TELEACRAS.IT
Sicilia, tra Autonomia differenziata e Pnrr
Il Festival delle Regioni occasione per rilanciare i temi dell'Autonomia differenziata e della spesa del Pnrr in Sicilia: l'intervento del presidente Schifani.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha colto l'occasione della partecipazione alla seconda edizione del Festival delle Regioni per rilanciare le correzioni, a suo avviso necessarie, al testo di legge sull'autonomia differenziata firmato dal ministro leghista Calderoli. E ha sottolineato: "Non guardo all'autonomia differenziata con preoccupazione ma con la dovuta attenzione. Spesso mi si contesta dall'opposizione di aver dato la mia condivisione all'iniziale testo Calderoli, che poi è stato modificato: l'ho fatto perché ne ero convinto. Tra l'altro la posizione del mio partito era di grande attenzione sul processo di formazione e di individuazione dei livelli che garantiscono uniformità di prestazioni in tutto il Paese. Insisterò naturalmente sulla previsione di insularità che è stata introdotta nella Costituzione e che riconosce alla Sicilia il peso di una posizione geografica che isola, e che prevede che lo Stato debba effettuare delle compensazioni economiche. A tal proposito l'ultima finanziaria nazionale ha previsto solo 10 milioni: una cifra squisitamente simbolica. La Regione Sardegna ha impugnato la finanziaria per avere stanziato solo 10 milioni di euro per il principio di insularità. Avremmo potuto intervenire per adesione a questo ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale, ma abbiamo scelto di seguire un percorso diverso, quello del confronto, non dello scontro. La condizione di insularità grava sulla Sicilia per oltre 6 miliardi di euro all'anno, il che comporta che ogni siciliano subisce un onere occulto di circa 1.200 euro per compensare il divario con il resto della penisola che la marginalità insulare impone". E poi ha concluso: "Noi non abbiamo posto temi, ma lo faremo in occasione della prossima finanziaria perché i principi costituzionali o ci sono o non ci sono. Se ci sono vanno rispettati e vanno attuati. Se non ci sono ci si batte. Se all'unanimità in Parlamento si è riconosciuto alla Sicilia il principio di insularità, una motivazione ci deve essere ed è quella di superare questo gap". E Schifani si è soffermato anche sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, e ha espresso delle riserve: "Mi chiedo se l'Italia, col sistema amministrativo, burocratico e procedurale che ha, può farcela a rispettare i tempi in materia di programmazione e certificazione della spesa. Me lo chiedevo già quando ero parlamentare nazionale e abbiamo chiuso l'accordo con l'Unione europea. E' un dato che deve essere tenuto in considerazione. E i parametri, quindi, devono essere diversi a seconda dei Paesi. Basti pensare, a titolo d'esempio, che in Italia per avere i decreti attuativi di alcune leggi a volte passa anche un anno dall'approvazione delle norme primarie. E' qualcosa su cui la classe politica dirigente deve intervenire".
LENTEPUBBLICA.IT
Acquisti in Rete PA: attivi anche i bandi del Sistema dinamico.
