ITALIAOGGI
Fisco, viceministro Leo: allo studio ipotesi di ridurre le tasse sulle tredicesime.
Per il lavoratore dipendente non escludiamo di "pensare che una retribuzione straordinaria - è tutto da valutare in base alle risorse -come ad esempio la tredicesima" venga assoggettata "ad una tassazione più bassa per mettere più soldi nelle tasche degli italiani nell'ultimo mese dell'anno. Lo ha detto il viceministro nel corso di un'audizione alle commissioni Finanze di Camera e Senato.
In materia di fisco, il governo sta valutando la possibilità di ridurre le tasse per le tredicesime dei dipendenti. Ad avanzare l'ipotesi è stato il viceministro all'Economia, Maurizio Leo, nel corso di un'audizione alle commissioni Finanze di Camera e Senato. "E' tutto da valutare vedendo le risorse - ha detto - ma perché non assoggettare la tredicesima a una tassazione più bassa per mettere più soldi nelle tasche degli italiani nell'ultimo mese? E' una cosa che c'è già nella delega, dobbiamo vedere come costruirla".
ITALIAOGGI
Calderone: lavoriamo per rendere strutturale il taglio del cuneoLa ministra del Lavoro respinge le accuse dei sindacati al decreto approvato il primo maggio nel consiglio dei ministri: le norme del decreto sui contratti a termine approvato ieri "non comportano rischi di precarizzazione.
"L'impegno è di lavorare per creare le condizioni per rendere strutturale l'intervento sul cuneo fiscale". Lo ha affermato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, intervistata a Radio24 sulle novità introdotte dal decreto sul lavoro approvato ieri in Cdm. "Ci deve essere una situazione che lo consente, si deve agire con prudenza. Il governo ha dimostrato proprio questo, attenzione ai conti e agli equilibri che fanno sì che ci sia la possibilitá di utilizzare i risparmi", ha aggiunto Calderone sottolineando che "con la manovra di Bilancio abbiamo confermato i due punti di taglio sul cuneo fiscale, poi abbiamo aggiunto un punto per i redditi piú bassi. Oggi siamo tornati sul tema per restituire ai lavoratori una parte della loro retribuzione. Il taglio a cui siamo arrivati è importante, sono ulteriori quattro punti". "Le norme del decreto lavoro sui contratti a termine approvato ieri non comportano rischi di precarizzazione", ha poi sottolineato la ministra, aggiungendo che si tratta du un intervento "che elimina le causali di difficile applicazione e che potevano generare contenzioso". A suo dire il decreto "affida alla contrattazione collettiva la definizione delle causali. Poi c'è una clausola per cui laddove non c'è una previsione da parte del contratto si dá alle parti la possibilità di prorogare per una finestra temporale limitata con un richiamo alle ragioni tecnico produttive". "Non è un tema che impensierisce. C'è un dinamismo, vanno rinnovati i contratti, credo sia uno strumento per incentivare una nuova stagione di accordi. Vorrei avere strumenti di facile applicazione. Dove c'è una necessità temporanea per motivi organizzativi e produttivi è giusto che le aziende possano fare contratti a termine", ha concluso Calderone.
ILSOLE24ORE
Taglio al cuneo fiscale: il confronto tra gli ultimi governi, da Meloni a RenziLa riduzione delle tasse sul lavoro è una costante dell'impegno degli ultimi esecutivi.
La riduzione delle tasse sul lavoro è una costante dell'impegno dei governi che si sono succeduti negli ultimi 10 anni. Da Renzi a Meloni, passando per Conte e Draghi. Nel mirino è soprattutto il cosiddetto cuneo fiscale - cioè la differenza dovuta al fisco e ai contributi tra il salario lordo pagato dalle imprese e il netto che arriva nelle tasche del lavoratore -.Nel 2022 il cuneo fiscale italiano è stato pari al 45,9% contro una media Ocse del 34,6%.
Governo Meloni: taglio a termine di nove mesi
Nel decreto lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri del 1° maggio, è previsto il taglio del cuneo fiscale di 4 punti per i redditi fino a 35mila euro lordi. Vale nel complesso 3,5-4 miliardi che spalmati in 9 mesi può arrivare a valere 80-100 euro mensili in busta paga. Questo taglio, che scade a fine anno con la volontà del governo di trovare i finanziamenti per prorogarlo, si aggiunge a quanto previsto nella manovra approvata lo scorso dicembre. Allora il governo Meloni ha rifinanziato il taglio del 2% introdotto da Draghi fino ai 35mila euro e ha incrementato questa riduzione al 3% fino a 25mila euro, per un costo complessivo di circa 5 miliardi. In totale il taglio per quest'anno vale 8,5-9 miliardi.
