agrigentonotizie.it
In bici fino a Punta Bianca? Impossibile, adesso c'è il divietoIl cartello è comparso lungo la provinciale 71.
MareAmico: "Da oggi, migliaia di frequentatori di questa strada rischieranno una multa salata".
Vietato andare in bici fino a Punta Bianca. Sull'unica strada che consente di raggiungere Punta Bianca, ossia la provinciale 71, è stato installato il divieto di transito alle biciclette. Ancora una volta, accade quando le strade sono dissestate, ad Agrigento e provincia, si preferisce vietare. Divieti che vengono poi rimossi soltanto quando le strade tornano ad essere percorribili in piena sicurezza. bici vietate sulla strada provinciale 71 (2)"Incredibile, ma vero! - ha scritto Claudio Lombardo, responsabile di MareAmico - . Da oggi migliaia di frequentatori di questa strada rischieranno una multa salata".
siciliaonpress.it
AEROPORTO AGRIGENTO: GRANDI ANNUNCI POSSONO SBARAGLIARE FATTI CONCRETI.
E' stata pubblicata nella gazzetta ufficiale di ieri, 16 novembre, la legge di conversione del decreto-legge sul mezzogiorno, la quale introduce l'art. 8 bis, una norma pubblicizzata come indispensabile per la realizzazione dell'aeroporto di Agrigento.Questa norma enuncia il principio della promozione di "un adeguato sviluppo economico, sociale e turistico dell'area centro-meridionale della Sicilia comprendente la provincia di Agrigento".Inoltre, stabilisce che "la medesima provincia di Agrigento, d'intesa con la Regione siciliana, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, presenta al ministero delle infrastrutture e dei trasporti un progetto di fattibilità tecnico-economica degli interventi necessari alla realizzazione dell'aeroporto di Agrigento, corredato dell'analisi costi-benefìci ai fini di una preliminare verifica della sostenibilità economico-finanziaria dell'opera e delle infrastrutture ad essa collegate".
Quando si parla di "medesima provincia di Agrigento" ci si riferisce al Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento. Che dovrebbe dunque presentare, d'intesa con la Regione Sicilia, al competente Ministero, questo progetto di fattibilità entro il 15 marzo 2024.Per la presentazione del progetto, tuttavia, la provincia di Agrigento (meglio, il Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento) dovrà fare tutto con risorse proprie (umane, strumentali, finanziarie) o con aiuto -se possibile- della Regione.
Certo, i progetti di fattibilità esistono già negli uffici del Libero Consorzio dei Comuni, ma risalgono al primo decennio degli anni duemila e quindi dovranno essere aggiornati, previamente comprendendo quale area dovrà essere individuata per la struttura.Enzo Sardo. Nel passato si è infatti parlato della località Piano Romano tra Licata e Palma di Montechiaro, ma anche di contrada Sant'Oliva tra Licata e Campobello di Licata e persino della zona Acqua della Menta in territorio di Racalmuto.Con riferimento all'ipotesi di Acqua della Menta, l'ex sindaco di Racalmuto Enzo Sardo parla di un progetto esecutivo (ma sicuramente da aggiornare) custodito presso la Camera di Commercio di Agrigento.
Ma la cosa più strana e incredibile è questa: occorreva davvero una norma di legge statale per poter presentare -con risorse proprie- uno studio di fattibilità al Ministero delle Infrastrutture?Se voleva, quando voleva, il Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento poteva aggiornare lo studio di fattibilità tecnico-economica e inviarlo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, accluso a regolare istanza di verifica della sostenibilità economico-finanziaria dell'opera ai fini dell'inserimento nel piano nazionale degli aeroporti e nei relativi programmi di finanziamento.Se vuole, quando vuole, il Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento può farlo. Non occorreva e non occorre una norma di legge autorizzativa.
E poi, il limite dei 120 giorni. Che significa? Che decorso quel termine, non potrà mai più presentarlo?Sarebbe più produttivo, per la realizzazione dell'aeroporto, dedicare il tempo a lavorare sugli atti e sugli interventi concreti piuttosto che a fare annunci e norme pleonastiche.
SICILIAONPRESS.
Paradossale, l'ex Provincia vieta il transito delle biciclette sulla Sp 71 la strada che porta a Punta Bianca
"INCREDIBILE, MA VERO!" Esordisce così Mareamico nel dare una notizia paradossale al punto di faticare a crederci.
