AGRIGENTONOTIZIE.
Manutenzione delle strade, l'accesso al teatro Andromeda è stato migliorato: sistemata la "Provinciale 26"
In corso di completamento gli interventi di manutenzione straordinaria su percorsi di grande importanza per i collegamenti tra le aree del comprensorio di Monte Cammarata.
Il Libero consorzio comunale di Agrigento ha provveduto alla sistemazione del tratto della strada provinciale 26A Santo Stefano Quisquina - Castronovo che conduce al teatro Andromeda. Ormai in corso di completamento, infatti, gli interventi di manutenzione straordinaria sulle tratte A, C e D della "Provinciale 26", strada interna di grande importanza per i collegamenti tra le aree del comprensorio di Monte Cammarata. Al teatro Andromeda, tra l'altro, è iniziata l'edizione 2023 del Festival lirico "Teatri di pietra". L'intervento, con bitumatura, posa di barriere di protezione e ripristino della segnaletica orizzontale, ha consentito così l'accesso in condizioni di sicurezza ai numerosi visitatori che assistono alle esibizioni programmate in uno degli scenari culturali e d'ambiente più suggestivi della Sicilia.
Il personale del settore infrastrutture stradali e l'impresa SEG, che sta effettuando la manutenzione straordinaria della Sp 26, hanno inoltre completato la bitumatura della strada sulla quale insistono numerose aziende agro-zootecniche della zona fino al confine della provincia di Palermo. Nei prossimi giorni verranno effettuati nuovi interventi sui tratti C e D.
LIVESICILIA.
Galvagno: Finanziaria a dicembre, cautela sulle Province.
PALERMO - La Finanziaria all'orizzonte, con l'obiettivo di "dare lo strumento ai siciliani entro il 31 dicembre", alle spalle un periodo di stanca ("ma negli ultimi tempi abbiamo recuperato ritornando ai livelli degli anni passati") e in mezzo un ddl sulle Province per il quale è necessario "evitare fughe in avanti" rispettando il percorso tracciato con Roma che deve dare il via al ritorno degli enti cancellati con la riforma Delrio. Alla vigila della pausa estiva dei lavori dell'Ars, il presidente del Parlamento siciliano, Gaetano Galvagno, vede così le prossime tappe per Palazzo dei Normanni.
Galvagno: "Finanziaria entro il 31 dicembre"
I deputati hanno dato vita a un 'Collegato Ter', ma in Torre Pisana si pensa già alla Finanziaria che dovrà essere varata dal governo Schifani per poi approdare a Sala d'Ercole. "L'obiettivo, insieme con il governo regionale, è quello di approvarla entro il 31 dicembre - dice Galvagno -. Ci sono i tempi per portare avanti il documento. Abbiamo già votato il Defr, ci sono quindi buoni presupposti". L'Ars, intanto, può sorridere per il ritorno dei ritmi di lavoro "ai livelli degli anni precedenti" e per i risparmi ottenuti con la digitalizzazione completa degli atti: addio alla carta, ddl ed emendamenti giungono direttamente sui tablet dei settanta deputati. "Una innovazione che ha portato circa 50mila euro di risparmi annui e una maggiore efficienza dei lavori", ha ricordato il segretario generale di Palazzo dei Normanni Fabrizio Scimè.
Galvagno 'matador'
La Stampa parlamentare, che oggi ha consegnato il tradizionale ventaglio al presidente dell'Ars, lo vede come il torero in una arena che assiste allo scontro con il toro. Galvagno ci ride sopra ma intanto non si sottrare alla domanda sul ddl che dovrà reintrodurre le Province e che sta dividendo la maggioranza di governo soprattutto sul fronte della data di ritorno al voto: "C'è una interlocuzione importante aperta tra il presidente Schifani e il ministro Calderoli - sottolinea Galvagno -. Non farei mosse azzardate e attenderei Roma".
