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rassegna stampa del 19 luglio 2023

Teleacras.it
Regione, ok al "Collegato bis"L'Assemblea Regionale ha approvato il "Collegato bis alla Finanziaria": aumento dei gettoni ai consiglieri comunali. Da oggi l'esame della riforma delle Province.

L'assemblea Regionale ha approvato il cosiddetto "Collegato bis alla Finanziaria", con 37 voti favorevoli e 20 contrari. Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno votato contro il provvedimento, nel cui ambito, tra i vari emendamenti e sub emendamenti approvati, vi è anche quello che consentirà ai Comuni siciliani, se lo vorranno e a spese proprie, di aumentare i gettoni di presenza ai consiglieri comunali equiparandoli ai colleghi del resto d'Italia. Si tratta di un argomento di cui, soprattutto a Palermo dove un gettone vale 97,61 euro per un massimo di 23 al mese, si discute ormai da tempo. Alla fine del 2021 il Parlamento nazionale ha previsto un aumento dei compensi per i sindaci (equiparando per esempio quelli metropolitani ai presidenti di Regione) assegnando a tutti i primi cittadini uno stipendio più elevato, anche se in modo graduale: del 45% in più nel 2022, 68% nel 2023 e 100% nel 2024. E' stato un ritocco che, a cascata, ha compreso anche vicesindaci, assessori, presidenti dei consigli comunali e consiglieri. Nelle Regioni a Statuto speciale, come la Sicilia, la norma nazionale, da recepire, è stata collegata e approvata con la Finanziaria 2022, specificando che la maggiore spesa sarebbe stata a carico degli stessi Comuni. Tuttavia, per un cavillo normativo, l'aumento non sarebbe stato applicabile ai consiglieri comunali. Ecco perché si è rimediato adesso tramite il "Collegato bis", e con il sostegno politico dell'Anci, l'Associazione dei Comuni di Sicilia. Antonio De Luca, capogruppo del Movimento 5 Stelle che ha votato contro, spiega: "Non siamo contrari in linea di principio, ma l'argomento non andava affrontato in Prima commissione e si sarebbe dovuta evitare la disparità con i Comuni più piccoli visto che si agevolano solo le grandi città come Palermo. In quelli più piccoli infatti i consiglieri percepiranno cifre irrisorie e, se volessero aumentarle, peserebbero sulle casse dei Comuni". Nel frattempo da oggi è all'esame della Commissione Affari Istituzionali all'Ars il disegno di legge sulle Province, per la riforma del relativo sistema elettorale. In proposito, il presidente della Commissione, Ignazio Abbate, e il capogruppo Dc, Carmelo Pace, affermano: "Il termine per presentare gli emendamenti è scaduto e adesso inizia l'esame in Commissione, da concludere prima della chiusura estiva, fissata per il prossimo 5 agosto. Subito dopo il testo sarà incardinato dall'Aula per l'esame e il voto finale, che si prevede possano avvenire già a settembre, alla ripresa dei lavori. Tornare a rinnovare questi organi vuol dire ridare dignità alle istituzioni e responsabilizzare una nuova classe dirigente vicina ai territori. E farlo subito significa rilanciare l'azione amministrativa e di sviluppo nel più breve tempo possibile". 

"Girgenti Acque", rinviati a giudizio e proscioltiIl Tribunale di Agrigento ha rinviato a giudizio 24 imputati nell'ambito dell'inchiesta "Waterloo" su Girgenti Acque. Prosciolti altri 24 imputati tra cui Diomede, Miccichè, Scoma e Pitruzzella.


Il 23 luglio del 2021 il procuratore di Agrigento all'epoca, Luigi Patronaggio, l'aggiunto Salvatore Vella e i sostituti procuratore, Antonella Pandolfi, Sara Varazi e Paola Vetro, hanno notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a 50 indagati nell'ambito dell'inchiesta cosiddetta "Waterloo", che ruota intorno alla società per azioni Girgenti Acque, gestore unico del servizio idrico nella provincia di Agrigento, già destinataria di una interdittiva antimafia nel novembre del 2018, poi dichiarata fallita. Lo scorso 13 aprile lo stesso Salvatore Vella, adesso procuratore reggente, ha concluso la requisitoria e ha invocato 38 rinvii a giudizio a 16 proscioglimenti, quindi non doversi procedere.
