SICILIA24H
75esimo Mandorlo in Fiore, anche il sindaco Franco Miccichè ringrazia tutti
"Sono estremamente soddisfatto della riuscita del Festival che, come abbiamo visto tutti, ha visto la presenza di migliaia e migliaia di persone provenienti da tutta la Sicilia e non solo.
Prossimamente sarà indetta una conferenza stampa in cui saranno resi noti i numeri dell'edizione 2023 del Festival, dall'assessore Costantino Ciulla e dal mio consulente, dott. Giovanni Di Maida.
Desidero ringraziare per la collaborazione e il continuo supporto fornito S.E il Prefetto dott. Maria Rita Cocciufa e il suo staff, il Questore dott. Rosa Maria Iraci e il suo staff e tutte le forze dell'ordine.
Ritengo doveroso ringraziare chi ha permesso tutto ciò: il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi guidato dall'arch. Roberto Sciarratta, la Fondazione Teatro Pirandello, l'assessorato regionale al Turismo e l'ARS.
Ringrazio altresì l'Assessore Regionale al Turismo Elvira Amata e il Commissario del Libero Consorzio Raffaele Sanzo presenti all'evento conclusivo presso il Tempio della Concordia, il Distretto Turistico Valle dei Templi, la Fondazione Ferrovie dello Stato, il Consorzio Ecua, la Protezione Civile regionale, provinciale e comunale, i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e Provinciale, la TUA, l'ASP, il 118 le associazioni e tutti i volontari".
Lo dichiara il sindaco di Agrigento Franco Miccichè.
ILSICILIA.IT
Isole minori, Calderoli-Musumeci: "Ddl garantirà tutela e sviluppo"
"Il disegno di legge quadro per lo sviluppo delle isole minori è pronto per iniziare il proprio iter istituzionale. Il Governo è intenzionato a portare a compimento un'iniziativa che purtroppo si è arenata nel corso della precedente legislatura, con uno sguardo rivolto ai cittadini delle isole marine, lagunari e lacustri. L'incontro di oggi, al quale ha partecipato anche il capo dipartimento della Protezione Civile Curcio, ha avuto esito positivo ed è stato utile per l'ultimo vaglio del testo del ddl quadro al termine dei lavori svolti presso gli Affari Regionali". Lo affermano in una nota congiunta i ministri Roberto Calderoli e Nello Musumeci, titolari rispettivamente degli Affari Regionali e l'Autonomia e della Protezione civile e le Politiche del mare.
"Il nostro obiettivo è garantire norme e risorse che permettano tutela e sviluppo di questi specifici territori - aggiungono - attraverso il riconoscimento delle criticità
naturali di queste aree e il superamento dei divari geografici, infrastrutturali, amministrativi e dei servizi. Un lavoro molto importante che pone le sue basi nell'attenzione ai territori, mai venuta meno da parte dell'esecutivo e che rivendichiamo con orgoglio. Confidiamo di poter portare in tempi brevi il ddl quadro isole minori all'esame del Consiglio dei Ministri".
QDS
Redditi da lavoro: a Milano quasi 5 volte di più che in Sicilia
Centro Studi Tagliacarne su retribuzione media pro capite: 30.464 euro l'anno contro 6.809 nella nostra Isola. A livello provinciale spicca il dato di Ragusa dove si guadagna di più: 10.268
ROMA - Crescono gli stipendi in Sicilia, seguendo il trend della media nazionale che registra +2,5%. Il reddito da lavoro dipendente medio pro capite è di circa 12.473 euro l'anno, ma in Sicilia i numeri sono al di sotto di questa soglia (6.809 euro). Si guadagna di più in provincia di Ragusa, mentre si percepisce di meno ad Agrigento, terz'ultima città nella classifica nazionale.
I dati emergono dalle elaborazioni provinciali realizzate dal Centro Studi delle Camere di Commercio "Guglielmo Tagliacarne".
Il dossier presenta un'analisi delle voci che compongono il reddito disponibile a prezzi correnti. I dati sono una media del compenso complessivo riconosciuto da un datore di lavoro a un lavoratore dipendente.