"Non possiamo perdere i fondi europei"
Preoccupazione, invece, per la notizia rivelata dal 'Giornale di Sicilia' sul rischio disimpegno dei fondi europei che ammonterebbe a circa un miliardo: "Quella dei fondi europei è la più grande scommessa per la Sicilia - sottolinea il presidente dell'Ars -. Nel pomeriggio sentirò il presidente della Regione per capire, con gli uffici, come usare ogni centesimo ricevuto da parte della comunità europea. Se quelle risorse dovessero andare in fumo sarebbe un pugno nello stomaco per tanti imprenditori. Dobbiamo creare tutte le condizioni affinché questo non avvenga. Siamo pronti a lavorare per scongiurare questo rischio".
SCRIVOLIBERO.
Viabilità interna: sistemata la SP n. 26-A nel tratto di accesso al teatro Andromeda.
Sono in corso di completamento gli interventi di manutenzione straordinaria sulle tratte A, C e D della Strada Provinciale n. 26, strada interna di grande importanza per i collegamenti tra le aree del comprensorio di Monte Cammarata. Ieri è stata effettuata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento la sistemazione del tratto della SP n. 26-A S.Stefano Q. - Castronovo che conduce al Teatro Andromeda, ove è iniziata l'edizione 2023 del Festival lirico dei teatri in pietra. L'intervento, con bitumatura, posa di barriere di protezione e ripristino della segnaletica orizzontale, ha consentito così l'accesso in condizioni di sicurezza ai numerosi visitatori che nella serata hanno potuto assistere alle esibizioni programmate in uno degli scenari culturali e d'ambiente più suggestivi della Sicilia.
Il personale del Settore infrastrutture Stradali e l'impresa SEG, che sta effettuando la manutenzione straordinaria della SP n. 26, hanno inoltre completato la bitumatura della strada sulla quale insistono numerose aziende agrozootecniche della zona sino al confine della provincia di Palermo. Nei prossimi giorni verranno effettuati nuovi interventi sui tratti C e D della stessa strada.
QDS
"La Sicilia che piace", finanziati 42 progetti per la promozione dell'Isola.
Soddisfatto l'assessore Tamajo: "Una proposta di promozione e marketing territoriale della bellezza".
Sono 42 i progetti di promozione dell'Isola che saranno finanziati dalla Regione con i fondi del progetto rivolto agli enti locali "La Sicilia che Piace".
Ecco tutte le novità comunicate dalla Regione Siciliana.
"La Sicilia che Piace", finanziati 42 progetti
Al bando, promosso dall'Assessorato regionale delle Attività produttive e finanziato con circa 400mila euro, hanno partecipato gli enti locali della Sicilia, anche in forma associata. Si tratta dell'ultimo dei tre avvisi previsti per la promozione dei sistemi produttivi siciliani, dopo quello rivolto alle imprese (800mila euro) e quello per le associazioni di categoria, nonché ex Onlus (700mila).
"Sostenere le iniziative che hanno lo scopo di promuovere i luoghi siciliani - afferma l'assessore alle Attività Produttive Edy Tamajo - è da salutare sempre positivamente. Questo bando, rivolto ai Comuni, è un esempio concreto di valorizzazione del territorio, delle aree interne, periferiche e non. Una proposta di promozione e marketing territoriale della bellezza".
Il contributo regionale, in conto capitale, coprirà fino all'80% del costo dell'intera iniziativa, per un massimo di 10mila euro a progetto. L'elenco provvisorio dei comuni ammessi è pubblicato sul sito istituzionale della Regione Siciliana.
LIVESICILIA
Fondi Ue, Schifani: "Governo e Ars impegnati a spendere tutte le risorse".Le parole del Presidente della Regione.
