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rassegna stampa del 19 giugno 2024

SCRIVOLIBERO
Riaperta La Strada Provinciale 71 Che Collega Agrigento Con I Quartieri Di Misita, Zingarello, Cipolluzze E Mandrascava.

Riaperta da qualche giorno la strada provinciale 71 che collega Agrigento con i quartieri di Misita, Zingarello, Cipolluzze e Mandrascava.
Il Libero Consorzio Comunale, dopo aver affidato i lavori ad una ditta specializzata, ha consegnato alla pubblica fruizione la strada collegata al ponte sul fiume Naro che durante il periodo estivo e' particolarmente utilizzata.
I lavori hanno interessato il montaggio dei giunti di dilatazione nell'asfalto del ponte su fiume Naro che ha acceso, nelle settimane precedenti, vibranti proteste da parte di cittadini e associazioni costretti a raggiungere Punta Bianca attraverso la statale 115 in direzione Palma di Montechiaro.
La strada provinciale 71 e', giornalmente, percorsa non solo dai residenti delle contrade interessate ma dai tanti lavoratori pendolari che si recano nell'area orientale della provincia e viceversa.
Durante l'estate l'arteria e', particolarmente, utilizzata da visitatori e turisti che raggiungono Punta Bianca e le altre spiagge della costa.
Finalmente dopo un periodo intenso di lavori, il Libero Consorzio Comunale, su impulso del Dirigente del settore ing. Michelangelo Di Carlo e dell'ing. Angela Rizzo che si e' occupata della Direzione Tecnica, ha restituito alla comunità la strada interessata completando il tratto stradale in perfette condizioni.


GIORNALE DI SICILIA 

La siccità brucia la Sicilia, Schifani chiede le «circostanze eccezionali»La persistente carenza di risorse idriche pone l'Isola in «zona rossa» per carenza di acqua al pari di Marocco e Algeria, il presidente della Regione chiede nuove misure straordinarie all'Ue e al ministero.

Riconoscere le condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali a tutto il territorio della Sicilia ai sensi del regolamento Ue 2021/2116. È quanto il governo regionale ha stabilito di richiedere all'Unione europea e al ministero della Sovranità agricola, alimentare e forestale a causa della persistente siccità che colpisce l'Isola da circa un anno, una delle più gravi dell'ultimo cinquantennio. La proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, che al momento mantiene anche la delega di assessore all'Agricoltura, è stata approvata nella seduta di Giunta di ieri pomeriggio /17 giugno), sulla base di una documentazione che evidenzia la riduzione delle risorse idriche negli invasi e un contesto generale che pone la Sicilia in «zona rossa» per carenza di acqua al pari di Marocco e Algeria. Una situazione aggravatasi nelle ultime settimane a causa dell'indisponibilità nei bacini di acqua per l'irrigazione. Per il comparto agricolo e zootecnico quest'anno si stima una perdita pari in media al 50% della produzione nello scenario di «improbabili precipitazioni estive» e del 75% se queste non dovessero verificarsi.


GIORNALE DI SICILIA 

Siccità e dighe vuote in Sicilia, conto alla rovesciaA metà luglio sarà inutilizzabile il Fanaco, ai primi di ottobre l'Ancipa. Man mano a rischio anche gli altri invasi: in media portata dimezzata. Erogazione ridotta per allungare i tempi dell'esaurimento dei bacini.

