agrigentonotizie.it
Come contrastare i femminicidi": incontro con Filomena Lamberti, la prima donna sfregiata con l'acido in Italia.
Mercoledì 17 gennaio alle 9,30, nell'aula magna dell'istituto "Nicolò Gallo" in via Quartararo ad Agrigento, è in programma il convegno dal titolo "Come contrastare i femminicidi. Analisi e proposte", organizzato dal Comitato unico di garanzia del Libero consorzio e del settore pari opportunità presieduti da Maria Antonietta Testone.All'evento interverranno, oltre alla dottoressa Testone, la dirigente dell'istituto Gallo Giovanna Pisano e la psicologa del Centro antiviolenza "Linea rossa" Estella Celentano.Ospite della manifestazione sarà Filomena Lamberti, autrice del libro "Un'altra vita". La donna, originaria di Cava dei Tirreni, nel 2012 venne sfigurata con una bottiglia di acido dal marito dal quale voleva separarsi. E' stata la prima donna sfregiata con l'acido in ItaliaAl convegno prenderanno parte gli studenti dell'istituti Gallo e Sciascia.
lentepubblica.it
Ecco l'aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione per il 2024.
Nuove direttive sulla trasparenza e sulle novità introdotte per i contratti pubblici a partire dal 2024: ecco tutte le modifiche apportate dall'ultimo aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione.
L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha recentemente ratificato con la delibera n. 605/2023 l'Aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione, focalizzandosi esclusivamente sui contratti pubblici in risposta al nuovo Codice entrato in vigore il 1° luglio 2023 e alle modifiche introdotte nell'intero ciclo di vita degli appalti entrate in vigore lo scorso 1° gennaio.Le nuove direttive rappresentano un passo significativo verso la modernizzazione e l'efficienza nella gestione dei contratti pubblici, promuovendo la trasparenza e riducendo i rischi di malamministrazione.Il nuovo Codice dei contratti pubblici, entrato in vigore il 1° aprile 2023, ha rivoluzionato il panorama normativo, consolidando istituti e novità introdotte negli ultimi anni. L'aggiornamento tiene conto delle modifiche legislative intervenute nel 2023, inclusa la conferma di disposizioni derogatorie per i progetti finanziati con fondi PNRR/PNC.Il quadro normativo post 1° luglio 2023 si articola in tre categorie:procedure in corso disciplinate dal vecchio Codice procedure avviate dopo il 1° luglio 2023 disciplinate dal nuovo Codicee procedure relative a interventi PNRR/PNC soggette a norme speciali.
Il Codice introduce anche principi guida, quali risultato, fiducia e accesso al mercato. La digitalizzazione, in vigore dal 1° gennaio 2024, è vista come elemento chiave per standardizzare, semplificare e rendere trasparenti le procedure, contribuendo così alla prevenzione della corruzione.Ecco l'aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione per il 2024Il documento sostituisce integralmente le indicazioni critiche, gli eventi rischiosi e le misure di prevenzione precedentemente contenuti nel PNA, riflettendo sui primi impatti del recente Codice. Particolare attenzione è stata riservata ai profili critici emergenti dalla normativa, riflettendo i cambiamenti significativi avvenuti nel settore dei contratti pubblici nel corso del 2023.Una rielaborazione chiara e completa è stata apportata alla tabella che evidenzia le correlazioni tra rischi corruttivi e misure di prevenzione, offrendo una panoramica aggiornata delle dinamiche del settore.L'ultima parte dell'aggiornamento è dedicata alla trasparenza nei contratti pubblici.
Qui si delinea la disciplina applicabile alla luce delle nuove disposizioni sulla digitalizzazione del sistema degli appalti. Le delibere ANAC nn. 261 e 264, insieme a successivi aggiornamenti del 2023, forniscono il quadro normativo per la pubblicazione di dati, documenti e informazioni legate al ciclo di vita dei contratti nella sezione "Amministrazione trasparente" sotto la sottosezione "Bandi di gara e contratti".Inoltre è importante sottolineare che le stazioni appaltanti sono tenute a pubblicare in questa stessa sezione il link tramite il quale si accede alla sezione della BDNCP (Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici) dove sono pubblicate, per ogni procedura di affidamento associata a un CIG, tutte le informazioni che le stazioni appaltanti hanno trasmesso attraverso SIMOG. Si tratta del sistema informatico, messo a disposizione dei Responsabili del Procedimento presso le stazioni appaltanti, per la gestione delle gare a partire dalla predisposizione degli atti di gara fino al collaudo delle prestazioni erogate dagli operatori economici aggiudicatari.
entilocalionline.it
È stata sottoscritta l'Ipotesi del Contratto collettivo nazionale-quadro per la definizione dei Comparti e delle Aree di contrattazione Collettiva nazionale (2022-2024). Il testo contrattuale definisce la composizione dei Comparti di Contrattazione collettiva per il triennio 2022-2024
Un Comunicato, diffuso da Aran, rende noto che in data 9 gennaio 2024 è stata sottoscritta l'Ipotesi del Contratto collettivo nazionale-quadro per la definizione dei Comparti e delle Aree di contrattazione Collettiva nazionale (2022-2024).Come si apprende dal Comunicato, il testo contrattuale definisce la composizione dei Comparti di Contrattazione collettiva per il triennio 2022-2024.
