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Sono 79, in provincia di Agrigento, le officine autorizzate a revisionare le autovetture.
Nessuna scusa dunque per tutti coloro i quali devono effettuare quello che è un obbligo di legge, specie per chi possiede un veicolo da più di 4 anni. La revisione ha periodicità diversa a seconda del tipo di veicolo. I costi gravitano intorno ai 100 euro.I tempi A doverla effettuare ogni anno sono i veicoli destinati al trasporto di persone con numero di posti superiore a 9 compreso quello del conducente (autobus); autoveicoli destinati ai trasporti di cose o a uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate; rimorchi di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t (compresi i semirimorchi); autoveicoli e motoveicoli in servizio di piazza o di noleggio con conducente; autoambulanze; veicoli atipici eccetto i veicoli d'epoca e i veicoli di interesse storico collezionistico; autovetture e autoveicoli di categoria M1 in servizio di linea; autocaravan di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate; filobus; trenini turistici.
Ogni due anni è obbligatorio fare revisionare le autovetture; autoveicoli destinati ai trasporti di cose o a uso speciale di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate (autocarri, usi speciali e trasporti specifici); autoveicoli per trasporto promiscuo; autocaravan di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate; quadricicli a motore; ciclomotori e motoveicoli; veicoli di interesse storico collezionistico soggetti a revisione biennale.La revisione di un singolo veicolo può essere disposta dalla motorizzazione civile, anche su segnalazione degli organi di polizia stradale, qualora vi siano dubbi sulla persistenza dei requisiti per circolare o in seguito a un incidente stradale.
La revisione può essere fatta presso gli uffici provinciali della motorizzazione civile oppure nei centri revisione autorizzati. C'è una differenza: mentre nei centri revisione autorizzati non è obbligatorio. alla motorizzazione civile è necessario prenotarla.
In cosa consiste
Ma cosa si fa durante una revisione? Si verifica la congruità fra il numero di telaio e la targa riportata sulla carta di circolazione, vengono controllati i gas di scarico, la rumorosità, la dotazione, l'efficienza dei dispositivi, l'assenza di corrosione e di eccessivi danni sulla carrozzeria, il funzionamento di clacson e luci nonché dell'impianto frenante e dello sterzo, l'efficienza delle cinture di sicurezza. Inoltre, vengono anche analizzate l'integrità di retrovisori e cristalli oltre all'idoneità degli pneumatici.Quando l'auto viene "bocciata", sul documento di circolazione viene applicata la scritta "ripetere", dal codice dell'anomalia riscontrata 1 freni, 2 sterzo, 3 visibilità, 4 luci, 5 ruote, assi, sospensioni, 6 telaio, 7 equipaggiamenti, 8 effetti nocivi, 9 particolari per veicoli di categoria M2 e M3, 10 identificazione del veicolo.Se si tratta di "esito sospeso" è possibile portare il veicolo in officina nella stessa giornata per il ripristino (la circolazione in altri giorni, salvo quello della revisione, comporta la multa da 1.941 euro e il fermo del veicolo per 90 giorni). Se invece si tratta di "esito ripetere" è possibile circolare per un mese purché si sia provveduto al ripristino dell'efficienza. Passato questo mese scatta inesorabile la sanzione da 1.941 euro, oltre alo stop del mezzo per 90 giorni.
Autolavaggi sequestrati o chiusi: creato un pool per smaltire le istanze degli imprenditori
Sono tanti gli imprenditori, consapevoli di non avere le necessarie autorizzazioni ambientali, che stanno cercando di regolarizzare la propria posizione
Sono più di 10 gli autolavaggi che, fra Agrigento e paesi limitrofi, sono stati sequestrati in circa due mesi: tutti scaricavano illecitamente le acque reflue, non sottoposte ai trattamenti imposti dalla legge, derivati dall'attività. Il Libero consorzio comunale, visto che si sta creando una vera e propria emergenza: decine e decine le auto incolonnate nei pochissimi impianti rimasti aperti, ha deciso di costituire un gruppo di lavoro per smaltire l'imprevista presentazione delle istanze degli imprenditori che stanno cercando di regolarizzare la propria posizione. È la stessa ex provincia regionale a parlare di una "delicata situazione". E questo perché alle chiusure imposte si stanno aggiungendo anche quelle volontarie. E lo stanno facendo i titolari di impianti di autolavaggio che sanno di non essere in possesso delle necessarie autorizzazioni ambientali. Ecco, dunque, perché l'ufficio Ambiente del Libero consorzio ha deciso di correre ai ripari. "Trattandosi di un provvedimento complesso di autorizzazione unica ambientale, nel quale sono coinvolti i Comuni che esprimono appositi pareri in materia di scarico e impatto acustico, gli interessati possono attivarsi - rendono noto dal Libero consorzio comunale di Agrigento - presentando apposita istanza agli sportelli unici per le attività produttive (Suap) competenti, corredata dei prescritti pareri".
