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rassegna stampa del 30 gennaio 2024

ilmessaggero.it
Statali, aumenti medi da 180 euro: le simulazioni. Partono i rinnovi, si comincia dalla Sanità
La stagione dei contratti pubblici sta per ripartire. Il primo tavolo ad essere convocato per il rinnovo degli accordi del periodo 2022-2024 sarà quello della Sanità. Nei giorni scorsi il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha firmato la cosiddetta "direttiva madre", l'atto comune a tutti i comparti della Pubblica amministrazione che indica la "rotta" che Antonio Naddeo, il presidente dell'Aran, l'Agenzia che tratta a nome del governo dovrà seguire nei negoziati con i sindacati.


agrigentonotizie.it
Aeroporto, il Cartello sociale incontra il commissario del Libero consorzio
I rappresentanti di sindacati e diocesi a confronto con il responsabile dell'ex Provincia: "Fuori dal limbo delle suggestioni, ci si avvia su un percorso concreto"
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Il Cartello sociale di Agrigento - sigla che raggruppa rappresentanti dei sindacati e della diocesi - ha incontrato il commissario del Libero consorzio Giovanni Bologna per discutere in merito alla realizzazione di un aeroporto in provincia di Agrigento."Il commissario - si legge in una nota del Cartello - si è impegnato a compiere il primo passo per chiedere la realizzazione dell'aeroporto di Agrigento per il quale sono state trovate le risorse. Questo passo è fondamentale per non dare alibi a qualcuno che possa utilizzare l'eventuale inadempienza per bloccare l'iter".
Sindacati e diocesi aggiungono: "Per questo, come sottolineato dal commissario, occorre appoggiarsi a un ente esterno per aggiornare il progetto già esistente che ha avuto l'approvazione di tutti gli enti, Enac compreso, e quindi avendo messo a disposizione le risorse economiche necessarie si provvederà poi a depositare il progetto esecutivo tecnico economico nei tempi previsti dalla normativa. Grazie all' impostazione data dal commissario Bologna - aggiungono - si può dire che si esce dal limbo delle pure suggestioni e ci si avvia su un terreno concreto che prevede precisi passaggi per ovviare alle obiezioni fin qui raccolte e per andare spediti verso il raggiungimento di un traguardo tanto desiderato e ambito dalla popolazione agrigentina fiduciosi che una volta tanto il governo regionale risponda positivamente alle sollecitazioni del territorio agrigentino".


Trasportatore merci per conto terzi, domande entro il 30 marzo
La richiesta, corredata della documentazione necessaria dovrà pervenire, a mezzo posta o brevi manu, entro le 12 al settore solidarietà sociale e trasporti
E'stato pubblicato sul sito istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento il bando pubblico per l'ammissione alla prima sessione 2024 degli esami per il conseguimento dell'idoneità professionale per l'esercizio dell'attività di trasportatore di merci per conto terzi su strada nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 12:00 del prossimo 30 marzo 2024, e dovranno essere presentate secondo l'allegato "A" del bando.
Alla sessione di esami possono partecipare tutti coloro in possesso, alla data del 30 marzo 2024, dei seguenti requisiti: maggiore età, non essere interdetti o inabilitati giudizialmente, essere in possesso di un titolo di studio di istruzione superiore di secondo grado a seguito di corso di durata triennale, quadriennale o quinquennale, ovvero di avere assolto all'obbligo scolastico e superato un corso di istruzione di secondo grado o un corso di preparazione all'esame presso un organismo autorizzato.
Possono essere presentate domande per le seguenti tipologie di abilitazione: esame completo per trasporto nazionale e internazionale ed esame integrativo, che consente a coloro in possesso dell'idoneità per il solo trasporto nazionale di conseguire l'idoneità per il trasporto internazionale.
Le domande, corredate della documentazione richiesta e specificata nel bando, dovranno pervenire, a mezzo posta o brevi manu, entro le ore 12,00 del 30/03/2024 al Settore Solidarietà Sociale e Trasporti - Piazza A. Moro 1, 92100, Agrigento.I candidati che supereranno gli esami potranno svolgere la professione di autotrasportatore di merci su strada in Italia e su tutto il territorio dell'Unione Europea. Per tutte le informazioni gli interessati potranno rivolgersi al Settore Trasporti in via Esseneto n. 66 ad Agrigento, tel. 0922/593645/680, oppure alle sedi dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio presenti in diversi comuni della provincia.