PALERMO - "Ringrazio il presidente dell'Ars Galvagno per l'attenzione che ancora una volta ha voluto rivolgere al tema della spesa delle risorse comunitarie. L'obiettivo comune è quello di completare la programmazione da noi ereditata, già in sofferenza al momento del mio insediamento, e mettere in sicurezza, nel poco tempo rimasto, le risorse non impiegate pari a un miliardo di euro, garantendo così la spesa dei fondi europei entro il prossimo 31 dicembre. Con serietà e grande senso di responsabilità, abbiamo condiviso quest'impegno con l'Assemblea regionale che a luglio ha approvato, nelle competenti Commissioni Bilancio e Ue, presiedute dai deputati Daidone e Sunseri che ringrazio, la complessa manovra correttiva proposta dal governo regionale e apprezzata dal Comitato di sorveglianza lo scorso 26 luglio".
Così il presidente della Regione, Renato Schifani, commentando le dichiarazioni del presidente dell'Ars Gaetano Galvagno che oggi, parlando con i cronisti a margine della cerimonia del ventaglio a Palazzo dei Normanni, ha ribadito per la Sicilia la necessità di spendere tutte le risorse provenienti dall'Unione europea.
"La cooperazione con il Ministro Fitto"
"La manovra - aggiunge il governatore siciliano - è il frutto di un'intensa cooperazione con il ministro delle Politiche europee, Raffaele Fitto, e con la Commissione europea. Non si è trattato soltanto di mettere in sicurezza le risorse, ma sono stati stanziati oltre 369 milioni di euro per le piccole e medie imprese colpite dal "caro-energia" e per le famiglie vulnerabili ("Bonus energia Sicilia" e "Bonus energia famiglie" nazionale). Con 68 milioni di euro si è proposto di finanziare a Catania il grande progetto "IPCEI Microelettronica", che prevede il potenziamento tecnologico nei settori chiave dell'industria automobilistica e dell'internet delle cose. Sono stati previsti 50 milioni per incrementare la dotazione del Fondo di garanzia per il sostegno agli investimenti delle imprese siciliane e altri 70 per finanziare lo scorrimento della graduatoria e consentire a molte più aziende di accedere ai finanziamenti agevolati a tasso zero erogati dall'Irfis, la finanziaria regionale. Senza trascurare le azioni per il rafforzamento delle misure di contrasto al dissesto idrogeologico e per la depurazione delle acque".
ITALIAOGGI.
Fitto, rifinanziati i progetti dei comuni.
Circa 39 mila interventi per un valore di 67 miliardi. Sta tutta in queste cifre la polverizzazione e la contraddizione dei micro progetti dei comuni. Ma gli interventi esclusi dal Pnrr, ha assicurato Fitto, saranno riprogrammati su altri programmi di finanziamento.
Circa 39 mila interventi per un valore di 67 miliardi. Sta tutta in queste cifre la polverizzazione e la contraddizione dei micro progetti dei comuni. Piccole opere (il 75% delle quali è di valore inferiore a 100 mila euro e in alcuni casi va a finanziare la sostituzione di una ringhiera o di un ascensore) essenziali per gli enti, che essendo immediatamente cantierabili sono state inserite nel Piano nazionale di ripresa e resilienza nonostante l'orizzonte di quest'ultimo fosse, per forza di cose, molto più ampio. Nell'illustrare prima in aula alla Camera e poi al Senato le ragioni del progetto di revisione del Recovery plan messo a punto dal governo italiano e trasmesso alla Commissione europea (si veda ItaliaOggi del 28 luglio) il ministro per gli affari europei Raffaele Fitto ha voluto chiarire uno degli aspetti più problematici dell'operazione che porterà fuori dal Pnrr progetti per 15,9 miliardi di euro (di cui 13 di diretta competenza dei comuni). Ma non si tratterà di un definanziamento tout court perché gli interventi, ha assicurato Fitto, saranno riprogrammati su altri programmi di finanziamento, in primis i fondi di coesione. "Parliamo per esempio della misura relativa alla resilienza e alla valorizzazione del territorio ed efficientamento energetico delle aree urbane. Siamo convinti che queste iniziative siano rendicontabili da parte della Commissione Europea?", ha osservato Fitto. Di qui la decisione di portare fuori dal Pnrr queste misure, assicurandone comunque il finanziamento. Sul punto Fitto ha voluto tranquillizzare i sindaci: "si tratta di obbligazioni giuridicamente vincolanti e se revocassimo i finanziamenti saremmo irresponsabili", ha chiarito il ministro. "Gli interventi restano garantiti nel loro finanziamento. Lo voglio dire ai sindaci, con i quali ho parlato e a chi ha immaginato scenari catastrofici: gli interventi previsti all'interno del Piano vanno avanti, non c'è nessuna interruzione, ma saranno oggetto di un confronto con la Commissione europea". Anche sulla creazione, entro l'orizzonte temporale del 2026, di 264.480 nuovi posti negli asili (target su cui si sono accesi i fari della Commissione europea perché la demolizione e ricostruzione di asili nido e/o scuole di infanzia senza aumentare i posti disponibili mette a rischio il raggiungimento dell'obiettivo) Fitto ha rivendicato lo stanziamento di 900 milioni aggiuntivi per un nuovo bando. "I bandi dal 2021 al 2022 sono stati aperti e riaperti piu' volte e questo ha portato a un ritardo che non ha consentito l'aggiudicazione dei lavori entro il 30 giugno di quest'anno", ha spiegato.