Il dato viene ottenuto analizzando le diverse voci che compongono il reddito lordo. Il Centro Studi presenta ben due classifiche: la prima riguardante i redditi da lavoro dipendente pro-capite nel 2021 con la variazione rispetto al 2019. La seconda relativa all'incidenza percentuale del reddito da lavoro dipendente sul totale del reddito disponibile.
Analizzando la prima classifica ci si accorge a colpo d'occhio che gli stipendi dei siciliani sono al di sotto della media nazionale. Ragusa con i suoi 10.268 euro è la provincia dove si guadagna di più, un +5,8 rispetto al 2019. Agrigento, nonostante sia terz'ultima a livello nazionale registra un aumento del 7,5% rispetto al 2019 con una media di 5.338 .
Le altre province siciliane si trovano nella seconda parte della classifica, tutte con un trend positivo tranne per Catania e Messina. Catania registra un -1,6% rispetto al 2019 con reddito da lavoro dipendente medio procapite di 8.088 euro. Bollino rosso anche per Messina che ottiene un -2,2%con una media di 7.117 .
A livello di crescita il primato spetta a Enna la quale registra un +8,80% rispetto al 2019, il dato più alto dell'Isola, ma il reddito medio annuale arriva a 5.558 euro. Segue Caltanisetta con un +4,40% e 7.491 euro. Siracusa rispetto al 2019 registra un +2,20% e una media di 9.243 euro l'anno. Infine una lieve crescita si registra a Trapani, +0,70% con una media di 6.362 euro e a Palermo con + 0,60% e 7.378 euro.
Analizzando i dati a prima vista è evidente il divario Nord-Sud. A Milano, prima in classifica, il reddito medio è di 30.464 , due volte e mezzo la media nazionale e nove volte più alto di quello di Rieti fanalino di coda.
Questo dato però si ribalta se si analizzano la graduatoria del pil pro capite con quelle delle retribuzioni, dove il fanalino di coda è rappresentato da ben 10 province del Centro-Nord.
Gaetano Fausto Esposito, Direttore generale del Centro Studi Tagliacarne sottolinea che "l'analisi dimostra che la geografia delle retribuzioni è diversificata territorialmente, e sotto vari aspetti non rispetta la tradizionale dicotomia Nord-Sud.
Infatti se confrontiamo la graduatoria del pil pro capite (che misura la produzione della ricchezza) con quella delle retribuzioni, vediamo che nel primo caso praticamente tutte le ultime trenta posizioni sono appannaggio di province meridionali (con la sola eccezione di Rieti), mentre in quella delle retribuzioni pro-capite troviamo ben 10 province del Centro-Nord, il che induce a riflettere sulle politiche dei redditi a livello locale".
Analizzando la seconda graduatoria, che analizza l'incidenza percentuale del reddito dal lavoro dipendente sul totale del reddito disponibile, il primato spetta sempre a Ragusa con 61,8% seguita subito da Siracusa con il 59,7%, entro la soglia dei 50 punti Caltanisetta con il 54,8% e Catania con il 54,5%.
Le altre province ben lontane sono Palermo con il 49,1%, Messina al 45,6%, Trapani 44,8%, Enna al 44,7% e Agrigento al 42,2%. I dati siciliani sono però distanti dalla media nazionale che registra un 63,1%.
MINISTERO DELL'INTERNO
Agrigento: conclusa in sicurezza la 75esima edizione del Mandorlo in Fiore
Conclusa in sicurezza la 75esima edizione del Mandorlo in FioreIl ringraziamento del prefetto per l'impegno delle istituzioni nella gestione dell'evento
Si è conclusa la 75esima edizione del Mandorlo in Fiore, lo storico evento che si tiene ogni anno tra le colline di Agrigento per celebrare l'arrivo della primavera.
Ad assistere all'esibizione di gruppi folkloristici provenienti da ventiquattro Paesi, oltre cinquanta mila persone, tra cittadini e turisti, provenienti dalle province della Sicilia, da altre regioni italiane e dall'estero.
Il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, ha espresso il proprio apprezzamento per l'efficace azione svolta sul campo dalle Forze di polizia e dalla Polizia locale con l'obiettivo di garantire i servizi di vigilanza e controllo a presidio della sicurezza.