Prima del governo Meloni i lavoratori avevano già visto un taglio del cuneo del 2% da parte del governo Draghi. L'esecutivo guidato dall'ex presidente della Bce ha però ridotto anche l'Irpef, con una manovra da circa 7-8 miliardi che ha portato da cinque a quattro le aliquote previste. A questo aveva inizialmente aggiunto un taglio dello 0,8% del cuneo fiscale (finanziato con 1,2 miliardi) rimpolpato con un altro miliardi con il decreto Aiuti bis. Totale 9-10 miliardi. A questo si aggiungeva - con un impatto chiaro sui conti delle famiglie - l'arrivo dell'Assegno unico, costo di circa 18 miliardi l'anno raggiunti raggruppando quanto previsto in passato per varie misure in favore dei figli a carico ma per il quale sono state stanziate risorse aggiuntive per circa 6 miliardi l'anno. Un alleggerimento fiscale, quello del governo Draghi, che vale quindi circa 15-16 miliardi.
Sia il premier Monti sia Letta avevano ridotto il cuneo e le tasse su lavoro con un fondo dedicato il primo e con un aumento delle detrazioni Irpef e la riduzione di alcuni premi assicurativi il secondo. Con il governo Renzi nel 2014 arriva il bonus da 80 euro. Una detrazione da 960 euro l'anno per i lavoratori dipendenti fino a 24mila euro di reddito e con un décalage fino a 26mila. Il governo aveva calcolato una spesa di circa 10 miliardi e anche l'Upb, l'ufficio parlamentare di Bilancio, ha calcolato il costo di oltre 9 miliardi.
Il bonus Renzi è stato poi aumentato a 100 euro mensili, per i redditi fino a 26.600 euro lordi dal secondo governo Conte, con un décalage fino a 40mila euro. Il provvedimento, valido solo per la seconda metà del 2020, è stato poi reso strutturale con la legge di Bilancio successiva. L'estensione era costata 3 miliardi nel 2020 e 5 miliardi nell'anno successivo.
SCRIVOLIBERO
Entro il 17 maggio le offerte per la manutenzione straordinarie sulle strade provinciali n. 19-B e n. 31
Continua l'impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per il miglioramento della viabilità di propria competenza. E' stato infatti pubblicato il bando di gara per l'Accordo Quadro annuale con un solo operatore economico per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria lungo le Strade Provinciali n. 19-B "San Biagio Platani-Alessandria della Rocca" e n. 31 "Cattolica Eraclea-Cianciana". L'importo a base d'asta dei lavori è di 480.749,14 euro, compresi 14.442,47 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.
La gara sarà effettuata in modalità integralmente telematica e tramite inversione procedimentale, e le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del 17 maggio 2023 esclusivamente attraverso il portale appalti del Libero Consorzio, mentre l'apertura delle offerte avverrà a partire dalle ore 8:30 del 18 maggio nella sala gare del Libero Consorzio (via Acrone n. 27).
I lavori, progettati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, sono stati finanziati con DM n. 394 del 12 ottobre 2021 "Decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile di concerto con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e con il Ministro dell'Economia e delle finanze, per la ripartizione ed utilizzo dei fondi per la messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete viaria per l'accessibilità delle aree interne".
AGRIGENTONOTIZIE
Capitale italiana della Cultura 2025 e gap infrastrutturale, il ministro Sangiuliano: "Non c'è l'aeroporto ma c'è tanta storia" .Durante la sottoscrizione dell'accordo tra i ministeri per la valorizzazione dell'archeologia subacquea si è parlato anche del ruolo che avrà la città fra due anni.
"Quando sarà Capitale della Cultura, Agrigento avrà un ruolo di centralità all'interno del Mediterraneo e dell'Europa. Non ha l'aeroporto è vero, e forse va fatto. Ma ha la storia e questo nessuno la potrà ricreare". Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, da Villa Aurea dove è stato siglata l'intesa con il ministero del Mare per la valorizzazione dell'archeologia subacquea, ha risposto alla domanda di AgrigentoNotizie sullo stato di isolamento infrastrutturale del territorio che risulta essere orfano sia di autostrade e sia di un aeroporto.
