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rassegna stampa del 22 febbraio 2023

ilpost.it
I risultati del più grosso studio sulla settimana lavorativa di quattro giorniLa cosiddetta "settimana corta" non diminuisce la produttività, non danneggia le aziende e chi lavora sta meglio

 Martedì sono stati pubblicati i risultati di uno studio, il più ampio al mondo finora sull'argomento, sulla settimana lavorativa di quattro giorni anziché cinque: come altre ricerche svolte finora, lo studio suggerisce che la riduzione dell'orario di lavoro diminuisca lo stress di chi lavora e non intacchi la produttività delle aziende, in alcuni casi aumentandola. La maggior parte delle aziende coinvolte, 61 in tutto, ha deciso di non tornare alla settimana lavorativa di cinque giorni.La settimana lavorativa di quattro giorni è un tema discusso da tempo e su cui sono stati fatti esperimenti in più paesi. I risultati sono stati finora incoraggianti, anche se diversi economisti hanno invitato a prenderli con cautela: gli studi condotti finora erano stati fatti su campioni relativamente ridotti e non avevano dato risultati generalizzabili su larga scala. Benché lo studio appena pubblicato sia decisamente più esteso dei precedenti, anche i suoi risultati vanno presi con qualche cautela: le aziende coinvolte sono perlopiù di piccole dimensioni e già intenzionate a investire nella settimana corta.Lo studio pubblicato martedì ha coinvolto 2.900 dipendenti e si è svolto nell'arco di sei mesi tra giugno e dicembre 2022 su aziende di diverso tipo presenti soprattutto nel Regno Unito. È stato coordinato dall'organizzazione non profit 4 Day Week Global e dal centro studi britannico Autonomy, e ha coinvolto gruppi di ricerca di diverse università: alcune europee, come l'università di Cambridge e di Salford nel Regno Unito, la University College Dublin in Irlanda e la Libera Università di Bruxelles, e una americana (il Boston College, nel Massachusetts).
- Leggi anche: I sorprendenti esperimenti sulla settimana cortaLo studio è stato condotto con un certo grado di gradualità e flessibilità. Le aziende coinvolte sono state preliminarmente preparate con due mesi di workshop e incontri basati sull'esperienza delle aziende che avevano già provato la settimana corta oltre che sugli studi svolti al riguardo. Alle aziende è stato inoltre presentato un ventaglio piuttosto ampio di possibilità su come accorciare la settimana: il requisito era che venisse significativamente accorciato l'orario di lavoro mantenendo lo stesso stipendio.La maggior parte delle aziende, comunque, ha optato per il venerdì libero, e quindi per quattro giorni lavorativi seguiti da tre non lavorativi.I risultati sono stati raccolti basandosi sui dati forniti dalle stesse aziende (per esempio per quanto riguarda i fatturati) e su una serie di interviste fatte nell'arco dei sei mesi ai dipendenti coinvolti. Delle 61 aziende coinvolte, 56 (cioè il 92 per cento) hanno detto di voler mantenere la settimana lavorativa di quattro giorni senza tornare a quella di cinque: di queste, 18 hanno descritto il cambiamento come definitivo.Un risultato sorprendente ha riguardato i fatturati delle stesse aziende: lo studio dice che durante tutto il periodo di prova le loro entrate economiche sono rimaste sostanzialmente invariate, con un aumento medio dell'1,4 per cento. Per misurare in modo più preciso l'impatto della settimana corta sulla produttività, gli autori dello studio hanno inoltre confrontato il fatturato dei sei mesi di progetto con quello di un equivalente periodo di tempo in cui la settimana lavorativa era di cinque giorni, concludendo che in questo caso l'aumento del fatturato sale mediamente al 35 per cento.Anche per quanto riguarda i dipendenti i risultati sembrano molto incoraggianti. Al termine dei sei mesi di progetto, il 39 per cento dei dipendenti intervistati risultava meno stressato e il 71 per cento aveva ridotto il proprio livello di burnout (la cosiddetta sindrome da stress lavorativo, diversa dal semplice stress in quanto generalmente più negativa e impattante). Sono diminuiti anche ansia, stanchezza e problemi di sonno, mentre sono generalmente migliorate le condizioni di salute sia psichica che fisica dei dipendenti: la riduzione nelle richieste di permessi per assentarsi dal lavoro è stata pari al 65 per cento, passando da una media di due a 0,7 giorni al mese per dipendente.Nei sei mesi di tempo oggetto della ricerca, inoltre, il numero di dipendenti che ha deciso di lasciare il posto di lavoro è calato molto, del 57 per cento durante i periodi di prova. Il 15 per cento dei dipendenti intervistati ha detto anche di essere disposto a guadagnare meno pur di non tornare alla settimana lavorativa di cinque giorni.È molto migliorato anche l'equilibrio tra gli impegni lavorativi e personali dei dipendenti: il 54 per cento degli intervistati ha detto di aver conciliato più facilmente il lavoro con gli impegni familiari e di cura e il 62 per cento il lavoro con la propria vita sociale. Molti dipendenti si sono inoltre detti generalmente più soddisfatti delle proprie finanze, della gestione del proprio tempo e delle proprie relazioni.
Joe Ryle della 4 Day Week Global ha definito la pubblicazione dei risultati dello studio un «importante momento di svolta». A breve questi stessi risultati saranno presentati alla Camera dei comuni britannica (l'equivalente della nostra Camera dei deputati). L'evento di presentazione sarà presieduto dal deputato Laburista Peter Dowd, che proprio lo scorso ottobre aveva presentato un disegno di legge che punta a ridurre la lunghezza massima della settimana lavorativa da 48 a 32 ore.


