agrigentonotizie.it
Donna si schiantò con la sua auto contro un muro abusivo e morì": condanna definitiva per l'ex Provincia
L'ente, accusato della mancata rimozione, è stato ritenuto responsabile anche in Cassazione per il decesso di una aragonese avvenuto nel 2007
"Donna si schiantò con la sua auto contro un muro abusivo e morì": condanna definitiva per l'ex Provincia00:00Morì a causa di un'opera stradale abusiva, la Cassazione condanna definitivamente il Libero consorzio per il decesso di una donna. I fatti risalgono al 2007, quando l'aragonese C.P. fu vittima di un violento incidente stradale sulla strada provinciale 3: la sua auto urtò contro un muretto di cinta collocato su di una banchina laterale della strada Agrigento-Favara-Grotte, realizzato da alcuni residenti e ritenuto abusivo. La responsabilità dell'ex Provincia sarebbe quella del mancato controllo e successiva rimozione dell'operaA presentare ricorso furono il marito, anche a nome dei figli minori, e la sorella della donna, ottenendo due vittorie, sia in primo grado che in appello, con un risarcimento di oltre 200mila euro. Una decisione confermata anche in Cassazione: i giudici della suprema corte hanno infatti respinto il ricorso presentato dal Libero consorzio per la riformula della sentenza di condanna, ribadendo quindi la responsabilità dell'ente rispetto alla vicenda e condannandolo anche al pagamento delle spese legali.
gds.it
Finanziaria regionale, l'Ars approva 13 articoli: voto finale l'8 gennaio
Rimangono da approvare le ultime norme e il maxi emendamento. Ok per i fondi ai Comuni e per la stabilizzazione dei precari Asu
Dopo avere approvato l'ultimo dei 13 articoli della finanziaria (abrogazione e modifiche di norme) come da road map della seduta cominciata intorno alle 15 di ieri e terminata a mezzanotte e trenta circa, il presidente dell'Ars Gaetano Galvagno ha sospeso la seduta parlamentare aggiornandola all'8 gennaio alle 10 quando si voteranno gli ultimi due articoli, il maxi emendamento e poi la votazione finale alla manovra. «Ringrazio tutti i colleghi e gli uffici per il lavoro svolto fino a questo momento. Rinviamo la seduta, auguri e buon anno a tutti», ha detto Galvagno. Ma è stata una seduta piena di tensioni. Pronti via, si accende subito lo scontro sull'articolo 4, che assegna 3 milioni di euro ai Comuni per iniziative di carattere sociale, economico e culturale gestiti dall'assessorato regionale alla Funzione pubblica guidato da Andrea Messina (Dc), e che già in commissione Bilancio aveva sollevato veti incrociati anche all'interno della maggioranza. Via libera anche all'articolo 4, che stanzia 6 milioni di euro alle Unione dei Comuni per la costituzione e la funzionalità degli uffici, le spese di primo impianto, l'assunzione di personale a tempo determinato e l'attività di progettazione.Approvata la stabilizzazione dei precari Asu
Passa la norma per la stabilizzazione dei precari Asu, ok anche all'emendamento del governo che prevede la continuità lavorativa dei precari, i cui contratti scadono il 31 dicembre, già dal primo gennaio del 2024, «E' una grande risultato», dice il capogruppo della Dc, Carmelo Pace. Per i 270 Asu che lavorano nei musei è prevista l'integrazione a 30 ore.
grandangoloagrigento.it
Incidente stradale mortale, condannata la Provincia di Agrigento
La Cassazione ha condannato, con sentenza definitiva, la Provincia di Agrigento, ritenendo l'Ente responsabile della morte nel 2007 di una donna di Aragona, C P sono le iniziali del nome, che, a causa di un'opera stradale abusiva lungo la strada provinciale 3, fu coinvolta in un incidente. La sua automobile urtò contro un muretto di cinta collocato su di una banchina laterale della strada Agrigento-Favara-Grotte, costruito abusivamente da alcuni residenti. La responsabilità dell'ex Provincia consiste nel mancato controllo e successiva rimozione dell'opera. I familiari della vittima saranno risarciti con oltre 200.000 euro.