"Hanno vietato il transito delle bici nella strada agrigentina in assoluto più frequentata da questo mezzo: la SP 71, l'unica strada che permette di andare a Punta bianca. Da oggi migliaia di frequentatori di questa strada rischieranno una multa salata!"
Mareamico non cita il disagio dei residenti che potranno andare e tornare dalle loro abitazioni con le macchine e con tutti i mezzi compresi i calessi e non con la bicicletta.
C'è poi da considerare il turismo su due ruote. Ma si vuole davvero affossare il territorio? Ne abbiamo parlato con il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè che assolutamente all'oscuro della decisione dell'ex Provincia, si è impegnato lunedì prossimo ad un confronto con il Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Intanto, il commento di tutti sul divieto è uno sconcertante "nu ci si cridi".
SICILIATV.
Accorpamento tra l'Ambrosini di Favara e il Gallo di Agrigento, Palumbo: "No ad ogni proposta di ridimensionamento scolastico"
Decisa presa di posizione dell'Amministrazione comunale di Favara alla proposta di accorpamento dell'istituto Ambrosini di Favara con l'istituto Gallo di Agrigento. "Abbiamo ribadito, e ribadiremo sempre in ogni sede istituzionale e non il nostro 'NO' ad ogni proposta di ridimensionamento scolastico per la città di Favara - dice il sindaco Antonio Palumbo -. L'istituto Ambrosini è una vera eccellenza locale. Le nostre proposte per contrastare l'attuale progetto di revisione da parte della Regione e dell'ufficio scolastico regionale le abbiamo esposte durante diversi e qualificati tavoli istituzionali e per ultimo in assemblea provinciale e messe su carta nei giorni scorsi in una lettera a firma mia e dell'assessore all'Istruzione Antonio Liotta".
"Nel documento - continua il primo cittadino - abbiamo accolto la possibilità di un'unificazione degli istituti comprensivi Camilleri e Guarino ma propone di assegnare i plessi Bersagliere Urso e Antonio Russello, in atto di competenza dell'Istituto Camilleri, all'Istituto comprensivo Vitaliano Brancati, ottenendo un equilibrato numero di alunni per i tre Istituti e, soprattutto, abbiamo confermato la nostra contrarietà ad ogni progetto di smantellamento della sede favarese del nostro Alberghiero". "La nostra proposta in tal senso è di assegnare l'istituto Gaspare Ambrosini al Liceo Martin Luther King, che necessita di nuove aule e spazi collettivi - specifica il sindaco -. Questa soluzione garantirebbe la continuità didattica ed organizzativa con il risultato di creare un forte polo di livello superiore, tutto a beneficio dei nostri giovani. Una proposta che a nostro parere rende giustizia all'intera comunità di Favara che si sta vedendo privare di scuole, dipendenti amministrativi ed insegnanti".
AGRIGENTONOTIZIE.
Qualità della vita, Agrigento scende un altro gradino in classifica ed è quartultimaLa Città dei Templi nella graduatoria, realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma, perde una posizione e si avvicina al fanalino di coda Crotone
Dal quintultimo al quartultimo posto: Agrigento scende un altro gradino e perde posizione nella classifica annuale nell'Indagine sulla qualità della vita del 2023 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma, giunta alla 25esima edizione.
Lo studio si articola in nove dimensioni d'analisi: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza, in 14 sottodimensioni e 92 indicatori di base.
Da sempre nella parte bassa della classifica l'ulteriore discesa avvicina Agrigento al fanalino di coda Crotone.
ENTILOCALI online
Sicilia, regolamento per erogazione finanziamenti a teatri pubblici.
L'erogazione dei finanziamenti regionali agli Enti gestori dei Teatri in proprietà pubblica è subordinata all'emanazione di apposito regolamento, da adottarsi entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, per la fruizione pubblica o di manifestazioni di interesse pubblico delle strutture teatrali, con l'obiettivo di tutelarne il decoro e la compatibilità con le finalità culturali ed artistiche. E' una delle misure contenute nella Legge di Stabilità 2024-26.
