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rassegna stampa del 20 giugno 2023

gds.it
La scommessa di Cuffaro: Dc oltre la doppia cifra alle elezioni provinciali in Sicilia


Non so se per le provinciali si voterà a novembre come pensa il presidente Renato Schifani, noi siamo pronti a novembre o a maggio. Faremo un grande risultato, non mi sbilancio ma siamo abbondantemente oltre le 2 cifre. Solo oggi ho dato il benvenuto a dieci consiglieri comunali». Così il leader della Dc, Totò Cuffaro, parlando a dirigenti e simpatizzanti riuniti nella segreteria del partito per fare un bilancio del primo anni di attività amministrativa a Palermo.«Partendo dal nulla ma dalle idee e dai valori, siamo riusciti in due anni a creare una straordinaria comunità di persone. Siamo una grande famiglia di democristiani: un partito libero, aperto, plurale e democratico. Adesso dobbiamo stare ulteriormente attenti, perché potrebbe esserci un allargamento della nostra famiglia e allora dobbiamo essere severi e puliti, se lo saremo tra quattro anni stravinceremo dappertutto», ha continuato.Parlando alla platea, Cuffaro ha poi aggiunto: «In un anno di amministrazione comunale non ho mai avuto il bisogno di chiedere nulla, zero. La Dc non è più un partito delle prebende e dello scambio elettorale, ma è il partito a servizio delle persone. Abbiamo costruito dentro il Consiglio comunale una squadra straordinaria; vedere tante persone motivate e coraggiose e mi emoziona pensare che due anni fa tutto questo poteva essere una follia. Questo mi responsabilizza e ci impone di essere severi con noi stessi e puliti. Non partito pulito non c'è in giro neanche tra quelli che pensano di essere moralizzatori».
E sottolinea: «Lo sapevo che alla Regione mi avrebbero lasciato due assessorati che consideravano di serie b, ma li ho presi. Ora mi dicono, ma l'assessorato agli Enti locali fa le nomine? Eh sì, voi dividete pure gli assessori che gestiscono fondi. Nessuno voleva la delega alla Famiglia, adesso sfido tutti: fatevi un giro per vedere se negli altri assessorati c'è la metà delle persone che viene da noi».Infine, la scommessa: «Da questo momento il tempo che dedicherò alla Sicilia sarà più risicato, perché andrò in giro per l'Italia avendo scommesso di fare le liste della Dc per il Parlamento europeo». «Il sogno c'è, e se oltre al dream ci mettiamo il drink è meglio», ha ironizzato Cuffaro riferendosi alla gaffe ('I am a drink') che ha commesso qualche settimana fa, diventata virale sui social, storpiando la celebre frase di Martin Luther King (I have a dream).



Approvato dalla giunta regionale il disegno di legge sul nuovo Codice degli appalti
L'assessore Aricò: «Puntiamo sulla semplificazione delle procedure». La parola passa all'Ars.



Approvato dal governo regionale il disegno di legge sul nuovo Codice degli appalti pubblici. Il testo, predisposto dall'assessorato alle Infrastrutture, guidato dall'assessore Alessandro Aricò, modifica la legge regionale 12/2011 e recepisce la norma nazionale (decreto legislativo 36/2023) che sarà efficace dal primo luglio anche in Sicilia. Il disegno di legge introduce una Centrale di committenza unica regionale, articolata in una Centrale unica di committenza per beni e servizi, sotto il controllo dell'assessorato dell'Economia, e in una Centrale unica di committenza per gli appalti di lavori pubblici e di servizi di ingegneria e architettura - ex Urega - incardinata presso il dipartimento regionale Tecnico dell'assessorato delle Infrastrutture. «Si tratta di un'importante norma di riforma - dice l'assessore Aricò - che recepisce il Nuovo codice dei contratti pubblici. Nei prossimi anni saremo chiamati a gestire importanti risorse economiche, provenienti dal Pnrr e dalla Programmazione europea 2021-2027, che consentiranno di cambiare il volto infrastrutturale della Sicilia. In quest'ottica era determinante garantire un quadro normativo chiaro. Ricorrendo all'autonomia statutaria abbiamo predisposto un testo che recepisce quello nazionale, ma introduce anche alcune norme migliorative, puntando soprattutto sulla semplificazione delle procedure». In particolare, il nuovo disegno di legge consentirà di snellire molto le procedure e di ridurre i tempi di approvazione: prevede l'abrogazione del parere tecnico contenuto nell'articolo 5 comma 3 della legge regionale 12/2011, garantendo così l'allineamento al Nuovo codice degli appalti. Ma la vera novità riguarda la Commissione lavori pubblici, in cui arriveranno adesso soltanto i progetti con importo superiore a 30 milioni di euro, a fronte dei 15 attuali, consentendo a circa l'80 per cento dei progetti di andare direttamente in Conferenza dei servizi indetta dal Rup. Questo garantirà un dimezzamento dei tempi per l'acquisizione dei pareri sui due livelli di progettazione previsti dal nuovo Codice. Il disegno di legge sarà inviato domani alla presidenza dell'Ars, per passare poi al vaglio della quarta Commissione e dell'Aula.


