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rassegna stampa dal 25 al 27 maggio 2024

LENTEPUBBLICA
Attribuzione funzioni di Vicesegretario a funzionario apicale: il parere del Consiglio di Stato.
I giudici del CdS, con la recente sentenza 3480/2024, hanno fornito importanti chiarimenti sull'attribuzione delle funzioni di Vicesegretario a un funzionario apicale.
I chiarimenti forniti mirano a garantire un'organizzazione efficiente e coerente degli uffici di segreteria comunale, assicurando nel contempo un adeguato svolgimento delle funzioni amministrative a livello locale.
Scopriamo nello specifico quali sono state le conclusioni emerse a seguito dell'emanazione di questa pronuncia giuridica.
Attribuzione funzioni di Vicesegretario a funzionario apicale: il parere del Consiglio di Stato
L'organizzazione e il funzionamento degli uffici di segreteria comunale sono regolamentati da disposizioni precise. Secondo quanto stabilito dall'articolo 98, comma 3, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 - TUEL, i comuni hanno la facoltà di stipulare accordi per l'ufficio di segretario comunale, previa comunicazione alla Sezione regionale dell'Agenzia Autonoma per la Gestione dell'Albo dei Segretari Comunali Provinciali.
Inoltre, l'articolo 10 del Regolamento datato 4 dicembre 1997, n. 465, disciplina ulteriori disposizioni sull'ordinamento dei segretari comunali e provinciali. Esso stabilisce che i comuni situati all'interno dello stesso ambito territoriale della Sezione regionale dell'Agenzia possono, con deliberazione dei rispettivi consigli comunali, stipulare convenzioni per l'ufficio di segreteria, anche nell'ambito di accordi più ampi per l'esercizio associato di funzioni.
Il Consiglio ha sottolineato un importante aspetto riguardante l'organizzazione degli uffici di segreteria comunale. In particolare, ha messo in luce che se un comune decide di affidarsi all'unico segretario comunale designato dalla convenzione, ma la convenzione stessa non prevede la figura del vicesegretario nell'ambito della segreteria convenzionata, allora tale comune non può beneficiare di un vicesegretario.
Questa disposizione è stata elaborata con l'obiettivo di assicurare che l'impiego delle risorse umane e la gestione delle funzioni amministrative siano congruenti con le disposizioni stabilite dalla convenzione. L'intento è garantire che l'organizzazione degli uffici di segreteria sia conforme alle normative e che le risorse disponibili siano utilizzate in modo efficiente.
Inoltre, il Consiglio ha precisato che anche nel caso in cui più comuni abbiano stipulato una convenzione per l'ufficio di segreteria, nessun singolo comune può nominare un vicesegretario utilizzando un proprio dipendente che non sia stato inserito nell'ambito della convenzione del servizio di segreteria, a meno che ciò non sia espressamente previsto dalla convenzione stessa.


LENTEPUBBLICA
Nuove risorse PNRR per la digitalizzazione delle Pubbliche amministrazioni locali.
Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato nuovi avvisi pubblici in ambito PNRR destinati a fornire risorse per la digitalizzazione delle Pubbliche amministrazioni locali.
Si registra così un'ulteriore iniezione di finanziamenti mirati a garantire che nessuna PA locale resti indietro, sfruttando appieno le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Attualmente, circa 17.000 Pa locali hanno aderito agli Avvisi del PNRR dedicati alla digitalizzazione, includendo il 99% dei Comuni e l'88% delle Scuole, con più di 54.000 progetti di digitalizzazione avviati nel Paese. Si registra un avanzamento significativo verso il 2026, con oltre la metà delle iniziative già in fase di realizzazione e circa 130 milioni di euro già liquidati per progetti completati con successo presso gli Enti locali.
