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rassegna stampa del 5 marzo 2024

LENTEPUBBLICA

Il nuovo decreto sul PNRR è in Gazzetta Ufficiale.

Il decreto legge del 19/2024, intitolato "Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)", è ora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questo decreto, emanato dal Ministero dello Sviluppo e Coesione, presenta una serie di importanti provvedimenti finalizzati all'implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e introduce significative misure di finanziamento per nuovi progetti.Si punta al contrasto alle frodi, responsabilizzazione degli enti attuatori, alloggi universitari, messa a punto della governance, spinta alla digitalizzazione. Ma il decreto contiene anche le norme per la stretta sulla sicurezza sul lavoro nei posti di lavoro: arriva infatti dal primo ottobre 2024 la patente a "crediti" per la sicurezza sul lavoro.La nuova norma contiene anche il testo definitivo del piano Transizione 5.0 ed evita di lasciare scoperta sul piano normativo la governance della nuova Zes unica del Mezzogiorno. L'impegno finanziario, pari a 12,86 miliardi di euro nei prossimi anni (15,1 miliardi lordi prima della rimodulazione del Piano Nazionale Complementare), è bilanciato da un pacchetto di coperture, che include residui del Fondo di Sviluppo e Coesione, il Piano Nazionale Complementare e tagli a vari fondi per investimenti statali e locali.Le misure incluse nel testoSi tratta di disposizioni che mirano a sostenere la ripresa economica e promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando al contempo il rispetto dei vincoli di bilancio stabiliti nel programma di finanza pubblica.Qui di seguito una sintesi di alcune delle ultime misure comprese nella normativa appena aggiornata:DigitalizzazioneSemplificazione delle procedure di appalto.Introduzione del "Sistema di portafoglio digitale italiano (Sistema IT-Wallet)" per promuovere la digitalizzazione.Misure Urgenti sul Lavoro:Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare con incentivi e sanzioni.Potenziamento dell'attività ispettiva in materia di lavoro.Estensione del regime di solidarietà nell'obbligazione retributiva e contributiva.Esonero totale dei contributi per i datori di lavoro domestico nell'assunzione di assistenti per anziani con particolari requisiti.Nuovo sistema di qualificazione delle imprese e lavoratori autonomi per operare nei cantieri edili.Credito d'imposta Transizione 5.0:Riconoscimento di un credito d'imposta alle imprese che effettuano nuovi investimenti in progetti di innovazione con riduzione dei consumi energetici. La misura varia in base all'entità degli investimenti, garantendo incentivi proporzionali.


AGRIGENTONOTIZIE

Incidente sulla strada provinciale per Siculiana: auto precipita nel vuoto, coppia di anziani in ospedale con l'elisoccorso.


Lungo la via che porta al quartiere balneare sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale che, con l'autogrù, hanno recuperato l'utilitariaCosa sia successo, quale sia stata la dinamica dell'incidente stradale, non è chiaro. Non al momento. Una Fiat Panda, con a bordo una coppia di anziani, è precipitata dalla strada provinciale 75 che collega la zona del cimitero con Siculiana Marina. Ad accorrere, sia per facilitare i soccorsi dei due ottantenni di Siculiana rimasti feriti che per recuperare la vettura, sono stati i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento. Al lavoro anche i vigili urbani, gli uomini della protezione civile comunale, i militari dell'Esercito impegnati in "Strade sicure" e i carabinieri della stazione di Siculiana.
A pochissima distanza del luogo dell'incidente è atterrato l'elisoccorso del 118. L'ottantenne, conducente della vettura, è stato trasferito all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. La moglie, di 79 anni, invece al San Giovanni di Dio di Agrigento.  
Non si conoscono, al momento, le loro condizioni sanitarie. Non dovrebbero - ma sono sotto controllo medico - essere in pericolo di vita. Entrambi al momento dei soccorsi erano - stando a quanto apprende AgrigentoNotizie - coscienti. 
La vettura è stata recuperata dai vigili del fuoco che hanno fatto intervenire, lungo la strada provinciale 75, l'autogrù. Dei rilievi, per ricostruire la dinamica dell'incidente stradale che non ha coinvolto nessun altro mezzo di passaggio, si stanno occupando gli agenti della polizia municipale.