Ha ringraziato inoltre l'amministrazione comunale, la Protezione Civile regionale, il Libero Consorzio comunale, le associazioni di volontariato, i Vigili del fuoco, la Croce Rossa Italiana, l'Azienda sanitaria provinciale e il Servizio del 118, per gli interventi di soccorso e assistenza sanitaria.
Ancora una volta l'azione sinergica di tutte le componenti dell'apparato sicurezza, sanitario, di protezione civile e del volontariato hanno consentito l'ordinato svolgimento dell'intera manifestazione, che ha costituito uno straordinario momento di incontro tra popoli nel segno della pace e dell'amicizia.
ITALIAOGGI
Enti locali in crisi finanziaria, serve una riforma
A Reggio Calabria focus sul ruolo e le competenze dell'organo straordinario di liquidazione nel risanamento degli enti locali
La necessità di una revisione complessiva del titolo VIII del decreto legislativo 267/2000, nell'ottica di una riforma delle crisi finanziarie degli enti locali e delle competenze dell'organo straordinario di liquidazione, è stata evidenziata in occasione del focus promosso dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Reggio Calabria, nella sala conferenze dell'Auditorium Lucianum, con il patrocinio del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, della Citta Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria,
Nel corso dei lavori sono anche emerse l'esigenza immediata di arrivare alla redazione di un documento condiviso che tracci le linee guida per la gestione delle mansioni dell'Osl e adeguamento dei compensi fissati dal DPR 378/1993.
"L'importanza del contributo professionale che il dottore commercialista e l'esperto contabile potranno offrire alla procedura - ha detto Stefano Maria Poeta, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Reggio Calabria - nell'ottica del costante servizio sociale offerto dalla categoria sia al cittadino che agli enti locali e alle istituzioni in genere. Per la prima volta si è avviato il dibattito sul tema parlando delle competenze e delle metodologie nella gestione del dissesto a cui deve far fronte l'Organismo di Liquidazione Straordinaria dando voce anche alla categoria professionale che è tenuta ad amministrarlo".
Franco Consiglio (dirigente del settore economico e finanziario del Comune di Reggio Calabria, delegato dal presidente Anci, Antonio Decaro, quale esperto Anci-Ifel e componente di OSL), ha evidenziato, con dati statistici molto puntuali, la situazione e la mappatura dei dissesti sul territorio nazione con particolare riferimento alla regione calabrese.
"La necessità di instaurare un rapporto collaborativo tra tutti gli stakeholders" è stata sottolineata da Antonio Repaci (consigliere nazionale dei commercialisti), mentre Giuseppe Venneri (consigliere nazionale del Cndcec con delega agli Enti Locali) ha analizzato i diversi aspetti del ruolo svolto dal dottore commercialista e delle competenze che l'Organo Straordinario di Liquidazione Nel corso dell'evento, moderato da Giuseppe Condello (Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Reggio Calabria), Antonio Colaianni (direttore centrale per la finanza locale del Ministero dell'Interno) ha incentrato il suo intervento sul ruolo che l'organo straordinario deve svolgere, partendo dal presupposto che sia un organo del Comune e che il suo operato deve essere incentrato al raggiungimento dell'obiettivo del risanamento finanziario. In quest'ottica - ha ribadito Colaianni - "è evidente la necessità di instaurare un rapporto collaborativo con gli altri organi tendente allo scopo comune dell'eliminazione di tutte le partite debitorie presenti e alla ristrutturazione economici finanziaria dei comuni."
Altrettanto evidente è che "tutte le attività svolte dall'organo straordinario di liquidazione devono seguire le disposizioni previste dal Testo delle leggi sull'ordinamento degli enti locali mentre l'ente deve assicurare l'autonomia organizzativa e finanziaria nonché prestare la massima collaborazione".
