/ Rassegna stampa » 2023 » Marzo » 9 » rassegna stampa del 9 marzo 2023

rassegna stampa del 9 marzo 2023

AGRIGENTONOTIZIE
Festa della donna al palazzo dell'ex Provincia, i dirigenti incontrano gli studenti
I ragazzi hanno preparato e offerto una degustazione eno-gastronomica di prodotti siciliani
Redazione
Festa della donna nell'aula "Giglia" del palazzo dell'ex Provincia: il commissario straordinario Raffaele Sanzo, il segretario generale Pietro Amorosia e la dirigente del settore Antonietta Testone hanno accolto gli studenti dell'istituto tecnico e professionale "Calogero Amato Vetrano" diretto da Caterina Mulè. Si è svolta la classica distribuzione di mimose alle donne presenti e poi gli studenti hanno preparato ed offerto una degustazione eno-gastronomica di prodotti siciliani.
"Sono consapevole - ha detto il commissario Sanzo - delle innumerevoli difficoltà che, ancora oggi, trovate nel conciliare gli impegni di lavoro con quelli familiari. Sono grato della vostra presenza nel voler ricordare, insieme, la giornata della donna che vuole essere significativa come un segnale di ripresa dopo il triste periodo pandemico che abbiamo attraversato".



SICILIA24H
Il quadro ufficiale delle candidature alle amministrative in provincia di Agrigento

Si registrano altri annunci ufficiali di candidature a sindaco nei Comuni in cui si vota. Si tratta delle dichiarazioni dei sindaci uscenti di Grotte e di Burgio, rispettivamente Alfonso Provvidenza e Francesco Matinella. Il primo ha dichiarato di riproporre la sua candidatura a sindaco perché "serve portare a termine il lavoro di questi anni e raccogliere i frutti di quanto fatto finora". Il secondo ha fatto sapere che nei prossimi giorni renderà pubblico il suo programma in continuità con quanto già fatto sinora.
Un'altra candidatura è stata annunciata a Licata, unico Comune in cui si vota col sistema proporzionale e con possibile turno di ballottaggio che si dovrebbe svolgere eventualmente l'undici e il dodici di giugno. La nuova candidatura riguarda l'archeologo Fabio Amato, componente consultivo del Consiglio del Parco Archeologico di Agrigento, considerato vicino all'onorevole Angelo Cambiano, deputato regionale del M5S. In una nota ufficiale, Amato si dice "convinto che con l'ascolto, la condivisione e la concretezza nei confronti dei cittadini, riusciremo a far tornare di moda la normalità che Licata desidera, affrontando in modo serio e responsabile le emergenze che la città ormai da troppo tempo vive".
Così diventano 4 i candidati a sindaco. Precedentemente infatti avevano annunciato la loro candidatura Giuseppe Montana che, seppur vicino alle posizioni della deputata europea, Annalisa Tardino, si presenterà con una lista civica; Angelo Balsamo che, seppur vicino alle posizioni del deputato regionale Roberto di Mauro, si presenterà con tre liste civiche a sostegno; e Salvo Furnò.
Per quanto riguarda gli altri Comuni al voto, non hanno ancora ufficializzato la propria candidatura i sindaci uscenti di Menfi, Marilena Mauceri , di Lucca Sicula, Salvatore D'Azzo (che comunque dovrebbe farlo a breve) e di Castrofilippo, Francesco Antonio Badalamenti.  Hanno invece chiaramente detto che non si ricandideranno i Sindaci uscenti di Licata, Giuseppe Galanti, e di Ioppolo Giancaxio, Giuseppe Portella. Quest'ultimo sostiene la candidatura dell'attuale vicesindaco Domenico Migliara che dovrà vedersela col candidato sindaco concorrente,  Mariangela Cacciatore, avvocato e attuale consigliere comunale d'opposizione.
Hanno invece ufficializzato già da un bel po' di tempo la volontà di ricandidarsi i sindaci uscenti di Calamonaci, Pellegrino Spinelli; di Santo Stefano di Quisquina, Francesco Cacciatore; di Sant'Angelo Muxaro, Angelo Tirrito, di Cianciana, Francesco Martorana.
Intanto a Menfi acquistano maggiore concretezza le candidature di Vito Clementi, sostenuto dal  Movimento Civico 92013-Il Nuovo Inizio e di  Ludovico Viviani, vice di Marilena Mauceri sino a 5 mesi fa, ma ora molto distante dalla Sindaca.
Infine, ci sono i tre Comuni in cui si sta aspettando l'esito della legge sul terzo mandato del sindaco nei Comuni sopra i 5 mila abitanti e sotto i 15 mila.  Si tratta dei Comuni di Ravanusa, Sambuca di Sicilia e San Giovanni Gemini, dove i tre sindaci uscenti (rispettivamente Carmelo D'Angelo, Leo Ciaccio e Carmelo Panepinto) hanno già espletato due mandati e potrebbero candidarsi per il terzo. Cosa che sino a qualche settimana fa sembrava quasi certa, ma che oggi è divenuta assai improbabile. Tanto che gli schieramenti a favore dei sindaci uscenti stanno serrando le fila alla ricerca del possibile nuovo candidato.
Per esempio, a Sambuca di Sicilia, si registra un grande attivismo da parte del comitato elettorale "Sambuca prima di tutto", composto da tutte le forze a sostegno dell'amministrazione in carica. In una riunione dei giorni scorsi, il sindaco Leo Ciaccio, il presidente del consiglio comunale Felice Guzzardo e il capogruppo di maggioranza Francesco Gennusa  sono stati nominati coordinatori del Comitato col compito di definire il programma amministrativo, mediante gruppi di lavoro aperti a tutti.
A Ravanusa, invece, si muovono le forze contrarie all'attuale amministrazione. Così, il movimento "Servire Ravanusa", col suo coordinatore Giuseppe Sortino continua a fare appelli all'unità delle forze che si oppongono all'amministrazione in carica, mentre a San Giovanni Gemini a serrare le fila sono i sostenitori dell'amministrazione in carica che potrebbero designare un candidato unitario, sotto l'egida della continuità con la sindacatura di Panepinto.
Anche Naro, a sorpresa, potrebbe andare al voto, portando da 14 a 15 il numero dei Comuni che, in provincia di Agrigento, sceglieranno il nuovo Sindaco e rinnoveranno il Consiglio Comunale nelle giornate del 28 e 29 maggio.
E' stata infatti presentata da 5 consiglieri comunali una mozione di sfiducia al Sindaco che sarà  votata dal Consiglio Comunale martedì prossimo 14 marzo e quindi prima che l'Assessore Regionale competente, Andrea Messina, emani il decreto di convocazione dei comizi elettorali. Decreto che, ove la mozione fosse approvata da 2/3 dei consiglieri, includerebbe Naro tra i Comuni nei quali si vota a fine maggio. Infatti la convocazione dei comizi avverrà tra il 28 marzo ed il primo di aprile e quindi in tempo utile per includere Naro (se la mozione di sfiducia fosse approvata) tra i Comuni in cui si svolgeranno le elezioni amministrative.


