GIORNALE ELETTORALE
Province: election day il 29 settembre. L'emendamento al DL Elezioni, richiesto da UPI, prevede "l'election day" al 29 settembre 2024 per le Province che avrebbero dovuto svolgere le elezioni a fine luglio o all'inizio di agostoIl 29 settembre prossimo, sarà un momento cruciale per 41 Province che si recheranno alle urne simultaneamente per le elezioni di secondo livello. Tuttavia, il numero potrebbe aumentare in seguito agli esiti delle prossime elezioni amministrative. Questo è quanto stabilito dall'emendamento al DL Elezioni, sollecitato da UPI e recentemente approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Le parole del Presidente di UPI Michele de Pascale, Presidente di UPI, esprime gratitudine ai Senatori per aver accolto la richiesta dell'organizzazione. Questa iniziativa mira a garantire un'organizzazione ordinata e riconoscibile su tutto il territorio durante il prossimo appuntamento elettorale, che coinvolge un gran numero di enti. L'emendamento si basa sull'accordo stipulato in Conferenza Stato-Città con i Ministri dell'Interno, Piantedosi, e degli Affari Regionali, Calderoli. Tale accordo posticipa la scadenza degli organi provinciali nelle Province in cui oltre il 50% dei Comuni sarà chiamato al voto in giugno.
De Pascale sottolinea le difficoltà causate dal modello elettorale delle Province, caratterizzato da confusione e lacune. La disparità nei mandati tra il Presidente della Provincia, che dura 4 anni, e i consigli provinciali, che durano 2 anni, comporta elezioni praticamente annuali. Si auspica che la sensibilità dimostrata dal Senato nell'accogliere la richiesta di UPI porti presto a una piena assunzione di responsabilità nel completare una riforma attesa da dieci anni. È necessario restituire alle Province un sistema di voto diretto all'altezza della loro importanza come istituzione della Repubblica, garantendo stabilità nella governance e nelle funzioni, nonché risorse e personale adeguati per assicurare ai cittadini una gestione amministrativa locale più efficiente.
L'emendamento al DL Elezioni: nuova data per le elezioni provinciali. L'emendamento al DL Elezioni, approvato il 22 febbraio, prevede un "election day" il 29 settembre 2024 per le Province che avrebbero dovuto tenere le elezioni a fine luglio o all'inizio di agosto. Ciò proroga il mandato dei Presidenti e dei consiglieri in carica fino al rinnovo degli organi provinciali.
FOCUSICILIA
Pnrr, Anci Sicilia approva decreto legge di attuazione: 'Evita ritardi e burocrazia'.Anci Sicilia ha espresso le sue valutazioni sul Pnrr durante un'audizione davanti alla Commissione parlamentare attività Ue presieduta da Luigi Sunseri. Le richieste dei sindaci.
Evitare "inutili ritardi nella realizzazione delle opere già cantierate", ma anche "la duplicazione di farraginose e complesse procedure burocratiche legate alle fasi di attuazione dei progetti e alla loro rendicontazione": sono questi, secondo Anci Sicilia, gli obiettivi del Decreto Legge sul Pnrr appena pubblicato in Gazzetta ufficiale. L'associazione dei Comuni siciliani ha espresso le sue valutazioni durante un'audizione davanti alla Commissione parlamentare attività Ue presieduta da Luigi Sunseri. All'incontro erano presenti anche il vice presidente Luca Sammartino e il Direttore del dipartimento della programmazione, Vincenzo Falgares.
Pnrr, le richieste di Anci Sicilia
"Esprimiamo soddisfazione per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 2 marzo 2024, numero 19, contenente "Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)", hanno detto Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario dell'associazione. "Un decreto più volte sollecitato da Anci, che riprogramma diverse misure di cui sono soggetti attuatori Comuni e Città Metropolitane (per un valore di circa 10 miliardi) spostandole dal Pnrr su altre fonti di finanziamento statali e scongiurando il blocco di cantieri già avviati dagli Enti Locali italiani. Abbiamo avuto rassicurazione che lo spostamento delle risorse del Pnrr su altri fondi non comprometterà i 6,8 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione destinati alla Regione Siciliana".
"Strumenti di programmazione fragili"
"Abbiamo inoltre richiamato l'attenzione sulla necessità di destinare congrue risorse sull'impiantistica di prossimità nel settore dei rifiuti e sulle infrastrutture del sistema idrico integrato", proseguono Amenta e Alvano. "Ma anche di potenziare le risorse territorializzate per le 29 coalizioni e quelle da impegnare nel rafforzamento amministrativo e di avviare azioni concrete di contenimento dei costi dell'energia elettrica. Abbiano sottolineato la necessità di porre la dovuta attenzione sulla fragilità degli attuali strumenti di programmazione e attuazione con riferimento alle azioni di competenza di Srr, Ati e distretti socio-sanitari".
"Rispettare le scadenze del Pnrr"
"I comuni", conclude Amenta, "pur vivendo un momento di difficoltà e malgrado la carenza di personale, hanno dimostrato di essere in grado di individuare le necessità dei propri territori e di rispettare le scadenze imposte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo processo deve riguardare con identica forza anche quelle azioni che i comuni gestiscono in forma associata".
AGRIGENTONOTIZIE
Disabili gravi, approvata dall'Ars la legge sul caregiver familiare.Con la norma si giunge al riconoscimento giuridico di coloro che assistono gratuitamente, volontariamente e quotidianamente un parente non autosufficiente. Il presidente della commissione Salute Laccoto: "Si manda un messaggio chiaro di solidarietà autentica e concreta". Il M5S: "Una grossa mano, ma c'è ancora tanto da fare".
L'Ars ha approvato oggi pomeriggio all'unanimità il disegno di legge su "Riconoscimento e valorizzazione della figura del caregiver familiare". Lo rende noto Giuseppe Laccoto, presidente della VI commissione Salute, che è stato relatore in aula del ddl. "Si tratta di una norma di grande valore sociale - dice Laccoto - che segue quella sullo psicologo delle cure primarie, ambedue esitate con voto unanime dalla VI Commissione Salute dopo ampio dibattito e approfondimenti. Finalmente si giunge al riconoscimento giuridico di coloro che assistono gratuitamente, volontariamente e quotidianamente un parente non autosufficiente".
Oltre la metà dei casi riguarda l'assistenza di un genitore, circa il 16% riguarda invece un compagno o una compagna. "Le attività di assistenza comprendono il supporto affettivo e morale - continua Laccoto - e la gestione della routine quotidiana del paziente, l'organizzazione di visite e terapie e il disbrigo della burocrazia medica, come le pratiche di invalidità e accompagnamento. Sono lieto dell'approvazione della legge che manda un messaggio chiaro di solidarietà autentica e concreta, come Istituzione che ha il dovere di accompagnare, promuovere e sostenere chi aiuta".
Il M5S: "Finalmente all'Ars si parla di buona sanità"
Soddisfatto anche il gruppo del M5S all'Ars. "Una buona base su cui lavorare in futuro. Il riconoscimento della figura del caregiver con ruolo centrale nel sistema socio sanitario regionale è fondamentale per tantissime famiglie e le agevolerà nell'assistenza dei loro congiunti disabili. Finalmente la sanità fa parlare di sé all'Ars in chiave positiva e non per disservizi o spartizioni", questo quanto affermano il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca e il collega Carlo Gilistro entrambi componenti della commissione Salute dell'Ars. "C'è, però - continua De Luca - ancora tanto ancora da fare a favore dei disabili gravissimi, troppo spesso dimenticati da questo governo. Si cominci con l'emanazione del decreto attuativo per lo sportello unico per la disabilità approvato tre mesi fa con una norma a prima firma della nostra collega Roberta Schillaci di cui siamo ancora in attesa".
"Lo sportello unico per la disabilità - dice Roberta Schillaci -agevolerà notevolmente le famiglie con disabili a carico, evitando che siano stritolate dalle pastoie burocratiche. Prevede un coordinamento tra uffici amministrativi ai vari livelli comunali e regionali, per evitare che le famiglie vengano sballottate da un ufficio all'altro, spesso anche costrette a presentare più volte la stessa documentazione. Solleciterò nei prossimi giorni l'assessore Nuccia Albano all'emanazione del decreto attuativo relativo. Ottima, intanto, l'approvazione del ddl sui caregiver cui ho avuto modo di contribuire attivamente. Si tratta di una vittoria da ascrivere trasversalmente a tutta l'Ars, cui va un grande plauso per lo spirito di collaborazione che l'ha animata".
Pellegrino (Fi): "Un risultato per i più fragili e le loro famiglie"
"Riconoscere e supportare la figura del caregiver familiare rappresenta un modo per supportare la vita di migliaia di persone fragili che hanno all'interno della propria famiglia la migliore forma di accudimento e assistenza; significa riconoscere l'alto valore sociale di questa figura, che è a tutti gli effetti parte del sistema di cura delle persone non autosufficienti.
Con la legge di cui abbiamo approvato l'articolato, la Regione finalmente colma un vuoto e risolve alcuni problemi formali che portavano a diverse interpretazioni sul ruolo che i familiari svolgono nel sostegno alle persone non autosufficienti.
Finalmente non vi saranno più incertezze sull'applicazione anche in Sicilia delle norme sull'assistenza e sulla definizione dei Patti di cura. Siamo particolarmente come Forza Italia per aver contribuito alla definizione di questa norma e alla sua approvazione", lo dichiara Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all'Ars.
RETE VENETA
Riunito nei giorni scorsi il Consiglio Direttivo dell'Unione Province del Veneto: sul tavolo la legge di bilancio e la riforma delle Province. Il Presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin: «Abbiamo dimostrato il nostro valore, ora il voto torni ai cittadini» || Presidenti delle Province Venete riuniti a Vicenza. Sul tavolo, le prossime elezioni di secondo livello per il rinnovo dei Consigli provinciali, fissate a sabato 16 marzo per le Province di Belluno, Padova e Verona e a domenica 29 settembre, invece, per le Province di Treviso, Rovigo e Vicenza. Tra i punti all'ordine del giorno i tagli previsti dalla Legge di Bilancio, che potrebbero gravare sui bilanci delle Province per 100 milioni nel prossimo biennio. Per la Provincia di Vicenza si parla di 1 milione di euro. Sul tavolo di discussione anche la riforma delle Province, a 10 anni dalla legge che le ha trasformate in enti di secondo livello. Riforma che prevede una revisione della legge Delrio e il ritorno al voto di primo livello, quindi direttamente dei cittadini.