Ebbene adesso il giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Micaela Raimondo, ha prosciolto l'ex Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, 63 anni, imputato di avere "addormentato" un'interdittiva antimafia a favore dell'ex patron di Girgenti Acque, l'imprenditore Marco Campione, rinviato a giudizio tranne che in riferimento ai capi di imputazione contestati in concorso con gli imputati che sono stati invece prosciolti. Oltre Campione, gli altri rinviati a giudizio sono:
Pietro Arnone, 59 anni (amministratore unico di Hydortecne)
Silvio Apostoli, 68 anni (intermediario per l'acquisto dei contatori idrici in Cina)
Bernardo Barone, 68 anni (direttore tecnico programmazione Ato)
Francesco Barrovecchio, 62 anni (responsabile tecnico Hydortecne)
Pietro Angelo Cutaia, 53 anni (direttore amministrativo di Girgenti Acque)
Igino Della Volpe, 64 anni (membro del Consiglio di amministrazione di Girgenti Acque)
Diego Galluzzo, 71 anni (membro Cda Girgenti Acque e Hydortecne)
Luigi Giambra, 47 anni (operatore Girgenti Acque)
Giuseppe Giuffrida, 68 anni (ex amministratore delegato Girgenti Acque)
Salvatore Fanara, 73 anni (membro Cda Girgenti Acque e Hydortecne)
Ignazio La Porta, 76 anni (membro Collegio sindacale)
Claudio Lusa, 47 anni (responsabile team Deloitte&Touche spa)
Giuseppe Milano, 76 anni (direttore tecnico amministrativo Ato)
Giovanni Nicolosi, 63 anni (tenutario scritture contabili)
Calogero Patti, 54 anni (dipendente Girgenti Acque)
Gian Domenico Ponzo, 65 anni (direttore generale Girgenti Acque)
Calogero Sala, 62 anni (direttore tecnico e produzione Girgenti Acque)
Carlo Sorci, 37 anni (presidente Collegio sindacale Girgenti Acque)
Pietro Sorci, 41 anni (membro Collegio sindacale)
Maria Terrana, 47 anni (dipendente Girgenti Acque)
Giorgio Vetro, 35 anni (coordinatore degli impianti di depurazione)
Roberto Violante, 49 anni (ex comandante della stazione Carabinieri di Realmonte)
Salvatore Vita, 45 anni (dipendente Girgenti Acque).
I prosciolti, alcuni nel merito e altri per intervenuta prescrizione, sono:
l'ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, 68 anni, e l'ex parlamentare Francesco Scoma, 61 anni, entrambi imputati di finanziamento illecito ai partiti. E poi l'avvocato Giovanni Pitruzzella, 63 anni, presidente Autorità garante della concorrenza e del mercato, e i vertici dell'Arpa protezione ambiente di Agrigento, ai quali sono state contestate una cinquantina di ipotesi di violazioni ambientali: Salvatore Montana Lampo, 73 anni (ex direttore Arpa Agrigento), Giovanni Pio Avanzato, 53 anni (funzionario Arpa), Giuseppe Maragliano, 69 anni (dirigente Arpa), Patrizia Scimecca, 63 anni (dirigente Arpa). Poi, ancora prosciolti l'ex dipendente della provincia di Agrigento, Gerlando Piparo, 64 anni, il giornalista Alfonso Bugea, 64 anni, già a capo della redazione agrigentina del Giornale di Sicilia, l'ex sindaco di Campobello di Licata, Michele Termini, 47 anni, membro del Consiglio di amministrazione della società, l'ex consigliere e assessore comunale di Agrigento, Gerlando Gibilaro, 46 anni, e l'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, 63 anni. E poi non doversi procedere per tre Carabinieri: Salvatore Aiola, 63 anni, ex brigadiere Nucleo Radiomobile Compagnia di Agrigento, Leonardo Di Mauro, 61 anni, ex comandante della Stazione dei Carabinieri di Aragona, e Rino Vella, 42 anni, vice comandante della Stazione dei Carabinieri di Aragona. Gli altri prosciolti sono:
Michele Calvello, 42 anni (manager Deloitte&Touche spa)
Giancarlo Rosato, 45 anni (amministratore unico Voltano spa)
Salvatore Gabriele, 59 anni (membro Cda)
Giuseppe Giuffrida, 74 anni (ex consigliere comunale di Cattolica Eraclea)
Paolo Francesco Lupo, 69 anni (dirigente della Soprintendenza Beni Culturali Agrigento)
Francesco Macina, 37 anni (senior team Deloitte&Touche spa)
Alberto Paderni, 38 anni (senior team Deloitte&Touche spa)
Fulvio Riccio, 47 anni (consulente a contratto Ato).