Attivi i nuovi bandi del Sistema dinamico di acquisizione, adeguati alle disposizioni normative in materia di acquisti in rete della Pa del nuovo Codice degli Appalti, efficace dal 1° luglio 2023.Il sistema dinamico di acquisizione è una procedura interamente elettronica per mezzo della quale le stazioni appaltanti acquistano beni e servizi di uso corrente, generalmente disponibili sul mercato. L'acquisto da parte delle stazioni appaltanti avviene a seguito di un confronto concorrenziale tra gli operatori economici ammessi al sistema.Acquisti in Rete PA: attivi anche i bandi del Sistema dinamicoRisultano pertanto adesso attivi e disponibili per gli acquisti e le negoziazioni delle P.A. non solo tutti i bandi del Mercato Elettronico della P.A. (dal 1° luglio), ma anche quelli del Sistema dinamico di acquisizione (dal 18 agosto), adeguati al Codice.Per non perdere le opportunità di business tutti gli operatori economici abilitati che non hanno ancora provveduto alla modifica delle dichiarazioni rese in fase di abilitazione sono tenuti a farlo per poter ricevere ordini diretti del Mercato Elettronico e partecipare alle negoziazioni del MePA e del Sistema dinamico.Infatti anche per il Sistema dinamico di acquisto, gli operatori economici, per poter continuare a operare, dovranno aggiornare le dichiarazioni previste dal bando/categoria. In particolare:le imprese già abilitate a operare sullo Sdapa, dovranno modificare i loro dati inserendo le nuove dichiarazioni, rese nel rispetto delle previsioni del nuovo Codice degli Appaltile imprese non ancora abilitate, dovranno procedere alla abilitazione seguendo la normale procedura, che integra anche le nuove disposizioni normative.Come fare a modificare le dichiarazioni?Per la modifica delle dichiarazioni legate all' impresa, è necessario accedere al Cruscotto e seguire il percorso Gestione abilitazioni > profilo > Impresa > Modifica impresa > Dichiarazioni . Le dichiarazioni commerciali, per i bandi / categorie che lo prevedono, devono essere modificate singolarmente, per ciascuna categoria a cui l'impresa è abilitata, inserendo:il fatturato globale dell'impresa relativo a tutte le attività, che sarà automaticamente valido per tutte le categorie oggetto di modificail fatturato dei contratti analoghi relativo alla specifica categoriaGli operatori non ancora abilitati possono invece abilitarsi direttamente ai nuovi bandi pubblicati, seguendo la procedura aggiornata con le nuove disposizioni normative.Verificare l'esito della richiestaSi può verificare l'esito della richiesta di modifica delle dichiarazioni utilizzando l'area comunicazioni presente all' interno del tuo profilo impresa.Si ricorda che si devono sempre modificare i DATI IMPRESA e, laddove richiesto, le dichiarazioni commerciali. In entrambi i casi una volta approvata la richiesta si trova la notifica di approvazione nelle comunicazioni.
LENTEPUBBLICA.IT
ex province
Il 10 e 11 ottobre l'Assemblea delle Province all'Aquila
"Le Province, che storia!": è questo il titolo dell'Assemblea Nazionale delle Province italiane che si terrà all'Aquila il 10 e 11 ottobre prossimi, la cui cerimonia di apertura si svolgerà alla presenza Presidente della Repubblica.Due giornate di incontro - al Ridotto del Teatro Comunale di V. Antonellini dell'Aquila - tra i Presidenti delle Province, i Sindaci e i consiglieri Provinciali delegati da tutta Italia, e i rappresentanti di Governo e Parlamento per fare il punto sulle questioni più urgenti ."Protagonisti dell'Assemblea - dichiara il Presidente dell'UPI Michele de Pascale - saranno le comunità e i territori di Provincia, che sono un tratto importante della storia di questo Paese e che vogliono contribuire a costruirne il futuro. Per questo proporremo ai rappresentati di Governo e Parlamento che interverranno riflessioni sulla definizione della nuova Provincia sia dal punto di vista istituzionale, partendo dalla legge in esame in Senato, che organizzativa, con la definizione di modelli avanzati che ci permettano di semplificare la pubblica amministrazione e contribuire a promuovere le politiche di sviluppo dei territori.Presenteremo poi i risultati del nostro percorso di attuazione del PNRR, su cui tutti siamo impegnati in prima linea e rilanceremo le nostre proposte per definire strategie unitarie alla messa in sicurezza del Paese.Non posso non sottolineare quanto sia per noi un grande onore e una grande emozione - conclude de Pascale - avere la presenza del Presidente della Repubblica alla cerimonia di apertura dell'Assemblea: si tratta della prima volta nella storia dell'UPI".
RISOLUTO.IT
Sportello informativo Libero Consorzio di Agrigento, Calogero Bono chiede della convenzione
"Che fine ha fatto l'apertura dello sportello informativo libero consorzio di Agrigento a Sciacca?". Lo chiede in una interrogazione il consigliere comunale Calogero Bono.Il componente di opposizione del gruppo Fratello d'Italia ricorda nell'atto che il Comune di Sciacca ha stipulato una convenzione con il libero consorzio di Agrigento grazie ad una deliberazione della giunta comunale del 13 aprile del 2021 avente per oggetto la concessione in uso temporaneo e a titolo gratuito dei locali di proprietà comunale siti in piazza Don Luigi Sturzo n.2, da adibire ad uffici URP del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, approvazione bozza di convenzione."Successivamente - si legge nell'interrogazione - in data 18.06.2021 si è firmato l'atto di convenzione tra Libero
Consorzio Comunale di Agrigento e il Comune di Sciacca con l'intendimento di
concedere in uso temporaneo per anni 5 e a titolo gratuito i locali Piazza Don Luigi
Sturzo n. 2, con la riduzione del canone di concessione così come previsto dal Regolamento Comunale di specie all'art. 15, del 100% per i soggetti che svolgono
attività pubbliche istituzionali di cui all'art. 10.