QDS
Autonomia differenziata, i punti chiave della riforma e cosa cambia per la Sicilia

Il tema dell'Autonomia differenziata sta creando non poche frizioni tra Governo centrale e le Regioni. I motivi della distanza e cosa potrebbe cambiare per la Sicilia.
Per alcuni è la riforma che rischia di accentuare la spaccatura tra Nord e Sud, per altri rappresenta invece un'opportunità di sviluppo. La riforma dell'Autonomia differenziata promossa dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, spaventa e fa gola allo stesso tempo, e si ritaglia uno spazio di primo piano diventando un tema di acceso dibattito politico tra Governo nazionale e Regioni. Ma di cosa parla la norma voluta dall'esponente della Lega e cosa potrebbe cambiare per la Sicilia?
La modifica dell'Autonomia differenziata va a toccare la riforma costituzionale del 2001 che assegna 23 materie alla competenza concorrente tra Stato e Regioni. Tra i punti cruciali - e particolarmente contestati dai governatori delle Regioni e dalle opposizioni - figurano le funzioni di Ambiente, Salute e Scuola.
Autonomia differenziata, il "nodo" LEP
All'articolo 3 della riforma Calderoli - che è costituita da 10 articoli in totale - si legge che "i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale e i relativi costi e fabbisogni standard sono determinati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri".
In parole povere, sono i Livelli Essenziali delle Prestazioni (cosiddetti LEP) che dovranno essere determinati dal Governo e non dal Parlamento. Le Aule di Camera e Senato, quindi, potranno soltanto esprimere un parere su quanto deciso da Palazzo Chigi.
Autonomia differenziata, come saranno stabilite le risorse
Una Commissione paritetica "Stato-Regione" provvederà poi a decidere sulle "risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per l'esercizio da parte delle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia".
La commissione sarà composta da "un rappresentante del ministro per le Autonomie, un rappresentante del ministro delle Finanze, un rappresentante per ciascuna delle amministrazioni competenti", insieme ai corrispondenti esponenti delle Regioni.
L'intesa tra lo Stato e la Regione avrà una durata iniziale "non superiore ai 10 anni". Alla scadenza dell'accordo, può essere stabilito un rinnovo per altri 10 anni "salvo una diversa volontà dello Stato o della Regione". Tale volontà deve essere però resa nota "almeno sei mesi prima della scadenza".
Autonomia differenziata, misura penalizzante per la Sicilia?
Come detto, il testo della riforma - che ha già subito diverse modifiche rispetto alla bozza iniziale presentata mesi fa - scontenta i governatori delle Regioni. Sono entusiasti quelli delle Regioni del Nord Italia a trazione Centrodestra, mentre sono diversi i presidenti regionali del Sud Italia (in particolare Campania e Puglia) che hanno espresso insoddisfazione.
L'eccezione, nel Meridione, è rappresentata dalla Sicilia che, in occasione dell'ultima Conferenza delle Regioni, ha votato favorevolmente al disegno di legge di Calderoli, provocando le ire degli esponenti isolani di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico che si sono scagliati contro il governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Secondo le accuse, infatti, il "sì" all'Autonomia differenziata sarebbe estremamente penalizzante per il Meridione e, in particolare, per quelle Regioni come la Sicilia che scontano un gap non indifferente con le altre aree del Paese, specialmente in tema di Sanità.