Si contestano a vario titolo le ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, corruzione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale.


agrigentonotizie.it
Riforma delle Province, Cuffaro e Pace: "Sintonia con Schifani ma adesso bisogna accelerare"
La Democrazia cristiana condivide con il presidente della Regione la reintroduzione dell'elezione diretta del presidente della Provincia e dei consigli provinciali

La Dc di Totò Cuffaro e Carmelo Pace appoggia la riforma della Province e condivide il pensiero del presidente della Regione Renato Schifani, compresa l'elezione diretta del presidente della Provincia e dei Consigli provinciali. Lo dichiarano il segretario nazionale del partito, Totò Cuffaro e il capogruppo della Dc all'Ars Carmelo Pace."E' un obiettivo essenziale - dicono Cuffaro e Pace - per restituire il ruolo e l'azione politico-amministrativa di enti tanto significativi per un qualificato governo del territorio alla libera e consapevole espressione di cittadini facenti parte delle comunità locali di riferimento. Riguardo questo percorso chiaramente delineato è necessario, a parere della Dc, fare il più presto possibile in sintonia con la coalizione e  necessita quindi di una accelerazione sulle tappe da seguire". 


sicilianews.it
Ex Province, si vota o no? Intanto domani il ddl approda in I commissione all'Ars

A darne notizia, il capogruppo della Dc, Carmelo Pace, e il presidente della I Commissione, Ignazio AbbateDomani il Ddl Province, che dovrà portare alla riforma del sistema elettorale in Sicilia, arriverà in I Commissione Affari istituzionali dell'Assemblea regionale siciliana. A darne notizia, il capogruppo della Dc, Carmelo Pace, e il presidente della I Commissione, Ignazio Abbate. "Il termine per presentare gli emendamenti è scaduto e domani il testo arriverà in I Commissione, dove sarà, poi, esitato. Quest'ultimo passaggio avverrà prima della chiusura estiva, fissata per il prossimo 5 agosto. Subito dopo, sarà incardinato dall'Aula per l'esame e il voto finale, che si prevede possano avvenire già a settembre, alla ripresa dei lavori", dichiarano i due parlamentari."Tornare a rinnovare questi organi - proseguono - vuol dire ridare dignità alle istituzioni e responsabilizzare una nuova classe dirigente vicina ai territori, e, farlo subito, significa rilanciare l'azione amministrativa e di sviluppo nel più breve tempo possibile".


ITALIAOGGI
Pnnr, Fitto: no a corsa contro il tempo per spendere risorse"I 220 miliardi del Pnrr e gli 80 della politica di coesione non sono soltanto una questione di corsa contro il tempo, ma anche di qualità della spesa", ha detto il ministro degli Affari Europei durante l'assemblea di Coldiretti. Nella mattinata a Palazzo Chigi è iniziata la due giorni di incontri della Cabina di regia sul Pnrr con le diverse categorie interessate, presieduta dal Ministro che ha la 'regia' del Piano.

