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Pensione anticipata nel 2024, le indicazioni dell'INPS
L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha recentemente pubblicato la circolare 39/2024, che fornisce dettagli e istruzioni sulle modifiche apportate alla pensione anticipata.Queste disposizioni sono basate sulla legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (legge di bilancio 2024) che ha introdotto modifiche significative al sistema previdenziale per l'anno finanziario in corso.Il nuovo disposto normativo ha apportato modifiche all'articolo 14.1 del decreto-legge n. 4 del 2019, consentendo la pensione anticipata a coloro che raggiungono almeno 62 anni di età e un'anzianità contributiva minima di 41 anni nel corso del 2024.La pensione anticipata flessibile, detta anche quota 103, verrà calcolata secondo le regole del sistema contributivo e avrà un valore massimo mensile lordo non superiore a quattro volte il trattamento minimo stabilito dalla legge vigente.Requisiti per il diritto alla pensione anticipata flessibile nel 2024L'età anagrafica richiesta è di almeno 62 anni, con un'anzianità contributiva minima di 41 anni. Questi requisiti non sono soggetti all'adeguamento all'incremento della speranza di vita. È importante sottolineare che contributi versati o accreditati in qualsiasi forma sono considerati ai fini del requisito contributivo, con l'obbligo di un minimo di 35 anni al netto di periodi di malattia, disoccupazione o prestazioni equivalenti.Coloro che soddisfano i requisiti nel 2024 possono richiedere la pensione in qualsiasi momento successivo all'apertura della finestra di accesso.Cumulo dei periodi assicurativiÈ possibile perfezionare il requisito contributivo cumulando periodi assicurativi presso due o più forme di assicurazione obbligatoria gestite dall'INPS. In caso di coincidenza dei periodi, si considera una sola volta ai fini del diritto e viene valorizzato integralmente per la misura del trattamento pensionistico.Calcolo e importo della pensione anticipata flessibile nel 2024Il trattamento pensionistico viene calcolato secondo le regole del sistema contributivo, con un valore massimo mensile lordo che non supera quattro volte il trattamento minimo annuale. L'importo della pensione non può superare l'importo massimo stabilito per il 2024, pari a 2.394,44 euro al mese.Al raggiungimento dell'età pensionabile ordinaria, l'importo completo della pensione sarà erogato.Decorrenza della pensione anticipata flessibile nel 2024La decorrenza del trattamento pensionistico varia a seconda del datore di lavoro e della gestione a cui è affiliato l'assicurato. Per i dipendenti privati, la pensione può decorrere non prima del 2 agosto 2024, mentre per i dipendenti pubblici non prima del 2 ottobre 2024.Incentivo al posticipo del pensionamentoColoro che maturano il diritto alla pensione anticipata flessibile nel 2024 e scelgono di continuare a lavorare hanno la possibilità di rinunciare all'accredito contributivo della quota dei contributi previdenziali a loro carico. L'esonero contributivo non può iniziare prima del 2 agosto 2024 per i lavoratori del settore privato.Assegno straordinario e prestazione di accompagnamentoLa legge n. 197 del 2022 ha introdotto l'assegno straordinario anche per chi perfeziona i requisiti di accesso alla pensione anticipata nel 2024. Questo assegno può essere erogato nei sette mesi successivi alla maturazione del diritto alla pensione, ma non oltre il 31 luglio 2025.
ITALIAOGGI.
Pnrr con controlli a campioneLo prevede il dl varato dal governo. Verifiche sulle p.a. centrali e sui soggetti attuatori. Potenziata la Struttura di missione. Effettuerà ispezioni.
Pnrr, arrivano i controlli a campione di palazzo Chigi. La Struttura di missione, istituita a maggio presso la presidenza del consiglio dei ministri dal decreto legge n.13/2023, potrà effettuare ispezioni anche in loco e controlli a campione sia presso le amministrazioni centrali titolari delle misure finanziate dal Recovery Plan, sia presso i soggetti attuatori.