Che con la predetta convenzione sono stati pattuiti i seguenti servizi a carico del libero
consorzio:
Istituzione di un servizio INFOPOINT avente specifiche mansioni di servizio di
informazione ed accoglienza turistica;
Inserimento di contenuti inerenti attività ed eventi della città di Sciacca sul portale
LIVINGAGRIGENTO.IT;
Inserimento di contenuti inerenti attività ed eventi della città di Sciacca su tutti i canali
social dell'URP del Libero Consorzio Comunale di Agrigento;
Produzione e diffusione di materiale promozionale del territorio (guide, brochiure,
flyrs);
Scambio di link (ovvero lo scambio di collegamenti ipertestuali) fra i siti internet
LINGAGRIGENTO.IT e VISITSCIACCA come reciproco strumento di marketing
per promuovere la notorietà e il numero di visitatori dei siti coinvolti".
Il consigliere, pertanto ha chiesto quali iniziative intende intraprendere l'amministrazione comunale al fine di assicurare che il Libero Consorzio Comunale di Agrigento adempia a tutti gli oneri derivanti dalla convenzione e se è intenzione della amministrazione comunale valorizzare ulteriormente le risorse
umane presenti presso l'ufficio periferico di Sciacca.
GRANDANGOLO.
Strada provinciale 20, Cambiano presenta interrogazione: "È piena di buche"Il deputato del M5S presenta interrogazione sulle condizioni della strada.
"Nei giorni scorsi ho presentato un'interrogazione sulle condizioni del manto stradale della SP20, nei pressi della stazione ferroviaria di Acquaviva-Casteltermini, dove sono presenti, ormai da svariati mesi, avvallamenti, buche e disconnessioni tali da creare pericolo per la circolazione stradale." Lo dichiara il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle, Angelo Cambiano.
Il parlamentare prosegue: "Bisogna considerare che la porzione di arteria stradale menzionata è utilizzata quotidianamente da numerosi utenti che la percorrono per immettersi sulla Strada Statale 189 e al fine di recarsi presso il presidio ospedaliero del Comune di Mussomeli. Inoltre, il predetto tratto di strada rappresenta un'importante via d'accesso per raggiungere i Comuni di Casteltermini e San Biagio Platani. Auspico che chi di dovere intervenga tempestivamente mediante azioni concrete."
SICILIATV
Bilancio positivo per il Teatro dell'Efebo al giardino botanico.
Si conclude con un bilancio molto positivo il cartellone dei quattro spettacoli presentati al teatro dell'Efebo presso il giardino botanico. Un bilancio di pubblico e di critica, presente sui media nazionali e regionali, che soddisfa le aspettative del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, retto dal commissario straordinario Giovanni Bologna che ha ereditato dalla gestione precedente la scelta politica sul recupero e valorizzazione di uno spazio culturale straordinario, a due passi dai Templi dorici.
Oltre 2500 spettatori hanno partecipato ai quattro eventi in programma dopo la prima con la regia di Marco Savatteri nello spettacolo magico Ide-Ali, il pensiero in equilibrio incentrato sul mito di Icaro, l'Accademia Free Melody con lo spettacolo " Colonne Sinfoniche" con Orchestra e Coro in un repertorio di brani tratti dalle piu' famose colonne sonore.
E poi ancora la terza serata con Artisti associati composti da un gruppo di validissimi musicisti di musica popolare nel canto delle serenate di Rosa Balistreri e le poesie di Ignazio Buttitta, recitate da Antonio Zarcone e la quarta serata con lo spettacolo "la Magia di Novecento" della compagnia Sipario 4 che ha colpito il pubblico presente con alcuni monologhi interessanti sul teatro.