Concorso esterno in associazione mafiosa, condanna definitiva per l'imprenditore Romano
Diventa definitiva la condanna a sei anni e sei mesi di reclusione nei confronti dell'imprenditore Calogero Romano.
Diventa definitiva la condanna a sei anni e sei mesi di reclusione nei confronti dell'imprenditore Calogero Romano, 68 anni, di Racalmuto, per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo ha stabilito la Cassazione rigettando il ricorso avanzato dalla difesa. L'imprenditore agrigentino, secondo l'impianto accusatorio, avrebbe stretto un patto con l'allora esponente di Cosa nostra Ignazio Gagliardo, dipendente della sua ditta ed ex braccio destro del capomafia Maurizio Di Gati.
Un patto che sarebbe durato fino al 2006, anno in cui Gagliardo decise di collaborare con la giustizia. L'imprenditore, che si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, si trova attualmente in carcere dove sta scontando una condanna per bancarotta fraudolenta. Romano dovrà adesso risarcire anche il comune di Racamuto, la Regione Siciliana e l'ex Provincia rappresentati dagli avvocati Daniela Posante e Ignazio Valenza.
AGRIGENTONOTIZIE
Palma abbraccia il suo sindaco dopo l'intimidazione, Castellino si commuove: "Orgoglioso di appartenere a questa comunità"In piazza tantissimi cittadini, amministratori, autorità, forze dell'ordine, chiesa, associazioni e scuole per testimoniare la loro vicinanza. "Un forte messaggio di solidarietà che mi fa sentire al sicuro e mai solo"
Palma di Montechiaro si è stretta al suo sindaco Stefano Castellino, recentemente vittima di un atto intimidatorio con una croce di cartone e 9 proiettili collocati nel cancello della sua abitazione. E' stato un forte abbraccio corale, autentico e testimoniato da una presenza concreta, tutt'altro che virtuale. Non i soliti messaggi sui social ma tutti in piazza insieme a lui, nonostante la pioggia, con striscioni, applausi, parole d'incoraggiamento pronunciate ad alta voce.
C'erano quasi tutti i sindaci dei comuni della provincia che, come Castellino, indossavano la fascia tricolore. Ognuno di loro gli ha dedicato un discorso di incoraggiamento, gli ha stretto la mano e dato una pacca sulla spalla.
L'intimidazione al sindaco di Palma: l'attentatore non sapeva dove lasciare la croce con le cartucce e ha letto i nomi sui citofoni
E Castellino, durante il suo discorso, alternando compiacimento per la solidarietà mostrata ma anche rabbia nei confronti di chi lo ha intimidito con un gesto vile, ad un certo punto si è anche commosso: "Sentire le vostre parole mi taglia la voce per la forte emozione. Mi rivolgo a tutti voi con un cuore colmo di gratitudine e fiero di appartenere ad una comunità così solidale e coraggiosa come la nostra. Oggi abbiamo dimostrato alla Sicilia intera che Palma di Montechiaro non è più quella degli anni Ottanta, non è più il terreno fertile per la violenza e l'illegalità. È stato un grido di libertà, un rifiuto categorico delle tenebre dell'oscurantismo".
