giornale di sicilia
Regione Siciliana, nove milioni per le scuole che restano aperte più a lungo
Il progetto serve allo sviluppo di una rete territoriale per il contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa
In Sicilia scuole aperte più a lungo agli studenti e al territorio per portare avanti azioni efficaci di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa. È l'obiettivo dell'avviso per 10 «scuole aperte per il territorio», pubblicato sul sito del dipartimento regionale dell'Istruzione, dell'università e del diritto allo studio, con cui la Regione Siciliana stanzia 9 milioni di euro per l'anno scolastico 2023/24, a valere sui fondi Fse+ 2021-27, per supportare l'attivazione del tempo prolungato e tempo pieno nella scuola secondaria di primo grado e nel primo biennio del secondo grado.Altri 9 milioni di euro sono previsti per ciascuno dei due successivi anni scolastici. «In coerenza con il Piano strategico triennale regionale e con l'Agenda europea per il contrasto alla povertà educativa - afferma l'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Mimmo Turano - finanziamo interventi diretti all'ampliamento e al potenziamento dell'offerta formativa, al supporto agli studenti e studentesse a rischio di insuccesso e dispersione scolastica e alle loro famiglie, alla realizzazione di attività, nell'ottica di valorizzare le «Scuole aperte» come poli civici e culturali di comunità. È necessario intervenire tempestivamente per il recupero dei ritardi dell'apprendimento, combattere l'insuccesso scolastico e favorire l'esercizio del diritto allo studio. Il governo regionale sta mettendo in campo tutti gli strumenti utili a raggiungere l'obiettivo».
Le istituzioni scolastiche interessate all'avviso (consultabile a questo link) possono presentare un unico progetto con moduli e laboratori tematici che offrano opportunità culturali per gli studenti a rischio di abbandono, volte al rafforzamento del curriculum scolastico, con approfondimento delle competenze di base ma anche attraverso arte, teatro, musica, sport, lingue straniere, cultura ambientale, enogastronomia, multiculturalità, educazione alla pace e alla legalità, cittadinanza attiva. Ogni progetto avrà una durata complessiva compresa tra le 180 e le 360 ore, ma ogni modulo o laboratorio non potrà superare le 30 ore. È previsto lo sviluppo di una rete territoriale con il coinvolgimento di vari partner, tra cui associazioni, istituzioni culturali e sociali, enti pubblici. All'istanza curata da ogni istituzione scolastica dovranno essere allegate le manifestazioni di interesse degli enti terzi. Sul sito istituzionale del dipartimento dell'Istruzione e su quello del programma Fse+ sarà attivata nel prossimi giorni, una piattaforma sulla quale caricare le proposte progettuali con gli allegati e che resterà attiva per 45 giorni.
lentepubblica.it
Come potrebbero cambiare le pensioni 2024 dei dipendenti pubblici?
Novità in arrivo per le pensioni 2024 dei dipendenti pubblici, dopo il confronto tra il Governo e i sindacati: ecco cosa sappiamo.
La Legge di Bilancio 2024 è nel pieno del suo iter di approvazione e le pensioni rimangono il tema più "caldo", sul quale il Governo sta apportando ancora modifiche.A far discutere è l'art.33 della Manovra, che prevede un ricalcolo degli assegni pensionistici per quattro categorie di dipendenti pubblici: sanitari, enti locali, insegnanti d'asilo ed elementari parificate e personale degli uffici giudiziari.Ecco cosa sappiamo.Pensioni 2024 dipendenti pubblici: cosa cambierà?L'art.33 della nuova Legge di Bilancio ha fatto infuriare i sindacati che, lo scorso martedì, hanno avuto un confronto con la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, durato più di tre ore.
Il Governo, come confermato dalla Premier, è pronto a rivedere la stretta sulle pensioni dei dipendenti pubblici, ribadendo che non saranno toccati gli assegni di vecchiaia.I sindacati, dal canto loro, chiedono lo stralcio dell'art.33, ma il Governo ha affermato di non poterlo fare, a causa dei costi troppo alti. Ma è aperto per delle modifiche, che dovrebbero arrivare con un maxi-emendamento.Le modifiche da apporre dovrebbero tutelare chi raggiunge i requisiti di vecchiaia (per medici e le altre categorie di dipendenti pubblici coinvolti).
