ILSICILIA.IT
Prosegue l'azione repressiva del Corpo di Polizia Provinciale di Agrigento contro il fenomeno dell'abbandono di rifiuti lungo le strade provinciali
Tale attività, fortemente voluta dal Libero Consorzio Comunale e disposta dal Dirigente del servizio Pietro Amorosia, intende imprimere una forte azione di legalità nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia ambientale.
In particolare nel territorio di Licata, e' stata sequestrata una vasta area di circa 1700 mq
, limitrofa aduna strada comunale, dove era depositata una grossa quantità di rifiuti speciali, anche pericolosi, abbandonata sul suolo ad opera di ignoti soggetti.
Il sequestro, avvenuto nell' ambito dei quotidiani servizi di pattugliamento del territorio, e' finalizzato alla prevenzione ed alla repressione di eventuali reati ambientali.
Oltre alla presenza dei rifiuti domestici, di materiali inerti provenienti dalla demolizione di fabbricati, di pneumatici, mobili dismessi, etc. gli agenti hanno rinvenuto abbondanza di manufatti in eternit, pericoloso e nocivo alla salutedei cittadini, il tutto a poche centinaia di metri dalle abitazioni dall'area posta sotto sequestro.
Sono scattati, immediatamente, controlli e accertamenti da parte del Nucleo di Polizia Giudiziaria del Corpo per individuare e punire i responsabili dei gravi reati ambientali accertati.
Il Commissario Straordinario evidenzia il servizio svolto dalla Polizia Provinciale contro il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti le cui ripercussioni economiche, per le operazioni di bonifica dei siti inquinati, ricadono sull'intera collettività.
Agrigentonotizie.it
Emendamenti alla finanziaria regionale, dalla politica poche briciole per la provincia
Abbiamo consultato sessanta proposte di modifica alla legge di bilancio e sono scarse le risorse che riguarderanno l'agrigentino
Dai fondi per le feste patronali (voce cassata a penna per inserire la più strategica "iniziative turistiche"), alle risorse per giochi pirotecnici e manifestazioni sportive e associazioni culturali. C'è di tutto tra i sessanta emendamenti alla legge di bilancio regionale avanzate dai gruppi in Sala d'Ercole, ma c'è una certa carenza di iniziative che hanno ricadute effettive sulla provincia di Agrigento. Sono 63 gli emendamenti che abbiamo letto e che sono firmati dai vari gruppi all'Ars, e tra questi solo 2 citano esplicitamente centri della provincia, anche se vi sono numerosi atti avanzati da deputati agrigentini che avranno ricadute altrove oltre che, ovviamente, emendamenti che hanno un valore generale.
Mirati sull'Agrigentino sono sicuramente due atti firmati dal deputato del M5S Angelo Cambiano. Uno riguarda lo stanziamento di di 400mila euro per la creazione a Licata di uno spazio sportivo aperto. Altri 280mila euro vengono stanziati per i comuni di San Giovanni Gemini, Grotte, Casteltermini e Licata per l'acquisto di scuolabus e mezzi di trasporto da destinare anche a soggetti con handicap. Centomila euro invece - a firma del capogruppo del M5S Nuccio Di Paola - sono stanziati per sostenere iniziative culturali e turistiche che ricordino l'operazione "Husky" dello sbarco alleato in Sicilia. Tra le città interessate, ovviamente, c'è anche Licata.
Giornale di Sicilia
autonomia differenziata
Stipendi differenziati No anche dalle
Regioni
Ragionare con sindacati e Regioni sul costo della vita più alto al Nord e trovare le soluzioni insieme
per favorire, in termini di migliori guadagni, il personale scolastico, che proprio in quei territori
scarseggia. Questo l'intento del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ma gli esponenti degli
enti locali con cui dovrebbe dialogare e praticamente tutti i sindacati - tranne Anp - sono fortemente
contrari alla sua proposta. Con loro si schiera anche parte del mondo cattolico. Per il governatore
della Campania, Vicenzo De Luca, la proposta differenziazione di stipendi «vuol dire di accentuare
elementi di separazione del Paese, il divario tra Nord e Sud e abbandonare ogni politica
meridionalistica. Sappiamo che a Milano - sottolinea De Luca - il costo della vita è maggiore che a
Napoli, ma sappiamo anche che a Milano in famiglia lavorano tutti mentre nel Sud se lavora uno della
famiglia è già un miracolo. Il tasso di occupazione del Paese nel Nord sfiora il 70% e nel Sud è al
40% e che la disoccupazione giovanile è doppia rispetto al nord. Quindi è fuorviante ragionare sul
costo della vita». Sulla stessa linea anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «Il problema è
invece ridurre i divari». Ma anche per il governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: «Gli
insegnanti e gli operatori della scuola vanno pagati tutti di più, come succede negli altri Paesi europei,
altro che stipendi differenziati per i docenti».