In particolare "si dovrà assistere il commissario nella rilevazione della massa passiva non facendo mancare le prescritte attestazioni propedeutiche al riconoscimento dei debiti attività, quest'ultima, che risulta spesso di difficile comprensione e che rallenta le relative operazioni." Il direttore, infine, ha concluso il proprio intervento ponendo attenzione anche ad altri temi sia di natura gestionale che sulle competenze e relativamente alla produzione del rendiconto di gestione e le criticità rispetto all'elaborazione del documento finale. Di particolare interesse per il dibattito è stato il tema sulla competenza della gestione delle anticipazioni in generale e, in particolare, su quella relativa alle anticipazioni di liquidità oggetto di recente interpretazione giurisprudenziale nonché di interventi normativi non sempre coerenti tra di loro.
Secondo Angelo Scandura (dottore commercialista e revisore legale dell'Odcec di Catania) "alcuni profili di criticità nei rapporti tra OSL e il Comune, quali ad esempio, la tempistica con cui i responsabili di settore rilasciano le attestazioni sull'ammissibilità in massa passiva della somma richiesta dal creditore e la competenza a riconoscere il debito fuori bilancio rientrante in massa passiva alla luce di una recente sentenza del Tribunale di Catania". All'evento sono intervenuti anche i rappresentanti degli Odcec di Palmi e Locri.
ITALIAOGGI
Gentiloni: più fiducia e stabilità con la revisione delle regole sul Patto di stabilità
Il commissario europeo all'Economia prima della riunione dell'Ecofin. Sul caso Svb: penso che per la Bce sia il momento di prendere le decisioni sulla base dei dati
"Questi giorni confermano l'alto livello di incertezza e volatilità sulle nostre economie. Possiamo dare un forte contributo alla fiducia e alla stabilità con l'adozione di queste conclusioni del consiglio sulle nostre regole di Bilancio". Lo ha affermato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, in riferimento alla revisione delle regole sul Patto di stabilità e di crescita, giungendo all'Ecofin. "La Commissione è pienamente consapevole di dover continuare a discutere diversi aspetti e che sono da chiarire ed è quello che faremo nelle prossime settimane - ha aggiunto - prima di presentare la nostra proposta legislativa".
"Penso che per la Bce sia il momento di prendere le decisioni sulla base dei dati", ha poi aggiunto il commissario europeo a chi gli chiedeva se alla luce dei fallimenti bancari negli Usa (Silicon Valley Bank) sia opportuno che la Bce rallenti o metta in pausa i rialzi dei tassi. "Penso che le imminenti decisioni della Bce siano ampiamente note", ha detto in riferimento all'aumento da 50 punti base indicato dalla stessa istituzione per il Consiglio direttivo di giovedì, "e per le ulteriori riunioni saranno prese sulla base dei dati", ha aggiunto.
ITALIAOGGI
Pensioni, le istruzioni dell'Inps per accedere a Opzione Donna
Sul sito dell'istituto la circolare con i dettagli per le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 hanno maturato un`anzianità contributiva di almeno 35 anni e un`età anagrafica di almeno 60 anni
L`Inps rende note le istruzioni per accedere alla pensione anticipata "opzione donna", prevista dalla legge di Bilancio 2023. Possono esercitare l`opzione le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 hanno maturato un`anzianità contributiva di almeno 35 anni e un`età anagrafica di almeno 60 anni e che si trovino - alla data di presentazione della domanda - in una delle seguenti condizioni: assistano da almeno sei mesi il coniuge o la parte dell`unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente nel caso in cui i genitori, il coniuge o l`unito civilmente della persona con handicap grave abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch`essi affetti da patologie invalidanti oppure siano deceduti o mancanti; presentino una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell`invalidità civile, pari almeno al 74%; siano lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo, alla data del 1/1/2023 ovvero è attivato in data successiva, un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale. Il requisito dell`età è ridotto di un anno per ogni figlio, per un massimo di due anni per le lavoratrici interessate dai primi due requisiti. Il requisito anagrafico è di 58 anni per le lavoratrici dell'ultimo caso anche in assenza di figli. Il trattamento pensionistico decorre una volta trascorso il termine di dodici mesi dalla data di maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti e diciotto mesi per le lavoratrici autonome. La circolare n. 25 del 6 marzo 2023, pubblicata sul sito Inps, illustra in dettaglio le modalità di presentazione della domanda, i requisiti, le condizioni di accesso e la decorrenza.
