RAGUSAOGGI.IT
Ex Province, governo Schifani ko: commissari solo i dirigenti regionali
L'approvazione del disegno di legge sulla proroga a fine 2024 dei commissari nelle ex Province, oggi Liberi consorzi di comuni, doveva essere una formalità nella seduta odierna dell'Assemblea regionale siciliana. Invece, complice il voto segreto, è arrivata una sonora bocciatura per il governo Schifani su un emendamento chiave. Già durante la discussione in Sala d'Ercole le opposizioni hanno paventato il rischio impugnativa del ddl, mentre secondo l'assessore agli Enti locali, Andrea Messina "senza la proroga dei commissariamenti delle ex Province si sarà costretti a indire le elezioni di secondo livello ad agosto, per poi rivotare l'anno prossimo con la nuova legge sull'elezione diretta che si farà - ha sostenuto Messina - sulla scorta delle decisioni che saranno assunte a livello nazionale sull'abolizione della riforma Delrio. Proprio per questo siamo convinti che su questo ddl in discussione non ci sia il rischio dell'impugnativa".
L'emendamento approvato
Un appello che l'aula non ha raccolto: 30 i voti a favore, 25 i contrari all'emendamento che attribuisce il ruolo di commissario ai dirigenti regionali in carica. Poco prima del voto finale, i lavori sono stati sospesi per circa un'ora, un lasso di tempo che non è bastato a sciogliere i nodi anche all'interno della maggioranza.Esecutivo in difficoltàDuro il commento del deputato Pd Antonello Cracolici: "Schifani non si fida di nessuno dei suoi assessori, non ha fiducia nei provvedimenti che ognuno di loro intraprende. C'è una crisi politica vera, ci apprestiamo a vivere una lunga agonia che non sappiamo quando finirà. C'è una continua delegittimazione del presidente nei confronti dei suoi assessori. Stiamo andando tutti a sbattere, c'è un Parlamento fermo perché non ci sono riforme". Prima della seduta il presidente della Regione Renato Schifani ha sostenuto che "oggi in aula all'Ars ci sarà il ddl collegato: ci sono dei nodi politici da sciogliere con gli assessori e i capigruppo di maggioranza, ascoltando anche le opposizioni. Ho sempre detto che il mio governo dialogherà con tutti, sono contro i no pregiudiziali". "Il rispetto tra le istituzioni è essenziale - ha proseguito - ma se qualcuno utilizzando le istituzioni pensa di ricattare questo governo noi andremo avanti. La forza del nostro governo è la serietà e la compostezza, che non è debolezza ma forza, a presidio del benessere dei cittadini".I deputati regionali hanno votato anche il ddl voto sul ridimensionamento scolastico: dopo il voto finale, il testo verrà trasmesso alle Camere.
LASICILIA
All'Ars il dibattito sul collegato: forestali, Asu e ex Province.
Cosa cambiaL'Ars ha iniziato in aula la votazione degli articoli della manovrina
L'Ars ha iniziato in aula la votazione degli articoli della manovrina. La prima norma approvata è quella che assegna le risorse ai lavoratori forestali.La norma sui forestali«Il via libera alla norma che assegna ben 74 milioni per i lavoratori e il settore della Forestazione - commenta l'assessore all'Economia Marco Falcone - è un fondamentale obiettivo raggiunto dal Governo Schifani e dall'Ars nell'ambito del dibattito sul Collegato. Per la prima volta la Regione fronteggia le esigenze del comparto attingendo interamente e solamente alle proprie risorse di bilancio, nel complesso fra la Finanziaria e la misura odierna ben 250 milioni di euro. Sono queste le risposte, in termini di fondi e di intervento strategici per la Sicilia, che intendiamo assicurare ai cittadini».I lavoratori AsuNel corso della discussione del "Ddl collegato" l'aula ha approvato l'articolo 14 del testo che prevede un percorso di fuoriuscita dal bacino del precariato per i circa 4.500 lavoratori Asu, impegnati in questi anni soprattutto negli enti locali. Soltanto i dirigenti regionali commissari in ex ProvinceSoltanto i dirigenti regionali in servizio potranno ricoprire il ruolo di commissari straordinari delle ex Province, in attesa che si legiferi sul tema. E' quanto previsto dall'emendamento al ddl sulla proroga degli incarichi ai commissari dei Liberi consorzi dei Comuni presentato oggi all'Ars dal deputato Pd Dario Safina e approvato a scrutinio segreto con 30 voti favorevoli e 25 contrari, mandando sotto la maggioranza di centrodestra.
