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rassegna stampa dell'8 settembre 2023

agrigentonotizie.it
Tariffe idriche aumentate in cambio dell'assunzione dei figli? Il giudice: "Reato prescritto per D'Orsi e Campione"
Il gup motiva la sentenza di non doversi procedere e puntualizza: "Non ci sono cause evidenti di proscioglimento ma l'accusa di corruzione è estinta per il decorso del tempo"Campione e D'Orsi



L'imprenditore Marco Campione, ritenuto a capo della presunta rete affaristica che gli avrebbe consentito di beneficiare di connivenze e protezioni, "non ha fornito giustificazioni plausibili legate all'assunzione dei figli di Eugenio D'Orsi". Quest'ultimo, appena due mesi prima di concludere il suo mandato di presidente della Provincia di Agrigento, aveva approvato la delibera che consentiva a Girgenti Acque di aumentare le tariffe idriche agli utenti. Le due circostanze, secondo il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, portano ad escludere "l'evidenza di cause di proscioglimento nel merito". I fatti, tuttavia, risalgono al 2013 e l'accusa di corruzione a carico dell'ex presidente di Girgenti Acque e dell'ex presidente della Provincia, nonchè commissario dell'Ato idrico, è da ritenersi prescritta.Con il deposito delle motivazioni della sentenza "Waterloo", limitatamente ai provvedimenti di non luogo a procedere visto che per i rinvii a giudizio non è previsto, sono stati messi a fuoco numerosi segmenti investigativi dell'inchiesta sul cosiddetto "sistema Campione" ovvero sulla presunta organizzazione a delinquere della quale avrebbero fatto parte uomini delle istituzioni, professionisti e forze dell'ordine.Tariffe più care in cambio di un posto di lavoro per i figli. Era l'atto di accusa della Procura nei confronti dell'ultimo presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, indagato di "corruzione per l'esercizio della funzione".
L'ex fedelissimo di Raffaele Lombardo (il cui nome, invece, è subito sparito dalla lista degli indagati dove figurava in un primo momento), secondo quanto ipotizzava il pool di pm che indagavano sul "sistema Girgenti Acque", coordinato dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, avrebbe approvato un aumento della tariffa ai suoi utenti, per compiacere il presidente di Girgenti Acque, Marco Campione, che - in cambio - avrebbe assicurato dei posti di lavoro per i due figli.
Giuseppe, consigliere comunale di Palma ed ex assessore, nel 2013 e nel 2014, è stato assunto alle dipendenze di Girgenti Acque e delle società "gemella" Hydortecne. La sorella Simona, sempre - secondo l'accusa - in forza dell'accordo corruttivo, avrebbe avuto una collaborazione retribuita, dal 2014 al 2016, sempre per Hydortecne. Contratti a termine ripetutamente rinnovati anche se il figlio di D'Orsi non pare avere avuto un atteggiamento impeccabile.Come emerge dal contenuto di un'intercettazione del 29 ottobre del 2014.
D'ORSI: Io ti sono eternamente grato e ti sono... e ti voglio bene, sul serio, a te e a tutta la tua famiglia, a... questo, ti voglio bene, perché...
CAMPIONE: Siccome, siccome Giuseppe qualche volta si è pure lasciato andare... tu sai poi i ragazzi si mollano no...
D'ORSI: Si e... lo so, lo... è stato, è stato redarguito, è stato redarguito.
CAMPIONE: Vorrei tanto non chiamarmi come mi chiamo, è una cosa secondo me che non...
...omissis....
D'ORSI: Alle otto e mezza sono là, Marcù, io Marcù... ma è inutile che ti esprimo tutta la mia gratitudine e tutto il mio affetto, io ti sono e ti sarò grato per tutta la vita, ma no detto... io sono un uomo, prima di ogni altra cosa, e grazie per l'affetto che riponi a Giuseppe, e questo è importante.


Agrigento Capitale della cultura 2025, presentata interrogazione all'Ars da "Sud chiama Nord"
Il gruppo chiede interventi da parte della Regione "affinché non venga sprecato questo prezioso riconoscimento di promozione e valorizzazione di tutto il territorio siciliano"
Agrigento Capitale della cultura 2025 e statuto della fondazione che dovrà gestire fondi e progetti: la vicenda approda all'Ars.A chiedere chiarimenti e "interventi urgenti al fine di individuare una rapida soluzione per accelerare il percorso organizzativo", è il gruppo di "Sud chiama Nord", con primo firmatario Ismale La Vardera, che parte nella propria interrogazione ovviamente dal verbale dei revisori dei conti che bocciava la proposta di statuto."Alla data odierna - dice l'interrogazione - , non risulta dichiarata la consistenza della dotazione patrimoniale complessiva di cui potrà beneficiare la Fondazione Agrigento 2025, nonché non risulterebbe dichiarato il contributo patrimoniale specifico che ciascun socio fondatore intenderebbe apportare alla nascitura fondazione. Si ricorda, che l'adeguatezza della dotazione patrimoniale rispetto agli scopi dichiarati nello statuto, costituisce elemento costitutivo imprescindibile per l'ottenimento del suo riconoscimento giuridico e, soprattutto, rappresenta la primaria garanzia per il suo regolare funzionamento nel tempo".Per questo, tenuto conto che "sono già trascorsi oltre cinque mesi dalla proclamazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, e, in vista del traguardo dell'1 gennaio 2025, non è stato ancora fatto nulla di significativo con la comprensibile preoccupazione e il rischio concreto che questa importante occasione per Agrigento e la Sicilia si trasformi in un enorme fallimento" il gruppo chiede appunto interventi da parte della Regione , affinché "non venga sprecato questo prezioso riconoscimento di promozione e valorizzazione di tutto il territorio siciliano".

