/ Rassegna stampa » 2023 » Maggio » 5 » rassegna stampa del 5 maggio 2023

rassegna stampa del 5 maggio 2023



ITALIAOGGI
Nascono le IG artigianali e industrialiL'originalità e la tradizione che legano i prodotti artigianali e industriali al territorio d'origine saranno tutelabili attraverso l'Indicazione geografica riconosciuta dall'Unione europea, proprio come accade per le specialità e i prodotti tipici dell'agroalimentare.

L'originalità e la tradizione che legano i prodotti artigianali e industriali al territorio d'origine saranno tutelabili attraverso l'Indicazione geografica riconosciuta dall'Unione europea, proprio come accade per le specialità e i prodotti tipici dell'agroalimentare. Il parlamento europeo e il consiglio Ue hanno raggiunto l'accordo sul regolamento proposto dalla commissione (si veda ItaliaOggi del 15/4/2022 e dell'8/3/2023), a difesa della proprietà intellettuale nei settori artigianato e industria. Ora il testo è atteso al via libera formale di europarlamento e consiglio.
L'ombrello europeo riguarderà prodotti come il vetro, i tessuti, le porcellane, le posate, le ceramiche, gli orologi a cucù, ma anche strumenti musicali e mobili. Così, prodotti come il vetro di Murano, il tweed di Donegal, la porcellana di Limoges, le posate di Solingen, i cuchillos de Albacete e le ceramiche di Boleslawiec potranno beneficiare del nuovo regime di protezione
Si tratta, insomma, di prodotti che - pur godendo di una reputazione importante a livello Ue, e qualche volta, a livello mondiale - non dispongono ad oggi di un regime normativo europeo che ne riconosca e tuteli il collegamento tra la fama e l'origine, da cui deriva la qualità intrinseca dei prodotti.
Oltre a difendere il know-how tradizionale delle produzioni sul mercato dell'Unione, la nuova normativa lo protegge anche online. E punta ad estenderne il riconoscimento anche nei mercati extra-Ue. I consumatori, grazie alla nascita delle IG artigianali e industriali potranno effettuare scelte più informate; le produzioni, invece, potranno attrarre competenze e generare posti di lavoro. Ma andiamo con ordine.
Lo scudo sulle nuove IG. Il target di Bruxelles è ricomporre le tutele oggi frammentate e parziali esistenti a livello di singolo stato membro. Il regolamento, oltre a proteggere l'artigianato e l'industria anche on line, consente di agire contro i prodotti contraffatti. Anche se venduti via web.
Domande di tutela. Il regolamento consente una registrazione semplice ed economica delle Ig artigianali e industriali, mediante un processo di a due livelli: i produttori potranno presentare le loro istanze all'autorità nazionale designata a riguardo; questa poi presenterà le domande accolte all'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) per un'ulteriore valutazione e approvazione. Per le attività che operano negli stati che non dispongono di una propria procedura di registrazione delle Ig, sarà possibile fare domanda diretta all'Euipo per la tutela.
Autocertificazioni e tutela internazionale. Il nuovo regolamento facilita alle pmi la registrazione delle Ig e consente ai produttori di auto-dichiarare la conformità dei propri prodotti alle specifiche richieste alle produzioni tutelate, rendendo il sistema più leggero e meno costoso. In più, viene garantita piena compatibilità con la protezione internazionale oggi assicurata alle Indicazioni geografiche, consentendo ai produttori di Ig artigianali e industriali, registrati come tali, di proteggere i propri prodotti in tutti i paesi firmatari dell'Atto di Ginevra sulle denominazioni d'origine e le indicazioni geografiche, per come è stato definito dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Ompi), a cui l'Ue ha aderito nel novembre 2019. In più, il regolamento consentirà anche di tutelare sul mercato europeo le Ig dei paesi extra-Ue
Incentivi ai produttori. Il regolamento, infine, consente di erogare incentivi ai produttori di Ig artigianali e industriali, specie alle pmi, affinché investano in nuovi prodotti autentici e creino mercati di nicchia. L'obiettivo è di aiutare a mantenere competenze uniche che potrebbero sparire, specie nelle regioni rurali e meno sviluppate d'Europa. Puntando anche ad attrarre turisti e a generare posti di lavoro altamente qualificati in loco.




ITALIAOGGI
I comuni del Sud non sono in ritardo con i bandi PnrrSui 34 miliardi assegnati ai sindaci per progetti finanziati con i fondi del Recovery Plan, il 36,2% è andato ai municipi del Nord, il 18,9% al Centro e il 44,9% al Sud, ossia una fetta molto più consistente della soglia minima del 40% prevista per il Mezzogiorno.