Inoltre, come affermato dalla premier, le modifiche dovrebbero"garantire che non ci sarà nessuna penalizzazione per chi raggiunge, al 31/12/2023 i requisiti attualmente previsti".Sempre la premier assicura che, per il comparto sanità, si sta cercando di andare oltre, studiando un ulteriore meccanismo di tutela, in modo da ridurre la penalizzazione all'approssimarsi all'età della pensione.Cosa dice l'art.33 della Manovra 2024?L'art.33 della nuova Legge di Bilancio modifica la tabella delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali, con livelli di adeguamento meno significativi, rispetto a quanto previsto finora, per chi ha versato i contributi nel regime retributivo prima del 1993.La tabella di calcolo, che fa riferimento a quattro casse previdenziali (Cps, Cpdel, Cpi e Cpug), risale al 1965 e prevede, per il primo anno di lavoro, un rendimento del 23,8% ai fini della pensione, contro il 2% previsto per tutti gli altri lavoratori nel regime retributivo.Secondo la Cgil, i tagli potrebbero influire del 20% sull'assegno. Inoltre, sempre secondo alcuni esperti, l'art.33 potrebbe essere incostituzionale, perché modifica retroattivamente il meccanismo di calcolo applicato ai vecchi contributi.
ITALIAOGGI.
Locazioni brevi con il chip.
Locazioni brevi sotto la lente di Agenzia delle entrate e Guardia di finanza: previsti controlli fiscali mirati e prioritari per soggetti che affitteranno le abitazioni prive del codice identificativo nazionale (Cin).Locazioni brevi sotto la lente di Agenzia delle entrate e Guardia di finanza: previsti controlli fiscali mirati e prioritari per soggetti che affitteranno le abitazioni prive del codice identificativo nazionale (Cin). Chi opererà senza il Cin inoltre rischierà una sanzione da 800 a 8000 euro (a seconda delle dimensioni della struttura o dell'immobile). Questa è una delle novità previste da un emendamento presentato in commissione bilancio del Senato al collegato fiscale, il dl 145/2023 che, con il neo articolo 13-bis, oltre ad introdurre l'obbligo del Cin, assegnato dal ministero del turismo alle unità immobiliari abitative destinate alle locazioni brevi, fissa una serie di conseguenze dirette (le sanzioni) e indirette (i controlli) per i gestori opereranno senza il citato codice.
I controlli per chi affitta senza il Cin
Come stabilito al comma 12 dell'articolo in commento, al fine di contrastare l'evasione nel settore delle locazioni per finalità turistiche, all'Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza, è demandato il compito di effettuare d'intesa specifiche analisi di rischio al fine di individuare i soggetti da sottoporre a controllo che concedono in locazione case (o strutture) prive del codice identificativo nazionale. Va ricordato che dal punto di vista operativo, come riportato dalla Corte dei conti nella relazione sul rendiconto generale dello Stato 2022, l'amministrazione finanziaria per l'attività di controllo sulle locazioni turistiche può contare sulla banca dati regolamentata dal Ministero del turismo con tutti i dati delle strutture recettive presenti sul territorio, sui dati forniti dal Ministero dell'interno con i riferimenti anagrafici degli alloggiati nelle strutture, ed anche sulle comunicazioni trasmesse dagli intermediari immobiliari. Le banche dati citate hanno di fatto una portata complementare fornendo, la prima, una sorta di censimento delle strutture, la seconda, il numero degli occupanti per immobile, e la terza il valore dei redditi generati grazie all'intervento degli intermediari che mettono in contatto affittuari e locatori. Nell'emendamento viene inoltre stabilito che la nuova banca dati formata con le richieste del Cin sarà messa a disposizione dell'amministrazione finanziaria proprio per le esigenze di contrasto all'evasione fiscale e contributiva.
Le sanzioni per chi affitta senza Cin
Il Cin è assegnato dal Ministero del turismo previa presentazione telematica da parte del locatore o del titolare della struttura turistico ricettiva di una specifica istanza corredata da dichiarazione sostitutiva attestante i dati catastali dell'unità oltre la sussistenza di determinati requisiti di sicurezza degli impianti. Per i titolari di una struttura priva di Cin o per chiunque conceda in locazione per finalità turistiche unità immobiliari o porzioni di esse, è prevista una sanzione pecuniaria da 800 a 8 mila euro a seconda della dimensione dell'immobile o della struttura. E' stabilita inoltre una sanzione da 500 a 5 mila euro (sempre a seconda delle dimensioni dell'immobile) per chi invece è provvisto di Cin ma non rispetta l'obbligo di esposizione del codice all'interno della struttura. Per i gestori di strutture senza i requisiti di sicurezza, o che non rispettano i nuovi obblighi di presenza di rilevatori di gas e di estintori, la pena pecuniaria fissata va da 600 a 6 mila euro mentre per coloro che effettuano imprenditorialmente locazioni turistiche senza aver presentato la segnalazione certificata di inizio attività, la multa è da 2 mila a 10 mila euro, sempre parametrato alla dimensione dell'immobile o della struttura.