Il decreto legge Pnrr, varato lunedì dal consiglio dei ministri, irrobustisce la struttura coordinata dal magistrato contabile Carlo Alberto Manfredi Selvaggi (che tuttavia dovrà presto lasciarla essendo stato designato dal governo alla Corte dei conti Ue) con il personale proveniente dall'unità di missione presso il Dipartimento per le politiche di coesione e il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri destinata a essere contestualmente soppressa. L'organico passerà da 9 a 12 unità dirigenziali di livello non generale mentre il personale salirà da 50 a 65 unità. Un rafforzamento motivato proprio dall'esigenza di incrementare le funzioni ispettive della task force.
Oltre alla Struttura di missione, il governo ha voluto rafforzare tre filoni di investimento considerati cruciali. Due (la realizzazione di alloggi universitari e il superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavori in agricoltura) previsti dal Pnrr e uno (il recupero e alla rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata) fuoriusciti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per ciascuno di questi obiettivi verrà nominato un Commissario che avrà il compito di accelerare le attività finalizzate al conseguimento dei target quantitativi del Piano entro i termini previsti.
Nel caso, invece, del Commissario straordinario per gli interventi relativi al recupero e alla rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, pur trattandosi di una misura non più finanziata dal Pnrr, vista l'impossibilità di raggiungere i target previsti, la nomina di un Commissario straordinario, spiega palazzo Chigi, sarà funzionale ad assicurare non solo il completamento degli interventi avviati, ma anche la realizzazione di ulteriori interventi alla luce dello stanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro.
Per migliorare le performance dei soggetti attuatori, il decreto prevede l'istituzione presso ciascuna Prefettura di una cabina di coordinamento, composta da rappresentanti sia delle amministrazioni centrali sia degli enti territoriali coinvolti, con il compito di elaborare un piano d'azione per assicurare l'attuazione di tutti gli interventi da realizzare sul territorio di una determinata provincia. Si tratta dell'altra grande novità del decreto che in questo modo intende rendere maggiormente efficace il monitoraggio su base territoriale degli interventi del Pnrr, favorendo, si legge nel testo, "le sinergie tra le diverse amministrazioni e i soggetti attuatori operanti nel medesimo territorio" e migliorando l'attività di supporto in favore degli enti territoriali. Tali cabine di coordinamento saranno presiedute dal prefetto e vi parteciperanno il Presidente della provincia o il sindaco della città metropolitana, un rappresentante della regione o della provincia autonoma, un rappresentante della Ragioneria Generale dello Stato, una rappresentanza dei sindaci dei Comuni titolari di interventi Pnrr e i rappresentanti delle amministrazioni centrali titolari dei programmi e degli interventi previsti dal Pnrr da attuare in ambito provinciale, di volta in volta interessati. Potranno essere chiamati a partecipare anche altri soggetti pubblici interessati. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge, la Struttura di missione Pnrr, assieme alla Ragioneria generale dello Stato e al Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, dovrà emanare apposite linee guida per la predisposizione del piano di azione e per il monitoraggio degli interventi.
ITALIAOGGI.
Quota 103, finestra anche per il bonus al posticipoLe istruzioni dell'Inps sulla pensione anticipata flessibile e sullo sconto contributivo per chi decide di rimanere al lavoro.
Non solo quota 103, ma anche il bonus al posticipo del pensionamento è soggetto alle finestre. Infatti, chi non si avvale di quota 103 e resta a lavoro, deve comunque attendere la finestra di sette o nove mesi prima di trovarsi in busta paga il bonus retributivo (cioè il 9,19% di trattenute contributive), previsto per chi rinvia il pensionamento. A precisarlo è l'Inps nella circolare n. 39 del 27 febbraio 2024, illustrando l'edizione 2024 della pensione anticipata flessibile, c.d. quota 103, e dell'incentivo per chi rinvia questo pensionamento.