corriere.it
Settimana lavorativa di 4 giorni in Italia: la Cisl chiede di provarlaSettimana corta anche in Italia. A proporlo è la Cisl che parla di necessità di avviare sperimentazioni sul modello del Regno Unito dove 61 aziende hanno introdotto con successo l'orario ridotto a parità di stipendio. Secondo Roberto Benaglia, segretario generale dei metalmeccanici della Fim Cisl, il nostro Paese deve recuperare terreno rispetto all'Europa sia sul fronte del benessere dei lavoratori ma anche per sostenere la produttività delle aziende: «Posto il successo della sperimentazione in Regno Unito, serve un confronto tra le parti sociali. È tempo di regolare il lavoro soprattutto nel settore manifatturiero in modo più sostenibile, libero e produttivo».Le ipotesiL'ambizione del sindacato dei metalmeccanici è quella di coinvolgere nei prossimi mesi una 50ina di grandi player del comparto, da Stellantis ad Abb. Realtà in cui avviare percorsi sperimentali, lavorando per gradi. «Si potrebbe cominciare — dice Benaglia — in pochi stabilimenti per capire la portata dell'intervento e le esigenze dei lavoratori, elaborando una formula su misura che tenga conto anche dei picchi di produzione delle imprese». L'idea della Fim Cisl è negoziare a livello aziendale una forma di lavoro fatta di 4 parti di attività piena e 1/5 di riduzione d'orario. Tempo che possa essere dedicato anche a formazione (online e non) o alla gestione dei carichi di cura. Si tratta di soluzioni per la flessibilità già attuate in altri Paesi e che hanno dimostrato la loro efficacia come nel caso del Belgio o della Spagna.

pubblicaamministrazione.it
Smart working: penalizzati gli statali con figli under 14
Questa settimana arriva alla Camera in VII Commissione il Milleproroghe con le nuove regole per lo smart working agevolato. Il voto finale è atteso per giovedì. Il Milleproroghe ha prorogato fino alla fine di giugno il diritto al lavoro agile semplificato per i fragili, dunque per i dipendenti del pubblico e del privato che soffrono di patologie gravi e che corrono un rischio a svolgere le loro mansioni in presenza. Torna anche lo smart working in versione più o meno automatica per i lavoratori con figli under 14: attenzione però perché in questo caso la regola vale solo per il privato. Insomma, i genitori del pubblico con ragazzi con un'età compresa tra i 0 e i 14 anni subiranno un trattamento diverso. Una discriminazione che già sta facendo discutere. Cosa cambiaPer i genitori con figli under 14 il diritto allo smart working agevolato era scaduto alla fine del 2022, mentre per i fragili sarebbe dovuto decadere il prossimo 31 marzo. Con il Milleproroghe entrambe le categorie (a eccezione dei genitori del settore pubblico) potranno lavorare da remoto su richiesta fino al prossimo 30 giugno. Per la proroga dello smart working dei fragili della Pa, arrivata in zona Cesarini, il governo ha trovato una copertura di 16 milioni di euro. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, si era impegnato fin da subito a trovare le risorse utili a estendere la tutela e allungarla fino al 30 giugno. In realtà dall'opposizione erano arrivate richieste per una proroga extra-large, che coprisse tutto il 2023. Ma al momento la priorità del governo è quella di mettere in sicurezza i conti pubblici.I tempiUna volta approvato da Montecitorio (come detto il voto finale è atteso per giovedì) il Milleproroghe diventerà legge. I lavoratori fragili soffrono, più nel dettaglio, di patologie con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, individuate da un decreto della Salute del 4 febbraio 2022. Rientrano in questa categoria, per esempio, i malati oncologici e chi ha subìto un trapianto. Oggi, tuttavia, in Italia appena il 14,9% degli occupati svolge parte dell'attività da remoto, ha rilevato l'Inapp. Ma potrebbe essere circa il 40%, considerando la potenziale telelavorabilità. Nonostante il boom che si è avuto nel 2020, in piena pandemia, quando si è passati dal 4,8% dell'anno precedente al 13,7%, oggi il lavoro agile arretra, al punto che il presidente dell'istituto, Sebastiano Fadda, ha parlato di «un'occasione non pienamente sfruttata».