Conta la qualità della spesa, non il tempo per realizzarla. "I 220 miliardi del Pnrr e gli 80 della politica di coesione non sono soltanto una questione di corsa contro il tempo, ma anche di qualità della spesa. Per molto tempo si sono spese molte risorse europee senza grandi risultati in termini di crescita strutturale di un territorio". Lo ha detto il ministro degli Affari Europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, durante l'assemblea di Coldiretti che si è conclusa da poco a Roma. Il ministro ha poi definito il Pnrr "una sfida dell'Italia e non solo del Governo Meloni: dovrebbe stare fuori dalla polemica politica quotidiana".
Secondo il ministro quello che sta facendo l'Italia sul Pnrr e sulle risorse europee "è un lavoro molto serio e impegnativo che dovrebbe essere fuori dalla polemica politica quotidiana, che non aiuta e che rischia di portarci fuori strada". Fitto, sempre all'assemblea di Coldiretti ha poi sottolineato che "dovremmo tutti marciare nella stessa direzione visto che questa non è la sfida del governo Meloni, ma è la sfida dell'Italia e dovremmo essere tutti in grado di dare un contributo per raggiungere il risultato".
Secondo Fitto "è quasi oggettivo prendere atto della differenza che c'è nel rimodulare un piano di 220 miliardi di euro" come quello italiano rispetto a quelli molto meno ingenti di altri paesi. "Quindi - ha aggiunto - penso che sia importante avere una visione complessiva che è il lavoro che stiamo mettendo in campo, insieme a un'idea di coordinamento con le risorse europee della coesione, del fondo di sviluppo e coesione, con dei provvedimenti legislativi di accompagnamento che entro la pausa estiva, e immediatamente dopo la ripresa, troveranno un loro completamento e una risposta organica".
Nella mattinata a Palazzo Chigi è iniziata la due giorni di incontri della Cabina di regia sul Pnrr con le diverse categorie interessate, presieduta dal Ministro che ha la 'regia' del Piano. Fra oggi 18 luglio e domani 19 luglio si darà una informativa sulla terza relazione semestrale del Pnrr e si affronterà il tema della revisione del Piano, con riferimento alla revisione della quarta rata e all'inserimento del capitolo REPowerEU. In assenza della premier, Giorgia Meloni, impegnata a Bruxelles, Fitto ha chiamato a raccolta a Palazzo Chigi i vicepremier Salvini e Tajani, tutti i ministri e tutti i segretari alla Presidenza del Consiglio per incontrarele associazioni imprenditoriali. Al primo incontro partecipano i rappresentanti di Confindustria, Ance, Confedilizia, Abi e Ania. Alle 14 è in programma un altro incontro con il settore dell'agricoltura e alle 15 con le associazioni del terziario. Infine  le cooperative e poi le organizzazioni sindacali.



ITALIAOGGI.
Pnrr, i comuni chiedono pagamenti più velociAccelerare i pagamenti, potenziare gli organici, semplificare le procedure. Sono tutte qui le richieste di comuni, province e regioni per far marciare ancora più speditamente un Pnrr che a livello locale sta procedendo bene.
Accelerare i pagamenti, potenziare gli organici, semplificare le procedure. Sono tutte qui le richieste di comuni, province e regioni per far marciare ancora più speditamente un Pnrr che a livello locale sta procedendo bene se si considera che a fine giugno, su 102mila gare d'appalto Pnrr bandite in Italia, 52mila cioè più della metà, sono state bandite dai sindaci ai quali sono già andati 36,3 miliardi dei 40 previsti per il comparto, ossia il 91% dei fondi a disposizione. Ma "tre cose si possono ancora migliorare", come ha evidenziato ieri il presidente dell'Anci Antonio Decaro in audizione sulla Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr dinanzi alle commissioni Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato. A cominciare dalla semplificazione dei pagamenti e delle anticipazioni di liquidità che i comuni chiedono di portare dal 10 al 30% per quanto riguarda i progetti esecutivi. "Il terzo tema è cercare di ottenere una semplificazione nella fase delle autorizzazioni: vorremmo utilizzare un'unica conferenza dei servizi a trenta giorni", ha chiesto il sindaco di Bari. Sulla stessa lunghezza d'onda l'Unione delle province (Upi) che con Luca Menesini, presidente della provincia di Lucca ha rimarcato la necessità di accelerare i processi di pagamento dei progetti risolvendo alcune criticità che rallentano la spesa e di potenziare le strutture amministrative degli enti locali, e delle province in particolare. "La rimodulazione del Pnrr può essere l'occasione per dare risposte rispetto a queste urgenze", ha detto Menesini. Le province chiedono l'assunzione di almeno 500 tecnici esperti in tutte le fasi delle procedure d'appalto, da destinare alle Stazioni Uniche Appaltanti. "D'altronde", ha ricordato il rappresentante dell'Upi, "la stessa Commissione Ue nella raccomandazione dello scorso maggio, ha invitato l'Italia a rafforzare la capacità amministrativa a livello locale, cosa che non è ancora mai avvenuta. Si tratta di dare adeguato finanziamento ad alcune delle riforme abilitanti del Pnrr, a partire dalla riforma del Codice degli Appalti, attraverso l'assunzione di personale tecnico specializzato". Anche negli enti di area vasta, come nei comuni, la messa a terra del Pnrr sta procedendo spedita. "Tutti i progetti per la messa in sicurezza, l'efficientamento energetico e la costruzione di nuove scuole superiori stanno procedendo nei tempi: abbiamo già aggiudicato quasi il totale delle gare, in netto anticipo rispetto alle scadenze previste", ha ricordato Menesini.
Anche le regioni puntano l'indice sul rafforzamento della capacità amministrativa degli enti, quantomai necessaria per aggirare "gli ostacoli di natura burocratica rispetto alla mole degli investimenti da realizzare". Per Marco Alparone, vicepresidente di regione Lombardia e coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, serve "assistenza tecnica agli enti locali, opportunamente finanziata" e serve più personale dirigente per l'attuazione specifica del Pnrr. "L'altro aspetto di natura burocratica, importante per le Regioni e gli enti in house, è la possibilità di avere contratti superiori ai 36 mesi. E anche sull'aspetto dei professionisti, dei cosiddetti 'mille esperti' è importante non solo che la loro azione si esaurisca nella fase di monitoraggio e di risoluzione di problematiche, ma che possano essere impiegate in maniera pro-attiva in tutte le fasi di messa a terra dei progetti".
Dalle Camere al palazzo Chigi il confronto sul Pnrr è proseguito nella cabina di regia che il ministro Raffaele Fitto ha allargato alle organizzazioni rappresentative di lavoratori e imprese. Ieri è stata la volta di Confindustria, Ance, Confedilizia, Abi, Ania, Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Unsic, Copagri, Federterziario, Confetra, Confeservizi, Confprofessioni, Assoprofessioni. Oggi saranno ascoltati Confapi, Confimi, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Alleanza Cooperative, Unicoop, Confartigianato, CNA, Casartigiani e i sindacati.I costruttori edili dell'Ance hanno espresso soddisfazione per il percorso delle piccole opere "che non sono più una fonte di preoccupazione". "Abbiamo dati secondo cui le piccole opere, soprattutto quelle dei comuni, sono in avanzamento più di altri obiettivi. Noi stiamo mettendo tutto il nostro impegno per portare a termine questa opportunità, anche in termini di formazione e reperimento di manodopera. C'è ancora qualche criticità nella piattaforma Regis che speriamo di superare", ha commentato la presidente di Ance, Federica Brancaccio.
Confedilizia ha chiesto al governo di "contrastare l'approvazione definitiva della direttiva europea sulle case green e di predisporre un piano decennale di incentivi fiscali che consentano effettivamente di realizzare interventi di efficientamento energetico"."Il governo ci ha risposto che continuerà a insistere per scongiurare l'approvazione della direttiva", ha rivelato il presidente Giorgio Spaziani Testa, "ma sta cercando, come l'ha definito il Ministro Fitto, un punto di caduta, ossia, in caso di approvazione definitiva della direttiva, forti risorse a sostegno di questi interventi".Nel tavolo con i rappresentanti del settore agricolo Fitto ha annunciato l'apertura del governo a stanziare più risorse per l'agroalimentare. "Valuteremo se aumentare i fondi del Pnrr per la filiera agroalimentare, che ha già superato le disponibilità", ha detto il ministro annunciando che il governo farà "una valutazione molto attenta sulle misure di intervento per le quali le risorse risultano insufficienti rispetto alle domande". Ieri intanto è stato ufficializzato che Fitto riferirà il primo agosto, alla Camera e poi al Senato, sulle modifiche agli obiettivi della quarta rata Pnrr decise dal governo la scorsa settimana.


LENTEPUBBLICA.
Nuovo Codice Appalti: la modulistica per gli affidamenti diretti.
Tra le varie novità previste dal Nuovo Codice degli Appalti troviamo le disposizioni riguardanti gli affidamenti diretti: scopriamone di più e vediamo qual è la modulistica corretta da utilizzare.
Il nuovo Codice mira a semplificare le procedure di affidamento, garantendo al contempo la consultazione del maggior numero di operatori.
Qui di seguito troviamo tutte le nuove regole per le procedure di affidamento in base all'importo:
Affidamenti di importo inferiore a 150.000 euro - possibile fare un affidamento diretto senza dover consultare più operatori economici. Tuttavia, è importante assicurarsi che i soggetti scelti abbiano documentate esperienze pregresse adeguate a eseguire i lavori o le prestazioni contrattuali richieste.
Affidamenti uguali o maggiori a 150.000 euro e inferiori a 1 milione di euro - è possibile adottare una procedura negoziata senza avviso pubblico, previa consultazione di almeno 5 operatori economici.
Affidamenti da 1 milione di euro fino alle soglie comunitarie - la procedura negoziata senza bando richiede la consultazione di almeno 10 operatori economici.
Affidamenti inferiori a 140.000 euro relativi a servizi e forniture, inclusi i servizi di ingegneria e architettura e l'attività di progettazione - possibile effettuare un affidamento diretto senza dover consultare più operatori economici
Affidamenti pari o superiori a 140.000 euro e fino alle soglie comunitarie relativi a servizi e forniture, inclusi i servizi di ingegneria e architettura e l'attività di progettazione - si può seguire una procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno 5 operatori economici.
Gli affidamenti diretti
Nel corso degli anni, la normativa ha introdotto procedure negoziate "semplificate", tra cui l'affidamento diretto, che è stato regolamentato completamente dal nuovo Codice.
Grazie a questa procedura, le amministrazioni pubbliche hanno la possibilità di affidare servizi, come la progettazione o la realizzazione di opere, senza la necessità di indire una gara d'appalto.
Modulistica
Professionisti, stazioni appaltanti ed imprese, devono dunque orientarsi tra le novità principali della riforma: per questo motivo è importante conoscere schemi di atti e modelli operativi da utilizzare.
Nella rassegna qui di seguito forniamo una panoramica sui nuovi moduli da impiegare: alla fine dell'elenco avrete la possibilità di scaricare tutti i moduli citati.
Richiesta di offerta mediante strumento telematico di negoziazione 
Nel quadro del Programma di razionalizzazione degli acquisti della Pubblica Amministrazione esistono determinati strumenti di negoziazione telematici che consentono alle PA di gestire autonomamente le proprie gare di appalto sia per importi inferiori che superiori alla soglia comunitaria.
Si ricorda che dal 2018 è scattato l'obbligo di utilizzo delle Gare Telematiche per la Pa: l'utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronici nello svolgimento di procedure di aggiudicazione è pertanto esclusivo. L'invio di tutta la documentazione avviene all'interno di un sistema computerizzato che garantisce segretezza e riservatezza.
Attualmente esistono tre strumenti per operare con le gare telematiche:
MePA (Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione) - un mercato virtuale dedicato alla PA, dove vengono effettuati acquisti di importo inferiore alla soglia comunitaria.
