grandangoloagrigento.it
Lavori di manutenzione straordinaria della SP n. 1, entro l'8 marzo le manifestazioni di interesse L'importo a base d'asta dell'appalto è di 560.000,00 euro più Iva
Dovranno essere presentate entro le ore 12:00 del prossimo 8 marzo 2024 le istanze di partecipazione alla indagine di mercato in modalità telematica per l'individuazione degli operatori economici da invitare (ai sensi dell'art. 50 comma 1 lett. C) del Dlgs n. 36/2023-Nuovo Codice dei Contratti) alla procedura negoziata per l'accordo quadro annuale per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria sulla strada provinciale n. 1 Quadrivio Spinasanta-Villaseta (tratti A e B-C dir. Fondacazzo-Borsellino). Si tratta di lavori finanziati con fondi previsti dal DM del 9/5/2022 "Programma ottennale Legge 234/21" che consentiranno ulteriori interventi sulla rete viaria di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. L'avviso è pubblicato sulla home page del sito istituzionale www.provincia.agrigento.it e saranno ammesse solo le istanze presentate attraverso il Portale Appalti del Libero Consorzio. L'importo a base d'asta dell'appalto è di 560.000,00 euro più Iva, compresi 16.800,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. L'esame delle manifestazioni di interesse e l'eventuale sorteggio saranno effettuati in seduta pubblica tramite la piattaforma telematica Maggioli l'11 marzo 2024 alle ore 9:00 nella sala Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento (via Acrone 27).
lentepubblica.it
Ecco il nuovo Contratto Quadro 2022-2024 per aree e comparti del pubblico impiego
L'Aran e i sindacati hanno sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale Quadro per la definizione dei nuovi comparti e delle aree del pubblico impiego per il triennio 2022-2024.Qualche giorno fa è stato siglato in modo definitivo il Contratto Collettivo Nazionale Quadro (CCNQ) per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale, delineando così le linee guida per il triennio 2022-2024.Il testo contrattuale stabilisce la struttura dei comparti di contrattazione collettiva per il periodo di riferimento.Questa classificazione aiuta a organizzare e gestire in modo efficiente il personale in base alla natura delle loro funzioni e delle rispettive aree di competenza all'interno del settore pubblico.La firma del CCNQ rappresenta il primo passo concreto per l'avvio delle trattative contrattuali nel pubblico impiego per il triennio in questione. Il documento definitivo del Contratto Collettivo Nazionale Quadro delinea la composizione dei comparti di contrattazione collettiva per il triennio 2022-2024.Il Contratto Quadro 2022-2024 per aree e comparti del pubblico impiegoIl contratto in questione si estende a tutti i dipendenti e dirigenti delle amministrazioni pubbliche. Ciò significa che le disposizioni e le regolamentazioni stabilite nel Contratto Collettivo Nazionale Quadro (CCNQ) si applicano uniformemente a tutti coloro che lavorano in ambito pubblico.Gli attuali comparti, vale a dire Funzioni Centrali, Istruzione e Ricerca, Funzioni Locali e Sanità, rimangono invariati rispetto al contratto precedente. Questa conferma implica che la struttura organizzativa e le categorie di personale all'interno di ciascun comparto restano le stesse, garantendo una continuità nelle condizioni contrattuali e nelle dinamiche lavorative.Inoltre, le Aree della dirigenza, che includono i dirigenti tutti i dirigenti pubblici di ogni comparto, mantengono la loro composizione precedente. Questa decisione sottolinea la volontà di preservare la stabilità e la continuità nell'organizzazione e nella gestione delle cariche dirigenziali.Un esempio di suddivisione: il comparto Funzioni localiPer fare un esempio indicativo, il comparto delle Funzioni Locali abbraccia un'ampia gamma di enti e istituzioni a livello locale, con l'obiettivo di regolamentare le condizioni contrattuali e organizzative del personale non dirigente e dirigente che opera in questo contesto.Questo comparto pertanto, come delineato nel Contratto Collettivo Nazionale Quadro (CCNQ), è costituito da diverse categorie di personale non dirigente dipendente da varie istituzioni e enti che operano a livello locale. Ecco una dettagliata analisi delle categorie incluse:Regioni a Statuto Ordinario e Enti Pubblici Non Economici Collegati:Province, Città Metropolitane, Enti di Area Vasta e Liberi Consorzi Comunali (Legge 4 agosto 2015, n. 15 della Regione Sicilia)Comuni:Comunità MontaneEx Istituti Autonomi per le Case Popolari in Regime di Diritto PubblicoConsorzi e Associazioni, incluse le Unioni di ComuniAziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ex IPAB), con Funzioni Prevalentemente AssistenzialiCamere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.L'Area delle Funzioni Locali include, naturalmente, i dirigenti delle amministrazioni appartenenti al Comparto delle Funzioni Locali, così come definito sopra. Questa area comprende anche i segretari comunali e provinciali, che svolgono ruoli chiave nelle amministrazioni locali, garantendo la coerenza gerarchica all'interno del comparto.
