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rassegna stampa dell'1 e 2 maggio 2024

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Trattenimento in servizio dei dirigenti: il parere della Funzione Pubblica

Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha emesso un parere concernente il trattenimento in servizio dei dirigenti, in particolare nei Comuni privi di personale di qualifica adeguata.Tramite il parere 6401/2024 concernente l'applicazione dell'articolo 11, comma 1, del Decreto Legge 10 agosto 2023, n. 105, convertito in legge con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 137, il dipartimento ha dato seguito a una richiesta di chiarimento che riguardava la possibilità di applicare questa disposizione nei Comuni che non dispongono di personale di qualifica dirigenziale. In particolare il quesito aveva come oggetto il trattenimento in servizio, in queste circostanze, dei Responsabili di Servizi che espletano queste funzioni ma senza averne la qualifica.Cosa rappresentono i Responsabili di Servizi in questo contesto?I Responsabili di Servizi che espletano funzioni dirigenziali sono figure all'interno delle amministrazioni pubbliche incaricate della gestione e del coordinamento di specifici servizi o settori. Questi responsabili hanno il compito di pianificare, organizzare e supervisionare le attività del servizio che dirigono, assumendo responsabilità di natura decisionale e operativa.Sebbene non abbiano necessariamente una qualifica dirigenziale formale, possono essere investiti di compiti e responsabilità tipiche di un dirigente, specialmente quando si tratta di implementare interventi strategici o di gestire risorse importanti. Inoltre, possono essere coinvolti nell'attuazione di progetti rilevanti, come quelli previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che richiedono un alto grado di competenza e leadership.Trattenimento in servizio dei dirigenti: il parere della Funzione PubblicaIl Dipartimento ha espresso alcune considerazioni preliminari, sottolineando il contesto particolare in cui si colloca l'intervento legislativo, che mira a bilanciare gli interessi di contenimento della spesa, il ricambio generazionale e il perseguimento dell'interesse pubblico nella pubblica amministrazione.La disposizione in questione consente alle amministrazioni pubbliche di trattenere in servizio fino al 31 dicembre 2026 i dirigenti generali, anche apicali, coinvolti nell'attuazione di interventi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, tale deroga al regime ordinario richiede una stretta interpretazione e il rispetto di determinati presupposti, inclusa la qualifica dirigenziale del soggetto interessato e una valutazione della complessità organizzativa della struttura coinvolta.Nel caso dei Comuni che non dispongono di personale dirigenziale di qualifica, il parere enfatizza che la normativa in questione non può essere applicata. Questa conclusione è giustificata dal fatto che la disposizione legislativa si riferisce esclusivamente ai dirigenti, inclusi quelli di livello generale e apicale, senza includere i responsabili di servizi che non hanno una qualifica dirigenziale.Inoltre, il parere si basa su pronunce giurisprudenziali che chiariscono l'importanza di una qualificazione esplicita negli atti organizzativi della Pubblica amministrazione per considerare un'unità organizzativa di livello dirigenziale. Questo significa che affinché un'unità possa essere considerata di livello dirigenziale, deve essere definita come tale negli atti ufficiali dell'amministrazione, secondo quanto stabilito dalla legge.

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Contrada Misita, il ponte sulla strada provinciale 71 torna accessibile: ascoltata la protesta dei residenti

Undici giorni dopo la protesta dei residenti che ne chiedevano la riapertura al transito, da oggi il ponte di contrada Misita, sulla strada provinciale 71, è tornato accessibile. Nei giorni scorsi anche il sindaco Franco Miccichè aveva effettuato un sopralluogo dopo l'invito ad interessarsi del problema che gli era stato lanciato dagli abitanti delle contrade Misita, Zingarello e Cipolluzze. Lo scorso 9 aprile il Libero consorzio comunale ne aveva disposto la chiusura per lavori di manutenzione, circostanza quest'ultima che ha causato notevoli disagi ai residenti che, per raggiungere il quartiere commerciale del Villaggio Mosè, erano costretti a percorrere la strada statale 115. Dal pomeriggio di oggi, martedì 30 aprile, metà carreggiata del viadotto è stata riaperta consentendo dunque il passaggio dei veicoli.