ITALIAOGGI.
Pubblica amministrazione, firmata la direttiva per la valutazione dei dipendenti.
Il ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo: valutare il merito di una persona si traduce nel creare valore pubblico.
Il ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha firmato la direttiva in materia di misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici. L'obiettivo, nel solco delle esperienze dei modelli adottati nello scenario europeo e Ocse, è quello di attuare una strategia di piena valorizzazione del merito nel contesto organizzativo. La direttiva vuole essere la "bussola" dei dirigenti verso la valorizzazione delle persone delle pubbliche amministrazioni nel loro contesto organizzativo. Come specificato nel documento, "qualsiasi sistema di valutazione della performance deve essere infatti improntato innanzitutto alla massima attenzione verso i dipendenti pubblici, che sono il fulcro delle amministrazioni pubbliche. Per questo motivo è necessario partire dalle persone e sviluppare contesti capaci di innescare meccanismi virtuosi alla cui base deve esserci il merito.
"Quando si misura il merito di una persona - specifica il ministro Zangrillo - non si esprime una valutazione valoriale sulla persona, ma si declina il suo profilo di competenze, di esperienze, il suo potenziale. Quindi, valutare il merito significa misurare la capacità che abbiamo di esprimere i nostri talenti, le nostre virtù; significa individuare le aree di miglioramento, in fin dei conti significa impegnarsi a far crescere le persone, che si traduce nel creare valore pubblico".
Ecco perché è fondamentale - puntualizza ancora la direttiva - avere dei sistemi di misurazione che non tengano soltanto conto della performance individuale, ma anche di quella dell'organizzazione nel suo complesso. A questo si aggiunge la necessità di adottare sistemi che vadano oltre la sola valutazione effettuata dal superiore gerarchico, coinvolgendo una pluralità di soggetti per arrivare gradualmente a una valutazione a 360 gradi.
Che cosa stabilisce la direttiva
La direttiva stabilisce quindi che ogni amministrazione preveda, nell`ambito dei rispettivi sistemi, che tutto il personale, a partire dal livello dirigenziale, venga necessariamente valutato anche con riferimento alla capacità di esercitare adeguatamente la propria "leadership". Tale capacità viene declinata nella direttiva soprattutto in relazione alla necessità di incidere sulla motivazione del personale, da valutare anche secondo comportamenti osservabili. Tra questi, ad esempio, la capacità di superare gli schemi consolidati, il conseguire i risultati e il "far accadere le cose", la tempestività, la piena assunzione delle proprie responsabilità, la costruzione di team ad alte performance. Il ministro fornisce inoltre indicazioni sulla formazione. Ai dirigenti, infatti, è affidato il compito di promuovere percorsi per l'accrescimento delle competenze del capitale umano. È, quindi, fondamentale stabilire priorità formative sia per il perfezionamento delle competenze personali, sia per l'efficace svolgimento del ruolo dirigenziale, al fine di poter guidare consuccesso il personale assegnato ed essere protagonisti di un vero cambiamento all`interno delle proprie organizzazioni.
GRANDANGOLO.
Viabilità, asfaltata la strada Sciacca-Sambuca.
L'intervento, nei tratti più critici, è stato eseguito in questi giorni.
Si asfalta la strada provinciale ex consortile 8, che collega la città di Sciacca a Sambuca di Sicilia. L'intervento, nei tratti più critici, è stato eseguito in questi giorni.