Province: accolta la richiesta di UPI per election day il 29 settembre
Saranno 41 le Province che andranno al voto tutte insieme in una unica giornata il 29 settembre prossimo, con elezioni di secondo livello, ma il numero potrebbe aumentare a seguito degli esiti della prossima tornata elettorale amministrativa. A stabilirlo è l'emendamento al DL Elezioni, richiesto da UPI, approvato ieri dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato."Ringraziamo i Senatori per avere ascoltato la nostra richiesta - dichiara il Presidente di UPI Michele de Pascale - che ha l'obiettivo di permettere a tutte le Province di poter affrontare la prossima tornata elettorale, che riguarda un gran numero di enti, in maniera ordinata e riconoscibile su tutto il territorio. L'emendamento dà attuazione all'accordo che abbiamo siglato in Conferenza Stato Città con il Ministro per l'Interno, Piantedosi, e il Ministro per gli Affari regionali, Calderoli che differiva la scadenza degli organi provinciali in quelle Province in cui oltre il 50% dei Comuni saranno chiamati al voto in giugno. Purtroppo, il modello elettorale delle Province, confuso e pieno di lacune, costringe a continui interventi straordinari e la disparità di anni di mandato tra Presidente di Provincia - che resta in carica 4 anni - e consigli provinciali - che invece durano 2 anni - obbliga a tenere elezioni praticamente ogni anno.Per questo ci auguriamo che la sensibilità mostrata dal Senato nell'accogliere questa richiesta si traduca a breve in una piena presa di responsabilità nel portare a termine quella riforma che ormai aspetta da dieci anni. Occorre restituire alle Province un sistema di voto diretto all'altezza di una istituzione della Repubblica e assicurare stabilità nella governance e funzioni, con risorse e personale adeguati, per garantire ai cittadini un sistema amministrativo locale più efficiente".L' emendamento approvato ieri al DL Elezioni prevede "l'election day" al 29 settembre 2024 per le Province che avrebbero dovuto svolgere le elezioni a fine luglio o all'inizio di agosto, prorogando il mandato dei Presidenti e dei consiglieri in carica fino al rinnovo degli organi.
teleacras.it
Trasferimento Istituto Fermi": il Tar rigetta il ricorso della Seap
Il Tar ha rigettato il ricorso della Seap di Agrigento contro il diniego opposto dalla Provincia a delocalizzare l'Istituto professionale "Fermi" dalla zona industriale di Agrigento - Aragona - Favara, al fine di ampliare la propria piattaforma industriale di trattamento di rifiuti liquidi pericolosi, incompatibile con la presenza dell'Istituto scolastico, che è stato inizialmente trasferito in una zona industriale temporaneamente e che invece, ormai da diversi anni, è ancora sul posto. Seap ha invocato il risarcimento dei danni, per oltre 20 milioni di euro, derivanti dal mancato ammortamento degli investimenti effettuati per l'ampliamento e per aumentare la propria capacità operativa.
AGRIGENTONOTIZIE.IT
No allo spostamento dell'Ipia Fermi": il Tar rigetta ricorso della Seap che chiedeva risarcimento di 20milioni di euro
L'azienda, che voleva ampliare la propria piattaforma, aveva agito contro il diniego di delocalizzazione del Libero Consorzio
La seconda sezione del Tar Palermo ha rigettato il ricorso proposto da Seap depurazione acque srl contro il Libero consorzio. Il caso è quello del trasferimento dell'Ipia Fermi dalla zona industriale di Agrigento-Aragona-Favara. L'azienda - secondo quanto reso noto dall'agenzia di stampa Migi press - aveva presentato ricorso contro il diniego, da parte del Libero Consorzio, di delocalizzare l'Istituto Professionale Enrico Fermi, per consentire l'ampliamento della proprio piattaforma Per ampliare la propria piattaforma, la Seap aveva chiesto la delocalizzazione dell'istituto scolastico. Richiesta che non era stata accolta dal Libero consorzio comunale di Agrigento. E la Seap aveva impugnato il diniego alla delocalizzazione della scuola, facendo presente l'impossibilità di ampliamento della propria piattaforma di trattamento rifiuti liquidi pericolosi proprio per la presenza dell'istituto scolastico. La Seap ha agito contro il Libero Consorzio per il ristoro dei presunti danni patiti legati al mancato ammortamento degli investimenti effettuati per l'ampliamento e per la perdita della chance di poter ampliare la propria capacità operativa. La richiesta risarcitoria formulata nei confronti del Libero consorzio ammontava a oltre 20 milioni di euro. Accogliendo le difese svolte dall'avvocato Giovanni Francesco Fidone, il Tar Palermo ha dichiarato il ricorso inammissibile e infondata la domanda risarcitoria, condannando fra l'altro la società ricorrente alla rifusione delle spese processuali in favore del Libero consorzio.