GRANDANGOLO
Europee, circoscrizione Isole Sicilia-Sardegna: tutti i candidatiC'è ancora tempo sino a stasera alle 20 per presentare e depositare le liste ma giochi fatti per i candidati siciliani
C'è ancora tempo sino a stasera alle 20 per presentare le liste con tutti i candidati alle prossime elezioni Europee, previste per  l'8 e 9 giugno, ma per la circoscrizione Isole Sicilia-Sardegna tutte le caselle per partiti e candidati sono state definitivamente occupate. Ecco il dettaglio:
Libertà-Cateno De Luca
L'attuale sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca è il capolista nella circoscrizione Isole di «Libertà», con lui l'ex parlamentare Laura Castelli, la testimone di giustizia ed ex parlamentare Piera Aiello, Edy Bandiera, Giulia Ferro, Barbara Figus, Ismaele La Vardera attuale vice presidente della commissione regionale antimafia e Antonio Giuseppe Parrinello.
Partito Democratico
Capolista è la segretaria nazionale del partito Elly Schlein, poi il vice capogruppo al Senato Antonio Nicita, la giornalista Lidia Tilotta, l'eurodeputato uscente Pietro Bartolo, la sarda Angela Quaquero, il consigliere comunale a Palermo ed ex capogruppo Pd all'Ars Giuseppe Lupo, l'ex parlamentare messinese Maria Flavia Timbro e Giuseppe Belvisi, docente ed esperto di fondi europei per l'ambiente.
FdI
Capolista la premier Giorgia Meloni, poi, nell'ordine: Salvatore Deidda (deputato alla Camera e presidente della Commissione Trasporti), Elvira Amata (assessore della Regione Siciliana al Turismo), Massimiliano Giammusso (sindaco di Gravina di Catania e vice presidente regionale dell'Anci), Giuseppe Milazzo (eurodeputato uscente), Ruggero Razza (già assessore della Regione Siciliana alla Sanità), Giusi Savarino (deputato regionale alla terza legislatura) e Alessia Scorpo (imprenditrice siracusana).
FI
Capolista il parlamentare europeo Caterina Chinnici poi, , Michele Cossa, l'ex sindaca della città di Lula Maddalena Calia, il coordinatore siciliano di Noi moderati Massimo Dell'Utri, l'assessore regionale per l'Economia Marco Falcone, la deputata regionale e sindaca di Capri Leone Bernardette Grasso, la deputata regionale e sindaca di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo e l'assessore regionale per le attività produttive Edy Tamajo.
Lega
Capolista il parlamentare europeo Annalisa Tardino, Roberto Vannacci, Ester Bonafede, Nino Germanà, Michelina Lunesu, Francesca Reitano, Raffaele Stancanelli e Girolamo Turano.
M5S
Capolista sarà l'ex presidente del Parco dei Nebrodi, scampato a un agguato mafioso, Giuseppe Antoci, poi Patrizio Cinque, Antonella Di Prima, Virginia Farruggia, Antonino Randazzo e Matilde Montaudo nonché i due sardi: Cinzia Pilo e Matteo Porcu.
Stati Uniti d'Europa
Rita Bernardini, ex parlamentare radicale e attivista dei diritti dei detenuti, è la capolista a seguire  il presidente del Gal Nebrodi Francesco Calanna, l'ex rettore di Palermo Fabrizio Micari e Valentina Falletta, in quota Italia viva, Luca Ballatore del Psi, Pierina Puzzolu (Psi Sardegna), Carola Politi di + Europa e il leader di Iv Matteo Renzi.
Azione con Calenda
Capolista Carlo Calenda poi Sonia Alfano, Gianfranco Damiani, Marina Benoni, Giangiacomo Palazzolo (ex sindaco di Cinisi e componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa), Rosanna Cocomero, Nicola Trudu, e l'ex ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.
Alleanza Verdi Sinistra
Capolista è l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando poi l'attivista Ilaria Salis, attualmente detenuta in Ungheria, l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, Cinzia Dato, Emanuele Barbara, Giuliana Fiertler, Francesco Muscau e Stefania Pagliazzo.
Pace Terra Dignità
I candidati di Pace Terra Dignità sono il capolista Michele Santoro, Benedetta Sebene, seguita dal giornalista 93enne Raniero Luigi La Valle, Federica Baccoli, Ginevra Roberta Bompiani, Giovanni Fresu, Antonino Mantineo ed Elisa Monni.