siciliaonpress
strade provinciali
Esa Chimento, strada fatta, disfatta e da rifare
Ad inizio del 2023, il tratto della strada Esa Chimento immediatamente fuori il centro abitato di Favara è stato ripristinato dalla locale amministrazione comunale, anche se non doveva. Non doveva essendo, innanzitutto, di pertinenza dell'ex Provincia e poi perché il danno al manto stradale era stato causato da una perdenza della rete fognaria sulla quale doveva intervenire Aica.La strada è stata, strano a dirsi, asfaltata per essere nel giro di qualche settimana scavata, precisamente, nel mese di maggio scorso.Foto maggio 2023Adesso, lo stesso tratto sta cedendo, probabilmente per una nuova perdita della condotta delle fogne e l'avvallamento è pericoloso per la viabilità.Ad ogni modo, dal mese di maggio scorso si aspetta il ripristino a regola d'arte del manto stradale.Il pericolo è stato segnalato da un lettore e noi ne abbiamo parlato, adesso dovrebbe intervenire Aica, magari con l'interessamento dell'amministrazione comunale solerte sulla sicurezza dei cittadini.
lentepubblica.it
Stipendi statali: taglio al maxi-anticipo, anche ai redditi più bassi
Taglio al maxi-anticipo per i redditi bassi dei dipendenti pubblici italiani. Il Governo destina 8 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici, ma le controversie sulle detrazioni contributive sollevano interrogativi.Nei giorni scorsi, i dipendenti pubblici con uno stipendio fino a 35mila euro hanno ricevuto un maxi-anticipo in riferimento al prossimo rinnovo dei contratti pubblici, che è stato erogato insieme alla tredicesima.Tuttavia, sono stati prelevati i contributi anche per chi si trova nelle fasce di reddito che hanno diritto alla decontribuzione del 7% (per i redditi fino a 25mila euro) e del 6% (per quelli tra 25mila e 35mila euro).Ecco cos'è successo.Taglio al maxi-anticipo redditi bassi: ecco nei dettagliIl Governo ha stanziato quasi 8 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti pubblici. In particolare, 5 miliardi per gli statali e 3 miliardi per il comparto sanità.
Col Decreto Anticipi, è stato pagato un "acconto" dei futuri aumenti nelle buste paga di dicembre, pari a 6,7 volte l'indennità di vacanza contrattuale.Sempre nel Decreto Anticipi, era previsto che questa somma fosse "neutrale" ai fini della contribuzione. In questo modo, si sarebbe evitato ai dipendenti pubblici, con un reddito fino a 35mila euro, che l'anticipo facesse superare tale soglia, che avrebbe significato perdere il diritto alla decontribuzione, con un taglio dello stipendio fino al 7%.Tuttavia, l'Inps ha chiarito con una circolare che sull'anticipo vanno versati tutti i contributi e ciò vale anche per i dipendenti che guadagnano meno di 35mila euro lordi.
La precisazione è stata ribadita anche in un messaggio di NoiPa, la piattaforma del Ministero dell'Economia, che permette di consultare i cedolini dei dipendenti pubblici.Nel messaggio, si chiarisce, infatti, che l'importo "è soggetto a ritenute previdenziali e assistenziali ed escluso dalla gestione dell'esonero contributivo".Perciò:Chi ha retribuzione fino a 25mila euro dovrà versare tutti i contributi, compreso il 7%, che invece non verserà sullo stipendio;Chi fa parte della fascia compresa tra i 25mila e i 35mila euro dovrà pagare il restante 6% di contributi che, al contrario, non sarà tenuto a versare sullo stesso stipendio, per tutto il 2024.L'aumento medio per gli statali, stabilito dalla Manovra, è del 5,8%. Per i redditi compresi tra 33mila e 35mila euro, l'aumento del 5,8% farebbe superare i 35mila euro di stipendio, facendo perdere il 6% di decontribuzione.In questo modo, l'aumento di stipendio sarebbe "annullato". Per questo, il Governo sarebbe al lavoro per trovare una soluzione.