I comuni del Sud non sono in ritardo con i bandi Pnrr. Sui 34 miliardi finora assegnati ai sindaci per progetti finanziati con i fondi del Recovery Plan, il 36,2% è andato ai municipi del Nord, il 18,9% al Centro e il 44,9% al Sud, ossia una fetta molto più consistente della soglia minima del 40% prevista per il Mezzogiorno.
I comuni della Sicilia e della Lombardia sono i beneficiari della quota più ampia di risorse, rispettivamente con l'11,4% e l'11,2%. Seguono i comuni della Campania, con il 10,6% delle assegnazioni, quelli del Lazio a quota 9,1% e quelli della Puglia, con l'8,3% delle risorse.
E' quanto emerge dai dati (aggiornati al 7 marzo) di Ifel, la Fondazione dell'Anci per la finanza locale, che sulla propria piattaforma "Easy", inaugurata un anno fa (si veda ItaliaOggi del 22 aprile 2022) ha caricato da ieri gli importi di spettanza di ciascun comune così come desunti dai decreti e delle graduatorie Pnrr pubblicate dalle amministrazioni.
La sezione #PnrrinComune del portale Easy permette di visualizzare le assegnazioni degli investimenti Pnrr evidenziando in quali missioni e componenti (o investimenti e riforme) è coinvolto un singolo comune, nonché le assegnazioni di cui risulta beneficiario alla data di aggiornamento del database.
Una seconda modalità di navigazione permette, invece, di consultare le stesse risorse assegnate per territorio, missione e componente, divise per ripartizioni geografiche (singole regioni o singole province).
Ebbene, alla data del 7 marzo la distribuzione per missione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate ai comuni evidenziava una prevalenza della Missione 2 dedicata alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica.
Su questa missione è confluito il 41,4% delle risorse complessive con una evidente prevalenza della componente "M2C4: Tutela del territorio e della risorsa idrica" (a cui è andato il 20,6% dei fondi finora assegnati ai comuni) e della componente "M2C2: Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile" destinataria del 16% dei fondi.
Dei complessivi 34,1 miliardi di euro assegnati ai comuni, circa un terzo riguarda la Missione 5 per l'inclusione e la coesione, in particolare la componente "M5C2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore" a cui è andato il 28,4% del totale dei fondi.
Delle somme Pnrr in capo ai comuni meno di un quinto (19,2%) è attribuibile alla Missione 4, o meglio alla sua Componente 1 per il potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido alle università. E questo è un dato che fotografa in modo chiaro le difficoltà che i comuni stanno incontrando nel centrare l'obiettivo che entro il 30 giugno chiama i sindaci a garantire 264 mila nuovi posti in 2 mila comuni. Un'impresa al momento ardua da centrare se non dovesse intervenire una proroga o una rimodulazione degli obiettivi.
Infine, circa il 9% delle risorse assegnate ai comuni ha riguardato la Missione 1 per la digitalizzazione, l'innovazione, la competitività, la cultura e il turismo. Di queste il 5,5% ha premiato progetti per la Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella p.a. (come previsto dalla componente M1C1) ed il 3,2% la componente M1C3 su Turismo e cultura 4.0.
Andando ad analizzare la destinazione geografica delle risorse per singole missioni e componenti si apprezza l'ottimo risultato delle regioni del Sud soprattutto nelle missioni 4 (Istruzione e ricerca) e 5 (Inclusione e coesione). In quest'ultima missione, sono i comuni della Sicilia ad essersi aggiudicati la fetta maggiore di risorse con 1,4 miliardi di euro. A seguire la Puglia con 1,2 miliardi e la Campania con 1,18 miliardi.
Nell'istruzione, su 6,5 miliardi totali, 892 milioni sono andati ai comuni della Campania, seguiti da quelli della Lombardia (728 milioni). I comuni lombardi sono invece in testa per le assegnazioni relative a bandi e investimenti green (Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica) che ammontano a 1,78 miliardi di euro. A seguire la Sicilia con 1,69 miliardi.
Infine, un dato sulla distribuzione dei fondi per classi demografiche. Dal database dell'Ifel risulta che al 7 marzo un quarto delle assegnazioni (24,3%) è in capo ai piccoli comuni fino a 5.000 abitanti (che rappresentano il 70% dei municipi italiani) mentre i restanti tre quarti di risorse (75,7%) sono assegnati ai comuni oltre i 5.000 abitanti.
"Questi dati dimostrano che i comuni stanno facendo la loro parte pur con tutte le difficoltà dovute anche alla carenza di personale", ha commentato il presidente di Ifel e sindaco di Novara Alessandro Canelli. "Sono state già bandite 35 mila gare per un valore di 17 miliardi e 732 mila euro su un totale di assegnazioni agli enti locali pari a 34,1 miliardi di euro. Ma in assenza di un'anagrafica completa degli interventi e del relativo soggetto attuatore anche i pagamenti si bloccano, come stanno segnalando moltissimi comuni". Il problema ruota attorno alla farraginosità del sistema di rendicontazione Regis. Ma nonostante si tratti di un problema noto non è stato adeguatamente affrontato nella conversione in legge del decreto Pnrr ter (dl 13/2023). "Se il progetto non si trova nel Regis non arrivano i finanziamenti, che devono quindi essere anticipati integralmente dal Comune", ha spiegato Canelli che è anche il responsabile finanza locale dell'Anci. "Il sistema non deve ritardare i pagamenti perché nei casi di maggior tensione finanziaria, ci sono rischi concreti di default per i comuni".









































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO