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rassegna stampa del 26 luglio 2023

giornale di sicilia
Scuola, a Campobello consegnato il nuovo istituto scolastico 

Realizzato un nuovo edificio scolastico, in zona della Divina commedia, a Campobello di Licata. È avvenuta la consegna della nuova struttura dell'Istituto tecnico commerciale e del Liceo artistico che dà al centro dell'Agrigentino un nuovo spazio importante per gli studenti che arrivano anche dai paesi vicini. «È un momento storico - ha esordito il sindaco di Campobello di Licata, Antonio Pitruzzella - perché i giovani della nostra comunità e dei paesi limitrofi godranno di una scuola moderna ed adeguata alle loro esigenze di formazione e di crescita». «È un passo verso l'obiettivo di rendere normale quello che sembra anormale prosegue il sindaco -. Ringraziamo il Libero Consorzio dei comuni di Agrigento ed il dirigente scolastico professore Michele Di Pasquali ed auguriamo agli studenti ed al personale scolastico e non scolastico buon lavoro». L'edificio, dotato di tutti i comfort (pannelli solari, parcheggio interno, 20.000 mq di spazi aperti, domotica, bar interno), potrà vantare 20 nuove aule disponibili per la didattica e per i laboratori, di un campo di calcio in erba sintetica (mt 55 x mt 35) e di un campo polivalente (basket, pallavolo, pallamano, tennis). All'interno dell'edificio saranno immediatamente organizzati un laboratorio multimediale (dotato di pc all in one e di monitor touch screen), di un laboratorio linguistico, di un laboratorio permanente di pittura e modellazione e di un laboratorio di grafica, che sarà allocato in uno spazio attrezzato di oltre 200 metri quadrati. La scuola, oltre ad essere facilmente raggiungibile da Ravanusa e da Canicattì (esistono già le corse per studenti), sarà facilmente raggiungibile anche da Licata. (*GBL*)


lentepubblica.it
Concorsi pubblici e procedimenti penali in corso 

In una recente sentenza del TAR Lazio si analizza il rapporto tra procedimenti penali in corso e partecipazione a concorsi pubblici. Ad occuparsene è la pronuncia 11828/2023 del TAR Lazio, Sezione di Roma. Nel contenzioso in esame il ricorrente è stato escluso dalla procedura concorsuale in quanto, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione e alla data di approvazione delle graduatorie finali di merito, risultava essere imputato in un procedimento penale per delitto non colposo. Procedimento per il quale era intervenuta successivamente una irrevocabile sentenza assolutoria. Vediamo però cosa hanno deciso i giudici amministrativi in questo caso.
Che cosa si intende con procedimento penale in corso? In primo luogo è fondamentale comprendere la distinzione tra procedimento e processo penale. Quest'ultimo rappresenta soltanto una parte del procedimento penale, che include anche un'ulteriore fase: quella delle indagini preliminari. Pertanto, quando ci si riferisce al procedimento penale, è essenziale separare la fase iniziale delle investigazioni, gestite dal pm, dalla successiva fase, che si verifica solo se le indagini non si concludono con una richiesta di archiviazione. Al termine delle indagini preliminari, si possono verificare due situazioni alternative. Se il pubblico ministero ritiene che siano presenti elementi sufficienti, procede richiedendo il rinvio a giudizio. In questo caso, comunica all'interessato il fatto, specificando le norme presumibilmente violate, il luogo e la data della violazione. Solo a questo punto l'indagato viene considerato imputato e, quindi, è in questa fase che si avranno procedimenti penali in corso. Se, invece, non emergono elementi sufficienti per avviare il processo, si dispone l'archiviazione. In tal caso, il procedimento penale si conclude senza che venga avviato un processo giudiziario. Concorsi pubblici e procedimenti penali in corso Si procedeva con l'esclusione perché, al momento della presentazione della domanda, il candidato risultava accusato di ingiuria e minaccia continuata, informazioni che aveva omesso di dichiarare durante la procedura telematica di candidatura. Anche se il procedimento penale si era concluso con una sentenza di assoluzione, era comunque evidente che alla scadenza del bando il candidato era ancora coinvolto nel processo legale. Oltretutto, secondo i giudici, è emerso il mancato adempimento dell'obbligo informativo da parte del candidato che ha presentato il ricorso, riguardo alla presenza di un procedimento penale di cui aveva sicuramente conoscenza, considerando la sua partecipazione alle udienze pertinenti. Secondo il tribunale amministrativo di Roma Capitale, l'omissione dell'adempimento dell'obbligo informativo costituisce pertanto una valida ragione per l'esclusione dalla procedura selettiva. Inoltre il candidato non ha fornito le informazioni relative alla pendenza di un fascicolo penale nei campi on-line, non rispettando così un obbligo chiaramente specificato nel bando. Quest'ultimo, come nella maggior parte dei bandi, richiedeva che gli aspiranti non avessero accuse, condanne o misure di prevenzione. In conclusione secondo il TAR è stata dimostrata la "slealtà" del concorrente nella compilazione della domanda: si tratta di un motivo sufficiente per renderlo incompatibile  con la procedura selettiva e eventuali ruoli successivi all'assunzione.