giornale di sicilia
Forestali e precari, passano le norme
all'Ars
Sì ai fondi per gli stagionali. Approvata la stabilizzazione dei Pip. Incentivi per gli
Asu
Giacinto Pipitone
Quando il tramonto era già in corso il governo aveva incassato soltanto il voto favorevole sulla norma
che stanzia i 74 milioni destinati a coprire il budget per assumere gli stagionali forestali. Il resto della
Finanziaria bis è rimasto appeso tutto il giorno a un (precario) dialogo dietro le quinte con
l'opposizione. Che per 3 ore all'Ars ha messo in campo un ostruzionismo durissimo.
La norma sui forestali nasce - come ha ricordato l'assessore all'Economia Marco Falcone -
dall'esigenza di riportare a 250 milioni il budget del settore, tagliato per effetto dell'impugnativa della
prima Finanziaria da parte del governo nazionale.
Per il resto la votazione si è arenata per ore sull'articolo (poi approvato) che permette di erogare agli
Asu in un'unica soluzione cinque annualità di stipendio in cambio della fuoriuscita dal settore
«protetto». Una norma avversata dall'opposizione - sia quella del Pd che quella rappresentata dai
grillini - che invece chiedeva maggiori certezza per la stabilizzazione di questi 4.600 precari storici.
Pd e grillini contestano l'efficacia di una recente norma nazionale che pur prevedendo la
stabilizzazione, vincola il posto fisso alle risorse limitate da parte dei Comuni che impiegano questo
personale.
Una norma per incentivare l'esodo è stata approvata pure per i Pip. Ma l'articolo più importante per
quest'altra categoria di precari, approvato pure questo in nottata, è quello che permetterà la
stabilizzazione dei primi 1.166 nella più grande partecipata regionale, la Sas: al prezzo di 7 milioni
subito e 22,5 per ognuno dei prossimi anni. È, questa, una delle misure chiave presentate dal
governo Schifani. Mentre una valanga di emendamenti è arrivata da parte dei deputati della
maggioranza ed è stata criticata dall'opposizione. In particolare quelli che stanziano i 200 mila euro
alla Diocesi di Acireale per il restauro del presepe settecentesco (115 mila euro), la possibilità di
assumere consulenti per «la valorizzazione del patrimonio regionale» (200 mila euro), l'estensione
del contratto dei regionali ai dipendenti del Ciapi. Critiche anche a finanziamenti extra come i 600
mila euro per le iniziative sociali e culturali dei Comuni, i 100 mila euro per il restauro del villino in stile
Liberty Ida Basile a Palermo, i 200 mila euro per una strada a Castelvetrano e i 200 mila per la
videosorveglianza a Chiaramonte Gulfi.
Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia, ha attaccato governo e maggioranza per
aver approvato il testo base in una seduta della commissione Bilancio alla quale non ha partecipato
nessun deputato dell'opposizione.
Ma l'attacco di Cracolici è stato anche il detonatore per l'avvio di una nuova linea del Pd: molto
aggressiva nei confronti del governo. «Schifani non si fida dei suoi assessori, li ha praticamente
commissariati tutti» ha detto Cracolici, aggiungendo poi che «il Parlamento è morto perché il governo
non ha una visione. C'è una crisi politica vera, ci apprestiamo a vivere una lunga agonia. C'è una
continua delegittimazione del presidente nei confronti dei suoi assessori.
Il governo tende la mano ai Comuni, in
arrivo 137 milioni
PROROGA DI UN ANNO PER I COMMISSARI DELLE EX PROVINCE
Dietro le quinte della giornata di voto all'Ars si sono giocate due partite politiche dal peso specifico
enorme. Entrambe riguardano gli enti locali e raccontandole si possono misurare i rapporti di forza
attuali e le manovre per modificarli.
Nella notte fra martedì e mercoledì il governo ha deciso di venire incontro al pressing dell'Anci.
Malgrado i rapporti fra Schifani e il presidente dell'associazione dei sindaci, Paolo Amenta, siano
parecchio complicati il governo ha messo sul tavolo un emendamento a favore dei sindaci che vale
137 milioni. È stato l'assessore all'Economia, Marco Falcone, a illustrarlo: i primi 115 milioni sono la
«restituzione» di un finanziamento destinato a investimenti che era rimasto impigliato nella maxi
impugnativa della prima Finanziaria, gli altri 22 milioni sono l'aumento del fondo per gli enti locali. Un
extra-budget che va incontro alle richieste che l'Anci da settimane faceva sui giornali.
