Il lavoro continua per raggiungere il risultato finale. Dobbiamo prepararci nel migliore dei modi al prossimo appuntamento. Nei 60 minuti di audizione dovremo centrare l'obiettivo di condividere con la giuria il valore del programma che concretizza la nostra visione e i principi di Agrigento2025, un dossier che sostiene e sollecita lo sviluppo di comunità attive nell'esercizio di relazione e confronto e nella tutela dei diritti e dei doveri culturali». All'incontro di ieri per festeggiare il primo step positivo e per programmare le prossime mosse strategiche erano presenti anche la vicepresidente dell'associazione MeNo, Margherita Orlando, l'assessore alla Cultura Costantino Ciulla, l'amministratore della Dmo Valle dei Templi, Fabrizio La Gaipa e i membri dello staff: Giovanni Di Maida, Silvana Cassesa, Annamaria Sermenghi, Ettore Castorina e Giuseppe Taibi, che per primo ha rilanciato l'idea della candidatura di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. (*GNE*)

agrigentonotizie.it

Capitale della cultura 2025", Agrigento è in finale: figura tra le prime 10 nella classifica generale

E' un passo decisivo che potrebbe proiettare la città dei templi verso la vittoria. Ecco tutti i progetti selezionati che concorreranno per l'aggiudicazione del riconoscimentoC'è anche Agrigento tra le 10 città finaliste che si contenderanno il titolo di "Capitale italiana della cultura 2025". La giuria ha dunque deciso individuando i migliori 10 progetti finalisti. Oltre alla città dei templi figurano anche Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio (provincia di Viterbo), Monte Sant'Angelo (provincia di Foggia), Orvieto, Pescina (provincia de L'Aquila), Roccasecca (provincia di Frosinone) e Spoleto.E' un passo decisivo che potrebbe proiettare la città dei templi verso quella vittoria che per poco non venne centrata nel 2020. Ma è già un importante risultato perchè nella "Top ten" Agrigento è l'unica città siciliana.
Tutte le città finaliste, in precedenza, avevano presentato il loro progetto che è stato sottoposto alla giuria. Il prossimo step sarà un esame approfondito che si svolgerà il 20 e 21 marzo prossimi al Ministero della cultura a Roma.































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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