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rassegna stampa dell'11 aprile 2024

unioneprovinceitaliane.it
Cooperazione e sviluppo, UPI "Dal bando 2024 occasione straordinaria per le Province"

"Il Bando 2024 è una straordinaria occasione per valorizzare le iniziative di cooperazione realizzate dagli enti locali, perché pone al centro della strategia i partenariati territoriali. Le Province non possono che sostenere questa logica del fare sistema promossa dal Ministero degli esteri, che rafforza il coordinamento tra le attività di rilievo internazionale degli enti locali e l'azione estera dell'Italia".Lo ha detto la rappresentante dell'UPI Laura Pernazza, Presidente della Provincia di Terni, intervenendo oggi al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale alla presentazione del nuovo Bando la Cooperazione allo Sviluppo, che assegna agli enti locali, associati in partenariato, una dotazione di 60 milioni di euro."Grazie a questo bando - ha sottolineato la rappresentante di UPI - le Province potranno promuovere partenariati tra Comuni e organizzazioni della società civile, costruendo reti in grado di fare sintesi dei vari interventi in campo e mettendo in sinergia le risorse umane e finanziarie disponibili, evitando inutili sovrapposizioni. Le Province, dunque, oltre a presentare i loro progetti, avranno un ruolo chiave nel supporto, in qualità di partner, dei Comuni del loro territorio, coordinando e mettendo a sistema le diverse proposte. Un percorso che sarà sostenuto e promosso da UPI".

lentepubblica.it
Riduzione dei tempi per l'autotutela della Pa nel nuovo DDL semplificazioni

All'interno del disegno di legge che introduce disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi troviamo anche la riduzione dei tempi per l'autotutela della Pa: ecco le novità.Di recente Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese. Tra le misure troviamo la riduzione del termine per l'esercizio dell'annullamento d'ufficio del provvedimento amministrativo: scopriamo in dettaglio di cosa si tratta.
Che cosa si intende per autotutela amministrativa?
L'autotutela amministrativa è un principio giuridico che attribuisce alla Pubblica amministrazione il potere di riesaminare e correggere autonomamente i propri atti amministrativi, qualora si verifichi una situazione di illegittimità o irregolarità. In sostanza, consente all'amministrazione di annullare o modificare i propri atti quando si accorge di errori, violazioni di legge o eccessi di potere.
Questo potere di autotutela è fondamentale per garantire la legalità e l'efficacia dell'azione amministrativa, permettendo all'amministrazione di sanare eventuali vizi o irregolarità senza dover ricorrere necessariamente all'intervento del giudice.L'autotutela può essere esercitata sia in via d'ufficio, quando l'amministrazione si accorge autonomamente dell'errore o dell'illegalità, sia su richiesta della parte interessata, che può chiedere all'amministrazione di riesaminare un proprio atto. Tuttavia, è importante sottolineare che l'esercizio dell'autotutela deve avvenire nel rispetto dei principi di legalità, buona fede e tutela dei diritti delle persone coinvolte.
La riduzione dei tempi per l'autotutela della Pa nel nuovo DDL semplificazioni
Il nuovo DDL prevede diverse misure, tra cui la riduzione del termine per l'esercizio dell'annullamento d'ufficio dei provvedimenti amministrativi da 12 a 6 mesi.In base alla normativa attuale, tale annullamento può avvenire entro un periodo massimo di dodici mesi dalla adozione del provvedimento, previo accertamento delle ragioni di interesse pubblico. Il decreto approvato dal governo riduce questo termine a un periodo massimo di sei mesi, offrendo così una maggiore tutela agli interessi dei cittadini, che potranno conoscere più rapidamente la validità degli atti che li riguardano.Questa modifica ha il potenziale per influenzare direttamente la vita dei cittadini e delle imprese, poiché determina la rapidità con cui gli atti amministrativi vengono valutati e eventualmente corretti.


teleacrasagrigento.itChiusa la Sp 71 verso Misita e Zingarello. MareAmico: "Vergogna!" 
Gli Uffici della Provincia di Agrigento hanno chiuso al transito per circa un mese la strada provinciale 71 che è l'unica strada diretta per raggiungere le località, popolate e con attività commerciali, di Misita, Zingarello e Cipolluzze. E ciò per effettuare dei lavori di montaggio di giunti di dilatazione nell'asfalto del ponte sul fiume Naro. A fronte di ciò interviene l'associazione ambientalista MareAmico di Claudio Lombardo, che denuncia: "Hanno chiuso tutto invece di effettuare i lavori tenendo aperta la strada e regolando il traffico con dei semplici semafori, come si fa in tutti i posti del mondo. Questa scelta scellerata provocherà grossi problemi agli abitanti della zona, ai turisti, agli agricoltori e arrecherà un grosso danno all'ambiente, per colpa dei disservizi che si creeranno per la mancata raccolta dei rifiuti nella zona. Senza contare il rischio che correranno i tantissimi extracomunitari in bici che saranno costretti ad utilizzare la strada statale 115 per tornare a casa. E tutto questo per risparmiare qualche migliaio di euro, danneggiando la qualità della vita a centinaia di persone che hanno interessi in zona: vergogna!". 