Il cartellone di spettacoli, programmato dal settore Turismo dell'Ente diretto da Achille Contino, e' stato incentrato verso una finalità turistica coinvolgendo Tours Operators ed imprenditori alberghieri per offrire una valida alternativa di soggiorno nel territorio della provincia, in preparazione degli eventi Agrigento 2025.
Moltissimi gli agrigentini che non si sono fatti sfuggire l'occasione di ammirare la cornice straordinaria del teatro dell'Efebo attraverso un progetto di recupero e valorizzazione di un sito naturale all'interno di uno spazio di verde tra piante mediterranee ed ipogei situati all'interno del Giardino Botanico.
Una sfida importante pianificata da tempo dagli Uffici del Libero Consorzio Comunale per preparare, nel migliore dei modi, Agrigento Capitale 2025, inserendo tra i circuiti turistici il teatro dell'Ebebo attraverso un progetto turistico dedicato al mito ed alla storia della Magna Grecia.
CANICATTIWEB
Interrogazione sulle condizioni del manto stradale della SP20, nei pressi della stazione ferroviaria di Acquaviva-Casteltermini.
Nei giorni scorsi ho presentato un'interrogazione sulle condizioni del manto stradale della SP20, nei pressi della stazione ferroviaria di Acquaviva-Casteltermini, dove sono presenti, ormai da svariati mesi, avvallamenti, buche e disconnessioni tali da creare pericolo per la circolazione stradale.
Bisogna considerare che la porzione di arteria stradale menzionata è utilizzata quotidianamente da numerosi utenti che la percorrono per immettersi sulla Strada Statale 189 e al fine di recarsi presso il presidio ospedaliero del Comune di Mussomeli. Inoltre, il predetto tratto di strada rappresenta un'importante via d'accesso per raggiungere i Comuni di Casteltermini e San Biagio Platani. Auspico che chi di dovere intervenga tempestivamente mediante azioni concrete.
CANICATTIWEB
Falcone: "dal governo Schifani 120 milioni per il contrasto al caro-vita"L'esame del collegato-ter in commissione Bilancio
"La Commissione Bilancio Ars ha varato oggi due importanti misure finanziarie di sostegno per le famiglie siciliane e le amministrazioni locali, impegnando nel complesso più di 120 milioni di euro attraverso due norme inserite nel Collegato-ter". Così l'assessore regionale all'Economia Marco Falcone, commentando l'esito delle votazioni sulle norme del cosiddetto "Collegato ter" che a breve approderà in Aula a Palazzo dei Normanni.
Falcone: "Impegni mantenuti"
"Come preannunciato dal presidente Schifani, diamo seguito all'impegno della Regione a intervenire per calmierare l'impatto del rialzo dei tassi d'interesse dei mutui. - aggiunge - Attraverso l'Irfis, la Regione potrà erogare un contributo alle famiglie al di sotto dei 50mila euro di reddito per compensare i maggiori costi in interessi bancari sostenuti nel 2023. Ai Comuni, invece, per la prima volta dopo dodici anni potremo pagare la quarta rata del Fondo Enti locali entro l'anno in corso, mettendo quindi nella disponibilità dei sindaci tutte le trimestralità che spettano alle amministrazioni". "Ciò si traduce in garanzie per i servizi ai cittadini che, a loro volta, potranno meglio sopportare il caro vita grazie all'aiuto della Regione sui mutui. - conclude - Un ringraziamento va al presidente Daidone e ai componenti della Commissione per la sensibilità dimostrata".
FOCUSICILIA.
Autonomia differenziata, Schifani: "Non preoccupazione, ma attenzione"
"Insisteremo su insularità e stanziamenti adeguati". Lo dice il presidente della Regione siciliana parlando della proposta di legge, che può "portare oltre il fondo perequativo che in questi anni si è dimostrato insufficiente"
"Non guardo all'autonomia differenziata con preoccupazione, tutt'altro, ma con la dovuta attenzione perché può portarci oltre il fondo perequativo che in questi anni si è dimostrato insufficiente". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, partecipando alla tavola rotonda in occasione dell'avvio dei lavori della seconda edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome che si svolge a Torino sino a domani, martedì 3 ottobre.