lentepubblica.it

Mobilità tra diverse amministrazioni: istruzioni per il corretto inquadramento
In Gazzetta Ufficiale il decreto del Consiglio dei Ministri sulla disciplina dei processi di mobilità tra le diverse amministrazioni: ecco le istruzioni per il corretto inquadramento dei dipendenti.Si tratta di un testo che ha l'obiettivo di muovere un passo significativo verso una gestione più efficiente del personale nel settore pubblico, promuovendo la mobilità e garantendo la corretta equiparazione dei livelli economici.La chiarezza nei criteri di inquadramento e la tutela dei diritti acquisiti contribuiranno a migliorare la flessibilità e la qualità dei servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni.La normativa, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 25 gennaio 2024, introduce importanti novità per favorire la flessibilità e la gestione ottimale delle risorse umane nel settore pubblico.
Il decreto, basato sull'articolo 29-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, si propone di agevolare i processi di mobilità tra i diversi comparti di contrattazione del personale delle pubbliche amministrazioni. Per raggiungere questo obiettivo, si istituisce una tabella di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai contratti collettivi nei vari comparti. Le nuove tabelle saranno presto disponibili: qui trovate quelle di ultime applicazione adottate finora.
Gli step proceduraliIn particolare le procedure di mobilità avranno luogo in base ai seguenti punti:Equiparazione tra aree e categorieLe amministrazioni pubbliche, quando effettuano l'inquadramento del personale in mobilità, devono equiparare le aree e le categorie tra l'amministrazione di provenienza e quella di destinazione.Questa equiparazione avviene inoltre attraverso il confronto degli ordinamenti professionali regolamentati dai rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro.Devono essere considerati fattori come mansioni, competenze professionali, compiti, responsabilità e titoli di accesso.Inquadramento giuridico del personale in mobilità volontariaL'individuazione della posizione di inquadramento giuridico del dipendente in mobilità volontaria deve considerare anche le specifiche abilitazioni previste per le aree e categorie di provenienza e destinazione.Mobilità volontaria nel contesto dell'area di elevata qualificazione
La mobilità volontaria del personale inquadrato nell'ulteriore area di elevata qualificazione, come definita dall'articolo 52 del legislativo n. 165 del 2001, è consentita.
Questa mobilità è soggetta alla disciplina ordinamentale e al trattamento economico specifici di tale nuova area.La possibilità di mobilità è limitata alle posizioni di elevata qualificazione previste nei piani dei fabbisogni o sui rispettivi fondi, in base ai contratti collettivi nazionali.
Corrispondenza tra livelli economici
La corrispondenza tra i livelli economici nell'ambito dell'area o categoria di inquadramento giuridico è determinata dal confronto tra il trattamento economico di provenienza e quello dell'amministrazione di destinazione.Si considera l'importo complessivo della retribuzione tabellare e del differenziale stipendiale attribuito in sede di prima applicazione dei nuovi sistemi di classificazione o la corrispondente voce retributiva secondo i contratti collettivi nazionali.Al dipendente trasferito viene attribuito un trattamento economico composto dalla retribuzione tabellare dell'area o categoria di inquadramento, e dal differenziale stipendiale dell'amministrazione di destinazione o corrispondente voce retributiva.Ulteriori indicazioniSi prevede, inoltre, la possibilità di mobilità funzionale con passaggi diretti di personale tra amministrazioni, garantendo l'efficienza delle funzioni istituzionali. Il decreto stabilisce infine chiaramente il trattamento economico e previdenziale nel caso di mobilità volontaria, garantendo la continuità dei diritti acquisiti. Infine si prevede che i dipendenti trasferiti mantengano il trattamento economico fondamentale e accessorio più favorevole, con la facoltà di optare per l'inquadramento e il trattamento previdenziale di provenienza.

altervista.it
Dipendenti Pubblici, in arrivo 34 anni di Arretrati sugli Stipendi: la Sentenza
Tratto da tuttolavoro24.it

