scrivolibero.it
Servizi A Favore dei Portatori Di Handicap: Bando Per L'aggiornamento Del Registro Provinciale Degli Enti Autorizzati
E' stato pubblicato sull'Albo Pretorio del sito Web del Libero consorzio comunale di Agrigento, (www.provincia.agrigento.it), l'avviso pubblico per l'aggiornamento del Registro provinciale degli enti del terzo settore senza scopo di lucro, che svolgano attività non commerciale, già accreditati agli albi regionali, per lo svolgimento dei servizi specialistici di autonomia e comunicazione a favore degli studenti disabili frequentanti nelle scuole di competenza dell'Ente.
Il termine di scadenza per la presentazione delle nuove istanze è stato fissato per il 15 luglio 2023 data in cui, anche gli enti già iscritti, dovranno confermare o meno, sotto la propria responsabilità, di essere in possesso dei requisiti per l'iscrizione e l'eventuale adeguamento dei propri statuti/atti costitutivi alle disposizioni del Codice del Terzo Settore e di non avere scopo di lucro.
La determina porta la firma della Dirigente del settore Solidarietà sociale Maria Antonietta Testone e del responsabile del procedimento Giuseppe Iacono.
I criteri di valutazione ai fini dell'iscrizione, per gli anni 2023/2024, riguarderanno gli aspetti organizzativi gestionali e metodologici nonché le garanzie offerte agli utenti ed il rispetto dei loro diritti. Le procedure attivate dal competente settore dovranno avvenire nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e concorrenza, individuando preventivamente le procedure ed i criteri di valutazione adottati per la selezione dei soggetti.
Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi e la qualità delle prestazioni, si dovrà procedere ad attività di monitoraggio e di verifica periodica, anche con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche interessate ai servizi, ma anche delle famiglie dei disabili. Il venir meno dei requisiti previsti e/o l'accertamento di gravi inadempienze nell'esecuzione delle prestazioni darà luogo all'espulsione dal registro e alla risoluzione dell'affidamento del servizio.
lentepubblica.it
In Gazzetta Ufficiale il nuovo codice di comportamento dei
dipendenti pubblici
Con la revisione del codice di comportamento, adesso in Gazzetta Ufficiale, i dipendenti pubblici
dovranno adeguarsi alle nuove regole basate sulle recenti modifiche tecnologiche e sulla crescente
consapevolezza della sostenibilità ambientale.
Il nuovo regolamento, che aggiorna il precedente D.P.R. 62/2013, sottolinea i doveri fondamentali di
diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i dipendenti pubblici devono osservare sia in servizio sia
fuori servizio.
Le modifiche danno attuazione dell'articolo 4 del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con legge
29 giugno 2022, n. 79, di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Si ricorda che le singole amministrazioni sono chiamate a definire un proprio Codice di comportamento che
integri e specifichi quello nazionale. Sull'applicazione di tali norme di secondo livello devono vigilare i
dirigenti, le strutture di controllo e gli uffici di disciplina.
Il nuovo decreto entrerà in vigore il prossimo 14 luglio 2023: scopriamo dunque quali saranno gli
adempimenti che dovranno rispettare, a partire da questa data, i dipendenti pubblici ma anche i dirigenti.
Quali sono le novità principali?
In sintesi questi sono i punti più importanti del nuovo testo, adesso legge dello Stato:
la responsabilità attribuita al dirigente per la crescita professionale dei collaboratori e per favorirne le
occasioni di formazione e le opportunità di sviluppo
l'espressa previsione della misurazione della performance dei dipendenti anche sulla base del
raggiungimento dei risultati e del loro comportamento organizzativo
l'imposizione di comportamenti che sono atti a prevenire il compimento di illeciti e di svolgere le
proprie mansioni nel rispetto della legge, al fine di anteporre l'interesse pubblico a quello privato
il divieto di discriminazione basato sulle condizioni personali del dipendente, quali ad esempio
orientamento sessuale, genere, disabilità, etnia e religione
le condotte personali dei dipendenti realizzate attraverso l'utilizzo dei social media non devono in
alcun modo essere riconducibili all'amministrazione di appartenenza o lederne l'immagine ed il decoro
rispetto dell'ambiente
contribuire alla riduzione del consumo energetico e della risorsa idrica
riduzione dei rifiuti e il loro riciclo.