Il Ministro per la P.A., Paolo Zangrillo, ha firmato il Decreto ministeriale che stabilisce i parametri per la gestione delle richieste dei dipendenti pubblici che intendano lavorare nello Sport a titolo oneroso
Una Notizia, pubblicata in data 14 novembre 2023 sul sito del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, rende noto che è stato firmato, dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, il Decreto ministeriale con cui vengono fissati i parametri per la gestione delle richieste dei dipendenti pubblici che intendano lavorare nello sport a titolo oneroso.
Via libera dunque alla nuova disciplina che stabilisce le condizioni alle quali le Pubbliche Amministrazioni possono autorizzare i propri dipendenti allo svolgimento di lavoro sportivo, in attuazione del Decreto legislativo 29 agosto 2023, n. 120, che ha integrato la cosiddetta Riforma dello Sport.
Il testo, adottato di concerto con il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, sentiti il Ministro della Difesa, il Ministro dell'Interno, il Ministro dell'Istruzione e del Merito, e il Ministro dell'Università e della Ricerca, chiede in primo luogo, secondo i Principi dell'ordinamento vigenti in materia di Pubblico Impiego, l'assenza di cause di incompatibilità, che possano ostacolare l'esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente della P.A., e l'insussistenza di conflitto di interessi in relazione all'attività svolta nell'ambito dell'Amministrazione.
Il Provvedimento inoltre stabilisce che l'attività di lavoro sportivo, una volta autorizzata, non debba pregiudicare lo svolgimento regolare del servizio, né intaccare l'indipendenza del lavoratore, esponendo l'Amministrazione al rischio di comportamenti che non siano funzionali al perseguimento dei canoni di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.
Infine, per i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo pieno, la prestazione di lavoro sportivo non deve avere carattere di prevalenza in relazione al tempo e alla durata: l'attività è considerata prevalente se impegna il dipendente per un tempo superiore al 50% dell'orario di lavoro settimanale stabilito dal contratto collettivo nazionale di riferimento.
La disciplina del Decreto non si applica al personale in servizio presso i Gruppi sportivi militari e i Gruppi sportivi dei Corpi civili dello Stato quando espleta la propria attività sportiva in quanto militari, e a atleti, quadri tecnici, arbitri/giudici e dirigenti sportivi, appartenenti alle Forze Armate e ai Corpi Armati e non dello Stato, che possono essere autorizzati dalle Amministrazioni d'appartenenza quando richiesti dal Coni, dal Cip, dalle Federazioni sportive nazionali e dalle discipline sportive associate o sotto la loro egida, per i quali sono in corso di elaborazione delle Linee-guida attuative, utili per le Amministrazioni di appartenenza che hanno richiesto ulteriori precisazioni e che saranno emanate nelle prossime settimane.
Il Provvedimento è attualmente all'esame degli Organi di controllo per la registrazione.
ITALIAOGGI.
Qualità della vita 2023: le città italiane dove si vive meglio. L'indagine sulla qualità della vita di ItaliaOggi - Ital Communications. Ai primi posti Bolzano e Milano, ultima Crotone. Importante il divario Nord-Sud.
Il fascino delle Dolomiti e il cuore pulsante della metropoli. Sul podio della qualità della vita, nel 2023, c'è la provincia di Bolzano, da sempre al top del "bel vivere" (era 2ª nel 2022). A seguire due città metropolitane, Milano e Bologna, al 2° e al 3° posto, che migliorano e confermano la performance del 2022: erano 5ª e 3ª su 107. Seguono Trento e Firenze.
Sono i risultati dell'Indagine sulla qualità della vita di ItaliaOggi - Ital Communications, in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma, giunta alla 25ª edizione.
In coda alla classifica, come nel 2022, c'è la calabra Crotone (107ª), insieme alle province siciliane Messina e Caltanissetta (105ª e 106ª).
Le dimensioni analizzate sono: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero.
La frattura tra il Centro-Nord e il Sud Italia
Quest'anno la qualità della vita in Italia è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, in linea con gli ultimi due anni (erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020, anno dell'emergenza pandemica). Si tratta per lo più di province dell'arco alpino, centrale e orientale, della pianura padana e dell'appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche.
Bolzano
Bolzano, piazza Walther
Il fascino delle Dolomiti e il cuore pulsante della metropoli. Sul podio della qualità della vita, nel 2023, c'è la provincia di Bolzano, da sempre al top del "bel vivere" (era 2ª nel 2022). A seguire due città metropolitane, Milano e Bologna, al 2° e al 3° posto, che migliorano e confermano la performance del 2022: erano 5ª e 3ª su 107. Seguono Trento e Firenze.