giornale di sicilia
Strade dissestate, interventi in due Provinciali

Il Libero consorzio comunale interverrà su due importanti vie di collegamento interne con lavori di manutenzione straordinaria progettati dallo staff tecnico del settore infrastrutture stradali. È stata infatti aggiudicata la gara per l'accordo quadro annuale con un solo operatore economico per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria lungo le strade provinciali 19-B «San Biagio Platani-Alessandria della Rocca» e 31 «Cattolica Eraclea-Cianciana». I lavori inizieranno subito dopo la firma del contratto d'appalto, e saranno eseguiti dall'impresa S.G.S SRL (avvalente) - Salvatore Bellia (ausiliaria) con sede ad Agrigento, che ha offerto il ribasso del 31,223%, per un importo contrattuale di 480 mila euro più Iva, compresi 14.400 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. I lavori sono stati finanziati con decreto del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile di concerto con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e con il Ministero dell'Economia e delle finanze, per la ripartizione ed utilizzo dei fondi per la messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete viaria per l'accessibilità delle aree interne. Intanto, il personale stradale, in seguito ai ripetuti furti di guardrail e segnaletica lungo alcune strade provinciali, ha presentato denunce alle autorità di polizia giudiziaria contro ignoti. Da tempo, infatti, si susseguono queste attività criminose che vanificano in parte il grande impegno del Libero consorzio per il miglioramento delle condizioni di sicurezza della fitta rete stradale di propria competenza. Tra gli ultimi furti, compiuti per alimentare il mercato illegale della vendita di metallo, quelli che si sono registrati lungo la strada provinciale Licata-Contrada Cascino-Montesole dove sono stati divelti e sottratti diversi segnali stradali indicanti varie situazioni di pericolo e divieti e sulla strada provinciale 67 Licata - Torre di Gaffe, dove sono stati sottratti due segnali indicanti la deformazione del manto stradale. Il settore infrastrutture stradali rafforzerà i controlli.


Perdite per oltre quattro milioni L'Aica chiede i soldi ai Comuni

 Il Cda ha bisogno di trasferimenti correnti per il risanamento

 Acqua pubblica: arriva la prima «patata bollente» per i Comuni soci di Aica, l'azienda idrica che dall'agosto del 2021 ha preso in mano la gestione del servizio di approvvigionamento e distribuzione dell'acqua nell'agrigentino al posto della «fallita» Girgenti acque. I conti dei primi due anni di gestione hanno fatto maturare perdite d'esercizio pari a 4.336.549,36 euro così ripartite: 1.302.697 euro per il 2021 (cioè i cinque mesi di gestione) e 3.033.852,36 euro per il 2022. Adesso il Consiglio d'amministrazione, composto dal presidente Settimio Cantone, da Nuccio Sapia e Carmela Russello, batte cassa e chiede ai Comuni di pagare le perdite subite attraverso trasferimenti correnti tramite ripianamento, pro - quota. «Attraverso la legge regionale 22 - spiegano i componenti del Cda - allo scopo di consentire il passaggio ad una gestione ordinaria ed efficace del servizio idrico integrato nell'ambito territoriale ottimale di Agrigento, scongiurando così il verificarsi di soluzioni di continuità e pregiudizi per l'igiene e l'ordine pubblico, l'assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, dipartimento regionale delle autonomie locali, è autorizzato, per l'esercizio finanziario 2021, ad una erogazione straordinaria pro-quota ai Comuni partecipanti all'Azienda Speciale Consortile Aica» per un importo complessivo di 10 milioni di euro. Risulta, necessario, per i Comuni partecipanti che non hanno aderito alla erogazione straordinaria pro-quota, provvedere al versamento della stessa con gli importi massimi determinati in ragione della popolazione residente. La somma contribuirà a dare la liquidità occorrente per il pagamento dei fornitori del servizio energetico e scongiurare il rischio del mercato della salvaguardia allo scadere dell'attuale convenzione Consip. È chiaro che la delibera del Cda sarà sottoposta all'attenzione dell'assemblea dei sindaci soci di Aica che sarà appositamente convocata dal presidente Alfonso Provvidenza. La situazione debitoria preoccupa la Consulta delle associazioni di Aica. «Purtroppo la perdita di bilancio di 1,3 milioni di euro riscontrata in cinque mesi di attività ha superato i 4 milioni di euro con quella relativa al 2022 - spiega Alvise Gangarossa, presidente della Consulta - ma quel che è peggio è che non si scorge un'adeguata programmazione aziendale che possa affrontare e risolvere queste perdite, o quanto meno non viene resa pubblica». La Consulta si è rivolta al prefetto, Filippo Romano per reiterare la necessità di un incontro con i vertici di Aica supportato dal rilascio della documentazione contabile richiesta e auspica di poter incontrare il rappresentante del Governo così da approfondire le numerose e articolate argomentazioni sulle carenze del servizio idrico, denunciate dagli utenti. Sull'argomento interviene Tony Licata che ha ricoperto, fino a fine maggio il ruolo di delegato del comune di Licata. «Se abbiamo avuto 1,3 milioni di euro di passivo per i quattro mesi del 2021 e 3 milioni nel 2022, senza correttivi strutturali, chissà cosa accadrà nel 2023: c'è il rischio di farci sfuggire di mano la gestione pubblica dell'acqua».