LIVESICILIA.
Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l'Isola". Lo annuncia il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l'ennesima giornata di roghi che si sono verificati in quasi tutte le province siciliane.

"Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili - prosegue il governatore - e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l'emergenza di questi ultimi due giorni".
Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale - conclude il presidente della Regione - di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell'emergenza".



LIVESICILIA.
Ars, le emergenze siciliane al centro della seduta.

L'emergenza incendi e la gestione della crisi aeroportuale di Fontanarossa sono state al centro della seduta d'aula dell'Assemblea Regionale Siciliana di oggi.
Governo assente in aula perchè impegnato sul campo
Pochi i deputati in aula, assenti i membri del governo (ad eccezione dell'assessore Roberto Di Mauro chiamato a rispondere alle interrogazioni sulla rubrica "energia e servizi di pubblica utilità̀"). Le forze di opposizione hanno lamentato l'assenza dell'esecutivo che, hanno fanno notare dalla maggioranza, in queste ore è impegnato a gestire le svariate emergenze che attanagliano l'isola. A partire dalla vicenda dell'aeroporto di Catania della quale si discute contestualmente in un vertice convocato da Schifani nella città etnea. Malumori per il rinvio della seduta di Commissione di oggi che aveva come punto all'ordine del giorno l'audizione dei vertici della Sac. Sulla gestione dell'emergenza a Fontanarossa, la prolungata assenza di acqua ed energia elettrica e i roghi che in queste ore stanno danneggiando ettari di terreno e mettendo in pericolo la popolazione, il governo regionale sarà chiamato a relazionare in aula. Il vice presidente dell'Ars, Nuccio Di Paola, si è impegnato a portare l'istanza dei deputati al governo. 
Il deputato meloniano Nicola Catania intervenendo a Sala d'Ercole ha reso noto che il gruppo dei parlamentari siciliani di Camera e Senato e il gruppo dell'Assemblea Regionale Siciliana di Fratelli d'Italia hanno chiesto al Governo Regionale e Nazionale di dichiarare lo stato di emergenza per la Sicilia. "L'emergenza incendi e la straordinaria ondata di calore hanno messo in ginocchio l'isola, dove, la chiusura dei due principali aeroporti di Catania e Palermo, uno da oltre una settimana, l'altro per alcune ore, ha di fatto isolato la Regione. Senza trascurare i numerosi disservizi dovuti all'assenza di luce e acqua, che mettono ancor più in difficoltà i cittadini in queste ore. Quello che si sta verificando è un danno senza precedenti. Si rischia di tornare ai numeri pre-pandemia, proprio nel periodo di picco dei flussi turistici e del rientro alla terra d'origine di decine di migliaia di persone, con perdite economiche enormi", hanno scritto in una nota i parlamentari.
Tali ragioni impongono la richiesta al Governo Nazionale di dichiarare lo stato di emergenza per la Sicilia e di individuare, come primo atto, i fondi a sostegno delle imprese colpite da questa gravissima situazione e convocare subito un tavolo per affrontare l'emergenza nell'immediato. Subito dopo occorre una riunione interministeriale per individuare le responsabilità, se ve ne fossero, a cominciare da Enel, e prevedere tutti gli interventi per evitare che quanto sta accadendo in questi giorni non si verifichi mai più". Anche il deputato regionale Ismaele La Vardera e tutto il gruppo Sud chiama nord e Sicilia vera vogliono vederci chiaro. I deluchiani hanno presentato un ordine del giorno per impegnare il governo Schifani a dichiarare lo stato d'emergenza regionale e a portare la discussione direttamente a Roma affinché il governo Meloni possa intervenire.
Richieste analoghe a quella avallata dallo stesso Schifani che attraverso una nota stampa ha annunciato: "Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l'Isola". Il Parlamento tornerà a riunirsi domani pomeriggio per l'approvazione del rendiconto dell'assemblea e del Defr (documento di economia e finanza regionale).


