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rassegna stampa 12 dicembre 2023


SICILIA REPORTER.Contributo Natalizio del Libero Consorzio Comunale di Agrigento alle Famiglie Bisognose.
In occasione delle festività natalizie, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha annunciato l'intenzione di erogare un contributo a sostegno delle famiglie in condizioni di difficoltà economica e sociale residenti nei comuni del territorio provinciale con almeno un minore disabile a carico.
L'assessora ai Servizi Sociali del Comune di Licata, Maria Platamone, ha reso noto il programma.
Il contributo, del valore di 500 euro per nucleo familiare, avrà un totale di 50.000 euro a disposizione, consentendo un massimo di 100 istanze accoglibili.
I requisiti per la presentazione dell'istanza includono la residenza nei comuni del territorio del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, un ISEE ordinario non superiore a 15.000 euro e la presenza di almeno un figlio minore disabile (Legge 104, art. 3, comma 3).
La domanda, disponibile sul sito ufficiale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento (https://www.provincia.agrigento.it), deve essere corredata da un ISEE in corso di validità, un certificato che attesti la disabilità del figlio minore e una copia del documento di identità in corso di validità.L'invio deve essere effettuato all'ufficio Protocollo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, piazza Aldo Moro, 1, o presso le sedi URP distribuite sul territorio provinciale, o via posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo protocollo@pec.provincia.agrigento.it entro il 18 dicembre 2023, alle ore 14.
Ogni famiglia può presentare una sola istanza, indicando il numero di conto corrente su cui accreditare il contributo economico. Per chi non possiede un conto corrente bancario o postale, è possibile indicare gli estremi di una carta prepagata nella domanda di ammissione.
Per eventuali chiarimenti, è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 0922-593286 e 0922-593222.


AGRIGENTONOTIZIE
Famiglie con disabili a carico e in condizioni economiche di fragilità: ecco il contributo di Natale.Il valore è di euro 500 per nucleo familiare, con quindi un massimo di 100 istanze che possono essere accolte. 
In occasione delle festività natalizie, il Libero consorzio comunale di Agrigento erogherà un sostegno delle famiglie in condizioni di difficoltà economica e sociale residenti in uno dei comuni del territorio provinciale con a carico
almeno un minore con disabilità.
Il valore del contributo è di 500 euro per nucleo familiare su un totale di 50.000 euro disponibili, con quindi un massimo di 100 istanze che possono essere accolte. 
Possono partecipare coloro che, al momento della presentazione dell'istanza, risultino, oltre che residenti in provincia, anche in possesso di un Isee non superiore a 15.000 euro e contino all'interno del nucleo familiare almeno un figlio minore diversamente abile (Legge 104 art. 3 comma 3).
La domanda di ammissione al contributo, reperibile sul sito istituzionale del Libero consorzio di Agrigento,  corredata dall'attestazione Isee in corso di validità, dall'attestazione comprovante la disabilità del figlio minore e da una copia del documento di identità in corso di validità dovrà essere inoltrata all'ufficio Protocollo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento piazza Aldo Moro, 1 o presso le sedi Urp o all'indirizzo pec: protocollo@pec.provincia.agrigento.it entro e non oltre lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 14.
Ciascuna famiglia potrà presentare una sola istanza indicando il numero di conto corrente su cui accreditare il contributo economico. Coloro che non sono titolari di un conto corrente bancario o postale, potranno indicare nella domanda di ammissione gli estremi di una carta prepagata. Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti ai seguenti numeri telefonici: 0922-593286 e 0922 593222.