Smart working e settimana corta per tagliare le emissioni: il piano del Governo
Per ridurre le emissioni e salvaguardare l'ambiente, il Governo inserisce la settimana corta e lo smart working nel Piano Nazionale per l'Energia e il Clima.Sempre più spesso, in diverse città italiane, ci sono livelli troppo alti di smog e inquinamento.Il Governo ha, quindi, deciso di inserire nuove misure, all'interno del Pniec, il Piano nazionale per l'Energia e il Clima, che ha inviato all'Europa, per accelerare la transizione verde.Tra queste misure troviamo l'adozione della settimana corta e dello smart working per molti lavoratori.Vediamo nel dettaglio.
Smart working e settimana corta per ridurre le emissioni: cosa dice il piano del Governo.
Secondo la proposta inviata alla Commissione europea, da parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica:"l'evoluzione al 2030 mostra come un gap dovrebbe ancora essere colmato per raggiungere tutti gli obiettivi europei su energia e clima".Il documento propone di "agire diffusamente con misure estreme, anche nella riduzione dei consumo e delle emissioni carboniche del terziario, del settore residenziale e, in particolare, della mobilità".A preoccupare sono soprattutto le emissioni dei settori non industriali, la cui riduzione potrebbe fermarsi a 35,4%-37,1%, rispetto al 2005, invece del 43,7% richiesto.
Per questo, il documento include alcune iniziative che potrebbero accelerare la riduzione delle emissioni. Come sottolineato dal Governo:"Occorrerà incentivare con maggiore forza misure tese a trasferire gli spostamenti dell'utenza dal trasporto privato a quello pubblico attraverso lo shift modale, ridurre la necessità di spostamento con politiche di favore per smart working e valutare la riduzione delle giornate lavorative a parità di ore lavorate. Occorrerà altresì un utilizzo pieno della digitalizzazione del Paese e della conseguente riduzione di spostamenti fisici, oltre alla promozione della mobilità dolce e degli strumenti per la pianificazione della mobilità".Le altre misure in programmaIl Governo, però, non si concentra solo sui trasporti e afferma che sarà necessario un potenziamento"delle politiche e le misure per promuovere l'efficienza energetica nel settore residenziale identificando nuovi strumenti per il coinvolgimento dei privati e del settore pubblico nella riqualificazione del parco edilizio esistente nazionale. Il settore civile (edifici) dovrà essere aggredito combinando misure per l'efficienza e l'impiego delle rinnovabili, nonché misure di cambiamento comportamentale che mirino alla riduzione della domanda di energia".
entilocalionline.it
P.A. digitale: CDP Spa ricorda la possibilità di
aderire al "Polo strategico nazionale" e utilizzare
le risorse cloud a disposizione
Sul sito di Cassa Depositi e Prestiti è stata pubblicata la Notizia
21 giugno 2023, che ricorda la possibilità per le Amministrazioni pubbliche di aderire al "Polo
strategico nazionale" ("Psn"), l'Infrasttuttura per la P.A. operativa dal 21 dicembre 2022 e che offre
soluzioni e servizi cloud alle Amministrazioni garantendo efficienza, sicurezza e affidabilità dei dati.
Le Milestone italiane ed europee del "Pnrr" prevedono entro settembre 2023 il passaggio al "Psn"
delle prime 30 Amministrazioni per arrivare a 100 entro il 2024 e a 280 entro giugno 2026.
Possono migrare a questa Infrastruttura tutte le Pubbliche Amministrazioni. I vantaggi elencati da
Cassa Depositi e Prestiti per tale migrazione sono: "innovazione, sicurezza, pieno controllo dei
dati, nonché qualità dei servizi in ottica di semplificazione e sostenibilità con risparmi in termini
energetici e di spesa pubblica".
Le soluzioni che il "Psn" mette a disposizione per la Pubblica Amministrazione riguardano:
servizi di private cloud, soluzioni on demand e as a service; un'Infrastruttura virtualizzata e Piattaforme per la
gestione degli applicativi che rispondono a diverse esigenze delle Amministrazioni italiane;
servizi con cloud Service Provider, erogati in modalità public e hybrid; servizi di housing & hosting, soluzioni
infrastrutturali tradizionali per l'utilizzo o il noleggio di server;
servizi professionali, soluzioni aggiuntive a supporto delle Amministrazioni.
Per avere maggiori informazioni e per aderire è disponibile il sito www.polostrategiconazionale.it.