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rassegna stampa del 27 aprile 2023

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Distacco sindacale part-time: possibili ulteriori permessi?
In un orientamento applicativo l'ARAN si occupa di fornire chiarimenti sull'eventuale possibilità di richiedere ulteriori permessi quando ci si trova in distacco sindacale in regime di part-time.Si rammenta che per distacco sindacale si fa riferimento al diritto, riconosciuto ai dipendenti pubblici, di svolgere, a tempo pieno o parziale, attività sindacale, con la conseguente sospensione dell'attività lavorativa, mantenendo tutte le altre prerogative del rapporto di lavoro (compresa la retribuzione).Scopriamo nello specifico quali punti ha chiarito l'ARAN, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, con il parere CQRS171.Distacco sindacale part-time: possibili ulteriori permessi?Un dipendente, già fruitore di un distacco sindacale part-time (4,5 ore il lunedì e 4,5 ore il martedì) può chiedere un ulteriore permesso non retribuito da recuperare in altro giorno della settimana per partecipare ad una trattativa sindacale? L'ente è tenuto a concederglielo?L'art. 8, comma 7 del CCNQ del 4 dicembre 2017, come modificato dall'art. 1, comma 3 del CCNQ del 19 novembre 2019, prevede che, nelle ipotesi di distacco sindacale con prestazione lavorativa ridotta, non è consentito usufruire dei permessi per l'espletamento del mandato, fatto salvo quanto previsto ai successivi commi 7 bis e 7 ter. Il comma 7 in parola consente, tuttavia, in via eccezionale, di fruire di permessi senza riduzione del debito orario, da recuperare nell'arco dello stesso mese.Quanto all'obbligatorietà per l'ente di concedere o meno i permessi a recupero, si ritiene che, anche in tali casi, debba applicarsi la regola generale prevista nei CCNL per la fruizione dei permessi brevi, che fa dipendere la possibilità di assentarsi del dipendente alla valutazione del dirigente o del responsabile preposto all'unità organizzativa presso cui presta servizio.


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Le province sono a bagnomariaPer ridurre i costi sarebbe meglio abolire i mini-comuni


Tornano le province. Formalmente, non sono mai state soppresse; però nel 2014 la legge n. 56, cosiddetta Delrio dal nome del ministro proponente, ne cassò l'elezione popolare. Vennero individuate le funzioni di questi «enti territoriali di area vasta», comprendendovi le città metropolitane.
Spettava, e tuttora spetta loro, la pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, la tutela e la valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza; la pianificazione dei servizi di trasporto, la costruzione e gestione delle strade provinciali; la programmazione provinciale della rete scolastica; la raccolta ed elaborazione di dati, l'assistenza tecnico amministrativa agli enti locali; la gestione dell'edilizia scolastica; il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità.Il consiglio provinciale da allora è composto dal presidente della provincia e da un numero di consiglieri che varia secondo la classe (16, nelle province con popolazione superiore a 700 mila abitanti; 12, nelle province da 300 mila a 700 mila abitanti; 10, nelle province fino a 300 mila abitanti). L'assemblea dei sindaci ha poteri propositivi, consultivi e di controllo, costituita dai sindaci dei comuni appartenenti alla provincia. È un organo non elettivo (neppure in secondo grado), essendo composto esclusivamente dei sindaci dei comuni appartenenti alla provincia, membri di diritto. Elettivi, in secondo grado, sono il presidente della provincia e il consiglio provinciale.È rilevante la riallocazione delle funzioni ulteriori, attribuite alle province dallo Stato e dalle regioni secondo le rispettive competenze materiali e in attuazione dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione. Le regioni ordinarie hanno adottato leggi di riordino, con le quali hanno previsto il trasferimento ad altri livelli territoriali di governo ovvero confermato in capo alle province quelle funzioni non fondamentali che già esercitassero.
È curioso, per non dire altro, che dieci anni fa le province rientrassero fra le cosiddette spese della politica, da sopprimere se non da ridurre. Erano insomma una netta testimonianza di sprecopoli. Anzi, tuttora nell'opinione comune sono ritenute meramente abolite. Trascorsi alcuni anni, la classe politica ne ha rilevato la mancanza quali enti elettivi diretti, asserendo che una richiesta di ritorno al voto proviene da molti cittadini.Si è quindi assistito non soltanto alla presentazione di specifici progetti di legge (una simile iniziativa generica è sovente improduttiva di alcun esito), ma all'impegno di partiti tanto di maggioranza quanto di opposizione per discuterne e arrivare a un testo unificato. La strada scelta è quella che l'esperienza insegna capace di recare a risultati effettivi: l'adozione di un comitato ristretto. Lo si è quindi costituito al Senato, sotto la presidenza della leghista Daisy Pirovano, e sta procedendo a redigere il cosiddetto testo base.C'è un ostacolo, tutt'altro che lieve. La maggioranza, e su tutti il Carroccio, specie per bocca di Roberto Calderoli, si oppone al doppio turno, che invece qualificava l'elezione diretta di presidente e consiglio fino alla legge Delrio. La proposta di maggioranza mira ad abolire i ballottaggi già nei comuni; a maggior ragione, Lega & C. cercheranno di opporsi ai secondi turni nelle rinnovate province.
Giunge spontanea una domanda. Negli ultimi anni sono stati accorpati pochi comuni, sì da lasciare invariato il totale degli enti locali minori a ben 7.901, fra i quali (è solo un esempio) 150 contano meno di 150 abitanti ciascuno. Non avrebbe senso accorpare non già centinaia, bensì migliaia di comuni? Sarebbero in tal modo ridotti a dimensioni territoriali e demografiche tali da consentire un'attività normale, rispondente al cumulo di competenze richieste dalla legge.




























































































































































































































































































































































































































































































































































































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