Grazie agli Avvisi di PA digitale 2026, sono stati stanziati oltre 2 miliardi di euro attraverso decreti di finanziamento. Queste risorse stanno agevolando la migrazione verso il cloud delle PA, la digitalizzazione dei servizi tramite pagoPA, app IO e SEND, l'ottimizzazione delle infrastrutture e dei dati con la PDND, il rafforzamento dell'identità digitale tramite CIE/SPID e l'implementazione di modelli consolidati per siti e servizi web pubblici.
Le nuove risorse destinate hanno l'obiettivo di consolidare ulteriormente e ampliare l'uso di strumenti fondamentali per la digitalizzazione dei servizi pubblici in Italia.
Piattaforma SEND
Dopo il significativo successo ottenuto con il lancio del primo Avviso nel settembre 2022, che ha visto una massiccia partecipazione da parte di oltre 4.000 Comuni, il Dipartimento ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti nel processo di digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni locali. A tal fine, ha destinato ulteriori 50 milioni di euro per promuovere l'adesione alla piattaforma SEND.
SEND, acronimo di "Sistema Elettronico Nazionale delle Notifiche Digitali", rappresenta un'importante iniziativa finanziata dal PNRR volta a facilitare la digitalizzazione delle notifiche a valore legale. Questa piattaforma si propone di semplificare e rendere più efficienti i processi di notifica tra le PA e i cittadini, riducendo i costi e i tempi associati alle tradizionali comunicazioni cartacee.
L'ulteriore stanziamento di fondi da parte del Dipartimento evidenzia il riconoscimento dell'importanza strategica di SEND nel contesto della modernizzazione delle PA locali. Questo investimento mira a incentivare un maggior numero di enti ad adottare questa innovativa soluzione, contribuendo così a accelerare il processo di digitalizzazione e a garantire una maggiore efficienza e trasparenza nei rapporti tra l'amministrazione pubblica e i cittadini.
App IO
Viene rafforzato ulteriormente l'app IO, che rappresenta un punto di accesso unico per interagire con facilità e sicurezza con tutti i servizi pubblici sul territorio.
L'app IO, sviluppata con l'obiettivo di semplificare la vita dei cittadini e migliorare l'efficienza delle PA, ha dimostrato di essere uno strumento indispensabile nel processo di digitalizzazione. Pertanto, è stato destinato un ulteriore finanziamento di 30 milioni di euro tramite un nuovo Avviso pubblico rivolto ai Comuni.
Questo investimento mira così a potenziare le funzionalità dell'app IO e a promuovere la sua adozione da parte di un numero sempre maggiore di enti locali. Grazie a questa iniziativa, si intende garantire ai cittadini un accesso semplificato e integrato ai servizi pubblici, contribuendo così a migliorare l'esperienza utente e a promuovere la trasformazione digitale delle PA locali.
PagoPA
Per completare il quadro di potenziamento della digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni locali, è stato dedicato un ulteriore finanziamento di 10 milioni di euro al sistema di pagamento pagoPA.
PagoPA rappresenta una piattaforma digitale che consente ai cittadini di effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione in modo semplice, sicuro e trasparente. Questo sistema non solo semplifica le transazioni finanziarie tra cittadini e enti pubblici, ma contribuisce anche a ridurre i costi amministrativi e a migliorare l'efficienza dei servizi pubblici.
L'assegnazione di questi fondi coinvolge diverse tipologie di Pubbliche amministrazioni, comprese Regioni, Province autonome, Aziende Sanitarie Locali, Università, Enti di Ricerca e AFAM. Questo sottolinea l'importanza trasversale di pagoPA nel contesto della modernizzazione e dell'efficienza del settore pubblico, consentendo a un'ampia gamma di enti di offrire ai cittadini un'esperienza di pagamento digitale unificata e accessibile.
L'investimento mira a potenziare l'infrastruttura e le funzionalità di pagoPA, assicurando una maggiore adesione da parte delle PA locali e una più ampia diffusione di questa soluzione di pagamento elettronico. Questo, a sua volta, favorisce una maggiore trasparenza, tracciabilità e efficienza nei pagamenti tra cittadini e amministrazioni pubbliche, contribuendo così alla modernizzazione e alla semplificazione del sistema amministrativo italiano.