"Insisterò sull'insularità"
"Spesso - ha proseguito il governatore siciliano - mi si contesta dall'opposizione di aver dato la mia condivisione all'iniziale testo Calderoli, che poi è stato modificato: l'ho fatto perché ne ero convinto. Tra l'altro la posizione del mio partito era di grande attenzione sul processo di formazione e di individuazione dei livelli che garantiscono uniformità di prestazioni in tutto il Paese. Insisterò naturalmente sulla previsione di insularità che è stata introdotta nella Costituzione e che riconosce il peso di una posizione geografica che ti isola e che prevede che lo Stato debba effettuare delle compensazioni economiche. L'ultima finanziaria ha previsto solo 10 milioni, una questione squisitamente simbolica. Noi non abbiamo posto temi, ma lo faremo in occasione della prossima finanziaria perché i principi costituzionali o ci sono o non ci sono. Se ci sono vanno rispettati e vanno attuati, se non ci sono ci si batte. Se all'unanimità in Parlamento si è riconosciuto questo principio, una motivazione ci deve essere ed è quella di superare questo gap".
Pnrr, i dubbi di Schifani
Schifani nel suo intervento ha parlato anche del Pnrr: "Mi chiedo: l'Italia, col sistema amministrativo, burocratico e procedurale che ha, può farcela a rispettare i tempi in materia di programmazione e certificazione della spesa? Me lo chiedevo già quando ero parlamentare nazionale e abbiamo chiuso l'accordo con l'Unione europea. È un dato che deve essere tenuto in considerazione e i parametri, quindi, devono essere diversi a seconda dei Paesi. Basti pensare, a titolo d'esempio, che per avere i decreti attuativi di alcune leggi, in Italia a volte passa anche un anno dall'approvazione delle norme primarie. È qualcosa su cui la classe politica dirigente deve intervenire".
Agrigentonotizie.it
Bilancio positivo per il Teatro dell'Efebo al giardino botanico: "Pronti per Capitale della cultura "Oltre 2500 spettatori hanno partecipato ai quattro eventi in cartellone
Si conclude con un bilancio molto positivo il cartellone dei quattro spettacoli presentati al teatro dell'Efebo presso il giardino botanico.Oltre 2500 spettatori hanno partecipato ai quattro eventi in programma dopo la prima con la regia di Marco Savatteri nello spettacolo magico Ide-Ali, il pensiero in equilibrio incentrato sul mito di Icaro, l'Accademia Free Melody con lo spettacolo " Colonne Sinfoniche" con Orchestra e Coro in un repertorio di brani tratti dalle piu' famose colonne sonore. E poi ancora la terza serata con Artisti associati composti da un gruppo di validissimi musicisti di musica popolare nel canto delle serenate di Rosa Balistreri e le poesie di Ignazio Buttitta, recitate da Antonio Zarcone e la quarta serata con lo spettacolo "la Magia di Novecento" della compagnia Sipario 4 che ha colpito il pubblico presente con alcuni monologhi interessanti sul teatro. Il cartellone di spettacoli, programmato dal settore Turismo dell'Ente diretto da Achille Contino - dice una nota -, è stato incentrato verso una finalità turistica coinvolgendo tour operator ed imprenditori alberghieri per offrire una valida alternativa di soggiorno nel territorio della provincia, in preparazione degli eventi Agrigento 2025. Una sfida importante pianificata da tempo dagli Uffici del Libero Consorzio Comunale per preparare, nel migliore dei modi, Agrigento capitale, inserendo tra i circuiti turistici il teatro dell'Ebebo attraverso un progetto turistico dedicato al mito ed alla storia della Magna Grecia".
Premio Aragona", ecco chi sono tutti gli insigniti: riconoscimento alla memoria per Angelo Graceffa. L'evento è stato presentato al Libero consorzio comunale
Calogero Marino, vescovo di Savona; Luigi Galluzzo, giornalista Mediaset; Giovanni Falzone, musicista e compositore; Sabrina Scarito, docente presso la Luiss Guido Carli di Roma. Ma anche premio speciale alla memoria di Angelo Graceffa, medico ortopedico di origini aragonesi scomparso lo scorso anno. Sono questi gli aragonesi - distintisi in campo internazionale in diversi ambiti della società civile - che verranno insigniti del premio Aragona. L'evento, organizzato dall'associazione Aragonesi nel mondo, presieduta da Vincenzo Di Giacomo, gode del patrocinio della Camera dei deputati, del Comune di Aragona e del Libero consorzio comunale di Agrigento. A presentare il riconoscimento, snocciolando i nominativi dei primi insigniti, sono stati il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, il capo di Gabinetto del Libero consorzio Antonietta Testone, in rappresentanza del commissario Giovanni Bologna, Alfonso Pinto, presidente della giuria del premio ed il giornalista Luigi Mula.