"Agrigento - ha aggiunto il ministro Sangiuliano - ha la bellezza ed ha la storia che sono i due pilastri quasi esistenziali di questa terra". La storia e le bellezze, monumentali e paesaggistiche di Agrigento sono note da decenni, prima dunque della designazione della città a capitale italiana della Cultura per il 2025, ma il glorioso passato di Akragas non influisce e soprattutto non agevola quanti, atterrando negli aeroporti siciliani, devono raggiungere la città dei Templi percorrendo strade che, in alcuni casi, assomigliano a vere e proprie trazzere. Messo da parte il gap infrastruuturale, è opinione condivisa che la nomina di Agrigento a capitale italiana della Cultura è un'occasione di riscatto importante per il territorio, sia il ministro Sangiuliano che il ministro del Mare, Nello Musumeci, entrambi attori dell'intesa sulla valorizzazione dell'archeologia subacquea, hanno richiamato le autorità locali presenti, a non farsi trovare impreparati all'appuntamento del 2025, chiedendo agli amministratori di incrementare i servizi da offrire ai turisti che soggiorneranno nella città dei Templi.
AGRIGENTONOTIZIE
Si aggiustano alcune strade provinciali, pubblicato nuovo bando di gara: ecco dove saranno effettuati i lavori. Entro il 17 maggio le ditte interessate dovranno presentare le loro offerte.
Il Libero consorzio comunale di Agrigento continua ad impegnarsi per rendere più agevoli e sicure le strade provinciali del territorio migliorando la viabilità generale.
E' stato infatti pubblicato il bando di gara per l'accordo quadro annuale con un solo operatore economico per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria lungo le strade provinciali 19-B "San Biagio Platani - Alessandria della Rocca" e 31 "Cattolica Eraclea-Cianciana". L'importo a base d'asta dei lavori è di 480.749,14 euro, compresi 14.442,47 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.
La gara sarà effettuata in modalità integralmente telematica e tramite inversione procedimentale. Le offerte dovranno pervenire entro mezzogiorno del 17 maggio esclusivamente attraverso il portale appalti del Libero Consorzio. L'apertura delle offerte avverrà a partire dalle 8,30 del giorno successivo nella sala gare del Libero consorzio in via Acrone.
I lavori, progettati dai tecnici del settore infrastrutture stradali, sono stati finanziati con il cosiddetto "Decreto del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile di concerto con il ministro per il Sud e la coesione territoriale e con il ministro dell'economia e delle finanze.
AGRIGENTOOGGI
Amministrative: i candidati sindaco nei 14 comuni agrigentini.
Scade mercoledì 3 maggio a mezzogiorno il termine ultimo per la presentazione delle liste per il rinnovo dei consigli comunali e delle collegate candidature a sindaco. 14 i comuni agrigentini al voto il 28 e il 29 maggio prossimo: Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina. A Licata, unico Comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti e, quindi, alle urne con il sistema elettorale proporzionale e con un eventuale ballottaggio per l'elezione del sindaco, i candidati sono tre: l'ex sindaco Angelo Balsamo, collegato a tre liste civiche e ad ampia parte del centrodestra; Angelo Iacona, sostenuto dalla Democrazia Cristiana di Cuffaro e dalla lista "Onda": il centro sinistra candida Fabio Amato, appoggiato da una lista civica, dal Movimento 5 Stelle, dal Partito Democratico e dal Movimento "Sud chiama Nord" di Cateno De Luca. A Menfi i candidati sindaco sono Ludovico Viviani e Vito Clemente. A Ravanusa i candidati alla carica di primo cittadino sono Kabiria Loggia ( Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega); Vito Ciotta, attuale presidente del Consiglio comunale; Salvatore Pitrola, che ha il sostegno del centro-sinistra e della Democrazia Cristiana di Cuffaro, e Lillo Massimiliano Musso, con Forza del Popolo.A Cianciana è sfida tra l'uscente Franco Martorana e Linda Reina.
A Santo Stefano di Quisquina insegue il terzo mandato l'uscente Francesco Cacciatore, vincitore alle ultime elezioni Comunali con oltre l'80% per cento dei voti.
A Grotte è scontro tra l'uscente Alfonso Provvidenza e Paolo Pilato, già sindaco dal 2008 al 2013.
A Sambuca di Sicilia si candidano Giuseppe Cacioppo, attuale vicesindaco, e Sario Arbisi, già assessore dell'uscente Ciaccio.