L'intimidazione al sindaco di Palma, sopra la croce di cartone e proiettili la scritta "Toccabili"
Castellino, oltre a tutti i colleghi sindaci, ha voluto ringraziare ogni singola persona che ha preso parte ad una giornata che lui stesso ha definito "storica": la sua giunta con Antonella Lo Vasco, Massimo Amato, Miriam Barba, Rosario Provenzani, Daniele Cacciatore, il presidente del consiglio comunale Domenico Scicolone, tutti i consiglieri e i collaboratori, i dipendenti comunali della Protezione civile guidata dall'architetto Lillo Inguanta, la polizia municipale, il cda della "Palma ambiente" rappresentata da Mario Stagno, Sharon Amato, Dario Burgio e tutti i dipendenti della società, i dipendenti del Distretto socio-sanitario di Licata Ds5, gli studenti e i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, le cooperative sociali, in particolare "San Marco" e "Sole", i volontari e le associazioni.
Ed ancora attività commerciali ed imprenditori ma anche la chiesa locale, l'arciprete Don Antonio Cipolla, "la dottoressa Lombardo - ha aggiunto - per le sue commoventi ed importantissime parole e tutta la polizia di Stato per la concreta vicinanza. Grazie anche al capitano Petrocchi, al comandante Scibetta e ai carabinieri per essere stati sempre presenti. Grazie a tutte le forze dell'ordine che lavorano incessantemente per la nostra sicurezza, che non mi hanno mai lasciato solo e che sono certi che chi ha compiuto questo ignobile gesto sarà identificato".
Infine Castellino ha ringraziato il prefetto Filippo Romano, il questore Tommaso Palumbo, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola De Tullio, il comandante provinciale della guardia di finanza Edoardo Moro e tutte le altre autorità.
LENTEPUBBLICA
Il Senato ha approvato il decreto PNRR.
Dopo l'ok della Camera, anche il Senato ha approvato il decreto Pnrr: ecco quali sono le misure che saranno introdotte.
Lo scorso 18 aprile, la Camera aveva dato il via libera al decreto Pnrr, che contiene disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Ieri, 23 aprile, è arrivato l'ok anche del Senato con 95 sì, 68 no e un astenuto.
Il decreto Pnrr contiene 46 articoli in vari ambiti, dalle infrastrutture alla giustizia, dalla sanità allo sport. L'obiettivo è quello di imprimere un'accelerazione e una maggiore centralizzazione sull'attuazione delle opere, stanziando un fondo di 25 miliardi di euro di risorse aggiuntive, per completare il Piano.
Vediamo allora quali sono le misure.
Il Senato approva il decreto Pnrr: le misure introdotte
Ecco quali sono le principali misure introdotte dal decreto Pnrr.
Sanità
Coi nuovi emendamenti approvati, sarà più facile garantire le assunzioni nel settore della sanità, grazie a contratti flessibili, come quelli a tempo determinato e co.co.co.
Instaurata anche una corsia semplificata per assumere gli specializzandi dal secondo anno in poi, senza gli ostacoli degli anni passati.
La misura è stata apprezzata dal sindacato Anaao, poiché rappresenta un primo passo per affrontare il problema della carenza di personale nelle strutture ospedaliere e per contrastare il fenomeno dei gettonisti.
Le Regioni potranno avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una "qualificata esperienza nel sostegno alla maternità".
Il testo, a prima firma di Lorenzo Malagola di Fratelli d'Italia, è stato contestato fortemente dalle opposizioni, considerandolo un attacco ai diritti della donna.
La verifica e il controllo sull'attuazione e sulla rendicontazione degli interventi finanziati dal Pnrr per gli alloggi universitari saranno svolti col supporto di Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) e di società controllate direttamente o indirettamente dalla Cassa.
Patente a crediti nell'edilizia
La Commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera all'emendamento riformulato riguardante la patente a crediti per le imprese edili. La proposta accoglie diverse richieste di correzione da parte della maggioranza e dell'opposizione (nonostante quest'ultima non abbia approvato le riformulazioni presentate dai relatori).
È stata revisionata la tabella delle penalità per infortuni gravi, con sanzioni più severe.
Sono state escluse dalla misura le imprese che effettuano solo forniture o prestazioni intellettuali, già in possesso di un attestato di qualificazione Soa di classe pari o superiore alla III.
Si attende la pubblicazione del Dm, che definirà i settori interessati dalla patente a crediti e le modalità per l'ottenimento di crediti addizionali e il recupero di quelli decurtati.