RIPOST
Ribera: Viaggiatori denunciano intransitabilità della SP 32

La strada provinciale 32, la Ribera-Cianciana, è intransitabile e pericolosa per l'incolumità pubblica. La denuncia è presentata da migliaia di viaggiatori, di lavoratori pendolari e ultimamente dal rappresentante sindacali della Confintesa Sanità della provincia di Agrigento Marco Cavallaro. L'arteria, a causa di frane e buche che ricoprono il budello d'asfalto, è stata protagonista di alcuni incidenti stradali che per fortuna non hanno causato vittime.
Cittadini comuni, lavoratori pendolari, impiegati, studenti, docenti e commercianti la percorrono ogni giorno, con rischi, dato che la strada è l'unica che mette in comunicazione i paesi dei Monti Sicani con la fascia litoranea agrigentina. LA SP 32 è stata oggetto di alcune riparazioni da parte del Libero Consorzio di Agrigento (Ex Provincia), ma oggi la situazione è peggiorata a causa delle piogge nel tratto vicino all'ex stazione ferroviaria "Magazzolo". Un anno fa tanti sindaci dell'area e il Cartello Sociale hanno fatto un sit-in di denuncia, ma poco è cambiato. In tanti hanno chiesto la trasformazione in strada statale.



LENTEPUBBLICA
Decreto PNRR: le richieste delle Province


"Valorizzare le Province nella governance e negli investimenti su scuole e digitalizzazione": queste sono le principali richieste avanzate dalle Province in merito al Decreto PNRR.Semplificazione delle procedure e dei pareri, pieno utilizzo dei ribassi d'asta per gli interventi relativi all'edilizia scolastica, semplificazione del sistema Regis e rafforzamento delle strutture tecniche dei ministeri deputate alle attività di supporto e risposta agli enti locali e rafforzamento della capacità amministrativa delle Province. Sono queste le priorità su cui l'Unione delle Province d'Italia ha avanzato proposte sul decreto PNRR, nell'audizione alla Commissione Bilancio del Senato.
Decreto PNRR: le richieste delle Province
"Le semplificazioni che introduce questo decreto - ha detto il Presidente della Provincia di Biella, Emanuele Ramella, intervenendo in rappresentanza di UPI all'audizione - vanno nella direzione giusta, ma occorre mantenere saldo e rafforzare il legame con Regioni, Province e Comuni, che sono gli enti attuatori della gran parte degli investimenti. Per questo ribadiamo la necessità che il ruolo delle Autonomie territoriali sia adeguatamente valorizzato e reso evidente nella Cabina di Regia anche nella nuova strutturazione che si intende dare, così come negli altri organismi di governance, anche a livello territoriale, che si riterrà di individuare".
L'UPI ha poi avanzato richieste rispetto al potenziamento del personale: "il decreto - ha detto il rappresentante delle Province - prevede disposizioni importanti, ma non risolutive. Torniamo a chiedere l'assunzione a tempo determinato di 500 funzionari altamente specializzati da impiegare nelle Province per l'attuazione degli investimenti PNRR di competenza locale e di neutralizzare la spesa degli incrementi conseguenti ai rinnovi contrattuali dal computo delle capacità finanziarie di assunzione degli enti territoriali per ampliare gli spazi di assunzione, anche per consentire la stabilizzazione del personale tempo determinato impiegato nei progetti PNRR".
Quanto agli interventi sulla digitalizzazione della PA, considerato che sui bandi emessi sono risultate importanti economie, l'UPI chiede di utilizzare questi fondi per consentire anche alle Province, che fino ad ora sono state escluse, di fruire delle misure individuate per tutta la PA.
"Torniamo poi a ribadire la strategicità degli investimenti del PNRR sull'edilizia delle scuole secondarie - ha concluso il Presidente Ramella - una delle missioni più importanti del Piano su cui occorre far convogliare tutte le risorse possibili: per questo chiediamo prima di tutto di chiarire senza alcun dubbio che la possibilità di utilizzare i ribassi d'asta è concessa tutti i piani di intervento confluiti nel PNRR, a prescindere dalle disponibilità".