Un supporto alle Pa finanziate dal PNRR per sfruttare appieno tutte le opportunità
Per venire incontro a coloro che devono gestire i finanziamenti ad hoc previsti dal PNRR la Società Golem Net, presente all'interno del market place AgID e qualificata come Azienda destinata a fornire prodotti in modalità SaaS (Software as a service), offre il proprio supporto per l'adeguamento a tutte le nuove disposizioni.
PND Golem Net
Per quanto riguarda la Misura 1.4.5 - Digitalizzazione dei servizi pubblici, volta a sviluppare e implementare la Piattaforma notifiche digitali degli atti pubblici, la Golem Net ha deciso di supportare gli Enti con un'apposita soluzione informatica conforme alle richieste del bando di finanziamento PNRR.
In particolare è stato realizzato un applicativo ad hoc denominato "connettore", che consente di gestire in modo completamente automatizzato le fasi di trasmissione dei dati alla PND e di aggiornare in tempo reale il database con i dati relativi alla notifica.
Le specifiche tecniche
Questi sono gli asset previsti dallo strumento informatico denominato Connettore Golem_PND:
Notifica dei documenti prodotti attraverso i gestionali in uso all'Ente, nello specifico quando ci si trova davanti ai seguenti procedimenti:
violazione del codice ed extra codice della strada
pagamento solleciti servizi scolastici
avvisi di pagamento tributari
riscossioni coattive e ingiunzioni fiscali
comunicazioni relative ad ufficio anagrafe
comunicazioni Ufficio Tecnico / SUAP
ordinanze comunali con o senza pagamento
Integrazione fra applicativi tramite un processo di interscambio dati bidirezionale (tra applicativi in uso e la PND) che offrirà il pieno controllo sull'intero processo di notificazione dell'Atto. In tal senso Golem -PND garantisce:
Generazione semplificata (massiva o puntuale) dei flussi di dati (archivi testo o archivio XML) contenenti i documenti da postalizzare
generazione dei lotti di prova per le definizione delle Bozze di stampa
visualizzazione del contenuto dei lotti e la loro storicizzazione
trasmissione automatica dei lotti da postalizzare in forma compressa e criptata tramite webservice
controllo formale del flusso dati (Inviato/Ricevuto)
generazione del verbale e del bollettino PagoPA in due Pdf separati
firma remota del verbale in formato PADES
avvio del processo di notifica mediante richiesta a PND
controllo puntuale dell'iter di notifica mediante webservice di interconnessione a PND secondo quanto stabilito dalle regole AgID
e aggiornamento dati sui sistemi gestionali
Monitoraggio costante - sarà possibile, infine, monitorare costantemente lo stato di avanzamento di tutto il processo, potendo fruire dell'aggiornando in tempo reale dei dati che verranno rendicontati automaticamente. In questo modo l'Ente avrà contezza puntuale dei seguenti parametri:
data di notifica
eventuali spese aggiuntive di notifica qualora PND abbia utilizzato il circuito postale per notificare al destinatario
e tutti i documenti comprovanti il deposito dell'atto, la notifica o la mancata notifica.
A richiesta è disponibile anche un servizio di consulenza, curato da un team professionale e qualificato, per il successivo iter di gestione per la fruizione dei servizi.
Flat PagoPA
La soluzione PagoPa Flat di Golem Net rappresenta un sistema unico nel suo genere, chiaro e semplice in tutte le sue declinazioni operative, in grado di assicurare specifici risultati di progetto sia per l'utilizzatore finale (Cittadini e imprese) che per il personale PA dell'Ente creditore
In tal modo si permette la gestione dei pagamenti con PagoPA con la generazione automatica dello IUV (Identificativo Univoco di Versamento).