Va detto che l'Anci aveva chiesto molto di più facendo riferimento alle spese per far fronte
all'aumento del prezzo dell'energia e al trasferimento all'estero dei rifiuti. Ma in questa prima fase la
giunta non è riuscita a trovare maggiori risorse, anche se in prospettiva c'è l'assestamento di bilancio
fra qualche mese per stanziare nuovi fondi. «I 137 milioni non sono sufficienti ma permettono di
turare le prime falle. E di riaprire il dialogo col governo» è la sintesi di Amenta, che stamani incontrerà
Falcone e Schifani.
Nulla invece è stato messo sul tavolo per il Comune di Taormina. Mentre l'ultima bozza della
Finanziaria bis prendeva forma c'è stato un fronte di deputati, per lo più di opposizione, che aveva
proposto di accontentare Cateno De Luca. Il neo sindaco della cittadina turistica da giorni minaccia di
bloccare le attività culturali e gli spettacoli al Teatro Antico se la Regione non verserà al Comune
almeno un milione e mezzo extra all'anno assicurando anche una diversa ripartizione degli incassi.
Schifani però non ha voluto cedere al pressing, con De Luca il dialogo è chiuso: «Il governo non è
ricattabile».
Tanto più che con De Luca stanno facendo asse Pd e grillini all'Ars e Italia Viva fuori. E
così neanche un euro è stato stanziato: dunque la battaglia su Taormina promette nuovi sviluppi.
Poco prima del voto della Finanziaria bis è stata invece approvata la leggina proposta dal governo
per prorogare di un anno i commissari straordinari delle ex Province.
In attesa della riforma che
riporterà in vita i vecchi enti reintroducendo il voto diretto da parte dei cittadini, la proroga del
commissariamento voluta dal governo permette di evitare che si svolgano le elezioni di secondo
livello (quelle in cui alle urne sono chiamati solo sindaci e consiglieri comunali del territorio).
Dunque, si avanti come fino a ora accaduto negli ultimi dieci anni. Durante il voto della leggina
governo e maggioranza sono stati battuti in aula, col voto segreto, su un emendamento del deputato
Pd Dario Safina che obbliga a nominare come commissari i dirigenti regionali in carica. Trenta i voti a
favore, 25 i contrari.
Evidente il voto di alcuni franchi tiratori nella maggioranza: il motivo sarebbe
legato all'ambizione di mettere alla guida dei Liberi Consorzi dirigenti a loro vicini (in luogo degli
attuali ex questori ed ex prefetti) in modo da «controllare» l'attività di questi enti fino alle elezioni. Ma
Schifani ha fatto sapere che sarà lui a scegliere i nuovi commissari... Contrari alla proroga i 5 Stelle:
«Non vogliano essere complici dell'approvazione di una norma che sarà certamente impugnata
GDS.IT
Ars, via libera ai soldi per Asu e forestali. Proroga per le province
In attesa della riforma che riporterà in vita i vecchi enti reintroducendo il voto diretto da parte dei cittadini, restano i commissari per evitare che si svolgano le elezioni di secondo livello. Le altre norme approvate
L'Ars si appresta a votare, fra le polemiche, la Finanziaria bis. E in mattinata ha però dato il via a una leggina che permette di prorogare di un anno il commissariamento delle ex Province.