LENTEPUBBLICA
Come cambia il contratto a tempo determinato nel 2024.
Contratto a tempo determinato 2024Il decreto Milleproroghe ha apportato alcune modifiche al contratto a tempo determinato: ecco come cambia nel 2024.
L'ultima modifica al contratto a tempo determinato era stata apportata col Decreto lavoro (Dl n°48/2023).
Ma col decreto Milleproroghe arrivano ulteriori novità. Vediamo quali sono.
Cos'è cambiato il contratto a tempo determinato col Decreto lavoro
Il Decreto Lavoro 48/2023, convertito con modificazioni dalla Legge 3 luglio 2023 n°85, aveva già ritoccato il contratto a tempo determinato.
Sono state aggiunte, infatti, nuove causali per valorizzare "il ruolo della contrattazione collettiva nell'individuazione dei casi che consentono di apporre al contratto di lavoro un termine superiore ai dodici mesi".
Il contratto a termine può superare i 12 mesi solo se c'è una delle seguenti condizioni:
Casi previsti dai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali, stipulati da associazioni sindacali;
In assenza di previsioni dei contratti collettivi, valgono le causali previste dai contratti collettivi applicati in azienda;
Inoltre, in assenza di disposizioni dei contratti collettivi applicati in azienda ed entro il 30 aprile 2024, rilevano le esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva, individuate dalle parti nel contratto individuale.
Le parti individuali possono avvalersi di questa possibilità, in modo che le parti sociali possano adeguare i contratti collettivi alla nuova disciplina.
Contratto a tempo determinato 2024: come cambia col Decreto Milleproroghe
Con le novità approvate dal Decreto Milleproroghe, viene spostato il termine del 30 aprile al 31 dicembre 2024.
Perciò, in assenza di disposizioni dei contratti collettivi in azienda, datore di lavoro e dipendente hanno la possibilità d'individuare le esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva, che giustificano una durata superiore ai 12 mesi, entro il 31 dicembre 2024.
A prescindere dalle novità in tema di causali, rimane a 24 mesi il limite massimo di durata dei rapporti a termine che possano esserci tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore, tranne
In caso di diversa previsione dei contratti collettivi;
Nel caso di un'ulteriore stipula di un contratto a termine, della durata di 12 mesi, presso la sede territoriale dell'Ispettorato nazionale del lavoro.


FOCUSICILIA
Il lavoro digitale chiama, in Sicilia la formazione professionale non risponde. Ecco come l'innovazione tecnologica sta dettando le regole del mercato: dal social media manager al podcast producer fino al SEO specialist, la lunga lista dei mestieri del presente. Ma se il lavoro chiama la formazione in Sicilia non risponde.