Il nome proprio è «pensione anticipata flessibile», ma è più nota come quota 103: è una forma di prepensionamento, introdotta in via sperimentale per l'anno 2023 e prorogata al corrente anno 2024 quale fotocopia, modificata, di quota 100 e quota 102 degli anni passati.
Quota 103, oggi, consente ai lavoratori iscritti all'Inps, inclusa quelli della gestione separata, di mettersi a riposo a chi nel corso del 2024 matura un'età di almeno 62 anni e un'anzianità di contributi di almeno 41 anni (62 + 41 = 103).
Chi vi fa ricorso ottiene tutta la pensione calcolata solo con la regola contributiva. Non vi hanno diritto il personale di Forze armate, Forze Polizia e Polizia penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili del fuoco e Guardia di Finanza.
Il requisito si raggiunge anche con il cumulo
Il requisito contributivo, spiega l'Inps, può essere perfezionato, a domanda, anche cumulando tutti e per intero gli eventuali contributi versati presso due o più gestioni Inps. Questi periodi, se coincidenti, sono considerati una sola volta ai fini del diritto e tutti ai fini della misura della pensione.
Particolarità di quota 103 è la previsione di un limite all'importo di pensione erogabile, finché non si maturano i requisiti per la pensione ordinaria, ossia i 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia (nuovo adeguamento alla speranza di vita ci sarà dal 2027). Il limite, pari a cinque volte il minimo Inps per l'anno 2023, è stato ridotto a quattro volte per l'anno 2024, vale a dire 2.394,44 euro lordi mensili.
In pensione dopo sette o nove mesi
Quota 103 è soggetta alle finestre. La decorrenza, cioè, è ritardata rispetto alla maturazione del diritto. Nell'anno 2024 le finestre sono:
- sette mesi (tre nel 2023) per i lavoratori dipendenti da datori di lavoro diversi da p.a. e per i lavoratori autonomi;
- nove (sei mesi nel 2023) per i dipendenti della p.a.
Un bonus per chi rimane al lavoro
A quota 103 si applica l'incentivo c.d. del posticipo di pensionamento, disciplinato dal decreto del ministero del lavoro 21 marzo 2023.
In pratica, il lavoratore che se ne avvale, non richiede il pensionamento quota 103 ottenendo in cambio, in busta paga, l'importo della quota di contributi che, ogni mese, gli sono trattenuti dal datore di lavoro e versati all'Inps per la sua pensione.
Pertanto, il lavoratore continua a lavorare, ma non paga più contributi in busta paga (in genere il 9,19%) che diventano aumento di retribuzione, ovviamente al netto delle tasse. Anche in questo caso, precisa l'Inps, si applicano le finestre.
LENTEPUBBLICA.
Il datore di lavoro deve rispondere ai danni per lo stress in ufficio.
In una recente sentenza, la Cassazione ha stabilito che il datore di lavoro deve rispondere ai danni per lo stress in ufficio: ecco in quali casi.
In ambienti di lavoro particolarmente stressanti, che potrebbero provocare problemi ai dipendenti, a dover rispondere dei danni è il datore di lavoro.
Così ha ribadito la Cassazione, in una recente sentenza, sulla tutela della salute dei dipendenti, che non si limita alla prevenzione del mobbing, ma si estende a tutte le situazioni di stress dei lavoratori.
Vediamo nello specifico.
Stress in ufficio: è il datore di lavoro ad essere responsabile dei danni
Nella sentenza 2084/2024 del 19 gennaio scorso, la Cassazione ha ribadito che deve essere il datore di lavoro a rispondere per i danni alla salute, prodotti sul dipendente, da un ambiente lavorativo troppo stressante.
Ciò dovrà accadere anche se gli atti non hanno causato lesioni qualificabili come mobbing.
Nello specifico, la sentenza riguardava un dipendente che aveva portato in giudizio il suo datore di lavoro, per ottenere il risarcimento delle sofferenze psichiche subite in ufficio.