AGRIGENTONOTIZIETODAY
Nuove normeStop al lavoro quando fa troppo caldo: arriva il decreto.
L'intervento del governo già nel Consiglio dei ministri di domani ma i sindacati protestano: "Troppi lavoratori esclusi".
Già al consiglio dei ministri in programma domani mercoledì 26 luglio il governo potrebbe presentare il nuovo decreto studiato dall'esecutivo per tutelare i lavoratori dalle alte temperature predisponendo la cassa integrazione per il lavoratori del settore edile e agricolo nei gironi in cui.
Il piano presentato in anteprima dal ministro del Lavoro Marina Calderone a sindacati e associazioni di categoria prevede l'accesso alla cigo per eventi estremi in edilizia, scorporandolo dal computo delle settimane previste nel biennio mobile, e l'accesso ad ore alla cisoa, la cassa integrazione per gli agricoli a tempo indeterminato e solo per mezza giornata lavorativa. L'intenzione del governo è quella di rendere strutturale un primo provvedimento con risorse per il solo 2023: la legge di bilancio 2024 dovrà quindi tenerne conto.
Come si evince tuttavia la misura riguarda solo una parte di lavoratori costretti a sopportare le ondate di calore sempre più frequenti nel nostro paese. In primis per l'agricoltura le norme riguarderanno solo gli operai a tempo indeterminato e non gli stagionali che restano fuori dall'ombrello governativo insieme ai rider. "La montagna ha partorito il topolino" giudica tranchant il leader Uil Pierpaolo Bombardieri. "Nessun blocco per i lavoratori che lavorano con alte temperature nei settori più esposti".
Temperature sopra i 35 gradi: quando chiedere la cassa integrazione
Bene ricordare che è già in vigore una norma che consente all'Inps di riconoscere la cassa integrazione guadagni (Cigo) ai lavoratori che sono esentati dall'eseguire la prestazione lavorativa perché impiegati sotto al sole e con temperature superiori ai 35 gradi. Le imprese potranno chiedere il riconoscimento della prestazione economica con la causale "eventi meteo" anche per le temperature "percepite" che sono notoriamente più elevate rispetto a quelle reali.
L'ombrello dell'Inps copre in generale i lavoratori impiegati nella stesura del manto stradale, i lavori di rifacimento di facciate e tetti di costruzioni, le lavorazioni all'aperto che richiedono indumenti di protezione, ma anche tutte le fasi lavorative che avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l'utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore
Inoltre l'Inps riconosce la cassa integrazione ordinaria in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza dell'azienda dispone la sospensione delle lavorazioni in quanto ritiene sussistano rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, temperature eccessive comprese.


