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rassegna stampa del 16 maggio 2023

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Il presidente della Regione, Renato Schifani, rilancia i temi dell'insularità e dell'autonomia differenziata".
 Raffaele Lombardo si schiera al suo fianco. Calderoli atteso in Assemblea.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, a cavallo tra l'anniversario dell'Autonomia Siciliana, il vertice di maggioranza e il consuntivo dei primi sei mesi di legislatura, rilancia il tema dell'insularità e dell'autonomia differenziata, ribadendo la necessità di modifiche all'iniziativa di legge del ministro Calderoli, approvata dal governo e adesso all'esame del Parlamento. E afferma: "Oggi, come governo regionale, dobbiamo dare efficienza alla spesa, concentrandola su grandi investimenti, soprattutto nelle infrastrutture e nei collegamenti, affrontando, prima di tutto, il divario determinato dall'insularità. E' un principio previsto dalla Costituzione come condizione che impone alla Repubblica di promuovere le misure necessarie a rimuoverne gli svantaggi. L'insularità negli anni ha determinato ritardi nello sviluppo sociale ed economico della nostra terra, riducendo di fatto i nostri diritti rispetto ai cittadini del resto della Penisola". E poi, in riferimento più nel dettaglio al disegno di legge "Calderoli", aggiunge: "Il regionalismo differenziato, il cui esame è già avviato dal Parlamento nazionale, impone di considerare i livelli essenziali delle prestazioni e i doveri di solidarietà. E su questo abbiamo chiesto e ottenuto precisi impegni. Inoltre deve costituire per l'autonomia siciliana l'occasione per modernizzare le sue istituzioni, rendendole più efficienti e responsabili, per riformare le Province, riorganizzare la pubblica amministrazione, semplificando le procedure e snellendo la burocrazia, accrescendo la qualità dei servizi". E poi conclude: "L'autonomia differenziata è una scommessa, e io mi aspetto da parte dei nostri ministri un'attenzione forte, in particolare per la nostra Sicilia. Il Parlamento nazionale sul tema dell'insularità ha stanziato soltanto 10 milioni, troppo pochi. Non accetteremo che la prossima finanziaria renda evanescente questo principio costituzionale che la Sicilia ha conquistato con le altre isole. E una quota dovrà essere destinata alla riduzione del costo dei trasporti, a partire dai voli. L'appello che rivolgo è a tutte le componenti politiche, sindacali, sociali e culturali della nostra Regione, per lavorare, aprendo un confronto leale, e affrontare insieme le sfide". E subito al fianco delle istanze di Schifani si è schierato l'ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che ha invitato i deputati regionali del Movimento per le Autonomie ad intestarsi la battaglia per vigilare sulla riforma. Infatti, i deputati Giuseppe Castiglione, Giuseppe Lombardo e Giuseppe Carta si sono rivolti al presidente dell'Ars, Gaetano Galvagno, affinchè solleciti un incontro con il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, a Sala d'Ercole. E sottolineano: "Il dibattito politico e istituzionale attualmente in corso tra Governo nazionale e Regioni sul tema dell'attuazione della riforma, necessita, a nostro avviso, di un ulteriore momento di confronto da svolgere nella sede del nostro Parlamento regionale, finalizzato a chiarire aspetti ancora oscuri della riforma, con particolare riferimento alla questione della distribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali, poste a garanzia di un'equa distribuzione di servizi e prestazioni a tutte le Regioni, anche a quelle speciali".


lentepubblica.it
Congedo per gravi motivi famigliari: cos'è e quando richiederlo.