Sdapa (Sistema dinamico di acquisto della Pubblica Amministrazione) - uno strumento che consente a tutte le amministrazioni di condurre gare d'appalto sia sopra che sotto la soglia comunitaria in modo completamente telematico.
Gare in Asp (Application Service Provider) - consentono alle singole amministrazioni di utilizzare autonomamente la piattaforma acquisti per gestire la procedura di gara.
RDO (Richiesta d'offerta)
La Richiesta di Offerta (RdO) è una procedura negoziata che avviene in modo telematico per acquisire preventivi o offerte. Ci sono quattro tipi di RdO tra cui scegliere, a seconda delle esigenze dell'Amministrazione:
Trattativa Diretta: Utilizzata quando viene effettuato un affidamento diretto, permette di negoziare direttamente con un unico operatore economico.
Confronto di preventivi: È una modalità di negoziazione in cui, a differenza della Trattativa Diretta, è possibile invitare più di un operatore economico a presentare le loro offerte.
RdO Semplice: Consente di costruire una gara con un unico lotto basato sul "minor prezzo".
RdO Evoluta: Permette di strutturare la gara in più lotti e di scegliere il criterio di aggiudicazione basato sul "minor prezzo" o sul "miglior rapporto qualità prezzo".
Capitolato
Il capitolato d'appalto è un documento tecnico, spesso incluso insieme a un contratto di appalto. Esso contiene le informazioni tecniche dettagliate sulle opere o i servizi che verranno realizzati a seguito del contratto.
Questo documento è parte essenziale del contratto e fornisce le istruzioni specifiche su come svolgere il lavoro o i servizi previsti. Il capitolato d'appalto serve a garantire che sia l'ente che offre il lavoro che l'appaltatore capiscano in modo chiaro cosa dovrà essere fatto e quali requisiti tecnici dovranno essere rispettati durante l'esecuzione del progetto.
Auto Dichiarazione sul possesso dei requisiti
Quando l'importo è inferiore a 40.000 euro, gli operatori economici possono attestare il possesso dei requisiti richiesti mediante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Questo significa che possono presentare una dichiarazione scritta in cui affermano di soddisfare i requisiti richiesti senza dover fornire ulteriori documenti di supporto.
Tuttavia, se l'importo è superiore a 40.000 euro, gli operatori economici devono utilizzare il Documento di Gara Unico Europeo (DGUE).
Offerta economica
L'offerta economica rappresenta l'impegno negoziale dell'azienda e la sua reale volontà, senza bisogno di ulteriori informazioni esterne o dichiarazioni aggiuntive.
In altre parole, l'offerta economica è il prezzo offerto dall'azienda e contiene tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione sull'accettazione dell'offerta.
Modello tracciabilità flussi
La tracciabilità dei flussi finanziari è un sistema che permette di seguire e monitorare il movimento dei soldi in determinate transazioni o operazioni finanziarie e aiuta a prevenire e contrastare il coinvolgimento di organizzazioni criminali o mafiose negli appalti pubblici e nell'economia legale in generale.
Grazie alla tracciabilità dei flussi finanziari, gli inquirenti possono condurre indagini più efficaci per scoprire eventuali infiltrazioni criminali e combattere il coinvolgimento di organizzazioni illegali nelle attività economiche legittime.
Determina affidamento diretto
È un documento emesso dalla pubblica amministrazione o da un'altra organizzazione prima di avviare il processo per assegnare un contratto pubblico. Con questo avviso, la pubblica amministrazione o l'organizzazione esprime ufficialmente la sua intenzione di cercare un fornitore per eseguire un lavoro o fornire un servizio specifico, segna l'inizio del processo di gara d'appalto e invita le aziende interessate a partecipare presentando le loro proposte.
Richiesta di offerta mediante strumento telematico di negoziazione ma previa acquisizione di preventivi al protocollo
Anche in questo caso la RdO va presentata tramite gli strumenti telematici di negoziazione che abbiamo precedentemente citato.