L'applicazione creerà pertanto sinergie sempre più attive nel rapporto fra l'Ente e la propria utenza di riferimento, migliorando il livello di servizio da questa atteso, grazie all'ottimizzazione dei processi di lavoro legati al ciclo integrato dei pagamenti elettronici. Una soluzione capace di assicurare vantaggi concreti secondo direttrici ben definite:
Finanziaria
Risparmio nella transazione di incasso
Risparmio nella gestione delle risorse umane
Tecnica
Soluzione chiavi in mano
Controllo completo delle transazioni
Strategica
Miglioramento del Servizio al cittadino
Piena Conformità all'obbligo normativo
In più con la soluzione FLAT, a differenza degli altri sistemi in uso, non è previsto alcun conteggio ovvero singola voce di costo per ogni transazione.
Soluzione per la gestione dell'AppIO
L'AppIO permette alle diverse Pubbliche Amministrazioni, locali o nazionali, di raccogliere tutti i servizi, le comunicazioni e i documenti in un unico luogo e di interfacciarsi in modo semplice, rapido e sicuro con i cittadini.
La soluzione di gestione offerta da Golem Net permette all'Ente:
favorire lo sviluppo di una società digitale, in cui i servizi mettono al centro i cittadini e le imprese, attraverso la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, che costituisce il motore di sviluppo per tutto il Paese;
promuovere lo sviluppo sostenibile, etico ed inclusivo, attraverso l'innovazione e la digitalizzazione al servizio delle persone, delle comunità e dei territori, nel rispetto della sostenibilità ambientale;
contribuire alla diffusione delle nuove tecnologie digitali nel tessuto produttivo italiano, incentivando la standardizzazione, l'innovazione e la sperimentazione nell'ambito dei servizi pubblici.
In più la soluzione Golem Net permette di veicolare messaggi generati direttamente dall'applicazione con L'Intelligenza Artificiale (IA).
Come richiedere ulteriori informazioni?
Compilando la form in questa pagina è possibile richiedere maggiori informazioni e un preventivo, oppure in alternativa si può scrivere un messaggio WhatsApp al numero: 342 014 7374 oppure una mail a commerciale@golemnet.it
Gli avvisi pubblici
Infine qui di seguito trovate il testo dei nuovi bandi:
Avviso - 1.4.3 pagoPA (maggio 2024)
Avviso 1.4.3 app IO - COMUNI (maggio 2024)
Avviso - 1.4.5 Piattaforma notifiche digitali - SEND - Comuni (maggio 2024).



LENTEPUBBLICA
Per la Consulta la Regione può limitare la durata della locazione turistica.
Affitti brevi: secondo una recente sentenza della Consulta la Regione ha un potere legittimo di prevedere un periodo di durata massima per le attività di locazione turistica nelle prime case.
La Corte Costituzionale, con la pronuncia 94/2024 ha comunicato che non è illegittimo per la Regione (nel caso specifico si tratta della Val d'Aosta) fissare la durata massima dell'attività di locazione degli alloggi a uso turistico.
I giudici hanno rigettato la questione sollevata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, affermando che con la disposizione impugnata il legislatore regionale - nell'esercizio della competenza primaria in materia di urbanistica a esso affidata dallo statuto speciale - ha inteso concretizzare quanto già stabilito nella legge urbanistica regionale.
Per la Consulta la Regione può limitare la durata della locazione turistica
La Corte Costituzionale, chiarendo la legittimità delle disposizioni regionali in merito agli affitti brevi in Valle d'Aosta, non ha ritenuto incostituzionale una recente normativa regionale, nonostante stabilisca un periodo massimo di centottanta giorni per le locazioni turistiche relative alle prime case.
La Corte ha argomentato che la questione riguardante la durata massima delle locazioni brevi rientra nella sfera di competenza del legislatore regionale in materia di urbanistica, come confermato dallo statuto speciale della Valle d'Aosta. Inoltre, ha sottolineato che la Regione ha interpretato l'utilizzo di parti dell'immobile per locazioni turistiche brevi come un cambiamento nella destinazione d'uso, adeguando questa decisione alle normative urbanistiche regionali.