La richiesta risarcitoria era stata inizialmente accolta in primo appello, ma poi rigettata dalla Corte d'appello, che non aveva riscontrato, nei comportamenti del datore di lavoro, un "comune intento persecutorio", tipico dei casi di mobbing.
Secondo la Corte d'appello, infatti, le azioni potevano essere qualificabili come carenze gestionali e organizzative e mancavano dell'intento persecutorio necessario, quando parliamo di mobbing.
La Cassazione, però, ha ribaltato la decisione, tenendo conto dell'art.2087 del Codice Civile, che recita testualmente:
L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro".
In primis, deve esserci la tutela dell'integrità psico-fisica del dipendente, su cui non possono essere fatti sconti. Infatti, fattori come la fatalità, l'ineluttabilità, la fattibilità economica e produttiva non giustificano cedimenti delle misure di tutela e prevenzione.
Perciò, per indicare la responsabilità del datore di lavoro, non è necessaria la presenza di mobbing e di comportamenti vessatori. Ma basta l'adozione di comportamenti, anche colposi, che possano ledere la personalità morale del dipendente, come la tolleranza di condizioni di lavoro "stressogene".
LENTEPUBBLICA
PNRR, pagamenti ai piccoli comuni per le assunzioni a tempo determinato.
Arrivano i pagamenti ai piccoli comuni per le assunzioni a tempo determinato nell'ambito dei fondi del PNRR: ecco tutti i dettagli.
Il DAIT, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno e la Direzione Centrale per la Finanza Locale hanno diramato un comunicato ufficiale inerente al pagamento delle spettanze per le assunzioni di personale a tempo determinato nei Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti per l'anno 2024.
Tale disposizione fa riferimento al comma 5 dell'articolo 31-bis del decreto-legge 6 novembre 2021, n.152, che riguarda la copertura dell'onere per le assunzioni.
Fondi PNRR, pagamenti ai Comuni per le assunzioni a tempo determinato
Il decreto dirigenziale del 16 Febbraio 2024 ha ufficializzato il trasferimento delle risorse finanziarie previste per l'anno 2024. Queste risorse, in primo luogo, sono destinate al fondo sopra citato, che contribuisce a sostenere la spesa sostenuta dai comuni di piccole dimensioni, con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, attuatori dei progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tali progetti riguardano poi, nello specifico, la copertura dell'onere per le assunzioni di personale a tempo determinato, con qualifica non dirigenziale.
Gli enti beneficiari hanno pertanto la possibilità di consultare l'importo loro erogato attraverso il sito della Direzione Centrale per la Finanza Locale, nella sezione "Consulta le banche dati". Per accedere all'informazione desiderata, devono selezionare la voce "Pagamenti" e specificare "Fondo per copertura oneri assunzione personale Pnrr Comuni popolazione inferiore a 5000 abitanti".
È importante sottolineare che il pagamento del contributo diretto, finalizzato a sostenere gli oneri relativi al trattamento economico degli incarichi conferiti ai segretari comunali, è ancora in sospeso. Si ricorda inoltre che tale contributo è regolamentato dall'articolo 1, comma 828, della legge 29 dicembre 2022, n.197. Attualmente, si sta attendendo la comunicazione da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che fornirà l'elenco dei comuni beneficiari con l'indicazione dell'importo assegnato per ciascuno di essi.
teleacras.it
"Sindaci", l'Anci e il terzo mandato. L'Associazione dei Comuni scrive ai vertici del governo e dell'Assemblea Regionale: "Anche in Sicilia sia applicata la facoltà del terzo mandato per i sindaci dei Comuni fino a 15.000 abitanti".