Vengono confermati, anche con riguardo all'assetto, i Comparti "Funzioni centrali", "Istruzione e ricerca", "Funzioni locali" e "Sanità". Analogamente, per quanto attiene alle Aree della dirigenza, è confermata l'attuale composizione. L'Ipotesi diverrà operativa a seguito della sottoscrizione definitiva del Ccnq., prevista a conclusione della fase di controllo di cui al Dlgs. n. 165/2001."Con questo Contratto si avvia di fatto la nuova tornata contrattuale per il 'Pubblico Impiego' - ha sottolineato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Senatore Paolo Zangrillo - Apriamo ora una nuova stagione di confronto grazie ai circa 8 miliardi di Euro previsti in Manovra per i rinnovi. Un grande risultato non soltanto per l'assoluta rilevanza delle risorse a disposizione, circa un terzo della 'Legge di bilancio', ma anche per le tempistiche". "Un Paese moderno e innovativo trova il proprio fondamento anche in una macchina pubblica capace di rispondere in modo efficace ai profondi mutamenti sociali ed economici in atto. Proseguiamo dunque nel rafforzamento della Pubblica Amministrazione, che è motore essenziale dello Stato, con l'obiettivo di valorizzare il lavoro dei dipendenti pubblici e, in questo modo, di fornire a cittadini, famiglie e imprese servizi in grado di favorire lo sviluppo e la crescita del Paese" ha poi concluso il Ministro.
lasicilia.it
'Autonomia Differenziata trappola per un Mezzogiorno già troppo fragileIl lascito delle parole di Mattarella, sprone al Paese di fronte alle sfide del tempo
L'intervista su "La Sicilia" del 7 gennaio scorso del ministro del Mare Nello Musumeci, finalizzata a esaltare, senza argomenti convincenti, quanto «il Presidente Meloni abbia a cuore tutto il Sud», avrebbe lasciato indifferenti i siciliani, abituati alla coniugazione al futuro dei verbi della politica, se non fosse per l'omissione di un tema fondamentale per pesare realmente il futuro del Sud, e cioè l'assoluto silenzio sull'Autonomia Differenziata.Perché Musumeci tace?
Come mai, l'unico Ministro residente siciliano, nulla dice su questo tema? Facendo torto al Premier, che invece il 5 gennaio ha dichiarato, dopo lunghi silenzi in merito, la buona novella e cioè che «l'Autonomia si tiene perfettamente con il premierato» e soprattutto, dopo avere spiegato una contorta quanto inesistente tesi sulla funzione della riforma, concludere con l'affermazione: «Questo è il tema dell'Autonomia. E io penso che può essere anche un volano per il Mezzogiorno».
Quindi Musumeci non crede, in contrasto con il premier, che l'Autonomia Differenziata sia un volano per il Mezzogiorno, e non la cita tra le mirabilie del governo per il Sud? O sa che non solo non è un volano, ma che grazie all'accordo Fdi-Lega, sul Premierato in cambio dell'Autonomia Differenziata, si sta consentendo l'approvazione di un disegno di legge che abolisce il Sud e con esso il futuro dei 20 milioni di meridionali, e farà danni anche al Nord, solo per soddisfare le strategie della casta leghista, affamata di consensi, che evaporeranno in proporzioni gigantesche quando gli italiani capiranno e subiranno le gravissime conseguenze di questa scellerata riforma?L'autonomia differenziata non perdonaL'Autonomia Differenziata infatti non perdona, nella versione del disegno di legge Calderoli, perché basta capire come funzionerà davvero, per non avere dubbi sul collasso dello Stato e del Paese, altro che difesa della Patria.
Non è un caso che ci sia una congiura del silenzio nel Paese, e non ci sia né dibattito, né aggiornamento alcuno sul tema nei media nazionali e locali.Pochi cittadini sanno che l'Autonomia Differenziata è stata inserita tra i disegni di legge collegati alla manovra finanziaria, senza che esita alcun collegamento tra i due provvedimenti, ma unicamente per accelerare i tempi di approvazione.Che a gestire i Livelli Essenziali di Prestazioni ed i relativi costi, saranno le commissioni paritetiche delle singole regioni, che potranno modificare o inventare nuovi Lep, avendo come unico limite le disponibilità erariali della propria regione.
Ciò significa che le commissioni paritetiche tenteranno di trattenere nei propri territori la quasi totalità delle disponibilità erariali, e ciò a discapito dello Stato che non potrà più avere e gestire le risorse per consentire l'espletamento delle sue funzioni e garantire i principi fondamentali di solidarietà all'intero Paese.
Che per evitare che anche pochi Euro sfuggissero alle Regioni ricche per scopi solidali, nella legge non è previsto il Fondo Perequativo, sancito dall'articolo 119, terzo comma della Costituzione.Che, sia il Servizio di Bilancio del Senato, che l'ultimo rapporto sulla finanza pubblica, hanno nel tempo evidenziato l'insostenibilità finanziaria del disegno di legge Calderoli, mentre appare scandalosa l'approvazione di un ordine del giorno che accetta il principio delle "Gabbie Salariali" in rapporto al costo della vita nelle varie regioni, il che è un evidente strumento di distrazione di massa, fornito per creare un atterraggio, il più morbido possibile, all'Autonomia Differenziata, il cui vero obiettivo è di fatto proprio l'aumento delle retribuzioni, con il trattenimento delle disponibilità erariali delle regioni ricche, e di conseguenza mandare a gambe in aria l'intero Paese.