agrigentonotizie.it

Libero consorzio, via a nuovi lavori di manutenzione sulle strade: ecco dove

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interverrà su due importanti vie di collegamento interne con lavori di manutenzione straordinaria progettati dallo staff tecnico del Settore Infrastrutture Stradali. Con determinazione dirigenziale dello stesso Settore è stata infatti aggiudicata la gara per l'Accordo Quadro annuale con un solo operatore economico per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria lungo le Strade Provinciali n. 19-B "San Biagio Platani-Alessandria della Rocca" e n. 31 "Cattolica Eraclea-Cianciana". I lavori inizieranno subito dopo la firma del contratto d'appalto, e saranno eseguiti dall'impresa S.G.S SRL (Avvalente) - Bellia Salvatore (Ausiliaria) con sede ad Agrigento, che ha offerto il ribasso del 31,223%, per un importo contrattuale di 480.749,14 più IVA, compresi 14.422,47 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Seconda in graduatoria l'impresa IMPREFAR SRL, con sede ad Agrigento. I lavori sulle Strade Provinciali n. 19-B e 31 sono stati finanziati con DM n. 394 del 12 ottobre 2021 "Decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile di concerto con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e con il Ministro dell'Economia e delle finanze, per la ripartizione ed utilizzo dei fondi per la messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete viaria per l'accessibilità delle aree interne".


scrivolibero.it
Seconda Sessione Di Esami Per L'attività Di Trasportatore Di Merci Per Conto Terzi Su Strada: Domande Di Partecipazione Entro Il Prossimo 15 Luglio
Dovranno pervenire entro le ore 12:00 del prossimo 15 luglio 2023 le domande di partecipazione alla seconda sessione di esami per il conseguimento dell'idoneità professionale per l'esercizio dell'attività di trasportatore di merci per conto terzi su strada nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali. Il bando, su determinazione del Settore Politiche Attive del Lavoro e dell'Istruzione, Solidarietà sociale, Provveditorato, Trasporti, Urp e Formazione, è pubblicato sul sito istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento www.provincia.agrigento.it Le domande di partecipazione dovranno essere presentate secondo l'allegato "A" del bando.
Possono presentare istanza di partecipazione tutti coloro in possesso, alla data del 15 luglio 2023, dei seguenti requisiti: maggiore età, non essere interdetti o inabilitati giudizialmente, essere in possesso di un titolo di studio di istruzione superiore di secondo grado a seguito di corso di durata triennale, quadriennale o quinquennale, ovvero di avere assolto all'obbligo scolastico e superato un corso di istruzione di secondo grado o un corso di preparazione all'esame presso un organismo appositamente autorizzato.


Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interverrà su due importanti vie di collegamento interne con lavori di manutenzione straordinaria progettati dallo staff tecnico del Settore Infrastrutture Stradali.

 Con determinazione dirigenziale dello stesso Settore è stata infatti aggiudicata la gara per l'Accordo Quadro annuale con un solo operatore economico per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria lungo le Strade Provinciali n. 19-B "San Biagio Platani-Alessandria della Rocca" e n. 31 "Cattolica Eraclea-Cianciana". I lavori inizieranno subito dopo la firma del contratto d'appalto, e saranno eseguiti dall'impresa S.G.S SRL (Avvalente) - Bellia Salvatore (Ausiliaria) con sede ad Agrigento, che ha offerto il ribasso del 31,223%, per un importo contrattuale di 480.749,14 più IVA, compresi 14.422,47 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Seconda in graduatoria l'impresa IMPREFAR SRL, con sede ad Agrigento.I lavori sulle Strade Provinciali n. 19-B e 31 sono stati finanziati con DM n. 394 del 12 ottobre 2021 "Decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile di concerto con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e con il Ministro dell'Economia e delle finanze, per la ripartizione ed utilizzo dei fondi per la messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete viaria per l'accessibilità delle aree interne".


lentepubblica.it

Smart Working nella Pubblica amministrazione anche dopo il 1° luglio 2023? 