QDS
Siccità, sempre meno acqua negli invasi siciliani: il calo del 35% rispetto all'anno scorso
Ad aprile 2024 i bacini della Sicilia hanno accumulato soltanto 312 milioni di metri cubi di acqua contro i 484 del 2023.
Continua imperterrita la siccità in Sicilia. Pochissime piogge non hanno permesso l'accumulo di acqua negli invasi siciliani, e la situazione in vista dell'estate è drammatica. Di mese in mese, continuano a crescere i milioni di metri cubi di acqua "persi" rispetto allo scorso anno.
Allo scorso 1 aprile, secondo i dati resi noti in questi giorni dall'Autorità di bacino del distretto idrografico della Regione Siciliana, sono stati soltanto 312 i milioni di metri cubi di acqua raccolti. Circa 13 milioni di metri cubi in più del mese di marzo scorso e circa 170 milioni di metri cubi in meno rispetto ad aprile 2023, quando ne erano stati accumulati 484. Gli apporti di acqua nei singoli invasi siciliani sono irrisori, così come le perdite.
In particolare, crescono Ancipa sul fiume Troina, Garcia sul Belice sinistro, Poma sul fiume Jato. In perdita, invece, Lentini fuori alveo, mentre tutto il resto rimane sostanzialmente inalterato rispetto al mese precedente.
Acqua negli invasi siciliani: un problema per tutta la comunità
Un risultato che va a rafforzare quello che è ormai un andamento costante e sembra, irreversibile, con gravissime conseguenze per quello che sarà poi il periodo estivo, in cui l'intera regione potrebbe vivere una grave siccità. Considerando il fatto che molti degli invasi siciliani sono ad uso promiscuo, non solo irriguo, ma anche potabile, industriale ed elettrico, il problema non si ripercuote solo sull'agricoltura, ma sulla comunità intera.
In particolare, sono destinate a più di un uso (quindi anche potabile, ndr) le risorse contenute nelle dighe Ancipa, Castello, Fanaco, Garcia, Leone, Piana degli Albanesi, Poma, Prizzi, Ragoleto, Rosamarina e Scanzano. Per tale ragione, buona parte della loro capacità non potrà essere utilizzata nelle campagne. I dati di aprile non sono una sorpresa: quelli relativi all'andamento dei singoli invasi siciliani nell'anno idrogeologico, che va da ottobre a settembre, mostra come quasi tutte le dighe sono al loro minimo storico, molto al di sotto del volume autorizzato.
Lo stato di calamità
Proprio all'inizio del mese di febbraio, il governo guidato da Renato Schifani ha dichiarato lo stato di calamità naturale da siccità severa nell'intero territorio regionale su proposta dell'assessorato all'Agricoltura. La Sicilia è l'unica regione d'Italia e tra le poche d'Europa in zona rossa per carenza di risorse idriche. Stessa situazione si ritrova in Marocco ed Algeria.
Senza dimenticare che le infrastrutture del sistema idrico sono assolutamente inadeguate: secondo il rapporto Eurispes 2023 sullo stato delle acque in Italia, la dispersione idrica regionale raggiunge il 52,5%. I dati peggiori riguardano Ragusa, in cui la dispersione arriva al 63%, seguita da Siracusa, al 60%. Le due città più grandi dell'Isola, Palermo e Catania, registrano un dato del 48,8% e del 55,4%. Una condizione generale che sta danneggiando agricoltori e allevatori, già gravati dalle conseguenze dei fenomeni atmosferici anomali che hanno colpito l'Isola per tutto il 2023.