SICILIATODAY.IT
Il ritorno delle Province costerà venticinque milioni, i Cinquestelle: "Fondi da dirottare alle famiglie in difficoltà "Contro il progetto del governo Schifani il movimento pentastellato intende proporre l'alternativa in commissione Bilancio
"Circa 20 milioni di euro per resuscitare le Province cui vanno aggiunti altri 5 milioni di euro per indire le elezioni. Una cifra abnorme che la maggioranza targata Schifani sottrarrà alle tasche dei siciliani per creare nuove poltrone. Il Movimento 5 Stelle propone di utilizzare invece queste risorse per aiutare le famiglie a contrastare il carovita con sgravi su spesa, bollette e carburante".
E' quanto propone il Movimento 5 Stelle all'ARS con il referente regionale Nuccio Di Paola che annuncia la volontà di contrastare in commissione Bilancio all'ARS la proposta di ripristino del governo Schifani delle ex province regionali e soprattutto di destinare le somme su cui la Regione stessa deve ancora fare chiarezza, per aiutare concretamente le famiglie a mitigare il caro carrello, attraverso sgravi, sconti sul carburante e bollette. "La priorità di un governo - spiega Di Paola - deve essere il benessere delle famiglie, non della politica. Ecco perché riteniamo che le province debbano essere riempite di competenze, non di poltrone attraverso delle elezioni di secondo livello. Utilizziamo piuttosto queste risorse per aiutare i siciliani a fare la spesa, a pagare le bollette, ad avere il carburante a prezzi scontati. Facciamolo per tutti, non solo per le imprese, o a click day. A tal proposito siamo già al lavoro per elaborare forme concrete di ristoro. Per questa ragione oggi in commissione Bilancio all'ARS abbiamo chiesto ulteriori approfondimenti dato che lo stesso Schifani non ha ancora presentato un piano dettagliato dei costi e che ci rifacciamo in larga parte a quelli che ci ha fornito il centro studi dell'ARS. Uno schiaffo alla povertà e alle difficoltà che vivono ogni giorno le famiglie siciliane" - conclude Di Paola. Anche la Politica messinese è in fermento per sapere se la Regione concretizzerà la rinascita delle Province con elezioni nel 2024 e prime ipotesi di candidature non tanto ufficiose in alcuni casi come Sicilia Vera che aveva già indicato il coordinatore ed ex deputato regionale Danilo Lo Giudice. nel centrodestra tra i possibili candidati si parla già dell'ex assessore provinciale Pio Amadeo, dell'ex decana del Consiglio comunale Giovanna Crifò che si è avvicinata alle posizioni di De Luca e di altri colleghi che con lei componevano l'aula di Palazzo Zanca: Benedetto Vaccarino (sempre fedele al gruppo Genovese), Nicola Cucinotta (vicino alle posizioni del deputato leghista Nino Germanà) e l'ex vicepresidente del Consiglio comunale Nino Interdonato. In Fratelli d'Italia potrebbe avere un ruolo l'ex vicesindaco in quota De Luca Carlotta Previti che si era dimessa, dopo pochi mesi di amministrazione, dalla giunta Basile.