A San Giovanni Gemini lo schieramento di centro-destra candida Dino Zimbardo, attuale presidente del consiglio comunale, sostenuto dal sindaco in carica, Giuseppe Panepinto. Il centro-sinistra punta su Rito Compilato. Atro candidato è Giovanni Miceli supportato da liste civiche.
A Castrofilippo scontro tra l'uscente Franco Badalamenti, Totò Gioacchino Baio, docente a riposo, e l'avvocato Ilenia Dainotto. A Burgio si contendono la vittoria Francesco Matinella e Vincenzo Galifi.
A Calamonaci l'uscente Pellegrino Spinelli, con a fianco il vicesindaco attuale Calogero Perricone.
A Sant'Angelo Muxaro l'uscente Angelo Tirrito sfida Alfonso Caci.
A Lucca Sicula sono candidati Salvatore D'Azzo e Peppe Puccio, che è stato sindaco dal 2013 al 2018.
A Joppolo Giancaxio sarà possibile scegliere tra l'attuale vicesindaco Domenico Migliara e il consigliere d'opposizione Mariangela Cacciatore.
Domenica 28 maggio ai seggi si voterà dalle ore 7 alle 23, e lunedì 29 dalle 7 alle 15. L'eventuale turno di ballottaggio si svolgerà nelle giornate dell'11 e del 12 giugno con gli stessi orari. Ultimate le operazioni di votazione e di riscontro dei dati, inizierà lo spoglio delle schede.
AGRIGENTOOGGI
Alla camera di commercio di Agrigento tavolo di confronto per lo sviluppo infrastrutturale.
Venerdì 5 maggio prossimo, con inizio alle 9.30, nella sala conferenze della Camera di commercio di Agrigento si riunirà il Tavolo di confronto per lo sviluppo infrastrutturale nel territorio. Prevista la partecipazione di Giuseppe Pace, Presidente Unioncamere Sicilia, Giuseppe Termine, Commissario straordinario della Camera di commercio di Agrigento e Marco Cali, Consulente di Innovazione.
"La dotazione di infrastrutture - sottolinea il commissario della CCIAA di Agrigento Giuseppe Termine - rappresenta, per un sistema economico-produttivo, un aspetto fondamentale per il rafforzamento e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale, in quanto essa è in grado di agevolare l'attività delle aziende presenti a livello locale e allo stesso tempo costituire uno stimolo per l'insediamento di nuove attività produttive. Nel lungo periodo le infrastrutture, proprio per la loro peculiarità, possono contribuire alla crescita economica, nonché aumentare il contenuto tecnologico della produzione. In tale contesto si inserisce il Programma su "Infrastrutture" che, intende proseguire il percorso avviato, con le Camere di commercio Siciliane e gli attori di ciascun territorio, impegnate a svolgere un ruolo di stimolo e raccordo, fornendo al Governo centrale e alle amministrazioni locali, alle istituzioni, analisi, ipotesi di intervento e contributi operativi allo sviluppo delle reti materiali ed immateriali".
SICILIAONPRESS
Attività produttive, terzo avviso "La Sicilia che piace": bando per enti locali, domande entro il 15 maggio
Pubblicato l'avviso "La Sicilia che piace" per consentire agli enti locali di accedere al contributo in conto capitale per sostenere iniziative, campagne promozionali ed eventi a sostegno del sistema produttivo regionale.
Al bando, promosso dall'assessorato regionale alle Attività produttive e finanziato per un totale di 400 mila euro, possono partecipare enti locali, anche in forma associata, ricadenti nel territorio della regione.Si tratta dell'ultimo dei tre avvisi previsti per la promozione dei sistemi produttivi siciliani, dopo quello rivolto alle imprese (800 mila euro) ed alle associazioni di categoria nonché ex Onlus (700 mila).
Il contributo regionale in conto capitale coprirà fino ad un massimo dell'80% del costo dell'intera iniziativa per un massimo di 10 mila euro a progetto, al netto di iva.
L'Amministrazione regionale si riserva di scorrere la graduatoria definitiva qualora la disponibilità delle risorse finanziarie dovesse essere incrementata.
Le istanze all'avviso, corredate della modulistica richiesta, vanno inviate al dipartimento regionale delle Attività produttive all'indirizzo: dipartimento.attivita.produttive@certmail.regione.sicilia.it all'attenzione del Servizio 9, entro le ore 12:00 del 15 maggio 2023.