grandangoloagrigento.it
Aica, si riunisce assemblea per nominare nuovo CdaLa riunione è fissata per il 27 febbraio
E' fissata per lunedi 27 febbraio prossimo l'assemblea dei soci dell'Azienda Idrica Comuni Agrigentini per nominare il nuovo consiglio di amministrazione.
I sindaci vogliono indicare un nuovo Cda in tempi brevi, superando subito la fase del commissariamento e ricostituire l'organo esecutivo dichiarato decaduto nella seduta dello scorso 7 febbraio. All'odg potrebbe essere trattata anche la ratifica della delibera con cui il commissario straordinario Fiorella Scalia ha nominato Claudio Guarneri direttore generale. Il documento è all'esame dei revisori dei conti.

sicilia24h.it
Terzo mandato dei sindaci, ok in Commissione
Il disegno di legge sul terzo mandato dei sindaci nei Comuni fino a 15mila abitanti è stato approvato in Commissione. L'aumento delle indennità dei consiglieri sarà trattato separatamente.

Approderà probabilmente la prossima settimana all'Assemblea Regionale il disegno di legge che prevede il terzo mandato per i sindaci nei Comuni fino a 15mila abitanti. Il testo, composto da un solo articolo, è stato approvato a maggioranza in commissione Affari istituzionali, presieduta da Ignazio Abbate, della Democrazia Cristiana. Il voto a favore è stato espresso da sei componenti. Poi quattro astenuti e due contrari. Abbate, sull'eventuale applicazione della norma già in occasione delle elezioni Amministrative del 28 maggio, prospetta: "Valuterà l'Aula". E il deputato di Fratelli d'Italia, Nicola Catania, vice capogruppo a Sala d'Ercole del partito della Meloni e sindaco di Partanna, commenta: "Con il via libera al terzo mandato si dà un'opportunità in più ai cittadini di votare o meno un sindaco che ha mostrato impegno per il proprio territorio. Il rischio è che, non approvando il terzo mandato, i sindaci non riescano più a seguire i lavori di programmazione avviati negli anni, nell'ottica di una continuità amministrativa per i territori", Contrario è invece Salvo Alotta, consigliere comunale a Palermo, che controbatte: "E' una proposta sbagliata e anacronistica, perché sono tanti: in 10 anni un sindaco può e deve portare a termine il programma con il quale chiede fiducia agli elettori. Presenterò una mozione in Consiglio comunale per provare a convogliare su questa posizione politica una maggioranza trasversale". Lo stesso disegno di legge prossimo all'esame d'Aula comprende anche l'aumento dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali, e l'elezione dei revisori dei conti in consiglio comunale (e non più col sorteggio) col vincolo di un massimo di quattro incarichi. Ebbene, tale riforma del sistema degli enti locali è al momento in sospeso, e sarà trattata separatamente. Nella finanziaria che è stata approvata vi sono gli adeguamenti (secondo quanto accade nel resto di Italia) alle indennità dei sindaci, con un fondo da 6 milioni rispetto agli 11 richiesto dall'Anci, dei presidenti di consiglio e anche degli assessori. E l'assessore regionale agli Enti Locali, Andrea Messina, spiega: "Ci sono paletti nazionali da rispettare. Stiamo studiando la legge. Tra i problemi vi è il fatto che i consiglieri non hanno una indennità fissa, ma questa dipende dal numero di sedute che vengono realizzate dall'organo consiliare mese per mese, e il parametro è fissato da una norma nazionale. Altra questione ancora aperta è che potrebbe fare saltare tanti bilanci: infatti la legge in commissione stabilisce che siano i Comuni a stanziare i fondi necessari. E' quindi una manovra che potrebbe mettere a rischio la tenuta dei conti negli enti locali a meno di un aumento degli stanziamenti regionali, non previsto almeno per questo anno".
































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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