LIVESICILIA.IT
Province, per il ritorno servono subito cinque milioni: ecco tutte le spese. La commissione Bilancio dell'Ars inizia a fare i conti
PALERMO - Subito cinque milioni di euro per indire le elezioni di primo grado nelle Province. È questa la prima spesa che la Regione Siciliana dovrebbe sostenere in prima battuta per fare ritornare in vita gli enti nelle forme e nella organizzazione che avevano prima della riforma Crocetta. La stima è contenuta in un documento redatto dal Servizio elettorale del dipartimento Autonomie locali della Regione e reso noto oggi in commissione Bilancio all'Ars, dove è iniziato l'esame del ddl caro al governo ma non a tutte le anime della maggioranza.Quanto costeranno le Province?Sul tavolo della Commissione è arrivata anche la relazione del Servizio Bilancio dell'Ars. Nel documento si analizzano gli effetti finanziari del ddl che vorrebbe reintrodurre l'elezione diretta per presidenti di Province, assessori e consiglieri con conseguenti indennità di funzione e gettoni di presenza. Si tratta di un fronte delicato, sul quale il Parlamento attende ancora una risposta da parte del governo. Nel ddl all'esame di Palazzo dei Normanni, che ha già ricevuto l'ok della commissione Affari istituzionali, esiste soltanto un vago riferimento alle tabelle contenute nella legge nazionale (la 119 del 2000). Non può bastare, il governo dovrà presentare cifre e coperture. Su questo punto gli uffici di Palazzo dei Normanni sono stati chiari: occorrerebbe fornire, anche in termini numerici e non soltanto mediante il rinvio alle tabelle della legge nazionale, "i dati relativi alla quantificazione degli oneri". Tutto questo "al fine di consentire - si legge nella relazione lunga venti pagine - un'adeguata analisi sulla sostenibilità dei bilanci delle Province e del ritorno al sistema oneroso degli incarichi".La spesa storica delle Province In assenza dei numeri del governo, il Servizio Bilancio dell'Ars ha fatto i conti con la spesa storica. I dati sono quelli del 2011 e del 2012: 18,2 e 17 milioni di euro. Sono gli ultimi anni prima che entrasse a regime la riforma targata Crocetta. L'andamento della spesa nelle Province in quegli anni è stato ricostruito dagli esperti dell'Ars attraverso il sistema Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici). Il calo delle uscite dopo l'entrata in vigore della riforma è evidente: 1.329.778 euro nel 2014, 969.036 euro nel 2015 e 880.446 euro nel 2016.
Pronti, via: servono subito 5 milioni per le Province Si parte quindi dalle spese certe: i cinque milioni di euro necessari per la celebrazione delle elezioni. La stampa delle schede elettorali costerebbe da sola 390.400 euro. Ci sono i soldi per le pubblicazioni (170.800 euro) e quelli per la stampa di verbali e tabelle di scrutinio che comporterebbero una spesa di oltre due milioni. A questa cifra va aggiunta la stampa dei manifesti con le sanzioni penali (300mila euro). Per matite copiative, tamponi e inchiostro dei timbri metallici l'esborso sarebbe pari a 268.400 euro. La cifra si aggiungerebbe ai 170.800 euro previsti per "materiale di consumo". Un'altra voce del quadro riassuntivo è quella relativa allo straordinario da corrispondere al personale delle prefetture e a quello della Regione: altri 150mila euro.
Opposizioni all'attacco. Sul piede di guerra Pd e Movimento cinque stelle, che oggi in commissione hanno sollevato diversi dubbi sulla opportunità che il ddl vada avanti. Obiezioni fondate sia sulle ragioni economiche che per sulla mancata abolizione della riforma Delrio a livello nazionale. "Circa venti milioni di euro per resuscitare le Province cui vanno aggiunti altri cinque milioni per indire le elezioni", dice il pentastellato Nuccio Di Paola. "Una cifra abnorme - aggiunge - che la maggioranza targata Schifani sottrarrà alle tasche dei siciliani per creare nuove poltrone. Il Movimento 5 Stelle propone di utilizzare invece queste risorse per aiutare le famiglie a contrastare il carovita con sgravi su spesa, bollette e carburante". Il deputato del Pd Fabio Venezia osserva: "Il governo Schifani dica chiaramente se vuole andare avanti sull'elezione diretta delle ex Province o se siamo in presenza dei soliti slogan animati da buone intenzioni ma senza fatti concreti". E ancora: "Continuare con la stagione infinita dei commissariamenti mortifica i territori e non dà protagonismo agli enti intermedi che potrebbero giocare un ruolo importante nelle politiche di sviluppo territoriale alla luce delle ingenti risorse che arriveranno sul fronte degli investimenti in Sicilia".Cuffaro: "Il ritorno delle Province era nel programma"Tira dritto, invece, uno dei maggiori sponsor del ritorno delle Province: Totò Cuffaro. L'ex governatore ribadisce con forza un concetto espresso già in occasione dell'Assemblea regionale della sua Dc: "Il ritorno delle province era nel programma del centrodestra che ha vinto le elezioni.