"È stata ripristinata - dice l'assessore alle Attività Produttive Francesco Dimino - la sicurezza e la transitabilità di un'importante arteria di collegamento. Una strada della viabilità rurale al servizio di tanti produttori agricoli. Da tempo l'Amministrazione comunale di Sciacca segnalava al Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, che ne ha la competenza, la necessità di interventi urgenti, per l'impraticabilità e la pericolosità di alcuni tratti col disagio di tanti produttori e cittadini. Con il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, abbiamo avuto negli ultimi mesi un'intensa interlocuzione. Abbiamo più volte segnalato lo stato delle strade provinciali e l'urgenza di una loro riqualificazione. Finalmente si è raggiunto il risultato richiesto e atteso sull'ex consortile Sciacca-Sambuca. Ed è per tale motivo che ringraziamo il Libero Consorzio comunale di Agrigento per avere ascoltato le istanze di questa parte del territorio e avervi dato seguito nel più breve tempo possibile".
L'assessore alle Attività Produttive Francesco Dimino comunica, infine, che stanno per partire i lavori di manutenzione ordinaria delle strade rurali di competenza del Comune di Sciacca: "Interventi, anche questi, importanti e attesi".
CANICATTIWEB.
Finanziaria e province entro fine anno, Schifani "Stabilità nei conti e civiltà visto che la legge Delrio è fallita"
Il 2023 potrebbe essere l'anno della svolta per i conti della Regione siciliana ma non soltanto per quelli. Almeno secondo l'idea del Presidente della Regione Renato Schifani e la sua giunta che punta a chiudere entro il 31 dicembre due grandi "dossier" che sono sul tavolo del governatore fin dal suo insediamento.
I grandi temi per la prima vera svolta
Due grandi temi sono la rinascita delle province e la stabilità dei conti siciliani. Riguardo al primo tema nei giorni scorsi sono stati trovati, in commissione bilancio, i fondi per il 2024, necessari a garantire la copertura dei costi della rinascita degli organi elettivi delle province. servono, complessivamente, venti milioni di euro l'anno. In commissione bilancio l'apposito capitolo è stato dotato di circa 10 milioni sufficienti a coprire un periodo che va da luglio a dicembre 2024 e dunque a consentire lo svolgimento delle elezioni a giungo prossimo. Per risparmiare sulle spese elettorali, poi, si punta ad accorpare le prime elezioni per le nuove province ad una tornata già esistente, quella per il rinnovo del Parlamento europeo
Il calendario d'aula all'Ars
Trovati i soldi si tratta, ora, di far passare la norma al vaglio di Sala d'Ercole cosa che avverrà dopo un breve passaggio in prima commissione parallelamente alla trattazione della Legge di stabilità che accompagna il bilancio di previsione 2024 e il pluriennale 24-26. la conferenza dei capigruppo, conferma il Presidente Renato Schifani, ha messo nero su bianco un calendario che permetterà di arrivare ad approvazione entro il 31 dicembre evitando il ricorso all'esercizio provvisorio e dando certezza ai conti, indicazioni di spesa e soprattutto stabilità evitando interruzioni nella spesa pubblica. una stabilità auspicata dal mondo produttivo siciliano e necessaria al sistema economico dell'isola.
Il presidente Schifani
"L'obiettivo politico del governo - dice Schifani ai microfoni di Sesta rete e BlogSicilia - è quello di ridare alla Sicilia e ai siciliani una finanziaria in tempi normali ed evitare l'esercizio provvisorio. Confido sul senso di responsabilità dell'opposizione. Stiamo rispettano i tempi e contiamo di proseguire così. Devo dare atto all'opposizione di non aver assunto, fino ad oggi, atteggiamenti barricaderi, per cui la nostra attenzione nei confronti delle loro proposte sarà massima"
"Per quel che riguarda le province, dopo un breve passaggio in prima commissione confido su un iter abbastanza sereno perchè tornare a quel modello ritengo sia un gesto di civiltà perché la legge Delrio è fallita"
quilicata.net
Gli studenti dell'istituto "Re Capriata" in agitazione: "Le scuole non si smembrano"
Gli studenti dell'istituto di istruzione superiore sono in agitazione "contro l'ipotesi di smembramento della scuola".Oggi si sono riuniti in assemblea straordinaria, all'interno dell'istituto, ed alla fine hanno redatto un verbale, inviato alla stampa, nel quale rilevano che "l'esigenza di riunirsi in assemblea - scrivono - nasce dalle dichiarazioni rilasciate dall'amministrazione comunale che, pur riconoscendo l'incompetenza del Comune nella suddetta materia, sostiene la soluzione dello smembramento del nostro Istituto come la migliore per salvare l'autonomia sia del Liceo Linares che del Fermi. A parere di questa Assemblea, la soluzione proposta dall'amministrazione comunale, smembramento, non contemplata tra le operazioni consentite dal D.A. in oggetto, non consentirebbe - scrivono ancora gli studenti - a nessuno degli altri due Istituti presenti sul nostro territorio di raggiungere il parametro alunni previsto per mantenere l'autonomia; inoltre comporterebbe problemi di continuità didattica in quanto i docenti che insegnano nei vari indirizzi della scuola saranno costretti a fare una scelta, comporterebbe problemi logistici per la presenza di laboratori non trasferibili in altri immobili".