LENTEPUBBLICA
PNRR: dalle Province parere favorevole al Decreto

Occorre "rafforzare il legame tra le strutture e gli enti locali per accelerare l'attuazione": questo il nocciolo del parere favorevole delle Province al Decreto PNRR.
"Esprimiamo parere favorevole sul decreto-legge, sottolineando apprezzamento per il metodo adottato dai Ministri Fitto e Calderoli, che hanno impresso un forte rilancio alla Cabina di Regia. Finalmente questa struttura è diventata sede di condivisione e collaborazione anche preventiva rispetto al percorso di attuazione del PNRR tra Governo, Regioni, Province e Comuni".
Lo ha detto il Presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, responsabile UPI per le politiche comunitarie e il PNRR, intervenendo alla riunione della Conferenza Unificata nella quale si è espresso il parere di Regioni, Province e Comuni sul nuovo decreto PNRR varato dal Governo Meloni.
PNRR: dalle Province parere favorevole al Decreto
"Apprezziamo - ha detto il rappresentante di UPI - che il Decreto abbia recepito alcune delle richieste più volte avanzate dalle Province e concordiamo con il Ministro Fitto sull'opportunità di rendere sempre più collegato il PNRR con tutti gli altri fondi europei e nazionali a disposizione. Restano aperte alcune questioni su cui ci auguriamo di ricevere attenzione dal Governo. A partire dal necessario rafforzamento delle strutture per la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione degli interventi, che devono essere più collegate agli enti locali, per migliorare la capacità di risposta e riscontro e garantire l'erogazione dei flussi finanziari sulla base dello stato di avanzamento degli investimenti.
Sul fronte delle misure a favore delle scuole superiori - ha sottolineato Menesini - chiediamo che sia assicurata la possibilità di utilizzo dei ribassi d'asta ad ogni intervento di edilizia scolastica, in modo da sopperire anche così al drammatico rialzo dei prezzi delle materie prime. Il Decreto poi, rispondendo alle richieste avanzate dalle Province, prevede un fondo per l'affitto di immobili o il noleggio di strutture modulari ad uso scolastico dove collocare gli studenti durante i lavori nelle scuole, ma le risorse previste, a 4 milioni di euro per il 2023, sono evidentemente sottostimate rispetto alle esigenze delle Province".
Tra le altre richieste avanzate da UPI, che hanno consegnato alla Conferenza unificata un fascicolo di proposte emendative, la possibilità di utilizzare le economie risultanti dai bandi la Digitalizzazione della PA per l'attuazione del PNRR consentire l'accesso anche alle Province, finora escluse, a queste opportunità, e il rafforzamento della capacità amministrativa delle Province anche attraverso la neutralizzazione della spesa degli incrementi conseguenti ai rinnovi contrattuali.