«La scuola pubblica - attaccano le Acli, le Associazioni cristiane dei lavoratori - va riorganizzata e
rilanciata, non tagliata. Queste dichiarazioni paiono più figlie di una campagna elettorale che sarebbe
ora di mettersi alle spalle e di una cultura che non si rende conto che le differenze territoriali». Intanto
il ministro ragiona anche sul problema della dispersione scolastica di cui l'Italia ha purtroppo il più alto
tasso in Ue: l'intenzione è avviare una sperimentazione con 150 scuole fra le più "critiche", formando
classi da 10 studenti e insegnanti formati appositamente e meglio pagati. In legge di bilancio sono
stati inseriti 150 milioni che verranno utilizzati per valorizzare gli insegnanti impiegati in attività di
orientamento e di contrasto alla dispersione.
Da De Luca a Bonaccini, così come le Acli, solo aspre bocciature
GIORNALE DI SICILIA
Aica e i conti della gestione idrica Arriva l'attacco della consulta
La consulta delle associazioni dei consumatori, organo di controllo esterno ad Aica, l'azienda idrica dei Comuni agrigentini, punta ancora una volta il dito sulla gestione della società consortile pubblica,
che al 31 dicembre 2021, cioè dopo appena sei mesi dalla sua costituzione, ha dichiarato una perdita di bilancio pari ad oltre 1.300.000 euro. «Il 6 febbraio prossimo - spiega in una nota il presidente
della consulta, Alvise Gangarossa - scadrà il termine entro il quale il servizio idrico integrato dovrà definitivamente mettersi in regola, dimostrando la virtuosità del proprio operare per le gestioni
interamente pubbliche. Inoltre il decreto legislativo del 2022, non consente il finanziamento di progetti a valere sul Pnrr per gli ambiti non in regola. Infine, il progetto già finanziato prevede l' installazione e
la sostituzione di tutti i misuratori a consumo, ma non si hanno tempi certi sulla sua effettiva realizzazione. Nella consapevolezza che lo stato economico/finanziario del gestore non consente di
affrontare gli oneri derivanti dall'acquisto e dall'installazione dei dispositivi di misura, dato l'elevato numero di utenze attualmente a forfait - aggiunge Gangarossa - la consulta chiede di
responsabilizzare l'Ente di Governo d'Ambito perchè emetta, al più presto, una delibera che applichi un coefficiente perequativo alle utenze a forfait, che allinei, in tempi certi, la spesa di tali utenze alla
media delle utenze con misuratore idrico». La consulta, infine chiede al Cda di Aica ed all'Ati di sollecitare la cessione di reti e infrastrutture della società per azioni Voltano e determinarne lo
scioglimento, come stabilito dal la sentenza n. 2/2021 del Tribunale Superiore delle A cque. «Tutte queste iniziative - conclude Gangarossa - consentirebbero: di accelerare in maniera significativa il
processo di risanamento delle casse di Aica ed il consequenziale miglioramento gestionale; di scongiurare sanzioni da parte dell'Arera per la mancata applicazione delle delibere e di non gravare
ulteriormente sulle tasche dell'utenza regolare, oggetto di ulteriore aumento tariffario a partire dal primo gennaio 2023 e sulle casse dei Comuni soci, già in precari e condizioni in termini di di bilancio.
Infine di superare la perdurante disparità di trattamento tra utenti destinatari dello stesso servizio». Il rischio che si corre - secondo la consulta - sarebbe quello del commissariamento dell'Ambito e la
successiva apertura ai privati, della gestione ad Agrigento, oltre ai danni di natura economico /finanziaria (danni erariali) e ai procedimenti penali per omissione in atti d'ufficio e abuso d' ufficio. Il
presidente dell'Assemblea dei sindaci di Aica, Alfonso Provvidenza non ha voluto, al momento, replicare alla consulta. (*PAPI*)
ITALIAOGGI
Salvini: vogliamo reintrodurre le Province.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture: è un nostro obiettivo che porteremo di pari passo con l'autonomia
"La reintroduzione delle Province è un obiettivo". Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e infrastrutture, Matteo Salvini, a margine di un incontro a Bergamo. "E' un obiettivo che porteremo di pari passo con l'autonomia - ha detto rispondendo a una domanda -, perché autonomia vuol dire dare più potere ai territori, più efficenza, tagliare sprechi e burocrazia e in quest'ottica reintrodurre le Province però con piena dignità, elette dai cittadini, con un presidente, una giunta, dei consiglieri, sarà utile perché la provincia tornerà a fare manutenzione di scuole e strade, cosa che ad oggi non si è più riusciti a fare ed è giusto che la scelgano i cittadini". "Conto che questo 2023 - ha aggiunto - sia l'anno dell'avvio delle autonomie e della reintroduzione della provincia, che è fondamentale perché tra un comune della bergamasca di mille abitanti e la regione Lombardia di 10 milioni di abitanti serve un organismo intermedio".