In Sicilia si combatte sul fronte del terzo mandato per i sindaci dei Comuni fino 15.000 abitanti. Sulle barricate è l'Anci, l'Associazione dei Comuni. Ha scritto una lettera al presidente della Regione, Renato Schifani, dell'Assemblea Regionale, Gaetano Galvagno, della Commissione Affari Istituzionali, Ignazio Abbate, e all'assessore regionale agli Enti locali, Andrea Messina. L'Anci invoca che anche nell'isola sia applicata la facoltà del terzo mandato fino a 15.000 come in tutta Italia e in tempo per le prossime Amministrative in primavera. Il presidente dell'Anci, Paolo Amenta, spiega: "Con il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri non vi sarà limite di mandato per i sindaci dei Comuni fino a 5.000 abitanti e salirà a tre il limite dei mandati per quelli da 5 a 15 mila abitanti. In relazione a ciò chiediamo al Parlamento siciliano di procedere in tempi brevi all'approvazione della norma anche in Sicilia". Si ritiene opportuno inserire tale norma nel disegno di legge di riforma degli Enti locali che è stato appena approvato dalla Commissione Affari istituzionali. Il testo a breve sarà all'esame di Sala d'Ercole dove sarà possibile presentare uno specifico emendamento per il terzo mandato fino a 15.000. Poi ovviamente occorre che lo si voti, incontrando il favore della maggioranza e anche dell'opposizione. I prossimi 8 e 9 giugno probabilmente si svolgerà l'election day, ovvero le elezioni Europee, Regionali e Amministrative. E nella provincia agrigentina saranno sei i Comuni al voto per eleggere sindaco e consiglio comunale. Si tratta di Naro, Santa Elisabetta, Alessandria della Rocca, Racalmuto, Caltabellotta, e poi Campobello di Licata, dove si ripete il voto a causa di errori nella stesura della scheda elettorale da parte della Prefettura. A Campobello al momento unico candidato sindaco è l'ex sindaco, Michele Termini. Forse sarà candidato anche l'uscente sindaco, Antonio Pitruzzella. Poi, forse, saranno candidati i sindaci in carica Giovanna Bubello ad Alessandria della Rocca, Maria Grazia Brandara a Naro, Vincenzo Maniglia a Racalmuto, e Calogero Cattano a Caltabellotta. E poi ha già annunciato la sua ricandidatura il due volte sindaco uscente di Santa Elisabetta, Domenico Gueli. Lui, che è anche presidente dell'Ati, l'Assemblea territoriale idrica, è per la terza volta candidabile a sindaco a fronte della nuova legge che lo consente nei Comuni fino a 5.000 abitanti. La candidatura è stata ratificata dal direttivo della locale sezione del Partito Democratico. E se in Sicilia si lotta per il terzo mandato fino a 15.000 abitanti, a Roma si lotta altrettanto ma per il terzo mandato, proposto e sostenuto dalla Lega, per i sindaci dei Comuni oltre 15.000 e per i presidenti di Regione. Il primo round si è concluso 1 a 0 perché in Commissione Affari Costituzionali la proposta è stata votata e hanno vinto Fratelli d'Italia e Forza Italia, contrari all'iniziativa di Salvini. In Sicilia i Comuni oltre i 15.000 sono il 66 per cento della popolazione.
sicilia24h.it
Incidente mortale di Angelo Macaluso, il Libero Consorzio di Agrigento dovrà risarcire la famiglia
Con sentenza emessa in data 28.02.2024, il Giudice della Sezione Civile del Tribunale di Agrigento, la Dott.ssa Silvia Capitano, ha accolto la domanda di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali avanzata dai Sig.ri Macaluso Vincenzo, Caico Giovanna Maria e Mattia, Francesco e Salvatore Macaluso, tutti assistiti dall'Avv. Giusy Sintino, nei confronti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, quali prossimi congiunti del giovane Macaluso Angelo deceduto a seguito del sinistro occorso in data 14.09.2019 in Racalmuto lungo la S.P. n. 15 e nei pressi del Centro Commerciale "Le Vigne".
Agli stessi, accertato lo stato di estremo degrado del tratto stradale che ha interessato il sinistro, veniva riconosciuto un risarcimento danni.