In attesa della riforma che riporterà in vita i vecchi enti reintroducendo il voto diretto da parte dei cittadini, la proroga del commissariamento voluta dal governo permette di evitare che si svolgano le elezioni di secondo livello (quelle in cui alle urne sono chiamati solo sindaci e consiglieri comunali del territorio).Dunque, si avanti come fino a ora accaduto negli ultimi dieci anni. Durante il voto della leggina governo e maggioranza sono stati battuti in aula, col voto segreto, su un emendamento del deputato Pd Dario Safina che obbliga a nominare come commissari i dirigenti regionali in carica. Trenta i voti a favore, 25 i contrari. Evidente il voto di alcuni franchi tiratori nella maggioranza: il motivo sarebbe legato all'ambizione di mettere alla guida dei Liberi Consorzi dirigenti a loro vicini (in luogo degli attuali ex questori ed ex prefetti) in modo da "controllare" l'attività di questi enti fino alle elezioni. Ma Schifani ha fatto sapere che sarà lui a scegliere i nuovi commissari...La votazione della Finanziaria bis, che stanzia fondi, tra l'altro, per i forestali e per la stabilizzazione dei precari Pip, è iniziata tardi per via dell'attacco che il Pd ha sferrato al governo. E' stato soprattutto il presidente della commissione Antimafia, Antonello Cracolici, a criticare le scelte di Schifani: "Non si fida dei suoi assessori, li ha praticamente commissariati tutti". Cracolici ha poi criticato il blitz con cui il centrodestra ha approvato in commissione Bilancio la Finanziaria bis: "ll Parlamento è morto perché il governo Schifani non ha una visione, vive alla giornata e siamo ad appena otto mesi di legislatura. C'è una crisi politica vera, ci apprestiamo a vivere una lunga agonia che non sappiamo quando finirà. C'è una continua delegittimazione del presidente nei confronti dei suoi assessori. Stiamo andando tutti a sbattere, c'è un Parlamento fermo perché non ci sono riforme - ha aggiunto Cracolici - C'è un totale disimpegno rispetto agli obiettivi di amministrare questa terra o il tirare a campare. Ci sono assessori che non parlano perché temono di essere messi fuori dalla giunta, assessori che non partecipano alle riunioni dell'esecutivo. C'è un clima imbarazzante. Per me un governo debole è tutta salute, ma lo è per i siciliani? C'è un governo? C'è un presidente della Regione che parla alla Sicilia attraverso il Parlamento o c'è una perenne resa dei conti? Schifani non si fida di nessuno dei suoi assessori, non ha fiducia nei provvedimenti che ognuno di loro intraprende. C'è una sorta di commissariamento permanente".
Le stesse cose ha poi ridetto un altro deputato Pd, Nello Dipasquale, a conferma che la nuova linea del Pd regionale è quella di un attacco frontale al governo: "Siamo pronti alla mobilitazione" ha annunciato Dipasquale.In serata il via libera alla norma che assegna ben 74 milioni per i lavoratori e il settore della Forestazione, nell'ambito del dibattito sul Collegato. «Per la prima volta la Regione fronteggia le esigenze del comparto attingendo interamente e solamente alle proprie risorse di bilancio, nel complesso fra la Finanziaria e la misura odierna ben 250 milioni di euro. Sono queste le risposte, in termini di fondi e di intervento strategici per la Sicilia, che intendiamo assicurare ai cittadini», afferma l'assessore all'Economia Marco Falcone.
Approvato anche l'articolo 14 del testo che prevede un percorso di fuoriuscita dal bacino del precariato per i circa 4.500 lavoratori Asu, impegnati in questi anni soprattutto negli enti locali.
LIVESICILIA
Ars, ok a norme di due ddl ma il governo va sotto su emendamentoIn aula i disegni di legge sulla proroga dei commissari delle ex province e contro il dimensionamento scolastico.
PALERMO - L'Ars ha approvato le norme del disegno di legge-voto, da trasmettere al Parlamento nazional, sul "dimensionamento scolastico" e quelle del ddl che proroga i commissari delle ex province. Disco verde contro dimensionamento scolasticoManca solo il voto finale ai testi che si terrà al ritorno dei deputati in aula dopo lo stop della seduta. Il disegno di legge voto contro il dimensionamento scolastico per impegnare il governo regionale a farsi sentire al Parlamento è stato illustrato in aula dalla dem Valentina Chinnici e supportato dagli interventi di diversi parlamentari del Pd. Il pentastellato Lugi Sunseri e i dem Catanzaro e Safina hanno lamentato l'assenza del presidente Schifani in occasione della discussione. Il presidente della quinta commissione Fabrizio Ferrara ha rassicurato le opposizioni dicendo che su certi temi c'è sentimento comune che mette al primo posto il bene del territorio. Gli articoli del ddl passano così in aula con un voto all'unanimità.Commissari: il governo va sotto su emendamento dem
Più complicato l'iter d'aula per l'altro ddl al centro della seduta di oggi. Al centro della contesa la norma che proroga nuovamente i commissari delle ex province in attesa che si legiferi sul tema. Sul rischio concreto di impugnativa sono intervenuti la pentastellata Martina Ardizzone e il dem Antonello Cracolici.