Sono i risultati dell'Indagine sulla qualità della vita di ItaliaOggi - Ital Communications, in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma, giunta alla 25ª edizione.
In coda alla classifica, come nel 2022, c'è la calabra Crotone (107ª), insieme alle province siciliane Messina e Caltanissetta (105ª e 106ª).
Le dimensioni analizzate sono: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero.
La frattura tra il Centro-Nord e il Sud Italia
Quest'anno la qualità della vita in Italia è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, in linea con gli ultimi due anni (erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020, anno dell'emergenza pandemica). Si tratta per lo più di province dell'arco alpino, centrale e orientale, della pianura padana e dell'appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche.
Al contrario, le province del Sud e delle Isole compaiono quasi integralmente nei gruppi 3 e 4 dell'indagine, in cui la qualità della vita è valutata scarsa o insufficiente.
L'indagine 2023 conferma una tendenza: la frattura tra il Centro-Nord, più performante e resiliente, e l'Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità.
La ripresa post-Covid delle Metropoli
Quest'anno emerge un'altra tendenza, potremmo dire "post-Covid": la forte ripresa, negli ultimi due anni, che ha coinvolto province e città metropolitane del Centro-nord, appartenenti al cluster "Metropoli". Tendenza ben rappresentata dal 2° posto del capoluogo lombardo, dai dati di Bologna e Firenze, ma anche dalla performance di Torino (31ª) e Roma (33ª), che scalano una ventina di posizioni rispetto al 2022.
lentepubblica.it
Primo mese di congedo parentale, va pagato sempre per intero fino a 12 anni di età del figlio
Un recente parere fornito dall'Aran chiarisce che il primo mese di congedo parentale va pagato sempre per intero fino ai 12 anni del bambino.Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, ha delineato nuove disposizioni riguardanti il congedo parentale, stabilendo che il primo mese di tale congedo sarà retribuito integralmente fino al dodicesimo anno di vita del bambino. Questa regola si applica anche quando il congedo viene fruito oltre i sei anni di età del bambino, a condizione che avvenga entro il dodicesimo anno di vita.Il parere di Aran, di prossima pubblicazione, è stato emesso in risposta a un ente del Comparto Funzioni Locali in merito al beneficio contrattuale specificato nell'articolo 45, comma 3, del contratto del 16 novembre 2022.
Tale disposizione prevede la retribuzione completa per i primi trenta giorni di congedo parentale, usufruibili alternativamente dai genitori.Il primo mese di congedo parentale va pagato sempre per intero fino a 12 anni
Le preoccupazioni dell'ente derivavano dalle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2023 (articolo 1, comma 359, della legge 197/2022) al comma 1 dell'articolo 34 del Dlgs 151/2001, in vigore dal 1° gennaio 2023. Queste modifiche hanno introdotto il congedo parentale all'80%.Secondo la normativa, il trattamento economico all'80% si applica solo se il congedo viene fruito entro i primi sei anni di vita del bambino. La domanda sorgeva proprio da questo punto, derivante da una modifica al Testo Unico della Maternità e della Paternità che ha istituito il congedo parentale all'80% solo se alternato tra i genitori e utilizzato entro i sei anni di età del figlio.
Il parere della Funzione Pubblica, datato marzo 2023, ha chiarito che il congedo parentale all'80% non si applica ai dipendenti pubblici, poiché essi beneficiano di un trattamento economicamente più vantaggioso: il 100% di retribuzione per il primo mese di congedo parentale. In pratica, il beneficio contrattuale assorbe il congedo parentale all'80%, escludendolo dall'applicazione nel pubblico impiego.Restava da capire se la soglia anagrafica di sei anni del figlio impedisse la retribuzione completa dei primi trenta giorni di congedo parentale. Secondo Aran, ciò non è il caso. I chiarimenti dell'agenzia si basano sul rinvio dinamico alle disposizioni del Dlgs 151/2001.L'effetto di questo rinvio dinamico è la possibilità di retribuire al 100% i primi 30 giorni di congedo parentale ogni volta che l'articolo 34 del Dlgs 151/2001 prevede l'erogazione dell'indennità, attualmente fino al dodicesimo anno di vita del figlio.
leggioggi.it
Stipendio statali: maxi-aumento da dicembre 2023. Gli
importi in arrivo.