LENTEPUBBLICA
Come si vota alle elezioni europee 2024?
Tra poche settimane, i cittadini saranno chiamati alle urne per le elezioni europee 2024: ecco come si vota.
Sabato 8 e domenica 9 giugno 2024 si svolgeranno le elezioni europee in Italia.
I cittadini sono chiamati alle urne per eleggere 76 (dei 720 totali) deputati del Parlamento europeo. I membri del Parlamento europeo, infatti, vengono scelti direttamente dai cittadini, ogni cinque anni.
Ogni Paese membro può stabilire le proprie modalità di elezione, ma tutti i Paesi membri devono utilizzare un sistema elettorale proporzionale.
Questo significa che l'assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti.
In Italia, la disciplina del sistema elettorale delle elezioni europee è contenuta nella legge 18/1979, integrata e modificata, poi, da provvedimenti successivi.
Vediamo allora tutto quello che c'è da sapere sulle elezioni europee 2024.
Elezioni europee 2024: tutte le informazioni utili
I seggi saranno aperti dalle ore 14.00 alle ore 22.00 di sabato 8 giugno e dalle ore 7.00 alle ore 23.00 di domenica 9 giugno 2024.
Alle elezioni potranno votare tutti i cittadini italiani maggiorenni, residenti sia in Italia che all'estero. Chi ha la residenza all'estero è già iscritto all'Aire (Anagrafe italiani residenti all'estero) del proprio Comune di origine e riceverà il certificato elettorale entro cinque giorni dal voto.
Se si è cittadini italiani o di uno Stato membro votante in Italia, si potrà votare presso il seggio elettorale in cui si è iscritti, indicato sulla tessera elettorale e corrispondente alla sezione nel cui ambito territoriale è compreso il luogo di residenza.
Le eccezioni sono previste solamente per i degenti in ospedale, gli elettori affetti da infermità tali da renderne impossibile l'allontanamento dall'abitazione, i detenuti, gli elettori non deambulanti in sezioni diverse dalla propria, se questa non è accessibile.
I cittadini italiani, votanti da uno altro Stato membro dell'UE, potranno votare presso i seggi elettorali allestiti all'estero dalle sedi diplomatico-consolari italiane. Il Ministero dell'Interno invierà un certificato elettorale presso la residenza estera, con le informazioni sulla data e l'orario del voto.
come si vota elezioni europee 2024Elezioni europee 2024: chi sono i candidati e come si vota
Ogni partito o gruppo politico ha presentato le liste coi candidati alle elezioni.
Si potrà votare solo per i partiti o i gruppi politici che abbiano regolarmente depositato il proprio contrassegno presso il Ministero dell'Interno e che abbiano successivamente presentato, presso gli uffici elettorali, le liste dei candidati.
Le liste devono essere sottoscritte da non meno di 30'000 e non più di 35'000 elettori della circoscrizione.
L'Italia usa il voto di preferenza, perciò, gli elettori potranno indicare da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o tre preferenze, candidati di sesso diverso.
La preferenza può essere espressa scrivendo solo il cognome o il nome e il cognome. Potrebbero, però, risultare validi anche solo il nome o un soprannome, basta che sia certa la volontà dell'elettore.
Elezioni europee 2024: il voto dei fuorisede
Per la prima volta, in queste elezioni europee anche gli studenti fuori sede potranno votare a distanza dai comuni in cui vivono.
Gli studenti avranno tempo fino al 5 maggio per chiedere al proprio comune di residenza di poter votare fuori sede, mediante il modulo che si trova sul sito del Ministero e che può essere presentato personalmente, via mail o Pec agli indirizzi di posta elettronica del Comune.
Entro il 4 giugno 2024, il Comune invierà un'attestazione di ammissione al voto con l'indicazione del numero e dell'indirizzo della sezione presso cui votare.








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