QDS
Quanti anni di contributi servono per andare in pensione nel 2024di Stefano Scibilia Con la Manovra 2024 molte cose sono cambiate, ma altre sono rimaste invariateLa Manovra varata dal governo Meloni ha introdotto diverse misure per quanto riguarda contributi pensione 2024, ma alcune cose sono rimaste invariate. Ad esempio per quanto riguarda il conseguimento della pensione anticipata occorrono sempre 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi le donne a prescindere dall'età anagrafica. Per il pensionamento di vecchiaia occorrono invece 67 anni unitamente ad almeno 20 anni di contribuzione.
Ai lavoratori dipendenti addetti a mansioni particolarmente difficoltose e rischiose di cui al decreto del ministero del lavoro del 5 febbraio 2018 con almeno 30 anni di contribuzione, non titolari dell'ape sociale al momento del pensionamento possono conseguire la pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi. 
Pensione, Quota 103
Quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi) rimane confermata anche nel 2024 ma ha subito un depotenziamento e adesso viene calcolata con il sistema contributivo, non più con il misto (valido sino allo scorso anno); fino a 67 anni l'importo massimo della pensione così calcolata non potrà eccedere il valore pari a quattro volte il trattamento minimo Inps (2.394€ lordi al mese), sino allo scorso anno il limite era cinque volte il trattamento minimo, ovvero 2.839€ al mese.
Pensione, Ape sociale
la Manovra varata dal governo Meloni rinnova anche nel 2024 l'ape sociale per le categorie più deboli, coinvolgendo:
Disoccupati con esaurimento integrale dell'indennità di disoccupazione
Invalidi civili almeno al 74%
Caregivers
Addetti ad attività particolarmente "difficoltose e rischiose"
Il requisito anagrafico sale da 63 anni a 63 anni e 5 mesi, mentre rimane invariato quello contributivo pari a 30 anni (36 anni per le attività "difficoltose e rischiose").
Pensione, Regime Donna
Potranno accedere al Regime Donna le lavoratrici con 61 anni (un anno in più rispetto allo scorso anno) e 35 anni di contributi raggiunti entro il 31 dicembre 2023 ma solo se rientrano in tre specifici profili di tutela:
Caregivers
In possesso di una invalidità civile almeno al 74%
Lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa
E' previsto uno sconto di un anno sul requisito anagrafico per ogni figlio entro un massimo di due anni. Per le lavoratrici di cui al profilo c) il requisito anagrafico è fissato, invece, a 59 anni a prescindere dal numero dei figli.
Per le lavoratrici del settore scolastico interessate dalla proroga si riaprono sino al 28 febbraio 2024 i termini per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio con decorrenza della pensione dal 1° settembre 2024. 



ENTILOCALIonline
Il Mef-RgS ha fornito chiarimenti ed indicazioni in merito ad alcuni profili applicativi della normativa vigente in materia di riduzione dei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione

È stata pubblicata la Circolare Mef-RgS 5 aprile 2024, n. 15, rubricata "Disposizioni in materia di riduzione dei tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni - Pagamenti di natura non commerciale e utilizzo della facoltà prevista dall'art. 4, comma 4, del Dlgs. n. 231/2002. Prime indicazioni", che fornisce chiarimenti ed indicazioni in merito ad alcuni profili applicativi della normativa vigente in materia di riduzione dei tempi di pagamento e concernenti in particolare la definizione della natura commerciale o non commerciale delle transazioni, la possibilità di estendere i termini di pagamento, come previsto dall'art. 4, comma 4, del Dlgs. n. 231/2002, l'adozione da parte delle Amministrazioni dei piani relativi ai flussi di cassa, l'audit interno e le funzioni di controllo dei Ministeri.
La Circolare premette che, nell'ambito delle revisioni al "Pnrr", approvate con Decisione del Consiglio Ecofin 8 dicembre 2023, sono stati fra l'altro introdotte nuove Milestone per l'attuazione della M1C1-Riforma n. 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni e delle Autorità sanitarie. In particolare, la Milestone M1C1-72-bis prevede interventi, da adottare entro il primo trimestre del 2024, volti a favorire un'accelerazione nel percorso di miglioramento dei tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni ai fini del conseguimento dei target previsti dalla stessa Riforma, al primo trimestre del 2025 e del 2026.




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