Sorprese confermate sullo stipendio statali: in busta paga a dicembre 2023
arriverà un primo aumento per i dipendenti del comparto pubblico.
Più tortuoso
invece il percorso che porterà al rinnovo organico del contratto dei dipendenti
pubblici, su cui le trattative si apriranno non prima del 2024.
La conferma è arrivata dal Decreto Anticipi collegato dalla Manovra 2024, che
anticiperà nella Legge di bilancio l'incremento dell'indennità di vacanza
contrattuale per il personale della PA con contratto a tempo indeterminato.
Entro il prossimo anno si punta a un accordo definitivo sul Ccnl, come
confermato anche dal ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo;
nel frattempo i dipendenti pubblici dovranno accontentarsi di un assaggio sugli
stipendi di fine anno, con un maxi-anticipo una tantum, cioè di un solo accredito
comprensivo delle 13 mensilità spettanti a titolo di aumento.
L'altro anticipo confermato e in arrivo a dicembre è quello della rivalutazione
delle pensioni.
Indice
Stipendio statali: primo aumento a dicembre 2023
Stipendi statali: c'è anche il taglio al cuneo fiscale
Rinnovo CCNL pubblico impiego: novità 2024
Stipendio statali: gli importi a dicembre 2023
Stipendio statali: primo aumento a dicembre 2023
Primo step in arrivo per i dipendenti statali in attesa di rinnovo è l'aumento busta
paga una tantum dell'indennità di vacanza contrattuale: ovvero quella voce
obbligatoria assicurata per tutto il periodo in cui il contratto è scaduto.
L'incremento di avverrà dalla busta paga di dicembre 2023 a valere sull'anno
2024.
L'effetto reale si vedrà quindi nella busta paga di fine anno. A confermarlo il
Decreto Anticipi collegato alla Manovra di bilancio 2024, e approdato nella
Gazzetta ufficiale del 18 ottobre: tecnicamente si tratta del decreto-legge 18
ottobre 2023, n. 145, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in
favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
L'aumento da dicembre è dovuto all'incremento dell'indennità di vacanza
contrattuale per il personale Pa con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
L'anticipo consisterà in un aumento di 6,7 volte dell'indennità di vacanza
contrattuale per i dipendenti pubblici. Si tratterebbe di un aumento del 3,35%, e
quindi di un importo mensile tra 50 e 149 euro a seconda di ruoli e qualifiche.
Cifra che va moltiplicata per le 13 mensilità dell'anno.
Come si legge all'articolo 3 del Decreto Anticipi: "Nelle more della definizione del
quadro finanziario complessivo relativo ai rinnovi contrattuali per il triennio
2022-2024, per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato
dipendente dalle amministrazioni statali, in via eccezionale, l'emolumento di cui
all'articolo 1, comma 609, secondo periodo, della legge 30 dicembre 2021, n. 234,
nel mese di dicembre 2023 è incrementato, a valere sul 2024, di un importo pari a
6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato, salvi eventuali successivi
conguagli.
Una misura che metterà una toppa al problema retribuzioni PA, in attesa del
rinnovo dei contratti pubblici, che non arriverà prima del prossimo anno.
Stipendi statali: c'è anche il taglio al cuneo fiscale
E c'è di più. Esattamente come per i dipendenti privati, anche dipendenti della PA
beneficeranno del taglio del cuneo fiscale, confermato nel 2024.
riduzione dei contributi IVA del 7% per chi guadagna fino a 25mila euro;
riduzione del 6 per cento per ha una retribuzione tra i 25mila e i 35mila
euro.
Questo farà lievitare ancor di più lo stipendio dal 2024.
Rinnovo CCNL pubblico impiego: novità 2024
Un organico rinnovo dei contratti del pubblico impiego non si avrà prima del
2024. Devono essere trovati accordi e risorse. Come confermato dalla Nadef 2023
approvata dal governo, "nell'ottica di un recupero del reddito disponibile delle
famiglie, la legge di bilancio finanzierà anche il rinnovo contrattuale del pubblico
impiego, con una particolare attenzione al settore sanitario".
E anche il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha
confermato la volontà di trovare un accordo in tal senso entro il 2024.
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