LENTEPUBBLICA
Visite fiscali dipendenti pubblici: possono essere ripetute più volte?
Attendere i controlli per le visite fiscali durante il periodo di malattia è una prassi per dipendenti pubblici e privati: ma possono essere ripetute più volte, anche dopo il primo controllo?
Ovviamente si tratta di una precisazione importante: le sanzioni in caso di assenza ingiustificata alla visita fiscale Inps del lavoratore in malattia sono molto pesanti, si va dalla perdita dell'indennità di malattia al licenziamento per giusta causa. Maggiori informazioni qui.
Quindi rispettare gli orari diventa un fattore importantissimo per non incorrere in questi procedimenti disciplinari. E potrebbe essere altrettanto importante attenzionare questi orari e rispettarli anche dopo aver ricevuto la prima visita da parte del medico fiscale.
Il Polo Unico delle Visite INPS
Premettiamo che a partire dal 1° settembre 2017, sono entrate in vigore le norme che istituiscono il "Polo unico per le visite fiscali".
In sintesi si dispone l'attribuzione all'INPS della competenza esclusiva ad effettuare visite mediche di controllo sia su richiesta delle Pubbliche amministrazioni, in qualità di datori di lavoro, sia d'ufficio.
Pertanto quando un lavoratore dipendente, sia privato che pubblico, non può recarsi a lavoro causa malattia, deve contattare il proprio medico che ha il compito di redigere e trasmettere il certificato o l'attestato in via telematica all'INPS.
Le fasce orarie di reperibilità per gli statali per il 2023
Gli orari di reperibilità dei dipendenti statali (comprese le Forze Armate, la Polizia ed i Vigili del Fuoco) da parte dell'Inps sono i seguenti:
7 giorni su 7 (festivi e non festivi) compresi i giorni non lavorativi, i festivi, i prefestivi ed i weekend:
dalle ore 9.00 alle ore 13.00
e dalle ore 15:00 alle ore 18:00.
Si tratta, come anticipato, di orari che differiscono rispetto a quelli dei dipendenti privati, che invece sono tenuti alla reperibilità nelle seguenti fasce orarie:
7 giorni su 7 (festivi e non festivi) compresi i giorni non lavorativi, i festivi, i prefestivi ed i weekend:
dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
e dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
Visite fiscali dipendenti pubblici: possono essere ripetute più volte?
Una volta che abbiamo fornito queste informazioni base sulle visite fiscali per l'anno in corso rispondiamo all'interrogativo oggetto del nostro articolo.
In molti infatti potrebbero pensare che una volta effettuata la visita di controllo possa esserci una sorta di "liberi tutti". E in genere fino a qualche anno fa, seppur non esplicitata, la prassi poteva anche essere questa.
In passato infatti la visita fiscale poteva avvenire più volte, nell'arco della stessa malattia, solo in caso di ricadute, continuazione della prognosi o nell'ipotesi in cui sia necessario approfondire gli accertamenti, in attesa dei risultati di analisi ed esami.
Ma secondo quanto indicato nella legge delega n. 124/2015 della Riforma del Pubblico Impiego, dell'ex Ministro Marianna Madia, e perfezionata dal Decreto 17 ottobre 2017, n. 206 non è più così.
L'obiettivo delle disposizioni contenute in queste due leggi è, infatti, quello di rafforzare i controlli in caso di malattia con i dati in possesso dell'Inps grazie al quale si potranno fare visite mirate, massimizzando l'efficacia delle visite.
Il medico fiscale adesso può passare più volte, a prescindere dalla durata della malattia o del verificarsi di situazioni particolari.
Il controllo può essere ripetuto in sintesi:
più volte nella stessa giornata
e può avvenire già nel primo giorno quando la malattia è a ridosso di festività, ponti, weekend e giorni liberi.
Non esiste infatti alcun divieto - per Inps e datore di lavoro, sia nel pubblico che nel privato - a richiedere ripetutamente l'intervento del medico e in ogni occasione il dipendente è tenuto a rispettare le fasce di reperibilità.