"L'assemblea, pertanto, si pronuncia - si conclude il verbale degli studenti - contro qualsiasi tentativo di smembramento dell'Istituto, auspicando la costituzione dei Poli tecnico e professionale, come prevede il Decreto Assessoriale in oggetto. Già da diversi giorni noi studenti siamo in agitazione. Motivo per il quale, abbiamo invitato per le ore 11.00 la stampa, i sindacati e tutti coloro i quali vogliono condividere questa importante iniziativa. Noi studenti non possiamo essere considerati numeri, ma giovani che vogliono dire la loro. Le scuole si tutelano non si smembrano".
larepubblica.it
Pubblica amministrazione: vince il merito per dipendenti e capi Zangrillo ha firmato la direttiva in materia di misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici. E i capi saranno giudicati anche dai sottoposti
Il Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha firmato la direttiva in materia di misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici. L'obiettivo, nel solco delle esperienze dei modelli adottati nello scenario europeo e OCSE, è quello di attuare una strategia di piena valorizzazione del merito nel contesto organizzativo. Valorizzare le persone
La direttiva vuole essere la "bussola" dei dirigenti verso la valorizzazione delle persone delle pubbliche amministrazioni nel loro contesto organizzativo.
siciliaonpress.it
Istruzione, 9 milioni per le "Scuole aperte"
Scuole aperte più a lungo agli studenti e al territorio per portare avanti azioni efficaci di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa. È l'obiettivo dell'avviso 10 "Scuole aperte per il territorio", pubblicato sul sito del dipartimento regionale dell'Istruzione, dell'università e del diritto allo studio, con cui la Regione Siciliana stanzia 9 milioni di euro per l'anno scolastico 2023/24, a valere sui fondi Fse+ 2021-27, per supportare l'attivazione del tempo prolungato e tempo pieno nella scuola secondaria di primo grado e nel primo biennio del secondo grado. Altri 9 milioni di euro sono previsti per ciascuno dei due successivi anni scolastici.
«In coerenza con il Piano strategico triennale regionale e con l'Agenda europea per il contrasto alla povertà educativa - afferma l'assessore regionale all'Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano - finanziamo interventi diretti all'ampliamento e al potenziamento dell'offerta formativa, al supporto agli studenti e studentesse a rischio di insuccesso e dispersione scolastica e alle loro famiglie, alla realizzazione di attività, nell'ottica di valorizzare le "Scuole aperte" come poli civici e culturali di comunità. È necessario intervenire tempestivamente per il recupero dei ritardi dell'apprendimento, combattere l'insuccesso scolastico e favorire l'esercizio del diritto allo studio. Il governo regionale sta mettendo in campo tutti gli strumenti utili a raggiungere l'obiettivo». Le istituzioni scolastiche interessate all'avviso possono presentare un unico progetto con moduli e laboratori tematici che offrano opportunità culturali per gli studenti a rischio di abbandono, volte al rafforzamento del curriculum scolastico, con approfondimento delle competenze di base ma anche attraverso arte, teatro, musica, sport, lingue straniere, cultura ambientale, enogastronomia, multiculturalità, educazione alla pace e alla legalità, cittadinanza attiva. Ogni progetto avrà una durata complessiva compresa tra le 180 e le 360 ore, ma ogni modulo o laboratorio non potrà superare le 30 ore.
È previsto lo sviluppo di una rete territoriale con il coinvolgimento di vari partner, tra cui associazioni, istituzioni culturali e sociali, enti pubblici.
All'istanza curata da ogni istituzione scolastica dovranno essere allegate le manifestazioni di interesse degli enti terzi. Sul sito istituzionale del dipartimento dell'Istruzione e su quello del programma Fse+ sarà attivata nel prossimi giorni, una piattaforma sulla quale caricare le proposte progettuali con gli allegati e che resterà attiva per 45 giorni.
ilsole24ore.it
La valutazione dei dirigenti della Pa: più meritocratica e partecipativa Il ministro per la Pa Paolo Zangrillo ha firmato una direttiva che introduce nuove forme di valutazione dei dirigenti della Pubblica amministrazione.