 siciliaonpress.it

Assistenza studenti disabili, dalla Regione oltre 9 milioni 

Oltre nove milioni di euro per garantire l'assistenza agli studenti disabili siciliani. L'assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha emesso i decreti di pagamento a favore delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi dei Comuni per assicurare il servizio di assistenza specialistica, un provvedimento necessario in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico. La dotazione finanziaria ammonta a circa 9 milioni e 345 mila euro, somme stanziate sulla base del numero di alunni disabili presenti sul territorio e comunicati all'assessorato dagli enti locali siciliani.«Abbiamo erogato le somme prima dell'inizio dell'anno scolastico - afferma l'assessore Nuccia Albano - consentendo alle Città Metropolitane e ai Liberi consorzi di poter affidare gli incarichi agli assistenti all'autonomia e alla comunicazione che si occupano degli studenti disabili. I bambini e i ragazzi, che dalla prossima settimana torneranno sui banchi di scuola, potranno in questo modo iniziare regolarmente le attività. E potrà essere assicurata loro la necessaria assistenza specialistica».Nel dettaglio, circa 7,4 milioni saranno destinati ai servizi relativi all'autonomia e alla comunicazione, mentre più di 1,9 milioni di euro serviranno per l'assistenza integrativa migliorativa e aggiuntiva.

teleacras.it

Codice appalti in Sicilia: rischi infiltrazioni


La Commissione regionale antimafia lancia l'allarme: servono modifiche al nuovo Codice degli appalti, perché rischia di favorire le infiltrazioni criminali. Il presidente, Antonello Cracolici, deputato ed ex capogruppo e assessore regionale del Partito Democratico, spiega: "Il disegno di legge sul recepimento del Codice degli appalti in Sicilia, così come è stato formulato, è molto rischioso perché formalmente semplifica le procedure ma in realtà le complica.Antonello Cracolici
L'effetto sarà fare salire e scendere dai tribunali molti amministratori e responsabili delle stazioni appaltanti per giustificare alcune modalità delle procedure di gara, o peggio esporrà gli amministratori ad un livello di rischio altissimo per via degli affidamenti diretti, delle procedure negoziate con il sistema degli inviti, e dei subappalti a cascata". Cracolici, intervenuto in Commissione in occasione della seduta di discussione del disegno di legge che approderà martedì prossimo all'Assemblea Regionale, aggiunge: "Servono modifiche al testo, bisogna prevedere procedure che abbiano maggiore trasparenza anche sui subappalti, a tutela degli amministratori e delle stazioni appaltanti, altrimenti questo disegno di legge, invece di semplificare, aprirà la strada a maggiori rischi di infiltrazioni e condizionamenti. Credo sia necessario inoltre prevedere per legge l'adesione ai protocolli di legalità sottoscritti dalle Prefetture da parte dei soggetti che partecipano alle gare d'appalto e di quelli che opereranno in subappalto" - conclude Cracolici. Effettivamente il nuovo Codice dei contratti pubblici consentirà di snellire molto le procedure e di ridurre i tempi di approvazione. E' infatti prevista l'abrogazione del parere tecnico contenuto nell'articolo 5 comma 3 della legge regionale 12 del 2011, garantendo così l'allineamento al nuovo Codice degli appalti. Novità di rilievo è che in Commissione lavori pubblici approderanno soltanto i progetti con importo superiore a 30 milioni di euro, a fronte dei 15 attuali, consentendo a circa l'80 per cento dei progetti di procedere direttamente in Conferenza dei servizi indetta dal Rup, il Responsabile unico del procedimento. Ciò garantirà un dimezzamento dei tempi per l'acquisizione dei pareri sui due livelli di progettazione previsti dal nuovo Codice. E l'assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, ribadisce: "Si tratta di un'importante norma di riforma che recepisce il nuovo Codice dei contratti pubblici. Nei prossimi anni saremo chiamati a gestire importanti risorse economiche, provenienti dal Pnrr e dalla Programmazione europea 2021-2027, che consentiranno di cambiare il volto infrastrutturale della Sicilia. In quest'ottica era determinante garantire un quadro normativo chiaro. Ricorrendo all'autonomia statutaria abbiamo predisposto un testo che recepisce quello nazionale, ma introduce anche alcune norme migliorative, puntando soprattutto sulla semplificazione delle procedure".

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