LENTEPUBBLICA.
Se l'ufficio è disorganizzato la colpa è del dirigente.
La responsabilità dell'ufficio pubblico che lavora male ed è disorganizzato ricade sul dirigente pubblico, che può essere colpevole di danno erariale: lo sostiene la recente sentenza della Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per il Veneto, n. 113/2023.
I giudici contabili hanno stabilito che la gestione approssimativa e disorganizzata di un ufficio comunale può rappresentare una condotta gravemente colposa del dirigente, il quale sarà ritenuto responsabile per danni erariali nel caso in cui i ritardi nell'attivazione del sistema informatico impedissero la corretta erogazione delle prestazioni assistenziali previste dal reddito di inclusione.
Qui di seguito i dettagli che hanno portato alla pronuncia giuridica nei confronti del dirigente dell'ente locale.
Il caso
Nel dettaglio, il caso riguarda un Comune veneto dove, nel 2018, la Giunta aveva assegnato al dirigente del settore servizi alla persona la responsabilità della programmazione e del coordinamento dei procedimenti legati all'erogazione dei contributi del reddito di inclusione. Tuttavia, successive indagini della Guardia di Finanza hanno rivelato che l'ufficio comunale non inviava tempestivamente i dati aggiornati, causando una valutazione erronea del reddito di inclusione.
Ciò ha portato all'erogazione indebita di somme maggiori da parte dell'Inps a chi già beneficiava di prestazioni assistenziali non cumulabili. La Procura contabile ha quindi contestato al dirigente colpevole omissioni gravi nell'organizzazione del suo settore, causando danni sia all'Inps che al Comune.
Il dirigente si è difeso sostenendo l'instabilità normativa e le lacune del sistema informatico, ma il collegio giudicante ha respinto le obiezioni: la sentenza condanna così il dirigente a risarcire il danno causato al Comune e all'Inps.
Se l'ufficio è disorganizzato la colpa è del dirigente
La sentenza emessa dalla Corte dei Conti rappresenta un severo richiamo al dirigente del Comune veneto, condannandolo al risarcimento del danno causato sia all'ente locale che all'Inps. I giudici hanno sottolineato la consapevolezza del dirigente riguardo agli obblighi amministrativi, evidenziando una negligenza significativa nel suo operato.
L'inefficienza della gestione è stata tale da costringere il Comune a intraprendere azioni correttive immediate. Per porre rimedio al danno da disservizio causato, è stato necessario istituire un apposito gruppo di lavoro, con la nomina urgente di operatori incaricati di trasmettere le informazioni mancanti all'Inps. Questa reazione rapida è stata essenziale per correggere l'errata erogazione delle prestazioni assistenziali e mitigare ulteriori danni finanziari.
Inoltre, l'entità del problema ha richiesto un intervento di riorganizzazione, finalizzato al ripristino dell'efficienza amministrativa. Tale riorganizzazione è stata essenziale per eliminare l'arretrato accumulato a causa della gestione inadeguata delle procedure, garantendo così che l'ufficio tornasse a operare in modo corretto e tempestivo.
In definitiva, l'errore gestionale non ha avuto solo conseguenze finanziarie, causando danni erariali al Comune e all'Inps, ma ha anche arrecato disagi diretti ai cittadini. La cattiva gestione delle procedure ha influito sul corretto svolgimento delle erogazioni assistenziali, mettendo a repentaglio il benessere dei beneficiari e evidenziando la responsabilità del dirigente nell'aver causato impatti negativi sia sulle risorse pubbliche che sulla vita quotidiana dei cittadini interessati.


LENTEPUBBLICA.
Firmato il rinnovo del contratto dei dirigenti degli Enti locali. Aran e sindacati rappresentativi hanno sottoscritto l'Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per il triennio 2019-2021: firmato il rinnovo per circa 13.640 dirigenti negli Enti locali.
L'accordo comprende nello specifico Dirigenti, Dirigenti amministrativi tecnici e professionali e Segretari Comunali e Provinciali dell'Area dirigenziale delle Funzioni Locali.
La firma del contratto giunge al termine di una complessa trattativa che ha visto impegnate le parti per un prolungato arco temporale: un rinnovo che segue quello di un anno fa che ha riguardato invece i dipendenti degli Enti locali.
Ecco tutti i dettagli e le novità introdotte a seguito di questa firma.
Firmato il rinnovo del contratto dei dirigenti degli Enti locali
Il nuovo testo contrattuale regola alcuni istituti normativi ed economici di parte comune applicabili a tutto il personale destinatario del presente CCNL tra cui la nuova disciplina prevista in materia di Lavoro Agile e di mentoring.
Molti degli interventi previsti nel CCNL adeguano le norme contrattuali a corrispondenti interventi legislativi che si sono susseguiti negli ultimi anni.
Tra le disposizioni comuni riguardanti gli istituti economici applicabili a tutto il personale dell'Area, è stata ridefinita la materia del patrocinio legale e quella delle coperture assicurative, nonché le norme concernenti alcuni adattamenti utili per la corretta applicazione della norma sul welfare integrativo.
Nelle specifiche sezioni dedicate, rispettivamente alla Dirigenza degli Enti Locali, ai Dirigenti amministrativi tecnici e professionali e ai Segretari comunali e provinciali, sono stati inseriti puntuali interventi sulle relazioni sindacali e sul trattamento economico.
Aumenti di stipendio
Si prevede un incremento medio di 256 euro per 13 mensilità, pari al 3,78%, a cui si può aggiungere un ulteriore 0,22% del monte salari per incrementare la retribuzione di risultato. Gli arretrati medi ammontano invece a circa 11.200 euro.
Previste anche importanti novità per la busta paga dei segretari degli enti locali, con una voce aggiuntiva del 25% per le sedi convenzionate e un aumento del 15% per la retribuzione di posizione in capoluoghi, province e città metropolitane.
Trattamento economico
Per i Dirigenti degli Enti Locali è stato previsto un nuovo istituto che regola il trattamento economico riconoscibile al personale utilizzato in convenzione tra più enti.
Per i Dirigenti amministrativi tecnici e professionali, oltre ai previsti incrementi delle diverse voci del trattamento economico, è stata attualizzata la disciplina della pronta disponibilità.
È stata data una particolare enfasi ai meccanismi di differenziazione e variabilità della retribuzione di risultato.
Relazioni sindacali
In particolare, è stata riformulata, in modo completo e organico, la parte che riguarda le relazioni sindacali, ponendo particolare attenzione sulla tematica dell'informazione, sia preventiva sia consuntiva, nonché sulle materie di confronto.
Nel nuovo impianto delle relazioni sindacali non è più prevista la contrattazione collettiva integrativa di livello nazionale e, a seguito della scelta operata dalle parti, gli istituti già regolati dai contratti collettivi integrativi nazionali sono stati disciplinati nell'Ipotesi di CCNL.
Periodo di prova e varie tutele
Miglioramenti significativi sono contenuti nella riscrittura del periodo di prova e nell'ampliamento di alcune tutele, ad esempio quelle concernenti le gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, le misure in favore delle donne vittime di violenza, le diverse tipologie di assenze.
Sono stati, inoltre, riscritti i principi generali nonché la pianificazione strategica degli interventi della formazione.
Novità per i segretari
Gli interventi di sicuro aggiornamento, rispetto alla previgente disciplina contrattuale, riguardano le norme applicabili ai Segretari Comunali e Provinciali.
Con una puntuale riscrittura della disciplina sulla retribuzione di posizione spettante ai Segretari, è stato modificato il meccanismo per il riconoscimento della maggiorazione della retribuzione di posizione, attraverso la previsione di valori minimi e massimi riconoscibili in base alle classi demografiche degli enti e a criteri di graduazione espressamente individuati nel testo contrattuale.
Specifiche clausole sono inoltre previste per i Segretari di Comuni aderenti ad una Unione e per i Segretari operanti nei Comuni capoluogo.
Disciplinata infine l'Indennità di reggenza e supplenza prima regolata dal Contratto Collettivo integrativo nazionale ed inserita, anche per i Segretari, la norma contrattuale sugli incarichi ad interim.