Dissesto idrogeologico
Altro tema caldo (a causa dei recenti tragici eventi in Romagna) è quello del dissesto idrogeologico. La proposta di modifica del Pnrr prevede il definanziamento dei progetti, di competenza del ministero dell'ambiente, per la gestione del rischio alluvione e la riduzione del rischio idrogeologico. Progetti che in totale cubano 1,287 miliardi. La ragione, ha spiegato il ministro, è da ricercare nel rischio di dover restituire i fondi. "Se un progetto del 2010 non ancora realizzato viene inserito nel Pnrr, siamo sicuri che si potrà a concludere entro il 2026 o non rischiamo che venga revocato costringendoci a restituire i soldi?", si è chiesto. "Noi non vogliamo definanziare i progetti sul dissesto idrogeologico ma realizzarli", ha concluso Fitto annunciando di aver avviato un percorso con le regioni per sfruttare al meglio le risorse Ue. Con Bruxelles proseguono le interlocuzioni per elaborare una proposta condivisa.
LENTEPUBBLICA.
Il sindaco non può essere anche presidente di consorzio.
Secondo l'Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione, è inconferibile la nomina di presidente del consorzio al sindaco di uno dei comuni componenti.
Lo ha disposto con la delibera 362/2023, riguardante un consorzio di nove comuni. Tale ente consortile ha la funzione di avviare nuove forme e modalità di progettazione, organizzazione e gestione associata dei servizi dei comuni associati.
Il presidente del consorzio non può essere sindaco di uno dei comuni competenti
Secondo l'Autorità l'incarico è inconferibile e l'atto di conferimento nullo. Non solo. In base all'articolo 18 del decreto legislativo n. 39/2013 "i componenti degli organi che abbiano conferito incarichi dichiarati nulli sono responsabili per le conseguenze economiche degli atti adottati", e nei loro confronti viene avviato procedimento che riguarda tutti coloro che, alla data del conferimento dell'incarico, erano componenti dell'organo conferente, ivi inclusi i componenti cessati dalla carica. I componenti dell'organo non possono per tre mesi conferire tutti gli incarichi di natura amministrativa di loro competenza.
Anac ha evidenziato che il presidente del consorzio svolge incarichi gestionali e non politici, in quanto è titolare del potere di attribuire e definire gli incarichi di collaborazione esterna. Inoltre, il Cda a cui il sindaco è a capo approva i programmi esecutivi, i progetti e vari atti di amministrazione, e autorizza accordi aziendali sottoscritti con le organizzazioni sindacali.
In conclusione, l'Autorità ha deliberato la nullità dell'atto di conferimento e il relativo contratto. Pertanto il sindaco di uno dei comuni componenti il consorzio di sistema integrato territoriale di welfare non può essere nel contempo anche presidente del consiglio d'amministrazione del consorzio con funzioni gestionali.
LENTEPUBBLICA.
Progressioni verticali e colloqui valutativi, il parere dell'Aran.