ITALIAOGGI

Ue, Gentiloni: possibile un accordo ottimo per l'Italia la riforma del Patto di Stabilità e crescita si può fare.. Prima intesa tra i 27 Paesi Ue Al prossimo consiglio Ecofin di Bruxelles in calendario il 14 marzo è attesa dunque una dichiarazione di convergenza per grandi linee sulla riforma

Dopo settimane di messaggi trasversali, una contrapposizione su gran parte delle trattative preliminari, e soprattutto dopo la lunga melina dei tedeschi che stava portando allo stallo, i 27 Stati dell'Ue hanno un'intesa su come far avanzare i lavori per rivedere la governance economica nell'Unione. E' il segnale che la riforma del Patto di Stabilità e crescita europeo si può fare. Al prossimo consiglio Ecofin di Bruxelles in calendario il 14 marzo è attesa dunque una dichiarazione di "convergenza" per grandi linee sulla riforma, che sorvolando sui punti controversi, consentirá di chiedere alla Commissione di proseguire il lavoro per formulare una proposta legislativa in aprile. "Sono fiducioso", ha detto il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, parlando di "auspicio fondato". Il nuovo Patto potrá così veder la luce entro fine anno, quando scadrà la clausola di salvaguardia che ha sospeso le regole economiche all'inizio della pandemia. Già oggi, intanto, la Commissione presenterà gli orientamenti sulle politiche di bilancio per il 2024, con le indicazioni per i Governi per definire i programmi di stabilità. Con la svolta sulla riforma del Patto si va avanti dunque sulle nuove regole che consentiranno aggiustamenti di bilancio più graduali, tenendo in considerazione le singole posizioni nazionali di partenza, con piani individuali a "medio termine", all'insegna di una nuova "titolarità" dei Governi sui conti pubblici. L'intesa è sulla necessità di aver nuove regole e di ridurre in maniera sostenibile e credibile i debiti più alti."Il possibile accordo che si profila sulla revisione del Patto di stabilità e di crescita "visto nell`ottica di un paese come l`Italia, certamente ha una maggiore gradualità nella riduzione del debito, c`è un incentivo agli investimenti, che produce ancora maggiore gradualità, e quindi certamente è una ottima operazione". Lo ha affermato il commissario europeo all'economia, Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa sulle linee guida Ue per i Bilanci 2024. "Io penso che sia un accordo che rappresenta un compromesso molto avanzato e che questo compromesso sia nell`interesse della stragrande maggioranza dei paesi europei - ha proseguito Gentiloni. Anche da parte di paesi che hanno attenzione all`applicabilità delle regole europee c`è un interesse. Non è un caso, secondo me, che uno dei contributi più utili alla discussione, e poi anche agli orientamenti della Commissione, sia venuto da una coppia di paesi, diciamo inusuale come sono stati la Spagna e l`Olanda. Questo dice quanto ci sia un possibile interesse da diversi fronti e ci sia meno quella situazione di trincee contrapposte che c`è stato nel corso degli anni sulle regole fiscali. O almeno spero", ha concluso.
"Confermiamo che la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilitá e crescita, che prevede una deviazione temporanea dai requisiti di bilancio applicabili di norma in caso di grave recessione economica, sará disattivata entro fine anno". Lo ha affermato Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l'Economia, durante la conferenza stampa della Commissione Europa sugli Orientamenti fiscali per il 2024. "La fine del periodo in cui era in vigore la clausola di salvaguardia generale comporterà una ripresa delle raccomandazioni specifiche per paese sulla politica di bilancio, quantificate e differenziate in base ai problemi di debito pubblico degli Stati membri", ha aggiunto Gentiloni.




LENTEPUBBLICA
Opzione Donna: le istruzioni dell'INPS per fare domanda

L'INPS ha emanato una nuova circolare con le istruzioni per accedere al prepensionamento con opzione donna, sulla base delle novità introdotte dall'ultima manovra.
La legge di bilancio 2023 ha prorogato l'istituto ma con novità rispetto al passato: oltre ai requisiti d'età e contributi, ora si richiede il soddisfacimento di alcune condizioni di "status" della lavoratrice.
Si ricorda che Opzione donna è un trattamento pensionistico destinato a determinate categorie di lavoratrici dipendenti e autonome per richiedere la pensione anticipata.
Scopriamo dunque quali sono le novità attraverso l'ultima circolare dell'Istituto di Previdenza.
Opzione Donna: le istruzioni dell'INPS
Questa agevolazione si applica alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un'età anagrafica di almeno 60 anni, e che si trovino in una delle condizioni indicate nella stessa norma.
Per il calcolo del requisito contributivo è possibile sommare i contributi:
obbligatori;
da riscatto e da ricongiunzione;
volontari;
figurativi.
Restano invece esclusi i contributi accreditati per malattia e disoccupazione.
Il requisito anagrafico di 60 anni è ridotto di un anno per figlio nel limite massimo di due anni. Pertanto l'età scende a 59 anni se la lavoratrice ha un figlio e a 58 anni se i figli sono due o più di due, oppure se la lavoratrice è stata licenziata o è dipendente da impresa in crisi.
Al requisito anagrafico, richiesto per l'accesso al pensionamento in esame, non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita.
Infine una delle maggiori novità introdotte dalla manovra economica lavoratrici che prestano assistenza ad una persona con handicap in situazione di gravità per un periodo minimo  pari a sei mesi, da intendersi come "continuativo". Con "assistenza" si intende una condizione di presenza in convivenza con l'assistito.
La convivenza, infine, è da ritenersi soddisfatta con la residenza nello stesso stabile, allo stesso numero civico, ma non necessariamente nello stesso interno (appartamento).