la norma, al vaglio del parlamento, che proroga i commissari delle città metropolitane e dei liberi consorzi fino al 2024, come le precedenti, è a rischio di impugnativa in assenza della legge che reintroduce le province. Un rischio che secondo l'assessore Andrea Messina, viste le rassicurazioni del ministro Calderoli sulla celerità che il parlamento legiferi, è scongiurato dal fatto che presto si arriverà anche a una norma regionale (il prolungamento del commissariamento eviterebbe di indire elezioni di secondo livello per poi indire l'elezione diretta dell'organo politico). Se l'onorevole Di Pasquale bolla le nuove province "inutili" senza le necessarie coperture finanziarie e la forzista Luisa Lantieri ad attirare l'attenzione. La deputata di maggioranza infatti invita il governo a mettere in campo un'azione di spoil system sui commissari (che a differenza dei parlamentari non sono sottoposti all'indice di gradimento degli elettori). Una richiesta che le costa una battuta da parte di Ismaele La Vardera: "Benvenuta all'opposizione". Il deputato Pd Dario Safina propone un emendamento (che incassa il parere contrario di Commissione e governo) per far sì che soltanto i dirigenti regionali in servizio possano ricoprire il ruolo di commissari. L'emendamento viene approvato a scrutinio segreto con 30 voti favorevoli e 25 contrari: governo va sotto. L'articolato del ddl alla fine della seduta incassa il via libera dell'aula.
AGNOTIZIE.IT
Ars, approvata la proroga delle Province: ok alla norma sui forestali
Una proposta di modifica a un disegno di legge da parte del deputato Pd Dario Safina obbliga a nominare come commissari i dirigenti regionali in carica. Trenta i voti a favore, 25 i contrari
Soltanto i dirigenti regionali in servizio potranno ricoprire il ruolo di commissari straordinari delle ex Province, in attesa che si legiferi sul tema. E' quanto previsto dall'emendamento al ddl sulla proroga degli incarichi ai commissari dei Liberi consorzi dei Comuni presentato all'Ars dal deputato Pd Dario Safina e approvato a scrutinio segreto con 30 voti favorevoli e 25 contrari, mandando sotto la maggioranza di centrodestra. "C'è un parere dell'ufficio legale legislativo - ha spiegato Safina - che nell'ultima tornata di nomina dei commissari ha chiarito che commissari possono essere nominati solo i dirigenti regionali. Poiché la giunta di governo su questo però non si è adeguata il senso del mio emendamento è stato quello di evitare ulteriori nomine illegittime".Il prolungamento del commissariamento, che ha incassato nelle scorse ore il parere favorevole dell'Aula, eviterà di indire elezioni di secondo livello, (ad eleggere i vertici dei Liberi Consorzi avrebbero dovuto essere i consiglieri comunali) sempre annunciate ma mai effettuate.In seguito l'Ars ha iniziato in aula la votazione degli articoli della manovrina. La prima norma approvata è quella che assegna le risorse ai lavoratori forestali. "Il via libera alla norma che assegna ben 74 milioni per i lavoratori e il settore della Forestazione - dice l'assessore all'Economia Marco Falcone, dopo l'approvazione della norma sul settore Forestazione prevista nella manovra in discussione all'Ars - è un fondamentale obiettivo raggiunto dal Governo Schifani e dall'Ars nell'ambito del dibattito sul Collegato. Per la prima volta la Regione fronteggia le esigenze del comparto attingendo interamente e solamente alle proprie risorse di bilancio, nel complesso fra la Finanziaria e la misura odierna ben 250 milioni di euro. Sono queste le risposte, in termini di fondi e di intervento strategici per la Sicilia, che intendiamo assicurare ai cittadini".Così il capogruppo del M5S all'Ars, Antonio De Luca, in relazione al disegno di legge che proroga i commissari dei liberi Consorzi e delle città metropolitane. "Non vogliano essere complici dell'approvazione di una norma che sarà certamente impugnata. Chi la sosterrà se ne assumerà la responsabilità. Le norme sgangherate - dice Antonio De Luca - sembrano essere ormai il marchio di fabbrica del governo Schifani, come dimostra il record di impugnative collezionate da questo esecutivo in pochissimi mesi. E meno male che il presidente dell'Ars Galvagno, un mese fa, aveva affermato che difficilmente la sua presidenza si sarebbe assunta altri rischi su norme che potevano essere impugnate"."Finora, comunque - ha detto Antonio De Luca in aula, riferendosi alla gestione delle ex Province - il governo regionale non sembra aver nominato commissari straordinari, ma commissari liquidatori, visto che questi enti sono stati abbandonati e ora risultano disastrati sotto ogni punto di vista. Se sono rimasti in piedi è solo grazie alle risorse finanziarie fatte arrivare dal governo Conte".Questo un passaggio dell'intervento del deputato Pd all'Ars, Antonello Cracolici: "Questo governo da cinque mesi si tiene in piedi con annunci di rimpasto. Si vive alla giornata e l'attività amministrativa è caratterizzata dal galleggiamento, con il Parlamento che è inoltre paralizzato: così si va a sbattere. Il presidente della Regione non si fida di nessuno dei suoi assessori e c'è un commissariamento permanente di questi - ha aggiunto -, cosa che il governatore non può fare". Secondo Cracolici "c'è una crisi politica del governo, che va affrontata se si vogliono affrontare - ancora il deputato dem - i problemi dei siciliani".