Tuttavia i giudici hanno analizzato attentamente la disposizione regionale riguardante i contratti di locazione turistica brevi e ha stabilito che questa non interferisce con la disciplina dei contratti stessi. Questo significa che la normativa regionale non impatta sulla validità o sull'applicabilità dei contratti di affitto brevi stipulati tra privati.
Infatti è importante notare che, nonostante il limite di centottanta giorni imposto dalla legge regionale, la Corte ha chiarito che il superamento di questo limite non comporta l'invalidità dei contratti privati. Questi contratti rimangono sotto la giurisdizione del codice civile nazionale e delle sue disposizioni.
Questa decisione della Corte ha stabilito una continuità giuridica rassicurante per gli affitti brevi nella regione, garantendo che le normative regionali e nazionali coesistano in modo armonioso e mantenendo una chiara distinzione tra le competenze legislative della regione e dello Stato centrale.


GIORNALE DI SICILIA
Fondi Ue alla Sicilia: Meloni firma l'accordo, ma l'opposizione contesta «la passerella di chi è in lista»
Il piano miliardario piomba sulle Europee tra le polemiche. Il dettaglio delle opere contenuto in 68 pagine.A mezzogiorno l'opposizione, compatta più che alle urne, convocherà i giornalisti per tentare di fornire la propria versione di un piano per la verità annunciato da mesi. Poi, alle 16 al teatro Massimo, Giorgia Meloni si prenderà la scena insieme al presidente Schifani per staccare, a favore di flash, un assegno che vale 6,8 miliardi.
Sono i due volti della giornata di oggi. Momento cruciale della campagna elettorale in Sicilia. La premier arriva in città per firmare l'accordo che consentirà alla Regione non solo di avere i fondi Fsc ma anche di spenderli.
È un patto indispensabile, perché fissa i paletti di spesa capitolo per capitolo, progetto per progetto. E tuttavia è un patto il cui testo era pronto da almeno un mese e per questo motivo Pd, grillini e Sud chiama Nord contestano «lo show della Meloni a pochi giorni dall'apertura delle urne per le Europee».



ITACANOTIZIE
Renzi: "Sì a Ponte e a infrastrutture, per Agrigento ci ho messo tre ore...".
Siamo tra quelli che dicono sì al ponte e contemporaneamente sì alle infrastrutture". Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, durante un incontro elettorale all'auditorium della Gazzetta del Sud a Messina. "Vengo da Agrigento ci ho messo tre ore e soprattutto ho pensato che nella Valle dei Templi 8 anni fa avevo firmato da presidente del Consiglio un accordo per 9 miliardi di euro alla Sicilia che contemplava tanti investimenti sulle infrastrutture, sulla rete idrica o sulle realtà della depurazione e quei soldi non sono stati spesi" ha detto.
"Spendiamo - ha aggiunto Renzi - sia i soldi per fare finalmente il ponte sullo Stretto ma spendiamo anche i soldi per le opere pubbliche. Salvini utilizza questo argomento come campagna elettorale, quelli lo criticano dicendo che lui non deve fare il ponte. In realtà il ponte lo ha fatto fino ad oggi solo su Twitter. Aveva detto che sarebbero partiti i cantieri ma non sono partiti. Diciamo a quanti stanno aspettando il ponte per il momento da Salvini solo chiacchiere e distintivo".


BLOGSICILIA
Pioggia di soldi in Sicilia, arriva la Meloni, ecco il piano da 5 miliardi con fondi Fsc ed i progetti.
Pioggia di soldi sulla Sicilia. L'accordo per l'utilizzo del Fondo di sviluppo e coesione tra Roma e la Regione Siciliana sarà firmato lunedì prossimo (27 maggio) a Palermo dal primo ministro Giorgia Meloni e dal governatore dell'Isola Renato Schifani è stato definito in questi giorni.