Il mercato del lavoro chiama la formazione professionale non risponde
Il mercato del lavoro che cambia, l'istruzione scolastica, universitaria e la formazione professionale che restano uguali, soprattutto in Sicilia. Ed ecco spiegata l'origine dello scollamento, della distanza ormai siderale tra domanda e offerta di lavoro. Proprio qualche giorno fa, grazie ad una intesa siglata tra aziende e sindacati, 39 nuovi profili sono stati definiti in maniera dettagliata nel nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle aziende grafiche, editoriali, digitali ed affini. Tra questi troviamo il social media manager (colui che imposta e gestisce i profili e le pagine social), il podcast producer (che si occupa della progettazione tecnica, della realizzazione e della pubblicazione di video, podcast, filmati o animazioni) e persino l'Ai manager (colui che sviluppa e implementa sistemi di intelligenza artificiale e machine learning). Tutti mestieri di cui non c'è però traccia nell'offerta formativa professionale della Regione siciliana.
Disoccupazione e Neet ai massimi nazionali
Qualche giorno fa, nel presentare alcuni progetti innovativi pensati per le scuole e per i quali la Regione siciliana ha messo a disposizione 30 milioni di euro, l'assessore all'Istruzione e alla Formazione, Mimmo Turano, ha fatto riferimento alla necessità di un "cambiamento radicale delle regole nella formazione professionale, che privilegino finalmente il criterio della domanda su quello dell'offerta". Quello di Turano resta ad oggi un mero auspicio o tutt'al più una dichiarazione di intenti, dal momento che il tasso di disoccupazione in Sicilia è oltre il doppio della media nazionale, ovvero intorno al 17 per cento in Sicilia, meno dell'8 per cento in Italia secondo gli ultimi dati Istat per gennaio. Nell'Isola inoltre il 30 per cento dei giovani non studia, non lavora e non si forma, rientrando nella categoria dei cosiddetti "Neet".
Le nuove professionalità nel campo digitale
Nella lista dei 39 nuovi profili aggiunti al nuovo contratto collettivo firmato da Assografici, Associazione Italiana Editori (AIE), Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES) e le federazioni sindacali di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom, c'è anche il brand manager, ad esempio, ovvero colui che definisce la strategia di comunicazione delle linee di prodotto e che è responsabile dell'immagine del brand. Spazio anche ai temi legati alla sostenibilità ambientale con il sustainability manager, che si occupa di integrare temi ambientali e sociali nel business ed elaborare un piano basato sui criteri ESG. Il SEO specialist, invece, studia e implementa strategie per aumentare il numero di visitatori e per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. Il SEM specialist è l'esperto di marketing digitale  e si occupa delle attività di promozione di siti e pagine web a pagamento. 
Si tratta soltanto di alcuni esempi di nuove professionalità figlie dei media digitali: una chiara testimonianza di come siano le nuove tecnologie (inclusa l'Intelligenza Artificiale) a dettare le regole del mercato del lavoro, di oggi e di domani. Agli antipodi, troviamo un'offerta formativa che ha quasi sempre ignorato le reali esigenze di un mercato condizionato sempre di più dall'innovazione tecnologica. 
Il Catalogo della formazione al lavoro in Sicilia
Spulciando il nuovo Catalogo dell'offerta formativa che la Regione siciliana ha appena pubblicato e che prevede corsi gratuiti per il conseguimento di qualifiche professionali che saranno erogati da oltre 300 enti distribuiti su tutto il territorio regionale, si individuano soprattutto profili professionali "tradizionali" quali: addetto al giardinaggio e ortofrutticoltura, addetto alla sistemazione e manutenzione di aree verdi, conduttore di impresa agricola, manutentore del verde, operatore forestale, tecnico ambiente energia sicurezza, addetto banconiere (gastronomia, macelleria, gelateria), addetto panificatore pasticceria, birraio artigiano, operatore specializzato di pasticceria, panificatore, pizzaiolo, addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico, bibliotecario. 
Nel Catalogo non potevano mancare i corsi destinati a formare i famigerati operatori del benessere (estetica e acconciatura) che però di fatto fanno riferimento ad un mercato ormai saturo (colpa anche del "nero").
Nel lungo elenco di profili professionali ci sono anche corsi per tecnico del suono, truccatore artistico, addetto amministrativo segretariale, tecnico fibra ottica, operatore socio-assistenziale, addetto alla contabilità.
Poco lavoro digitale nel catalogo della formazione
L'ambito digitale, scorrendo le 106 pagine del catalogo, non sembra quello preponderante, ma quanto meno è finalmente presente con percorsi formativi per tecnico specializzato in marketing, operatore informatico di risorse web, operatore informatico su dispositivi e reti, tecnico della sicurezza delle reti, tecnico gestione siti web, tecnico informatico, tecnico di sistemi di telecomunicazione, tecnico sistemista di reti.
A ciò si aggiunga un fatto di non scarsa rilevanza: negli ultimi anni i corsi finanziati dalla Regione siciliana sono stati strutturati in maniera tale da prevedere che una parte del percorso formativo si svolga all'interno delle aziende. Segnale positivo che lascia ben sperare in una inversione di tendenza rispetto al passato? Assolutamente sì ma per il salto di qualità servirà ben altro. Servirà soprattutto recuperare, e in fretta, il tempo perduto.
Ancora lontani dalla scolta auspicata
I dati parlano chiaro: siamo ancora molto lontani da quella svolta auspicata nella direzione di un sistema, quello dell'istruzione per l'appunto, "pensato" per collocare sul mercato del lavoro disoccupati e Neet e per permettere a tanti di guadagnare una condizione di dignità professionale. Sul banco degli imputati c'è anche l'orientamento che non sempre è efficace nel guidare le scelte: quest'ultime non sempre sono in linea con le esigenze delle imprese. E poi, fattore non meno importante, è rappresentato dalle aspirazioni e dalle scelte dei ragazzi e delle loro famiglie, scelte che talvolta, come testimoniano gli operatori del settore, non si basano sulle reali opportunità del mercato del lavoro bensì sulle professioni classiche e che hanno maggior appeal tra i più giovani.


SICILIA ON PRESS
Lavoro, intesa tra Regione ed Ente nazionale per il microcredito.

Rafforzare l'efficacia delle politiche attive per l'occupabilità attraverso l'implementazione di strumenti per l'impiego come la riqualificazione, la certificazione delle competenze, il reinserimento lavorativo e l'autoimpiego. Questo l'obiettivo del protocollo d'intesa siglato questa mattina dall'assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano, e da Mario Baccini, presidente dell'Ente nazionale per il microcredito.Attraverso le azioni che deriveranno dal protocollo - dice l'assessore Albano - vogliamo favorire il sostegno occupazionale nei comparti ad alto potenziale competitivo e la messa in campo di incentivi mirati a riqualificazioni, ricollocazioni e assunzioni. Il governo Schifani sta mettendo in atto quanto possibile per sostenere e rafforzare le opportunità occupazionali mediante interventi di politica attiva del lavoro e anche l'accordo siglato oggi va in questa direzione». Il protocollo di intesa, firmato nella sede dell'assessorato di via Trinacria a Palermo, è parte di un progetto di supporto al dipartimento regionale del Lavoro che rientra nella riprogrammazione del "Piano straordinario per rafforzare l'occupabilità in Sicilia", previsto nel quadro del Piano di azione e coesione (Pac) Sicilia 2007-2013 e mirato a fronteggiare l'emergenza occupazionale, con particolare riferimento a disoccupati adulti e lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro. Le iniziative riguarderanno anche progetti di riqualificazione e ricollocazione di personale inserito in bacini di emergenza, in particolare Blutec, in eventuale sinergia con altri assessorati e con operazioni realizzate nel quadro degli altri strumenti previsti dalla politica di coesione o dal Pnrr, comprese le iniziative di cooperazione territoriale di interesse regionale.




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