In una recente risposta ad una richiesta di parere l'Aran fornisce alcune indicazioni in merito alla possibilità di effettuare colloqui anche nelle procedure che riguardano le progressioni verticali. All'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni giungeva il quesito di un comune che richiedeva se l'art. 13, comma 6 del CCNL Funzioni Locali del 16/11/2022 ("la progressione tra le aree può aver luogo a seguito di una procedura valutativa") potesse consentire all'Ente di accertare le competenze professionali possedute dai dipendenti interessati attraverso un colloquio conoscitivo. L'Aran ha risposto con il Parere 5318/2023. Progressioni verticali e colloqui valutativi, il parere dell'Aran. All'interno del documento si fa presente che le progressioni verticali sono oggetto di una disciplina stabilita dagli enti nelle norme interne. L'Agenzia ha sottolineato che solo i criteri per le progressioni verticali "in deroga", definite nell'art. 13 comma 6 e 7 del Ccnl del 16 novembre 2022, sono oggetto di confronto con i sindacati. Solo in questo caso, l'ente deve comunicare preventivamente con i rappresentanti sindacali prima di approvare l'atto regolamentare, che rimane di competenza dell'azienda. La procedura regolare, disciplinata dall'art. 15 del Ccnl, non è invece oggetto di discussione o contrattazione. Nelle progressioni in deroga, secondo il parere 5318 dell'Aran, può essere inoltre utilizzato un colloquio per valutare le "competenze professionali" dei dipendenti. Tuttavia questa opzione può essere anche estesa anche alle progressioni verticali ordinarie. Pertanto si consente alle amministrazioni di eseguire colloqui per valutare le competenze professionali: si tratta di una decisione risolve un problema organizzativo che coinvolge molti enti impegnati in discussioni con i sindacati sull'argomento.
LENTEPUBBLICA.
Bilanci di previsione 2023 rimandati a settembre, nuova proroga.
La decisione arriva dalla Conferenza Stato Città: arriva una nuova proroga per i bilanci di previsione 2023, stavolta rinviati a settembre.
Su richiesta congiunta dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) e dell'Unione province d'Italia (UPI) la Conferenza Stato-città ed autonomie locali ha espresso dunque parere favorevole al differimento del termine dell'approvazione del bilancio di previsione finanziario 2023.
Arriva così il via libera ufficiale a una ulteriore proroga rispetto al termine attuale, già oggetto di precedente proroga: oggi era infatti teoricamente l'ultimo giorno per adempiere.
Si ricorda che l'approvazione dei bilanci rappresenta un momento fondamentale per la contabilità degli Enti locali: questo importantissimo adempimento riguarda la gestione contabile dell'Ente. In linea di principio la bozza del bilancio di previsione viene predisposta ogni anno dalla Giunta, presentata al Consiglio comunale e approvata entro la fine dell'anno precedente.
Scopriamo dunque qual è la nuova data.
Bilanci di previsione 2023 rimandati a settembre, nuova proroga
La Conferenza Stato Città, presieduta dal sottosegretario all'Interno On. Wanda Ferro, ha deciso il rinvio al 15 settembre, per Comuni ed enti locali, del termine di approvazione dei bilanci di previsione 2023-2025.
La nuova scadenza proroga così quella precedente, inizialmente fissata al 31 luglio si è resa necessaria per i ritardi degli insediamenti dei nuovi Consigli comunali, in seguito alle recenti elezioni, e gli straordinari eventi atmosferici che hanno colpito molti territori del Paese.
Ad annunciarlo è stato il Ministero dell'Economia e delle Finanze, Sandra Savino.
"La recente alluvione in Emilia Romagna, ed i disastri ambientali che stanno colpendo molte parti d'Italia, stanno mettendo a dura prova il lavoro di centinaia di Amministrazioni. Ritengo che sia giusto garantire, in particolare modo a loro, il tempo necessario per verificare lo stato dei conti e programmare adeguatamente l'attività istituzionale del prossimo anno".