GRANDANGOLO

La Sicilia in fiamme, Schifani: "Chiederemo stato di calamità al governo nazionale".Lo annuncia il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l'ennesima giornata di roghi.
"Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l'Isola". Lo annuncia il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l'ennesima giornata di roghi che si sono verificati in quasi tutte le province siciliane.
"Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili - prosegue il governatore - e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l'emergenza di questi ultimi due giorni. Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale - conclude il presidente della Regione - di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell'emergenza".


LENTEPUBBLICA
Da agosto stipendio più ricco per i dipendenti pubblici.

A causare l'aumento di stipendio da agosto fino alla fine dell'anno, con un ammontare più "ricco" nella busta paga dei dipendenti pubblici, saranno gli effetti del taglio del cuneo fiscale.
Il MEF (ministero dell'Economia e delle Finanze) ha infatti comunicato che sono state definite le modalità di pagamento ai dipendenti del pubblico impiego gestiti attraverso il sistema NoiPA.
Si tratta delle somme che riguardano gli aumenti in busta paga derivanti dall'innalzamento del taglio del cuneo fiscale: scopriamo dunque quando saranno erogate le somme e quanto prenderanno in più i dipendenti.
Che cosa si intende per taglio del cuneo fiscale?
Si tratta di uno sgravio contributivo, previsto dal decreto lavoro approvato a maggio scorso e che si aggiunge a quello già operato nella Legge di Bilancio 2023.
In particolare il dl lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso maggio e convertito in legge il 3 luglio 2023, prevede per il periodo luglio-dicembre 2023 l'innalzamento del cuneo fiscale:
fino al 6% per le retribuzioni mensili lordo dipendente inferiori a 2.692 euro
e fino al 7% per quelle inferiori a 1.923 euro mensili lordo dipendente.
Lo stipendio da agosto sarà più "generoso": busta paga più pesante per i dipendenti pubblici
La decontribuzione, come per le precedenti riduzioni del cuneo fiscale, verrà corrisposta da NoiPa sul cedolino del mese successivo rispetto a quello in cui viene riconosciuto il beneficio.
Pertanto, il pagamento riferito alla mensilità di luglio verrà erogato con il cedolino di agosto. Lo stesso meccanismo sarà applicato anche per i mesi successivi fino alla mensilità di dicembre 2023 che sarà erogata a gennaio 2024.
Saranno quasi 1 milione e 200mila i dipendenti pubblici interessati dalla misura: circa 860.000 quelli interessati dal taglio del cuneo fiscale del 6%, e circa 335.000 i dipendenti interessati dal taglio del 7%.
Ma quanto guadagneranno in più?
L'aumento in busta paga da luglio a dicembre 2023 secondo il Ministero delle Finanze  potrà arrivare anche a 100 euro  mensili.
Nello specifico:
per gli stipendi fino a 25mila euro si calcola un aumento in busta di circa 70-80 euro
per le retribuzioni da 25 a 35mila euro si calcola invece un aumento in busta paga di circa 90-100 euro
Tuttavia per avere un'idea maggiormente precisa sull'importo esatto si deve ragionare per fasce reddituali, dato che la somma aggiuntiva in busta paga dipende dalla retribuzione annua lorda del singolo dipendente.
Infine, molto importante, si deve sempre fare presente che dall'importo lordo, occorrerà sottrarre l'Irpef, che ammonta a circa il 20-25% del totale.
Quindi in linea di massima questi saranno gli aumenti "effettivi" per le varie fasce:
fino a 10.000 euro: 25 euro mensili
da 10.000 a 15.000 euro: circa 35/38 euro mensili
da 15.000 a 20.000 euro: circa 40/48 euro mensili;
da 20.000 a 25.000 euro: circa 50/55 euro mensili;
da 25.000 a 30.000 euro: circa 56/60 euro mensili;
da 30.000 a 35.000 euro: circa 65 euro mensili.
Il taglio proseguirà anche nel 2024?
Purtroppo questa è ancora un'incognita.
Il governo Meloni ha in realtà promesso di rimettere mano alla norma nella prossima legge di bilancio, che verrà varata tra novembre e dicembre.