In caso di eventi improvvisi, che coinvolgono la famiglia, il dipendente può usufruire del congedo per gravi motivi famigliari: ecco di cosa si tratta.Congedo per gravi motivi famigliari: come sappiamo, il congedo è un periodo di astensione dal lavoro, che il dipendente può richiedere in alcuni casi.
Ad esempio, in caso di matrimonio c'è il congedo matrimoniale, per assistere i propri figli c'è il congedo parentale, in caso di esami c'è il permesso per motivi di studio, etc.Esiste, però, anche il congedo per gravi motivi famigliari, di cui il dipendente può usufruire nel caso avvengano fatti o eventi straordinari, che interessano il suo nucleo famigliare.Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio e quando può essere richiesto.Congedo per gravi motivi famigliari: cos'è e come funzionaIl congedo per gravi motivi famigliari può essere richiesto dai dipendenti, sia pubblici che privati, che devono assentarsi dal lavoro, per motivi riguardanti la propria situazione personale o quella dei propri famigliari.
Si tratta di un congedo non retribuito, previsto dal decreto ministeriale n°278 del 21 luglio 2000.
Può essere richiesto per gravi motivi legati alla situazione:Propria;Del convivente;Dei parenti o affini entro il 3° grado disabili;Dei seguenti soggetti non conviventi: coniuge o parte dell'unione civile, figli, genitori, generi e nuore, adottanti, suoceri, fratelli e sorelle.A meno che non sia prevista una durata minima, il dipendente può rientrare in anticipo dal congedo, comunicandolo prima all'azienda. Se il datore di lavoro ha proceduto con un'assunzione a tempo determinato, per coprire il dipendente in congedo, bisogna dare un preavviso di almeno 7 giorni.Inoltre, occorre sottolineare che il dipendente, durante il congedo per gravi motivi famigliari, non percepisce alcuna retribuzione e non matura ferie, mensilità aggiuntive, TFR e anzianità di servizio.




Assunzioni nel Pubblico Impiego: vincoli di finanza pubblica.


Con la delibera 4/2023 la Corte dei Conti, Sezione delle Autonomie, si occupa della verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica ai fini delle assunzioni nel Pubblico Impiego.La questione sottoposta dalla Sezione regionale di controllo della Puglia si riferisco all'eventualità che il Decreto Legislativo 75/2017 costituisca un limite al superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni. Nello specifico si valuta anche l'ipotesi di assunzioni effettuate nel regime temporale prorogato e se il rispetto dei vincoli di finanza pubblica debba essere valutato con riferimento all'intero quinquennio 2012-2016, secondo l'interpretazione letterale della disposizione o, invece, al quinquennio antecedente alla data di maturazione dei requisiti.
I giudici contabili, con la delibera n. 4/2023 ritengono impossibile interpretare in modo «dinamico» o «creativo» la norma.
L'anomalia non può essere sanata con una lettura «dinamica» intendendo cioè il dettato normativo come vincolo fissato al quinquennio precedente.Nella disposizione non c'è alcun appiglio ad una lettura diversa: si citano espressamente tali anni e che all'allungamento operato in più occasioni da parte del legislatore del termine entro cui deve maturare l'anzianità triennale non è seguita alcuna revisione di quell'ulteriore arco temporale.La sezione autonomie della Corte dei Conti ha evidenziato che nel testo iniziale veniva consentita la stabilizzazione di coloro che al 31 dicembre 2017 avevano maturato tre anni di anzianità a condizione che nell'intero quinquennio precedente l'ente avesse rispettato i vincoli di finanza pubblica.Lo spostamento in avanti dei termini entro cui l'anzianità può maturare e non di quelli di salute finanziaria ha determinato una condizione di discontinuità temporale: si può stabilizzare fino a quest'anno e al prossimo, a seconda della tipologia di intervento, ma il rispetto dei vincoli di finanza pubblica è fissato al quinquennio 2012/2016.Non sussiste infine contrasto con i principi dettati dalla Costituzione, che consentono al legislatore statale di dettare vincoli finanziari alle assunzioni.



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Previsti nuovi lavori sulla viabilità di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

 Il Settore Contratti e Gare ha infatti fissato per le ore 12:00 del prossimo 5 giugno 2023 il termine per la presentazione delle offerte relative alla gara d'appalto per l'Accordo Quadro annuale con un solo operatore economico per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle Strade Provinciali n. 35-A Portella di Sciacca-Lucca Sicula, 35-B Lucca Sicula-bivio SS 380 e delle SPC ex consortili n. 13 Milazzo-Lazzarino, n. 8 Sciacca-Sambuca di Sicilia e n. 9 Pantaliano-Scunchipiano.La procedura di gara sarà effettuata integralmente in modalità telematica e con inversione procedimentale, e pertanto verranno ammesse solo le offerte presentate attraverso il Portale Appalti del sito istituzionale del Libero Consorzio www.provincia.agrigento.it. L'importo complessivo dell'appalto è di 389.000,00 euro, compresi oneri per la sicurezza (non soggetti a ribasso) di 12.000,00 euro, mentre l'apertura delle offerte telematiche è prevista a partire dalle ore 8:30 del 6 giugno nella sala gare del Gruppo Contratti del Libero Consorzio (Via Acrone, 27, Agrigento).












































































































































































































































































































































































































































































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