Ma questa volta si mettono in pratica principi diversi.
Come anticipato, il Confronto di preventivi è una modalità di negoziazione in cui, a differenza della Trattativa Diretta, è possibile invitare più di un'azienda a partecipare. Infatti, in ogni caso di affidamento diretto, le Linee Guida n. 4 dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) consigliano come "migliore pratica" il confronto tra i preventivi forniti da due o più aziende. (Si fa comunque presente che le linee guida Anac non sono più vigenti con nuovo codice).
Sebbene si applichino le stesse premesse fatte in precedenza per tutti i moduli allegati, quelli dedicati al Confronto di preventivi presentano alcune differenze formali rispetto a quelli utilizzati per la Trattativa Diretta.
Avviso pubblico per indagine di mercato
Infine esiste un'opzione alternativa chiamata "Avviso Pubblico per Indagine di Mercato".
Questa è una fase preliminare di dialogo tecnico, non competitivo, che le Stazioni Appaltanti possono avviare per ottenere consulenze utili nella preparazione del capitolato tecnico. Tuttavia, è importante notare che questi contatti non devono impedire la concorrenza tra i potenziali fornitori.
L'Avviso Pubblico per Indagine di Mercato non ha lo scopo di preselezione o prequalificazione dei fornitori, ma è mirato esclusivamente a ottenere informazioni, in una fase preliminare, riguardo agli aspetti tecnici del futuro appalto. In sostanza, è un'opportunità per la Stazione Appaltante di raccogliere dati informativi e preparatori prima di avviare formalmente la procedura di gara.



LENTEPUBBLICA.
PNRR: le Province in audizione alla Cameralentepubblica.it * 18 Luglio 2023.
"Stiamo facendo la nostra parte ma serve personale": questo il fulcro dell'intervento dell'UPI, Unione Province d'Italia, in audizione alla Camera dei Deputati.
"Le Province stanno attuando il PNRR e i progetti per la messa in sicurezza, l'efficientamento energetico e la costruzione di nuove scuole superiori stanno procedendo nei tempi: abbiamo già aggiudicato quasi il totale delle gare, in netto anticipo rispetto alle scadenze previste. Ma occorre accelerare i processi di pagamento dei progetti risolvendo alcune criticità che rallentano la spesa e potenziare le strutture amministrative degli enti locali, e delle Province in particolare. La rimodulazione del PNRR può essere l'occasione per dare risposte rispetto a queste urgenze".
Lo ha detto il rappresentante di UPI, Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, intervenendo in audizione alla Camera dei Deputati sullo stato di attuazione del PNRR.
"Quello che manca - ha detto Menesini - sono gli interventi per l'efficientamento delle strutture degli enti locali, necessari a rispondere a pieno all'obiettivo del Piano di ridurre i divari territoriali. A partire dall'assunzione di almeno 500 tecnici esperti in tutte le fasi delle procedure d'appalto, da destinare alle Stazioni Uniche Appaltanti delle Province, che permetterebbe di assicurare in tutto il Paese un presidio strategico di competenze mirate alla realizzazione degli investimenti. Così come sono assenti gli investimenti nella digitalizzazione delle Province, che sono state escluse dalle possibilità di finanziare i processi di trasformazione digitale di loro competenza attraverso i bandi del PNRR riservati alla PA".
"D'altronde - ha ricordato il rappresentante dell'UPI - la stessa Commissione nella raccomandazione dello scorso maggio, ha invitato l'Italia a rafforzare la capacità amministrativa a livello locale, cosa che non è ancora mai avvenuta.  Si tratta di dare adeguato finanziamento ad alcune delle riforme abilitanti del PNRR, a partire dalla riforma del Codice degli Appalti, attraverso l'assunzione di personale tecnico specializzato, la formazione del personale presente nelle strutture che si occupano di appalti e la digitalizzazione di queste strutture".






























































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