Critiche anche sul ddl Collegato: "Siamo davanti a una marmellata, senza visione né disegno. Questo governo è al capolinea - ha concluso -. O c'è una svolta da parte da chi lo presiede, oppure ci apprestiamo a vivere una lunga agonia che non sappiamo quando finirà".
BLOGSICILIA.IT
Proroga commissari delle ex provincie, Governo battuto in aula su un emendamento, "Si rischiano elezioni ad agosto"
Governo e maggioranza battuti in aula, col voto segreto, su un emendamento al ddl di proroga dei commissari nelle ex Province.
Trenta i voti a favore, 25 i contrari. Il ruolo di commissario potrà essere attribuito ai dirigenti regionali in carica.Nei giorni scorsi gli uffici dell'Ars hanno messo in guardia dal rischio impugnativa dopo il pronunciamento fatto dalla Corte costituzionale
Le parole dell'assessore Messina"Se adesso non proroghiamo i commissariamenti delle ex Province saremo costretti a indire le elezioni di secondo livello ad agosto, per poi rivotare l'anno prossimo con la nuova legge sull'elezione diretta che si farà sulla scorta delle decisioni che saranno assunte a livello nazionale sull'abolizione della riforma Delrio.
Proprio per questo siamo convinti che su questo ddl in discussione non ci sia il rischio dell'impugnativa". Così l'assessore regionale agli Eni locali, Andrea Messina, intervenendo all'Ars, dove è in corso l'esame del ddl per la proroga dei commissariamenti delle ex Province.
Il dimensionamento scolastico.
L'Ars ha approvato le norme del disegno di legge-voto, da trasmettere al Parlamento nazional, sul "dimensionamento scolastico". Manca solo il voto finale al testo.Il ddl per ripudiare la mafia.
All'Ars approda un ddl (disegno di legge) per sostenere madri e figli che decidono di ripudiare la mafia e allontanarsi dal nucleo familiare. Un testo che ha messo d'accordo trasversalmente diverse forze politiche. Un plauso arriva dall'ordine degli assistenti sociali.Il plauso"L'ordine degli assistenti sociali di Sicilia plaude al Ddl trasversale firmato da tutti i capogruppo all'Ars per trasformare in legge il progetto 'Liberi di Scegliere' del giudice Roberto Di Bella". Lo dice in una nota il presidente degli assistenti sociali dell'Isola, Giuseppe Ciulla. Viene sottolineata l'importanza di dare "sostegno normativo ad un protocollo sperimentale". Testo che, sempre secondo Ciulla, "ha dimostrato nei fatti la sua utilità e che ha permesso già a più di 100 giovani e a molte madri di ricostruirsi una vita lontano dai contesti mafiosi di appartenenza".Safina "Cambieranno i vertici delle ex Provincia Sicilia""Soltanto i dirigenti regionali in servizio potranno ricoprire il ruolo di commissari straordinari delle ex Province, in attesa che si legiferi sul tema". Lo ha ribadito in una nota il deputato trapanese del Pd Dario Safina che ha presentato un emendamento al disegno di legge sulla proroga degli incarichi ai commissari dei Liberi consorzi dei comuni presentato, approvato oggi a scrutinio segreto con 30 voti favorevoli e 25 contrari, mandando sotto la maggioranza di centrodestra.