La firma del patto è prevista alle ore 16, al Teatro Massimo di Palermo, fra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Siciliana e riguarda l'Accordo per il Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027.
Il grosso del lavoro era stato già fatto nelle scorse settimane sull'asse Palermo-Roma. Senza che l'Ars toccasse palla né in aula né nelle commissioni che rivendicavano una competenza. Del resto la procedura seguita dal governo Schifani è stata blindata. Gli interventi siciliani del Fsc dovevano essere definiti entro lo scorso 10 maggio e caricati nella specifica piattaforma di Invitalia. A farlo sono stati i singoli dipartimenti regionali con la supervisione del dirigente della programmazione, Vincenzo Falgares secondo quanto scrive La Sicilia.
Un flusso continuo di schede caricate per un totale che sfiora i 5 miliardi che aveva creato un overbooking di 31,8 milioni, poi "interamente assorbito" dalla Regione. Cinque miliardi che andranno a diversi settori ma che non riguardano Ricerca e innovazione e Digitalizzazione, esclusi dai finanziamenti come già, peraltro, previsto.
La giunta regionale, quindi, ha semplicemente "apprezzato" le fasi finali dell'iter, con due delibere: la 179 del 13 maggio con l'aggiornamento del quadro programmatico delle risorse"; e la 192 del 22 maggio, in cui si dà il via libera allo schema finale dell'Accordo.
Il documento consta di 68 pagine, con l'elenco completo di tutti i progetti, con già gli spazi predisposti per le firme di Meloni e Schifani.
E in questi atti, con relativi allegati c'è il dettaglio di come e dove saranno spesi, al netto dei 1,3 miliardi per il Ponte, i quasi 5 miliardi del Fsc siciliano: 4.5 miliardi per "interventi infrastrutturali" (compresi gli 800 milioni già stornati per i due termovalorizzatori) e 480 milioni per interventi.
Esclusi da finanziamento "Ricerca e innovazione" e "Digitalizzazione"
Entriamo nel dettaglio. Partendo però dalla cosa che non sarà finanziato: zero euro e come già previsto, per "Ricerca e innovazione" e "Digitalizzazione" (Su cui erano delle proposte della Città metropolitana di Palermo): nelle due aree tematiche come scrive Falgares in una nota del 13 marzo scorso, la giunta regionale "Non ha apprezzato alcune destinazione di risorse".
"Mobilità e trasporti", rimane poco più di un miliardo per 150 interventi
La parte più significativa riguarda le infrastrutture di "Mobilità e trasporti". Nel Fsc, dopo il prelievo di 1,3 miliardi di come cofinanziamento regionale per il Ponte, resta poco più di un miliardo per 150 interventi, di cui la maggiora parte (121 per 690 milioni) riguarda le strade. Fra le opere più importanti ci sono la costruzione dello svincolo di Monforte-San Giorgio sulla Messina-Palermo (40 milioni), il collegamento interno di Alcara Li Fusi (39 milioni), gli interventi di messa in sicurezza sulle tre autostrade siciliane (37 milioni); previsti anche 25 milioni per il potenziamento dei collegamenti stradali con l'aeroporto di Comiso. A proposito: 82 milioni del Fsc sono destinati al trasporto aereo, di cui 20 per il progetto cargo a Comiso, altri 20 per il terminal passeggeri a Palermo, più altri investimenti su Catania (9 milioni per il comparto security del piano partenze, 5 per la viabilità, 4,9 per il varco doganale, 3,2 per la rifunzionalizzazione del terminal passeggeri).
Uno degli interventi infrastrutturali più importanti riguarda il trasporto su rotaie: 121 milioni, sui 729 del progetto, andrà alla tratta Misterbianco-Paternò della metropolitana di Fce.
Altri 95 milioni al trasporto marittimo e 49 milioni per la mobilità urbana, con 5 progetti.
