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rassegna stampa del 14 marzo 2024

agrigentonotizie.it

Statale 115 e viabilità nel caos, la prefettura detta le regole: ecco cosa deve essere fattoFilippo Romano scrivendo all'Anas ha dato indicazioni sui lavori in corso sui viadotti e per la viabilità alternativa.
 Richieste specifiche, per salvare la circolazione stradale, sono state fatte anche ai sindaci di Porto Empedocle e Realmonte e al Libero consorzio

Così non si può più andare avanti. Ne è pienamente consapevole anche la prefettura di Agrigento che, dopo due nuove (ennesime) riunioni sulle criticità della viabilità della statale 115, ha messo nero su bianco cosa occorre fare. E farlo il più in fretta possibile. E le indicazioni, siglate dalla massima autorità di Governo Filippo Romano, sono state già mandate all'Anas. 
Ecco, nel dettaglio, cosa è stato deciso.
Viadotto Maddalusa: adottare le iniziative per fare in modo che la ditta aggiudicataria dei lavori li completi entro il 2024, avendo cura, nel frattempo, di migliorare la viabilità alternativa del cosiddetto "sottopasso" e di implementare la segnaletica necessaria.
Viadotto Re: bloccare i lavori che incidono sulla limitazione del traffico lungo la statale 115 dal 15 giugno al 15 settembre, procedendo durante nel frattempo alle lavorazioni sui piloni del viadotto, avendo cura di aumentare la segnaletica e verificare la fattibilità di una viabilità alternativa da via Delle albicocche.
Viadotto Spinola: non iniziare i lavori prima del completamento di quelli dei viadotti Maddalusa e Re. Perché occorre evitare ulteriori e maggiori disagi alla viabilità, già fortemente compromessa dai lavori in corso. 
Viadotto Ipsas I: posticipare i lavori al 2026, per evitare ripercussioni sulla viabilità in vista anche di Agrigento capitale italiana della cultura 2025 e in attesa comunque del parere della Soprintendenza.
Viadotto Ipsas II: iniziare i lavori prevedendo la realizzazione di un viadotto parallelo a quello esistente, previa intesa con l'ente gestore dell'acquedotto sottostante per lo spostamento della tratta interessata.
Viabilità alternativa: implementare la segnaletica a partire dalla statale 640 e lungo tutti i tratti di strade statali in cui sarà necessario fornire indicazioni ai guidatori, locali e non, in merito ai percorsi consigliati per via dei lavori in corso. E questo, naturalmente, per favorire l'utilizzo delle viabilità alternative.
Indicazioni chiare sono state date anche, sempre dal prefetto Filippo Romano, al Libero consorzio comunale e ai sindaci dei Comuni di Porto Empedocle e Realmonte. Ecco cosa dovranno invece fare loro.Viadotto Re: il Libero consorzio comunale deve aumentare  la segnaletica e provvedere alla manutenzione della strada provinciale 24 e della Nc4. Nell'ambito dei tentativi di  miglioramento della viabilità alternativa costiera passante da Porto Empedocle, il Comune deve aumentare invece la segnaletica lungo le strade comunali e realizzare un tratto di strada, all'altezza della vecchia area di transito migranti in ambito portuale, per garantire un passaggio rettilineo evitando l'attuale strada che per la sua conformazione a zig-zag determina rallentamenti.
Sempre per cercare di migliorare la viabilità alternativa nella zona della Scala dei Turchi, il Comune di Realmonte deve, dal canto suo, aumentare la segnaletica e definire con la proprietà della cava il completamento del tratto di strada mancante a uso dei mezzi pesanti, attese le ripercussioni positive che questo potrebbe avere sulla viabilità ordinaria.

Inveisce e insulta il poliziotto al posto d'ingresso della prefettura": le Volanti riportano la calma
L'impiegata verosimilmente verrà deferita per oltraggio a pubblico ufficiale
Volante davanti l'ingresso di prefettura e Libero consorzio comunale
Sono dovuti intervenire i poliziotti della sezione Volanti della questura, ieri sera, dinanzi l'ingresso del palazzo che ospita prefettura e Libero consorzio comunale dove era in corso un momento di caos. Una donna ha dato in escandescenze - inveendo e insultando - il poliziotto che al posto d'ingresso dello stabile. A carico dell'agrigentina quasi certamente si configurerà l'ipotesi di reato di oltraggio a pubblico ufficiale. 
Stando a quanto ha appreso AgrigentoNotizie, la donna - una impiegata - ha chiesto, nonostante gli uffici fossero ormai già chiusi, di poter accedere per recuperare il caricabatterie che aveva dimenticato in ufficio.
 E avrebbe voluto farlo in compagnia di un'amica. Il poliziotto - la prassi è doverosa - ha, prima di consentire l'ingresso, chiesto i documenti di riconoscimento delle due donne. Ed è proprio a questa richiesta che la donna avrebbe iniziato ad inveire, insultare, forse anche strattonare il poliziotto che stava, semplicemente, facendo il proprio dovere. Ad accorrere sono stati appunto gli agenti della sezione Volanti che hanno riportato la calma ed identificato le due donne. Tanti gli agrigentini, che di passaggio dalla piazza, non riuscendo a comprendere cosa fosse accaduto, si sono soffermati per cercare di capire. 

lentepubblica.it
Enti di area vasta in Sicilia, la legge è incostituzionale?
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha emesso un'ordinanza che solleva un tema di fondamentale importanza riguardante la costituzionalità di una legge che ritarda l'istituzione degli enti di area vasta in Sicilia.Secondo il TAR infatti sussiste una questione di legittimità costituzionale riguardante l'articolo 1 della legge regionale siciliana n. 6 del 2023, poiché potrebbe violare gli articoli 3, 5 e 114 della Costituzione italiana.Analizziamo dunque la radice normativa della questione e quali sono i motivi sul quale il TAR è intervenuto.
Che cosa si intende per "enti di area vasta" nella Regione Sicilia?Gli enti di area vasta in Sicilia sono delle istituzioni territoriali create per gestire e coordinare le attività e i servizi in ambiti geografici più ampi rispetto ai comuni singoli. Questi enti sono stati previsti dalla sopra citata Legge Regionale Siciliana n. 6 del 2023 e dovrebbero svolgere un ruolo fondamentale nella pianificazione e nella gestione delle risorse a livello regionale.Essenzialmente, gli enti di area vasta fungono da intermediari tra i comuni e la Regione Siciliana, coordinando le attività e i servizi che riguardano un'ampia porzione del territorio. Ciò è particolarmente importante in una regione come la Sicilia, caratterizzata da una grande diversità territoriale e da una distribuzione disomogenea delle risorse e delle esigenze.Gli enti di area vasta possono assumere diverse forme e funzioni a seconda delle specifiche esigenze territoriali. 
Possono, ad esempio, occuparsi di:gestione del territorio pianificazione urbanistica trasportigestione dei rifiutitute la ambientalepromozione economica e del turismo.Inoltre, possono essere coinvolti nella gestione di servizi sociali, sanitari e educativi di interesse regionale.
L'istituzione degli enti di area vasta in Sicilia riflette la volontà di razionalizzare e ottimizzare l'organizzazione amministrativa del territorio, superando le limitazioni delle singole municipalità e promuovendo una maggiore cooperazione e coordinamento tra i comuni. Questo approccio dovrebbe consentire una gestione più efficiente delle risorse pubbliche e una migliore risposta alle esigenze dei cittadini, favorendo lo sviluppo armonico e sostenibile dell'intera regione.Tuttavia, è importante sottolineare che l'efficacia degli enti di area vasta dipende dalla loro capacità di collaborare con le istituzioni locali e regionali, nonché dalla disponibilità di risorse finanziarie e umane adeguate. Inoltre, è essenziale garantire la trasparenza, l'accountability e la partecipazione democratica nella gestione di tali enti, al fine di assicurare che rispondano realmente ai bisogni e agli interessi della popolazione.Istituzione enti di area vasta in Sicilia, la legge è incostituzionale?
Secondo il TAR della Sicilia, con la sentenza 576/2024, questa questione non è nuova, poiché la Corte Costituzionale ha già pronunciato una sentenza simile (n. 136 del 2023), dichiarando incostituzionale una disposizione legislativa regionale che riguardava il rinvio delle elezioni dei presidenti dei liberi Consorzi comunali e dei Consigli metropolitani.È importante sottolineare che secondo il TAR la legge n. 6 del 2023 sembra non affrontare in modo adeguato le preoccupazioni espresse dalla Corte Costituzionale. La sua giustificazione per il rinvio dipende infatti da determinazioni politiche degli organi parlamentari nazionali e regionali, i quali godono di piena autonomia sulle proprie attività. Tuttavia, questa mancanza di vincoli potrebbe non evitare il rischio di un ulteriore rinvio indefinito dell'istituzione degli enti di area vasta in Sicilia, come temuto dalla Corte Costituzionale.Questo possibile rinvio indefinito solleva preoccupazioni significative per la governance e lo sviluppo della regione siciliana. La creazione degli enti di area vasta è stata concepita per migliorare la pianificazione e la gestione delle risorse su un territorio più ampio rispetto ai singoli comuni. Tuttavia, se il processo di istituzione viene continuamente ritardato, si rischia di compromettere gravemente l'efficacia delle politiche regionali e il benessere dei cittadini.Inoltre, il rinvio indefinito potrebbe contribuire a una maggiore instabilità e incertezza nel panorama politico e amministrativo della Sicilia. Senza una chiara prospettiva sull'istituzione degli enti di area vasta, le autorità locali potrebbero trovare difficile pianificare e implementare strategie a lungo termine per affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali della regione.Il confine tra autonomia delle Regioni e principi costituzionali
La questione sollevata dal TAR non riguarda soltanto la legittimità di una legge regionale, ma getta luce su una serie di interrogativi critici che coinvolgono il funzionamento stesso del sistema costituzionale e l'autonomia delle regioni.
Il confronto tra la legislazione regionale e i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana pone in risalto una tensione tra la volontà delle regioni di regolare autonomamente determinati settori e il rispetto dei diritti e dei principi stabiliti a livello nazionale.L'efficacia delle leggi regionali è essenziale per garantire una governance locale adeguata alle esigenze specifiche di ciascuna regione, ma tale autonomia deve essere bilanciata con il rispetto dei diritti fondamentali e dei principi costituzionali che sono validi per l'intero territorio nazionale. In questo senso, la questione sollevata dal TAR mette in evidenza la necessità di un costante monitoraggio e valutazione delle leggi regionali per assicurare che siano conformi alla Costituzione e non violino i diritti dei cittadini.Il ruolo delle istituzioniInoltre, la discussione sul ruolo delle istituzioni regionali nell'elaborazione e nell'applicazione delle leggi solleva interrogativi più ampi sull'equilibrio dei poteri tra lo Stato centrale e le regioni. Mentre è importante garantire alle regioni una certa autonomia decisionale, è altrettanto cruciale preservare l'unità e l'indivisibilità dello Stato italiano. Pertanto, la questione sollevata dal TAR richiede una riflessione approfondita sulle dinamiche di potere e sulla distribuzione delle competenze tra il livello centrale e quello regionale.Infine, il dibattito sulla legittimità costituzionale delle leggi regionali evidenzia l'importanza di un sistema giudiziario robusto e indipendente, in grado di garantire il rispetto della Costituzione e di tutelare i diritti dei cittadini anche di fronte a decisioni politiche regionali. La giurisdizione del TAR e la sua capacità di sollevare questioni di legittimità costituzionale sono fondamentali per garantire un controllo efficace sull'operato delle istituzioni regionali e per preservare l'integrità del sistema costituzionale nel suo complesso.


grandangoloagrigento.it
Progetto Aeroporto di Agrigento al Ministero delle Infrastrutture, Pisano: "abbiamo scritto un pezzo di storia"
Il Libero Consorzio comunale di Agrigento ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture il progetto dell'aeroporto di Valle dei Templi che dovrebbe essere realizzato in provincia. L'Ente provinciale, come previsto dall'art. 8 bis, fortemente voluto dal parlamentare agrigentino Calogero Pisano, contenuto all'interno del DL SUD (la cui legge di conversione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 16 novembre 2023) aveva a disposizione 120 giorni per presentare il tutto. Termine rispettato dunque. Soddisfazione per l'on. Pisano che dichiara: "Abbiamo scritto un pezzo storia.Poco fa il Libero Consorzio comunale di Agrigento ha inviato al Ministero delle Infrastrutture il progetto dello scalo aeroportuale. Una vittoria di tutta la provincia agrigentina, del Governo-Meloni e della maggioranza di centrodestra che lo sostiene.Ringrazio il Commissario dell'ex Provincia, Giovanni Bologna, il dirigente del Servizio Tecnico, ing. Mimmo Di Carlo, e il RUP, ing. Filippo Napoli e  il Presidente della Commissione provinciale Mobilità e Trasporti, Sindaco di Palma di Montechiaro Stafano Castellino.Un passo fondamentale dell'iter procedurale che parte dall'approvazione del DL SUD e, con esso, del mio articolo (8 bis) che prevede la possibilità di realizzare un aeroporto nella nostra provincia".

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Progetto Aeroporto di Agrigento al Ministero delle Infrastrutture, Pisano: "abbiamo scritto un pezzo di storia"

Il Libero Consorzio comunale di Agrigento ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture il progetto dell'aeroporto di Valle dei Templi che dovrebbe essere realizzato in provincia. L'Ente provinciale, come previsto dall'art. 8 bis, fortemente voluto dal parlamentare agrigentino Calogero Pisano, contenuto all'interno del DL SUD (la cui legge di conversione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 16 novembre 2023) aveva a disposizione 120 giorni per presentare il tutto. Termine rispettato dunque. Soddisfazione per l'on. Pisano che dichiara: "Abbiamo scritto un pezzo storia.Poco fa il Libero Consorzio comunale di Agrigento ha inviato al Ministero delle Infrastrutture il progetto dello scalo aeroportuale. Una vittoria di tutta la provincia agrigentina, del Governo-Meloni e della maggioranza di centrodestra che lo sostiene.Ringrazio il Commissario dell'ex Provincia, Giovanni Bologna, il dirigente del Servizio Tecnico, ing. Mimmo Di Carlo, e il RUP, ing. Filippo Napoli e  il Presidente della Commissione provinciale Mobilità e Trasporti, Sindaco di Palma di Montechiaro Stafano Castellino.Un passo fondamentale dell'iter procedurale che parte dall'approvazione del DL SUD e, con esso, del mio articolo (8 bis) che prevede la possibilità di realizzare un aeroporto nella nostra provincia".





















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