In coerenza con il Print e con la Strategia regionale dell'innovazione per la specializzazione intelligente 2014-2020 della Regione Siciliana, le iniziative e i progetti presentati devono essere volti a valorizzare i prodotti dei settori agroalimentare, artigianato, nautica ed economia del mare, lapideo e sistema casa (con particolare riferimento a domotica e materiali green), moda e oreficeria (con particolare riferimento a materiali ecosostenibili), tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) e meccatronica.
Sono escluse dalla concessione del contributo le iniziative inerenti la produzione primaria dell'agricoltura, della pesca, dell'acquacoltura e del settore turistico. Non ammesse anche le iniziative che riguardano i prodotti del settore agroalimentare, anche se trasformati, i cui marchi sono sottoposti a tutela da parte di un consorzio riconosciuto (prodotti Doc, Docg, Igt, Igp, Dop e Stg), in quanto oggetto di specifici interventi di sostegno, valorizzazione e internazionalizzazione da parte del competente assessorato dell'Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.
Lo scorso 21 aprile si è inoltre chiusa la raccolta delle istanze per gli avvisi destinati alle imprese e alle associazioni de "La Sicilia che piace" (per risorse complessive pari a 1,5 milioni di euro) che prevedono un contributo regionale in conto capitale dell'80% del costo dell'intero progetto per un massimo di 25 mila euro a progetto (imprese) e 20 mila euro (associazioni).
COMUNICALO
DL LAVORO , Musumeci: più soldi in busta paga e meno oneri
"Più denaro in busta paga, meno onori contributivi e previdenziali a carico del lavoratore e in parte dell'impresa. Abbiamo anche rivalutato la funzione del terzo settore, del volontariato, abbiamo guardato con attenzione al mondo della disabilità. Credo che quello di ieri sia stato un pacchetto di provvedimenti assai significativo che guarda avanti, in una prospettiva destinata, nella proiezione quinquennale di questo Governo, a crescere". Lo ha detto il ministro della Protezione civile del Mare, Nello Musumeci, a Villa Aurea ad Agrigento dove, con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato un protocollo d'intesa per la valorizzazione dell'archeologia subacquea. (ANSA).
QDS
Cultura, turismo e infrastrutture, ministro Sangiuliano: "Importante il Ponte sullo Stretto"
I ministri Musumeci e Sangiuliano ad Agrigento, Capitale italiana della Cultura 2025, parlano di valorizzazione del patrimonio culturale ma anche delle opportunità per il turismo e l'economia.
Si è scritta una pagina importante oggi ad Agrigento, con la sottoscrizione del protocollo di intesa per la collaborazione in materia di conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo tra i Ministeri per la Protezione civile e le Politiche del mare guidato da Nello Musumeci e il Ministero della cultura guidato da Gennaro Sangiuliano.
"Consacrare questo impegno nella città di Agrigento, culla di civiltà nella terra del mare per eccellenza e Capitale della cultura per il 2025, ci è sembrata la scelta più naturale. L'archeologia subacquea - ha detto il ministro Musumeci - costituisce una preziosa occasione di promozione turistica, sia per quello che sta sott'acqua, sia per quello che il mare ci ha consegnato e abbiamo esposto e continuare a esporre".
Presenti alla firma anche l'assessore ai Beni culturali della Regione siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè e il direttore del Parco Valle dei Templi, Roberto Sciarratta.
"Tocca a noi il compito di continuare l'attività di ricerca e studio di quei veri e propri tesori di arte che ancora sono nascosti dal mare e dalla sabbia e che, ogni volta che vengono disvelati, raccontano la ricchezza e la vastità degli scambi commerciali, culturali e religiosi alla base di quella civiltà del mediterraneo di cui c'è ancora molto da scoprire", ha dichiarato il ministro della cultura Sangiuliano.
Turismo, fruizione e valorizzazione dei beni dunque rappresentano i motori di crescita per l'economia del Sud, ma è fondamentale puntare, e creare nuove opportunità di lavoro e creare servizi per tutta la comunità. Ieri in Consiglio dei ministri si è discusso e varato un pacchetto di misure con più soldi in busta paga ai lavoratori, un importante taglio del cuneo fiscale e che guarda avanti in una prospettiva destinata, nella proiezione quinquennale del governo, a crescere.
