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rassegna stampa del 29 febbraio 2024

lentepubblica.it
Mail dipendenti: il Garante della Privacy avvia una consultazione sui tempi di conservazione
Sulla questione delle mail dei dipendenti, il Garante della Privacy ha avviato una consultazione pubblica sui tempi di conservazione: ecco cosa sapere.Alcune settimane fa, il Garante della Privacy aveva rilasciato nuove linee guida in merito alla gestione delle mail aziendali, utilizzate dai dipendenti.L'obiettivo era quello di contrastare eventuali trattamenti dei dati, in contrapposizione con le norme sulla privacy attualmente in vigore.Questo perché molti programmi di gestione della posta elettronica, in modalità cloud, sono configurati per conservare i metadati relativi agli account delle mail dei dipendenti, come il giorno, l'orario, il mittente, il destinatario, l'oggetto e la dimensione delle mail.Ma il provvedimento ha suscitato diverse polemiche e sollevato alcune perplessità a causa dei vincoli molto restrittivi. La nuova misura del Garante rischia di "creare problemi gestionali rilevanti, perché è quasi impensabile che un'azienda possa cancellare i metadati entro un lasso di tempo così ristretto", come indicato dall'avvocato giuslavorista Giampiero Falasca.In merito a ciò, il Garante della Privacy ha avviato una consultazione pubblica. Vediamo nel dettaglio.Consultazione pubblica Garante della Privacy: il tempo di conservazione delle mail dei dipendentiPer richiamare l'attenzione su alcuni aspetti, che potrebbero andare in contrasto con la disciplina della protezione dei dati e le norme a tutela dei lavoratori, l'Autorità aveva pubblicato il documento di indirizzo "Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati".Nel documento si evidenziava come, durante gli accertamenti fatti dal Garante, sia stato riscontrato il rischio che alcuni programmi di posta elettronica (in modalità cloud) possano raccogliere, come impostazione predefinita, i metadati degli account mail dei dipendenti.Ma il Garante della Privacy ha deciso di ritornare sui suoi passi e dare il via alla consultazione pubblica sulla congruità del termine di conservazione dei metadati degli account dei servizi di posta elettronica utilizzati dai dipendenti.


lastampa.it
Federalismo fiscale, UPI in audizione: "Nelle Province attuazione molto indietro"manca autonomia e copertura delle funzioni. Percorso compromesso dai tagli
"Il sistema tributario attualmente in capo alle Province è molto lontano dagli obiettivi del federalismo fiscale, perché non assicura autonomia di entrata e di spesa né tantomeno garantisce la piena copertura delle funzioni fondamentali. Senza la compartecipazione ad un tributo erariale e un fondo perequativo adeguato, per le Province l'attuazione dell'autonomia finanziaria prevista dalla legge delega sul federalismo fiscale è ancora tutta da costruire".
Lo ha detto il rappresentante dell'Upi, Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, intervenendo in audizione alla Commissione Parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale nell'ambito dell'indagine avviata dalla Commissione sullo stato di attuazione e le prospettive del federalismo fiscale.
"Tra l'altro - ha sottolineato Menesini - il percorso di attuazione del federalismo fiscale per le Province è stato compromesso dalla Legge 56/14, che ha prodotto debolezze e confusione rispetto alle funzioni degli enti e una situazione critica dei bilanci, determinata dai tagli innestati proprio dall'entrata in vigore di quella legge. Ancora oggi, dopo dieci anni e nonostante tutti gli interventi che si sono resi necessari per assicurare le risorse per l'erogazione dei servizi ai cittadini, le Province scontano un deficit di 842 milioni per l'esercizio delle funzioni fondamentali. Una condizione che è stata aggravata dalla legge di bilancio 2024, che ha reintrodotto la spending review a carico di Province e Città Metropolitane pari a 350 milioni di euro totali per i prossimi quattro anni".
"Per questo - ha poi concluso il rappresentante UPI - ci aspettiamo che l'attuazione della delega fiscale sia l'occasione per intervenire sullo squilibrio finanziario accertato per Province e Città Metropolitane e per rivedere il sistema di finanziamento di queste istituzioni, in modo da rispecchiare a pieno i principi dell'articolo 119 della Costituzione e della Legge sul federalismo fiscale".

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