 Per il momento si tratta solo di ipotesi: ma si sta pensando a prorogare lo Smart Working (almeno in alcuni casi) nella Pubblica amministrazione anche dopo il 1° luglio 2023. Lo smart working o lavoro agile, dopo la pandemia da Covid-19, è diventato allo stesso tempo una risorsa per molti lavoratori e una buona pratica per aiutare la sostenibilità ambientale, secondo quanto riportato all'interno di un Dossier curato dall'Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile). Inoltre, secondo un'indagine dell'INAPP (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche) molti lavoratori apprezzato lo smart working e vorrebbero continuare su questa linea. In pratica: il 46% dei lavoratori vorrebbe continuare a lavorare da remoto per almeno un giorno a settimana e il 25% spingerebbe per un lavoro da casa per tre o più giorni a settimana. In particolare oltre ai lavoratori del privato anche quelli della Pubblica Amministrazione vorrebbero continuare a giovare di questo strumento. La fine della pandemia, tuttavia, potrebbe incidere negativamente su una possibile proroga. Scopriamo dunque se c'è aria di proroga oppure no e se questa potrebbe riguardare anche il personale del comparto pubblico. La scadenza del 30 giugno 2023 Allo stato attuale, ricordiamo che il prossimo 30 giugno scadrà il diritto allo smart working valido allo stato attuale per: per i lavoratori fragili, sia nel lavoro privato che in quello pubblico e per i genitori con figli under 14, solo nel privato. Lo slittamente dei termini era arrivato lo scorso marzo: grazie a un emendamento al dl Milleproroghe e allo stanziamento di 16 milioni di euro, era stato possibile prorogare lo smart working anche per i dipendenti del settore pubblico (ma solo per i lavoratori fragili) fino alla sopra citata data del 30 giugno 2023. Tuttavia adesso al vaglio ci sono alcune ipotesi per la proroga di queste scadenze, che sono all'esame del Parlamento in vista della scadenza imminente. Smart Working nella Pubblica Amministrazione anche dopo il 1° luglio 2023? Si tratta di una proroga che va in controtendenza rispetto alle decisioni prese in epoca post-pandemia: nonostante il miglioramento delle condizioni sanitarie legate al Covid-19, il Governo avrebbe deciso di prorogare lo smart working fino al prossimo 31 dicembre 2023. In particolare lo prevede un emendamento inserito all'interno del decreto Lavoro, approvato dalla commissione Affari sociali del Senato. Si tratta perà di una misura che ha efficacia a metà, per così dire: lo smart working sarebbe prorogato sì ai lavoratori fragili e genitori con figli fino a 14 anni, ma solo nel settore privato. Rimangono pertanto esclusi coloro che lavorano nel pubblico e quindi per i dipendenti della Pubblica Amministrazione la proroga dello smart working è ancora in bilico. Tuttavia per i dipendenti pubblici si starebbe comunque ragionando sulla possibilità di estendere ancora una volta lo smart working almeno per i lavoratori fragili, ma non ci sono certezze. Nel settore pubblico, infatti, una proroga comporterebbe la ricerca di nuove coperture economiche, a differenza del settore privato. Si pensa anche a una proroga con tempistiche differenti rispetto al settore privato: 31 agosto o 31 settembre invece del 31 dicembre. Ciò nonostante gli spiragli potrebbero aprirsi, per i dipendenti pubblici, dutante l'esame in Aula al Senato previsto nei prossimi giorni. L'obiettivo, ha riferito la relatrice sul Dl lavoro in commissione Lavoro-Sanità del Senato, Paola Mancini (FdI), è di affrontare questo nodo il primo possibile, così da avere più tempo per quantificare l'onere ed eventualmente trovare una soluzione con una riformulazione. Ad escludere tuttavia la possibilità di un'estensione a entrambe le categorie anche nel pubblico impiego è stato direttamente il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo: «Auspico che continui ad esserci la giusta attenzione nei confronti dei fragili. Non siamo più in pandemia, per cui non credo ci sia più l'urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14». Vedremo comunque nei prossimi giorni quali saranno le decisioni del Parlamento: solo allora potremmo scoprire se realmente lo Smart Working rimarrà operativo nella Pubblica amministrazione anche dopo il 1° luglio 2023

















































































































































































































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