ITALIAOGGI.
Maltempo e incendi, il governo pronto allo stato di emergenza. Il ministro Musumeci: "Le Regioni faranno una ricognizione con una prima quantificazione dei danni e poi trasmetteranno la richiesta al governo che delibererà lo stato di emergenza. Italia spaccata in due: violenti nubifragi e trombe d'aria nel Nord, roghi e caldo afoso nel Sud.

Il governo è pronto a dichiarare lo stato d'emergenza per le regioni più colpite dall'emergenza di questi giorni, tra caldo e incendi al Centro-Sud e violenti nubifragi e temporali al Nord.  Lo ha annunciato il ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci, intervistato a SkyTg24. "Lo stato di emergenza è stato chiesto dalla Lombardia, ma lo chiederanno anche altre regioni, ho parlato con il presidente del Veneto", ha riferito Musumeci. "I governi regionali faranno una ricognizione con una prima quantificazione dei danni e poi trasmetteranno la richiesta al Governo nazionale che delibererà lo stato di emergenza".
Acqua e vento e morti al Nord. Caldo e incendi al Sud. E' un'Italia spaccata in due che deve fare i conti con bilanci drammatici. Un violento temporale si è abbattuto attorno alle 4 di questa notte su Milano. Forti raffiche di vento hanno sradicato rami e alberi. Centinaia le richieste di intervento dei Vigili del Fuoco. Una ragazza di 16 anni ha perso la vita dopo essere stata colpita da un albero caduto per il maltempo in un campo scout in provincia di Brescia. A causa del maltempo, inoltre, c'è stato un incidente stradale sulla strada SS712 in provincia di Varese nel quale ci sono stati due morti, tra cui un giovane di 19 anni. La circolazione è in tilt in tutto il capoluogo, mentre l'azienda dei trasporti pubblici di Milano (ATM) segnala forti ritardi e deviazioni alle linee degli autobus e dei filobus. Le linee metropolitane funzionano regolarmente, ad eccezione della linea 1 che salta la stazione di Inganni. Sono 20 le linee di tram bloccate, a circolazione ridotta o sostituite da bus. Il violento temporale non ha risparmiato nemmeno le zone vicine a Milano. Danni all'infrastruttura ferroviaria che hanno interrotto la circolazione tra le stazioni di Albairate e Milano Porta Genova; ritardi fino a 60 minuti per guasti alla linea tra Milano Rogoredo e Milano Porta Vittoria.
"Al momento, con una stima davvero provvisoria e certamente destinata a crescere, i danni causati dal maltempo in Lombardia negli ultimi giorni superano i 100 milioni di euro. Con il presidente Fontana, entro la giornata di oggi, chiederemo al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza". Lo ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa, in apertura dei lavori del Consiglio regionale. "Purtroppo - ha spiegato - in 24 ore abbiamo registrato anche due vittime. Una donna a Lissone e una ragazza in Valcamonica. Ai loro cari, il cordoglio e le nostre sincere condoglianze. Così come siamo vicini a tutte le persone e alle imprese che hanno subito un duro colpo dalla furia del maltempo. Tutti i soggetti interessati, a partire dalla Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco, stanno facendo la loro parte senza tregua e con il massimo dell'impegno. Siamo in costante contatto con la Sala operativa regionale - ha concluso l'assessore La Russa- per monitorare in tempo reale l'evolversi della situazione".
Anche il Veneto sferzato dal maltempo. Un sedicenne ferito da un ramo d'albero nel Veronese, sette ricoveri di persone ferite, e 27 soccorsi dal Suem 118. L'Electrolux di Susegana, in provincia di Treviso, ha dovuto sospendere l'attività questa mattina. Tutto a seguito delle grandinate della notte, che hanno colpito il Veneto come il Friuli Venezia Giulia. Migliaia le auto danneggiate. Oltre che nel Veronese, numerosi sono i feriti da maltempo anche nel Trevigiano. L'Ulss2 di Treviso riferisce che sono stati soccorsi con ambulanza 4 pazienti, tutti per ferita cranica lacero contusa da grandine, 2 pazienti soccorsi a Pieve di Soligo e 2 a Godega Sant'Urbano.