ANSA
Gentiloni: 'Non si tornerà a vecchie logiche di austerità'

Conferenza stampa di Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea di Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l'Economia.
"Gli Stati membri devono continuare a proteggere gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e garantire l'uso efficace del Pnrr e di altri fondi Ue. Ciò è particolarmente importante alla luce della transizione verde e digitale. L'aggiustamento fiscale che gli Stati membri dovrebbero realizzare non dovrebbe essere ottenuto tagliando gli investimenti, ma limitando la crescita della spesa corrente". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni secondo il quale gli Stati membri devono continuare a proteggere gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e garantire l'uso efficace del Pnrr e di altri fondi Ue. Ciò è particolarmente importante alla luce della transizione verde e digitale. L'aggiustamento fiscale che gli Stati membri dovrebbero realizzare non dovrebbe essere ottenuto tagliando gli investimenti, ma limitando la crescita della spesa corrente"."Le raccomandazioni fiscali specifiche per Paese per il 2024, che presenteremo a maggio, conterranno un requisito quantitativo e una guida qualitativa sugli investimenti e sulle misure energetiche. In linea con i nostri orientamenti di riforma" del Patto di stabilità, "le raccomandazioni saranno formulate sulla base della spesa primaria netta" ha segnalato il Commissario Ue all'Economia.
Sui conti pubblici, ha aggiunto, "l'equilibrio da trovare, e sono fiducioso che il Governo italiano stia lavorando in questa direzione, è tra decisioni che consentono di mantenere la crescita" e "assorbire le risorse europee, perché altrimenti sarà molto difficile ridurre il debito. Non c'è alcuna possibilità di tornare a vecchie logiche di austerità".
"Confermiamo che la clausola generale di salvaguardia del Patto di stabilità e crescita sarà disattivata alla fine del 2023" ha detto Gentiloni incontrando la stampa sugli orientamenti di bilancio dati dalla Commissione per il 2024. "L'economia europea si è ripresa oltre il livello pre-pandemico e ha superato la fase acuta dello shock dei prezzi dell'energia", ha segnalato. "L'incertezza rimane elevata, ma i rischi per la crescita sono ora ampiamente bilanciati".
"Il picco dell'inflazione sembra essere alle spalle. Tuttavia, le pressioni inflazionistiche di fondo sono molto presenti. Quindi, sebbene l'economia stia migliorando, non siamo ancora fuori pericolo". Lo ha detto il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis presentando gli orientamenti di bilancio dell'esecutivo Ue per il 2024 che sulla riforma del Patto di stabilità Ue ha spiegato:  "attendo con ansia le discussioni dell'Ecofin della prossima settimana, in cui ci si aspetta che i ministri convergano sugli elementi chiave della revisione delle regole fiscali. Ciò fornirà un valido contributo alla Commissione per presentare le proposte legali subito dopo il Consiglio europeo di marzo". "In questo momento è vitale mantenere un'ancora di stabilità macroeconomica e finanziaria. Ciò significa garantire finanze pubbliche solide in tutti gli Stati membri dell'Ue", ha aggiunto.
"Abbiamo un livello di inflazione ancora molto alto, soprattutto per quanto riguarda l'inflazione 'core' la sfida non è conclusa. E' una minaccia per il potere di acquisto per la giustizia sociale nei nostri Paesi. La prudenza nei confronti del debito deve restare uno dei fattori delle nostre politiche economiche". "Abbiamo sul tavolo per alcuni anni una massa senza precedenti di risorse per investimenti, e sono a disposizione anche e in particolare dei Paesi che hanno una maggior sfida con il debito" ha osservato Gentiloni. "Il sentiero è ancora stretto", ha segnalato.























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO