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rassegna stampa del 19 marzo 2024

lentepubblica.it

Permessi sindacali pubblico impiego: scadenza per la rilevazione GEDAP
Il Dipartimento della Funzione Pubblica, tramite la nota circolare 1387/2024, ha fornito indicazioni riguardo alla scadenza della rilevazione GEDAP per l'anno 2023 e 2024 per distacchi, permessi e aspettative sindacali nel pubblico impiego.
GEDAP è una piattaforma informatica progettata dal Ministero per la Pa per assicurare la trasparenza e regolamentare le prerogative sindacali nel settore pubblico. In base al decreto legislativo n. 165/2001, articolo 50, commi 3 e 4, sono definite le modalità di concessione dei distacchi, permessi e aspettative sindacali e non sindacali ai dipendenti pubblici. Le pubbliche amministrazioni elencate nell'articolo 1 di tale decreto hanno il compito di inserire e gestire i propri dati attraverso le credenziali ottenute al termine della registrazione su GEDAP.L'accesso a GEDAP è consentito solo tramite le credenziali ottenute durante la fase di abilitazione. Per quanto riguarda la raccolta dei dati sulla fruizione delle prerogative sindacali, le amministrazioni sono tenute a trasmettere le informazioni esclusivamente tramite l'applicativo entro due giorni lavorativi dall'autorizzazione, come previsto nel Contratto collettivo nazionale quadro.Permessi sindacali pubblico impiego: scadenza per la rilevazione GEDAPPer quanto riguarda la gestione dei dati relativi alla fruizione delle prerogative sindacali, è cruciale che le amministrazioni eseguano una verifica accurata entro il 31 marzo 2024, come previsto dal Contratto collettivo nazionale quadro. Questa verifica è fondamentale poiché dopo tale data i dati diventano definitivi e non possono più essere modificati tramite Gedap. La trasmissione tempestiva dei dati è essenziale per garantire il rispetto dei contingenti e per preparare la relazione da presentare al Parlamento e alla Corte dei Conti.È importante anche inviare la dichiarazione tramite Gedap dopo aver inserito i dati, anche nel caso in cui nessun dipendente abbia usufruito delle prerogative sindacali nell'anno 2023.Per agevolare l'inserimento corretto dei dati su Gedap, vengono fornite istruzioni tecniche alle amministrazioni. Queste istruzioni includono la conferma dei distacchi, dei permessi e delle aspettative sindacali non retribuite attive negli anni precedenti, oltre all'inserimento dei dati relativi ai permessi e ai dirigenti sindacali per gli anni 2023 e 2024.È importante sottolineare che il mancato invio dei dati entro i termini previsti costituisce un'infrazione disciplinare. Le amministrazioni sono quindi invitate a seguire attentamente le indicazioni della nota, concordate con l'Aran.Infine, si raccomanda alle amministrazioni pubblicistiche di rispettare le disposizioni contenute negli Accordi negoziali recepiti nei decreti presidenziali vigenti che regolano le prerogative sindacali.


Reclutamento giovani negli enti locali: il quaderno operativo dell'Anci


Disponibile un nuovo quaderno operativo dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) dedicato a un tema molto importante: quello del reclutamento dei giovani all'interno degli enti locali.Il reclutamento dei giovani negli enti locali ha assunto un ruolo di grande importanza, specialmente nei Comuni, Unioni dei Comuni e Città Metropolitane, come evidenziato dalle misure adottate dal legislatore per favorire tale processo. Queste disposizioni consentono una percentuale di assunzioni riservate ai giovani pari al 20%, superiore al 10% previsto per le altre pubbliche amministrazioni.
Le novità
L'articolo 3-ter del Decreto Legge 44/2023, convertito nella Legge 74/2023, ha introdotto misure volte a facilitare il reclutamento di giovani nella Pubblica Amministrazione, promuovendo la collaborazione con le Università locali e favorendo il reclutamento a livello territoriale. Questo approccio mira a rendere più attraenti le opportunità di lavoro offerte dalle Amministrazioni attraverso la valorizzazione delle conoscenze innovative portate dalle Università e una maggiore flessibilità nella selezione dei candidati.Una delle principali novità introdotte dall'articolo 3-ter è la possibilità di valutare i candidati non solo in base a un elenco di materie specifiche e trasversali, ma anche in base alle conoscenze specifiche acquisite durante il percorso universitario e richieste dall'Amministrazione. 
Questo permette di selezionare candidati con competenze direttamente rilevanti per le esigenze dell'ente, prevedendo un periodo di formazione on the job per integrare le competenze necessarie.Al fine di agevolare l'attuazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e semplificare l'attività amministrativa, le Amministrazioni locali hanno la possibilità, fino al 31 dicembre 2026, di assumere giovani laureati con contratti di apprendistato o studenti che hanno concluso gli esami previsti dal piano di studi, mediante contratti di Formazione e Lavoro. Questi contratti, della durata massima di 36 mesi, sono trasformabili in contratti a tempo indeterminato previa valutazione positiva del percorso formativo e, per gli studenti, previo conseguimento della Laurea.


ilsole24ore.it
Pa, uno su cinque in pensione nei prossimi 5 anni: in vista 682mila assunzioni
Non solo: si prevedono anche ingressi aggiuntivi al turnover per ben 60.500 unità18 marzo 2024
In 10 anni in pensione un dipendente pubblico su tre.

I prossimi cinque anni saranno decisivi per quello che si profila come un vero e proprio ricambio generazionale all'interno della pubblica amministrazione, quando un dipendente pubblico su cinque andrà in pensione. Tra il 2024 e il 2028, infatti, ci saranno 681.800 nuove assunzioni a fronte delle uscite per il pensionamento. Non solo: si prevedono anche ingressi aggiuntivi al turnover per ben 60.500 unità. Il quadro emerge dal rapporto "Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine" realizzato da Excelsior insieme ad Unioncamere.Ringiovanimento
Per gli uffici pubblici si va verso un ringiovanimento della forza lavoro che andrà di pari passo col grande sforzo per l'ammodernamento dell'amministrazione pubblica, a partire dal fondamentale processo della transizione digitale. Il settore, a causa dell'elevata età media del personale, è dunque quello in cui nei prossimi anni si attende un tasso di sostituzione più elevato. A fronte di un valore medio di replacement di poco inferiore al 12%, il pubblico impiego supera il 20% (a fronte del 10,4% per i dipendenti privati).Il fabbisogno complessivo
«Durante il quinquennio 2024-2028 - si legge nello studio - il settore pubblico dovrà procedere alla sostituzione di circa 682mila dipendenti pubblici, pari a una media di oltre 135mila all'anno. Questa necessità, unita all'espansione occupazionale prevista genererà un fabbisogno complessivo di circa 742mila unità, di cui quasi il 92% sarà necessario per turnover».
Andando nel dettaglio, settore per settore, nei prossimi anni si cercheranno per l'Istruzione e i Servizi formativi pubblici 234.500 lavoratori (19.800 aggiuntivi e 214.700 per sostituire quelli che andranno in pensione), mentre 197.500 sono quelli che serviranno per la Sanità e l'Assistenza sociale (12.400 aggiuntivi e 185.500 per il turover). Quasi 310mila i posti che si renderanno disponibili nel comparto dei Servizi generali della pubblica amministrazione e in quello dell'Assicurazione sociale obbligatoria (28.300 aggiuntivi e 281.600 per sostituire chi va in pensione).
L'analisi dei fabbisogni per macro-gruppo professionale evidenzia quindi come le richieste maggiori saranno quelle per figure qualificate e ad elevata specializzazione, circa il 43% del fabbisogno del settore pubblico nel periodo 2024-2028. Seguono le figure tecniche con un peso di circa il 22% e gli impiegati con una quota del 21%. Per 583.300 ruoli sarà quindi richiesta la formazione terziaria, vale a dire una laurea. «Il fabbisogno di personale in possesso di un titolo universitario nel comparto Istruzione e Servizi formativi pubblici - si legge - sarà di poco superiore alle 191mila unità, pari all'81,5% dei fabbisogni del settore. Tale quota scende al 79,1% per i Servizi generali della Pubblica Amministrazione (245mila unità) e al 74,3% per la Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari pubblici (147mila unità)».


agrigentonotizie.it
Giornate Fai di primavera 2024": ecco cosa c'è da visitare e quando    

Le "Giornate Fai di primavera 2024" sono in programma ad Agrigento sabato 23 e domenica 24, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.
Scala Reale e saloni di rappresentanza della Prefettura, Giardino botanico, Cava dei Templi, ipogei e teatro dell'Efebo, Giardini di Villa Genuardi sede della Soprintendenza di Agrigento e Giardino della Kolymbethra, i 4 beni aperti.La manifestazione quest'anno festeggia il traguardo di Agrigento capitale italiana della cultura 2025 e, per l'occasione, la delegazione Fai di Agrigento, il Fai giovani, i volontari e gli apprendisti ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio, spalancano le porte e i cancelli sulle bellezze nascoste, inaccessibili o poco conosciute della città della Valle dei Templi. Le "Giornate del Fai" offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani che risiede nella loro storia intrecciata con la natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono, come afferma il capo delegazione Fai Agrigento, Giuseppe Taibi: "Esprimo particolare soddisfazione, anche a nome della delegazione, per le aperture di quest'anno. Ci siamo concentrati su 4 siti ad Agrigento, per celebrare Agrigento capitale italiana della cultura 2025. Abbiamo scelto, infatti, oltre all'alloggio del prefetto, dove si aprirà anche una grande mostra, altri 3 siti che guardano al tema dell'ambiente: il nostro Giardino della Kolymbethra, il Giardino Botanico, Cavea dei Templi e il teatro dell'Efebo, collegato ai 'Luoghi del cuore' che noi abbiamo valorizzato nel tempo, e il Giardino di Villa Genuardi, sede della Soprintendenza. Questo perché il Fai nasce come fondo per l'ambiente. Noi desideriamo cogliere questa occasione per parlare con la cittadinanza, anche attraverso la voce dei giovani apprendisti ciceroni, del tema dell'ambiente, della crisi climatica e del riscaldamento globale che può essere ridotto nelle città anche di 5 gradi, grazie ai giardini come la Kolimbethra, il Botanico e la Soprintendenza che viene indicato tra le aperture più interessanti in Italia, entrando, così, all'interno della comunicazione nazionale del Fondo per l'ambiente Italiano".

Ecco tutte le aperture:
1. Palazzo della Provincia: Scala Reale e Alloggio Prefettizio dell'Ottocentesco "Magnifico Palazzo della Provincia";
2. Giardino Botanico, Cavea dei Templi e Teatro dell'Efebo;
3. Giardini di Villa Genuardi sede della Soprintendenza di Agrigento;
4. Giardino della Kolimbethra ( a cura dello Staff del Giardino).
Per l'occasione, inoltre, sabato 23 marzo, alle ore 16:00, presso la Prefettura, ci sarà l'inaugurazione della mostra: " Taccuini di Girgenti - Appunti di immaginazione" di Salvatore Alaimo; visitabile gratuitamente dal 23 al 30 marzo.
Palazzo della Provincia: Scala reale e alloggio del prefetto:
Oltre alle raffinate decorazioni architettoniche interne e le numerose opere pittoriche e scultoree che si possono incontrare percorrendo i corridoi dei vari piani del palazzo della Provincia, stupisce maggiormente la maestosità della Scala reale che con un meraviglioso gioco di linee architettoniche ci eleva ai piani superiori, utilizzata spesso come spazio espositivo, offre al visitatore la possibilità di sentire, attraversare la storia del luogo, soffermandosi nei vari ambienti dei piani, guardando un antico orologio, un vecchio pianoforte, un meraviglioso affresco, uno stemma araldico... e tutto ciò che sarà messo a disposizione delle giornate di apertura, sicuramente un momento di scoperta e riscoperta dei nostri Beni culturali, Luoghi del cuore di Agrigento, un arricchimento per l'anima.
 Giardino Botanico, Cava dei Templi, ipogei  e Teatro dell'Efebo:
L'interazione dei terreni calcarenitici con quelli argillosi consente, da un punto di vista idrogeologico, la formazione di una falda idrica sotterranea che tende in linea generale a defluire verso Sud-SudOvest. Tale contesto geologico ha determinato la possibilità di potere realizzare in epoche passate strutture cunicolari - gli "Ipogei di Agrigento" - atte al reperimento delle acque in falda, come nel caso dell'"Ipogeo di Bonamorone", che proprio all'interno della porzione più orientale del Giardino Botanico presenta un pozzo di aerazione. In base alla conformazione della parete rocciosa che sovrasta il giardino e ai fossili incastonati è possibile ipotizzare che nell'antichità il mare arrivasse fino a questo punto e che poi nel tempo le acque si siano ritirate lasciando il segno dell'erosione sui costoni ben visibili ai visitatori. Per una esigenza di sicurezza non è possibile accedere agli ipogei, ma è ben visibile l'antica cava dei templi che si estende per tutta la lunghezza del giardino. L'area più visibile della piazza a fronte degli ipogei è una parte della cava dei templi meglio visitabile che offre un'immagine straordinaria di un costone scavato dall'uomo, ma rinaturalizzato nei secoli dal tempo. Nel periodo greco quest'area era un luogo di grande sofferenza dove venivano cavati i blocchi di tufo per costruire i templi. La manovalanza di allora era principalmente costituita da numerosi schiavi, circa 10.000, imprigionati a seguito della sconfitta dei cartaginesi ad Himera. Oggi quest'area è stata sapientemente ristrutturata e messa in sicurezza. Nel 2023 è stato inaugurato un teatro specializzato nel teatro classico ispirato al mito greco e alle opere teatrali degli scrittori locali. Il teatro è stato intitolato all'Efebo, la più importante scultura del periodo greco esposta al museo archeologico. La scultura è stata ritrovata nell'ottocento proprio all'interno del giardino botanico in uno degli ipogei verticali e rappresenta la giovinezza.
Giardino di Villa Genuardi - sede Soprintendenza Beni culturali di Agrigento
Oggi Villa Genuardi è sede della Soprintendenza ai BB.CC. Il prospetto nord, ingresso della facoltà, presenta sette aperture nei piani superiori, mentre al piano terra è forte la presenza del portone centrale che regge il balcone superiore. Ma è l'inestimabile ricchezza del suo giardino che lo rende ancora un posto "speciale" e conserva nel cuore degli agrigentini ricordi di un glorioso passato.Giardino della Kolymbethra
Ad Agrigento la Kolymbethra è un angolo ombroso di paradiso dove olivi secolari prosperano generosi e dove gli agrumi inondano la Valle dei Templi coi loro profumi. Angolo di terra promessa e giardino per eccellenza dove la natura si fonde con la storia, questa piccola valle è parte significativa di Akragas, la città fondata dai Greci nel VI secolo a.C. Diodoro Siculo narra che nel 480 a.C. il tiranno Terone, per approvvigionare d'acqua la città fece progettare una rete di gallerie che si concludeva ai piedi dell'urbe in una grande vasca detta Kolymbethra "del perimetro di sette stadui", presto adattata a vivaio di pesci e frequentata da cigni e volatili, ma soprattutto capace di trasformare l'arida terra siciliana in un giardino fiorente di piante mediterranee. Questo vero "luogo di delizia" nei secoli successivi passò alla Chiesa che introdusse gli agrumi, mentre il periodo di massimo splendore lo vide a cavallo tra XVIII e XX secolo, quando divenne una delle mete imprescindibili del Grand Tour. Il Giardino è il degno completamento alle emozioni del vicino Parco Archeologico, una totale delizia per i cinque sensi: dal profumo delle zagare al sapore delle mandorle, dall'argento degli ulivi all'umido della terra, al lieve rumore di sottofondo dell'acqua che scorre costante.



























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