A "Competitività e impresa" 450 milioni
Il primo tesoretto arriva per "Competitività e impresa": 450 milioni. Dei quali 300 milioni alle Attività produttive e 150 milioni al Turismo (che aveva sforato di 30 milioni). Nel primo ambito sono previsti 90 milioni per la "riqualificazione dei Complessi termali di Sciacca e Acireale".
E poi una serie di agevolazioni: 135 milioni per le imprese del comparto alberghiero ed extra-alberghiero; 100 milioni a "infrastrutture per le imprese"; fondi per il cofinanziamento del contratto di sviluppo, 44 milioni per "Ripresa Sicilia", 27 milioni per "FalnSicilia" il progetto di cofinanziamento della misura Fare Impresa, 19 milioni per "Realizzazione linea pilota microchip nell'area industriale di Catania" e 15 milioni di contributi alle "imprese di produzione cinematografica e audiovisivo".
"Energia", previsti 45 interventi
Nell'area "Energia", rispetto a una dotazione iniziale di 100 milioni, c'è stato un "minore assorbimento di risorse" pari a 31,6 milioni. In tutto sono previsti 45 interventi spalmati soprattutto nei comuni. Fra i più rilevanti: 6,4 milioni per l'efficientamento degli impianti di Melilli; 5,8 milioni per la casa albergo per anziani di Ravanusa; 4.5 milioni per la Colonia Marina di Licata; 3,1 milioni per il palazzo municipale di Maletto, 3 milioni per il convento dei padri cappuccini di Geraci.
"Ambiente e risorse naturali", schede per oltre 2,5 miliardi
Molto più lungo e corposo l'elenco delle richieste, in tutto 241, sull'area tematica "Ambiente e risorse naturali": a fronte di una disponibilità di 2.2 miliardi (compresi 800 milioni per i due termovalorizzatori) le schede caricate ammontano a oltre 2.5 miliardi con un "overbooking" di 380 milioni. In questo contesto l'Agricoltura ha inserito progetti di irrigazione per i Consorzi di bonifica pari a quasi 290 milioni, circa 30 milioni per l'acquisto di mezzi antincendio richiesti dal Corpo forestale.
"Rischi e adattamento climatico", 237 milioni
Poi ben 139 interventi (237 milioni il costo) alla voce "Rischi e adattamento climatico" distribuiti su tutto il territorio, gestiti dal commissario per il dissesto idrogeologico, di cui 250 milioni riservati a "interventi di ripristino degli alvei fluviali".
"Cultura" e infrastrutture sportive
Alla "Cultura" erano previsti 290 milioni, 120 dei quali per infrastrutture sportive. Quest'ultime sono state pero spostate, su richiesta, del Turismo all'area "Strutture sociali". E dunque gli interventi culturali finanziati, in tutto 54 quelli caricati nella piattaforma Invitalia, ammontano a circa 170 milioni. Tra i principali: 20,6 milioni per la Cittadella della Cultura a Messina; 15 milioni per il Politeama di Palermo; 8 milioni per il quartiere rupestre di Chiafura nel parco archeologico di Kamarina; 7,5 milioni per la rinfunzionalizzazione dell'ex Santa Marta di Catania e altrettanti per la Rocca di Gagliano Castelferrato; 6.1 milioni per il museo di Castello Ursino di Catania.
Duecentocinquanta milioni per  il capitolo "Sociale e salute"
Nell'area tematica "Sociale e salute" che ha assorbito le infrastrutture sportive, ci sono 250 milioni per tre interventi dell'assessorato alla Salute: 130 per il nuovo ospedale di Gela, 50 per il "rinnovo tecnologico Ismett 2" e 70 per un generico "rinnovamento della rete ospedaliera" in cui non sono specificati singoli progetti. Infine, "Istruzione e formazione", 34 interventi (quasi tutti di edilizia scolastica e residenze universitarie) caricati sulla piattaforma Invitalia per un totale di quasi 80 milioni con un "risparmio" di 20 rispetto alla dotazione iniziale. 






























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