Ha fatto molto scalpore la sentenza della Corte Costituzionale numero 4/2024 che ripristina per i dipendenti pubblici l'incremento di stipendio legato all'anzianità. Di cosa si tratta esattamente? Vediamo nel dettaglio quali stipendi potranno essere interessati da 30 anni di arretrati. Una storia iniziata 34 anni faPer comprendere cosa è successo occorre fare un passo indietro nel tempo e posizionarci nel 1990. 
Nel 1990 il rapporto di pubblico impiego era regolato dal diritto pubblico, non era ancora stata istituita l'ARAN e i contratti del pubblico impiego nascevano da accordi tra l'autorità politica e le organizzazioni sindacali. L'ultimo contratto di lavoro non regolato dal diritto privato fu varato, per il comparto delle future Funzioni Centrali, con il DPR n. 44 del 1990.Il contratto del 1990 ribadiva il blocco dell'anzianità per tutti i dipendenti della Funzione Pubblica riconoscendo però, ai commi 4 e 5 dell'art. 9 i seguenti importi in base all'anzianità maturata entro 31 dicembre 1990:Di conseguenza da quel momento in poi i lavoratori del comparto delle funzioni centrali (ministeri, tribunali, agenzia delle entrate, enti locali, ecc.) si sono visti non riconoscere più gli emolumenti economici automatici legati all'anzianità.In attesa della riforma che porterà alla privatizzazione dei contratti pubblici, i dipendenti subiscono il blocco dello stipendio per quasi cinque anni in un momento in cui forte è la spinta inflazionistica.
Per quanto riguarda le maggiorazioni dell'anzianità che abbiamo riportato nella tabella, le stesse non vennero corrisposte se maturate dopo il 1991. Con il Decreto Legislativo n. 29 del 3 febbraio 1993, il rapporto di lavoro per i dipendenti pubblici viene privatizzato, cioè regolato dalle norme del Codice Civile e, per i ricorsi, si passa dalla magistratura amministrativa alla magistratura civile.In base alla nuova riforma, molti dipendenti ricorsero al giudice ordinario (e non più al TAR) e si videro riconosciuto il diritto a percepire la maggiorazione della Retribuzione Individuale di Anzianità anche per periodi in cui la stessa è maturata successivamente al 1° gennaio 1990.Questo è un cedolino dello stipendio dove, nella parte indicata dalla freccia, compare la "maggiorazione R.I.A". corrisposta in seguito a sentenza favorevole.
Il legislatore corre ai ripariIn relazione al forte contenzioso creato con migliaia di ricorsi, il Governo passa al contrattacco, in sede di emanazione della legge finanziaria per l'anno 2001.All'articolo 51, comma 3, della legge 388/2000, il Governo escluse il diritto alla corresponsione della maggiorazione della Retribuzione Individuale di anzianità ai dipendenti pubblici in relazione al triennio 1991-1993, riservandolo solo a quelli con requisiti maturati fino al 1990 e fatto salve le sentenze passate in giudicato.Con questa manovra, il legislatore cercò di bloccare il contenzioso in atto con una norma fatta unilateralmente a proprio favore.La Consulta dà ragione ai dipendentill problema sollevato dalla Consulta sta nel principio della irretroattività della legge.
Per la precisione, il legislatore, con la norma varata, ha determinato a favore dello Stato i giudizi pendenti al fine di evitare sconfitte giudiziarie con conseguente esborsi che avrebbero gravato sul deficit del bilancio dello Stato.Cosa succederà adesso?Dato il lungo periodo di tempo passato, è da valutare se esistono margini per un eventuale ricorso al giudice ordinario da parte di chi non ha mai aperto il contenzioso oppure se la sentenza della Corte costituzionale rimette in gioco solo i ricorsi, nel frattempo respinti dall'autorità giudiziaria.In questo ultimo caso, non essendoci prescrizione, a chi ha fatto ricorso a metà degli anni '90 potrebbero essere liquidati fino a 30 anni di arretrati in quanto, in caso di sentenza (essendoci stata interruzione) non opera la prescrizione.In caso di pagamento di arretrati trentennali, poi, i contributi pensionistici dovranno essere allocati nell'anno di competenza e non di cassa. Questo significa retribuzione più alta, contributi più alti e, in futuro, pensione più alta.

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