"Il Veneto è stato colpito duro, per l'ennesima volta in pochi giorni - ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia - Questa notte, a più riprese, una serie di tempeste si sono scatenate sulla nostra Regione. Non si tratta certo di manifestazioni ordinarie del maltempo. Il Veneto questa notte e nelle prime ore della mattina è stato 'bombardato'. Non si dica che si tratta di fenomeni estivi, da mettere in conto: ho numerose testimonianze -afferma Zaia -di pezzi di ghiaccio grandi come mele, pesanti oltre 150 grammi, con una potenza distruttiva estrema. Siamo difronte, per violenza e frequenza del maltempo, a qualcosa difuori dal comune. Questa per la nostra terra è stata ancora una notte di passione". "Dalle prime luci dell'alba sono in corso i censimenti dei danni: serve capire esattamente i perimetri delle zone colpite, che mi aspetto essere estese. I rilievi verranno aggiunti ai report già inviati, nei giorni scorsi, al Governo. Lo Stato di Emergenza Regionale sarà aggiornato nelle prossime ore alla luce delle nuove perturbazioni. Servono ristori economici per i territori del Veneto colpiti: è quello che chiederemo allo Stato".
"Noi sapevamo che questa sarebbe stata la giornata più impegnativa, è previsto un cambio da stasera della situazione di maltempo ma produce una giornata estremamente impegnativa". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un`intervista a Rtl 102,5. "E' una situazione complessa, eravamo in allerta", ha aggiunto. "Massima solidarietà alle popolazioni colpite dal maltempo, ma tutto quello che potevamo impegnare è impegnato, al lavoro, e segue sul pezzo".
Per la Sicilia e in particolare Palermo e la sua provincia è stata, invece, una notte di fuoco. Sono diversi gli incendi e la città è circondata dal fuoco. Una donna di 88 anni, in precarie condizioni di salute, è morta a San Martino delle Scale, perché i sanitari del 118, a causa degli incendi, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso. Il paese alle porte di Palermo è invaso dalle fiamme da ieri mattina. Istituito il centro operativo comunale per l'emergenza. I Vigili del Fuoco e i canadair sono incessantemente a lavoro. Uno dei roghi più vasti riguarda la riserva di Capo Gallo, che sovrasta Mondello con le fiamme che sono cominciate già dal pomeriggio di ieri. L'aria risulta irrespirabile e diverse famiglie hanno lasciato le proprie abitazioni, a Pizzo Sella. Fuoco anche sulla collina di Bellolampo dove la Rap "ha attivato tutte le procedure previste in questi casi per circoscrivere i focolai". Un incendio, abbastanza vasto, fin dalla serata di ieri, è scoppiato anche nella montagna della zona Inserra, nel quartiere di Cruillas. Anche in questa zona ci sono diverse villette e gli abitanti hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Fiamme anche a  Bonagia, Boccadifalco, Monreale e in diversi paesi dell'hinterland da Isola delle Femmine ai centri del Trapanese. La Protezione Civile invita a non uscire di casa per via del rischio diossina, visto che in alcuni tratti l'aria risulta irrespirabile. Chiuso l'Aeroporto di Palermo fino alle 11. I voli programmati subiranno cancellazioni e ritardi informa la Gesap. La circolazione dei treni è sospesa tra Palermo Notarbartolo e Punta Raisi per un incendio nei pressi della linea ferroviaria. Un vasto incendio  ha praticamente mandato in fumo l'area del parco archeologico di Segesta. Il tempio dorico stanotte era avvolto dal fuoco. Inutile la corsa contro il tempo degli operai della forestale, protezione civile vigili del fuoco mezzi aerei.






































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