Sangiuliano, "Ponte importante per la Sicilia"
"Il provvedimento di ieri in Consiglio dei ministri è molto importante, e averlo fatto il giorno del primo maggio è un elemento significativo. Vuol dire che ci facciamo carico del lavoro", dicono i due ministri Musumeci e Sangiuliano ad Agrigento. "Anche perché il lavoro non è solo un fatto salariale - sottolinea Sangiuliano -, che pure è importantissimo, ma è la proiezione delle persone e della loro personalità".
Ma per crescere questa Sicilia deve puntare alle infrastrutture. Agrigento, capitale della cultura 2025, deve iniziare a rimboccarsi le maniche, iniziando a costruire un cronoprogramma delle cose da fare, cercando soluzioni migliori per far rimanere il turista in citta. Dall'altro canto è chiaro che sarebbe di fondamentale importanza pensare a un aeroporto nella città dei Templi e forse anche la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina darebbe i suoi benefici. "Non diciamo sempre manca questo, manca quell'altro, piuttosto pensiamo a guardare quello che Agrigento ha, tanta bellezza e tanta storia" - conclude il ministro alla cultura -. Io sono sempre stato a favore della costruzione del Ponte, perché è importante, e andrebbe a collegare la Sicilia con l'intera Europa".
TELEACRAS
Regione, verso un mini rimpasto?
Alla Regione, dopo 7 mesi di attività, si profila un "tagliando" all'Esecutivo, che potrebbe tramutarsi anche in una mini - ricomposizione della giunta. Armao rientra come consulente.Alla Regione, dopo 7 mesi di attività, si profila un "tagliando" all'Esecutivo, che potrebbe rivelarsi anche una mini - ricomposizione del governo. L'iniziativa si concretizzerebbe dopo le elezioni Amministrative del 28 e 29 maggio, con eventuale ballottaggio l'11 e il 12 giugno. A tal proposito il presidente della Regione, Renato Schifani, ha già annunciato: "Faremo un tagliando alla giunta di governo della Regione. Non si tratta di cambiare questa o quella persona ma di valutare il percorso fatto, e la capacità della giunta nel suo complesso e dei singoli assessori di essere efficaci nei rispettivi settori di competenza". Secondo quanto circola tra la stampa e tra le dichiarazioni più o meno velate degli addetti ai lavori, la poltrona più in bilico sarebbe quella dell'assessore regionale alla Pubblica istruzione e alla Formazione professionale, Mimmo Turano, nel ciclone delle polemiche a Trapani per il sostegno, o meno, al candidato sindaco del centrodestra. In tal caso Schifani si rivolgerebbe alla Lega per indicare un altro assessore al posto di Turano. E se così fosse, il partito di Salvini proporrebbe Vincenzo Figuccia, escluso in prima battuta, legato al segretario regionale Minardo. Turano invece è sponsorizzato dall'assessore alle Politiche agricole, Luca Sammartino. E tra le poltrone ancora meno stabili vi sarebbe anche quella dell'assessore all'Economia, Marco Falcone, di Forza Italia, su cui grava la recente impugnativa da parte del Consiglio dei ministri di alcuni articoli della Finanziaria relativi alla spesa, per circa 800 milioni di euro, del Fondo europeo di sviluppo e coesione. In tale ambito però si procederebbe con i piedi di piombo, sia perché la delega di Falcone, al bilancio, è alquanto delicata e cruciale, sia perché ne deriverebbero inevitabilmente dei contraccolpi in Forza Italia, tra gli azionisti di maggioranza della coalizione di centrodestra a sostegno di Schifani, peraltro anche lui di Forza Italia. Sotto "osservazione" sarebbero anche l'assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, investita dalle vertenze dei precari covid e della sanità privata. E poi ancora Elena Pagana e Francesco Scarpinato, inizialmente mal digeriti dal presidente. Pagana per contrasti con il partito dell'ex assessore Ruggero Razza dopo la mancata candidatura a Catania, mentre attorno all'assessore alla Cultura, Scarpinato, vi sarebbero divergenze dentro il partito. Nel frattempo Gaetano Armao rientra alla Regione. All'ex assessore al Bilancio ieri il presidente Schifani ha affidato l'incarico di curare i rapporti con Bruxelles e col governo nazionale in materia di finanziamenti extra-regionali. Riceverà circa 60 mila euro lordi all'anno (più Iva e contributi previdenziali), anche se l'effetto politico ha un peso specifico molto superiore.