QDS.
Treno diretto da Agrigento a Punta Raisi, Schifani: "Scelta strategica che guarda al futuro" "Agrigento sarà Capitale della cultura e arriveranno molti visitatori", ha detto il governatore Renato Schifani.
Al via da oggi il nuovo collegamento ferroviario tra Agrigento e l'aeroporto Punta Raisi di Palermo. Quattro nuovi servizi che permetteranno ai cittadini ma, soprattutto, ai tanti turisti, di arrivare nella città dei templi e viceversa raggiungere l'aeroporto in 2 ore e 30 circa al prezzo di 15,30 €. 
Schifani: "Oggi è un bel giorno"
Il taglio del nastro è stato affidato al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha dichiarato: "Oggi è un bel giorno. È una scelta strategica che guarda al futuro, a partire dal 2025 quando Agrigento sarà Capitale italiana della cultura e qui arriveranno tantissimi visitatori. Per i nuovi convogli l'investimento è di oltre mezzo miliardo, con una quota di più di 400 milioni a carico della Regione Siciliana. Uno sforzo che si affianca a quello in atto sulle reti stradali e autostradali della Sicilia", ha concluso il presidente Schifani.
Alla presentazione del nuovo collegamento, questa mattina presso la Stazione di Agrigento Centrale, hanno partecipato anche Alessandro Aricò, assessore Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, Maria Annunziata Giaconia, direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia, Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento, e alcuni deputati regionali e nazionali dell'Agrigentino. 
"Un collegamento importante per la provincia di Agrigento che verrà collegata senza cambio di carrozza. Importante non solo per i pendolari, ma è un servizio importante per i turisti con Agrigento che sarà chiamata ad ospitare in occasione di Capitale Italiana della cultura". 
Gli orari dei treni
I treni non passeranno da Palermo Centrale, ma si immetteranno direttamente nel passante ferroviario effettuando le fermate intermedie: Aragona Caldare, Cammarata, Roccapalumba, Termini Imerese, Bagheria, Palermo Vespri, Palermo Palazzo Reale-Orleans, Palermo Lolli, Palermo Notarbartolo, Palermo Francia, Palermo San Lorenzo, Palermo La Malfa. Le partenze da Agrigento Centrale sono alle 5.50 con arrivo alle 8.17 a Palermo Aeroporto e alle 10.50 con arrivo alle 13.23. Da Palermo Aeroporto invece partiranno alle 13.40 e alle 17.40 con arrivo ad Agrigento C.le rispettivamente alle 16.14 (16.12 nei festivi) e alle 20.12.
Soddisfatto il sindaco Miccichè: "Ringrazio il Presidente Schifani, l'assessore regionale Aricò con il quale ci confrontiamo continuamente da 11 mesi, e tutta la giunta regionale, con particolare riferimento all'assessore Di Mauro, per aver inserito la tratta nel contratto di servizio e per essere a nostro fianco per far migliorare la viabilità di questa provincia". 


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