Oltre alla valutazione gerarchica, si prevedono anche la valutazione dal basso, la valutazione fra pari e la valutazione collegiale. Per la performance organizzativa, è previsto anche il coinvolgimento degli utenti esterni Basta con la valutazione gerarchica nella forma ed egualitaria nella sostanza. Per misurare le performance dei dirigenti, e su questa base distribuire la retribuzione di risultato e soprattutto il super premio previsto dal contratto nazionale firmato due settimane fa, si chiameranno in causa a esprimere giudizi i colleghi ma anche i dipendenti, senza dimenticare gli utenti esterni quando si tratta di valutare i livelli di servizio garantiti dall'ufficio.
Il super premio
La direttiva sulla valutazione appena firmata dal ministro per la Pa Paolo Zangrillo segna il nuovo tentativo di rilanciare il «merito» nella Pubblica amministrazione. In gioco c'è prima di tutto il nuovo superpremio per i dirigenti, cioè «una retribuzione di risultato con importo più elevato di almeno il 30% rispetto al valore medio pro-capite delle risorse complessivamente» destinate da ogni amministrazione a quella voce, da riservare a «una limitata quota massima di dirigenti e professionisti».A individuare la percentuale di premiati in ogni ente sarà la contrattazione decentrata, anche sulla base dei criteri fissati dalla direttiva.Valutazione fra pari
L'indicazione è di sviluppare forme alternative alla valutazione gerarchica per linee verticali. Si chiede quindi di adottare modelli di «valutazione dal basso, nella quale sono i collaboratori ad esprimere, in forma rigorosamente anonima, un giudizio sul proprio superiore (ad esempio, con questionari anonimi volti a verificare se l'operato del dirigente è orientato a valorizzare le attitudini del personale, a incentivarne la produttività, a garantire il benessere organizzativo eccetera), e di «valutazione fra pari, nella quale sono coinvolti i colleghi, soprattutto quelli con i quali si ha un rapporto più costante e rilevante». Non va dimenticata la «valutazione collegiale», fondata sul «confronto tra i dirigenti (o, a seconda dei casi, tra direttori generali o tra dirigenti apicali)».Utenti in gioco
Mentre per la performance organizzativa, quella più importante per la generalità del personale, si torna a chiedere di coinvolgere gli «stakeholder esterni», cioè «gli utenti di un servizio erogato dall'ufficio o un campione di cittadini o altri portatori di interessi, fondamentale quando si tratta di dipendenti a stretto contatto con il pubblico». L'idea non è nuova, in passato i tentativi si sono risolti in azioni poco più che simboliche, come le famose faccine comparse in molti uffici pubblici. Sarà ora la volta buona?
scrivolibero.it
Pubblicato Sul Sito Istituzionale Del Libero Consorzio Di Agrigento L'elenco Delle Autorità Maggiormente Rappresentative
E' stato presentato e pubblicato, sul sito istituzionale dell'Ente, tra le news in evidenza, l'elenco, aggiornato, delle autorità, maggiormente rappresentative del territorio della provincia agrigentina.
Un lavoro di circa 60 pagine, meticoloso e puntuale, realizzato dall'Ufficio Stampa, diretto dalla Dirigente Antonietta Testone, reso possibile dal lavoro della tirocinante Alessia Maria Sanzo che ha svolto, per alcuni mesi, uno stage formativo presso il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, presieduto dal Commissario straordinario Giovanni Bologna.
Il progetto presentato dall'Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Scienze della Comunicazione e Media, ha riguardato la conoscenza e gli aspetti della comunicazione giornalistica sulle questioni di competenza della ex Provincia Regionale.
L' elenco, aggiornato, delle personalità include le massime cariche istituzionali a partire dal Presidente della Repubblica, Camera e Senato, Governo Nazionale e Governo della Regione Siciliana.
Il lavoro di analisi e ricerca comprende tutte le istituzioni civili, militari e religiose, i Sindaci della Provincia, capoluoghi, uffici, sindacati ed associazioni maggiormente rappresentative che operano nel territorio della Provincia con iniziative, eventi ed altro.
Il prodotto ha una moderna configurazione grafica a colori che permette la visione e l'utilizzo scaricando dal sito istituzionale le informazioni necessarie.