Ancora 26 giorni, ora più ora meno, dopodiché, game over: entro metà luglio, salvo miracoli dal cielo, ossia precipitazioni intense, il lago Fanaco nel Palermitano raggiungerà la sua data di "scadenza" risultando totalmente esaurito. È quanto emerge dal verbale sull'ultimo incontro dell'Osservatorio distrettuale permanente per gli utilizzi idrici del distretto Sicilia, convocato a fine maggio per fare il punto sui volumi d'acqua contenuti nelle dighe dell'Isola, sempre più a secco a causa dello stato di siccità severa, perdurante «sia per il comparto potabile sia per quello irriguo».
Tanto che, nonostante le piogge registrate il mese scorso, complice l'evaporazione accelerata dalle temperature al di sopra della media stagionale, il quadro degli invasi o è rimasto allo stesso livello fotografato durante il penultimo vertice o è addirittura peggiorato. Difatti, oltre che sul Fanaco, ridotto a un milione di metri cubi di risorsa - il 93% in meno al confronto con lo stesso periodo dell'anno scorso - la data di scadenza rimane impressa anche sull'Ancipa, riportando la data 6 ottobre, con buona pace per i comuni che fanno affidamento alla struttura dei Nebrodi, una delle maggiori risorse promiscue (a uso potabile e irriguo) per l'approvvigionamento della Sicilia centrale.
Certo, «l'applicazione delle misure di mitigazione già comunicate», oppure, si legge nel verbale, l'avvio di nuovi provvedimenti di riduzione dell'utilizzo d'acqua «farà sì che si possa guadagnare circa un mese di vita utile della risorsa presente, che si traduce con un tempo di esaurimento di fine agosto per il Fanaco e primi di novembre per l'Ancipa, ipotizzando anche l'utilizzo del volume morto». Ma l'agonia resta e il destino non cambia di molto. Anche per gli altri invasi, per i quali vale più o meno la stessa situazione delineata dall'Osservatorio a fine aprile e ampiamente rappresentata da Palazzo d'Orleans alla Protezione Civile nazionale, in allegato al Piano d'emergenza da 20 milioni di euro (per la prima tranche) già approvato da Roma, con i laghi Poma, Rosamarina, Scanzano e Piana, nel Palermitano, che potranno resistere fino a febbraio 2025, mentre la diga Leone è sostanzialmente esaurita.
Non se la passano molto meglio le altre strutture dell'Isola, che nel loro complesso, come già evidenziato da questo giornale, presentano ad oggi 289 milioni di metri cubi d'acqua, di cui solo 154 milioni realmente utilizzabili per evitare di estinguere la specie ittiche: si tratta della metà circa (il 45% di acqua in meno) rispetto all'altezza rilevata a giugno 2023, quando nelle dighe, al lordo dei volumi non attingibili, si contavano 520 milioni di metri cubi.
Un deficit pesantissimo, che per i bacini a uso promiscuo dovrebbe lasciare invariata la decisione presa a maggio dall'Autorità di bacino: convogliare la risorsa presente solo verso le case, per il potabile, ad eccezione, nell'Agrigentino, dell'Arancio - dove però incombe sempre lo spettro dell'alga rossa - e della diga Castello, che grazie all'adduttore della conduttura Gammauta-San Carlo, riattivato a maggio, potrà contare su un surplus di acqua utilizzabile per le irrigazioni di soccorso. Intanto, sulla Sicilia sta per abbattersi l'ennesima ondata di calore, con temperature massime che nell'entroterra, da oggi fino a sabato, potranno arrivare fino a 40 gradi.


QUOTIDIANO DI SICILIA 

Siciliani i più delusi dalle condizioni economiche.

L'Istat parla chiaro: solo il 3,7% degli isolani nel 2023 è soddisfatto dello status che ha. Siamo in fondo alla media italiana. Tra le cause la questione del lavoro: il tasso di occupazione nazionale è del 66,3%, in Regione si ferma al 48,7%
Soltanto il 3,7% dei siciliani, nel 2023, è stato veramente soddisfatto della propria situazione economica. Non solo: il 39,9% dei siciliani è poco appagato del proprio status finanziario, e l'11,4% non lo è per niente. Appena il 42,5% degli isolani, quindi, ha detto di essere abbastanza contento della propria condizione.
La Sicilia in alto nella classifica delle regioni più scontente
Numeri che portano la Sicilia in alto nella classifica delle regioni più scontente, come segnalato dall'Istat nel report sul Benessere equo e sostenibile relativo al 2023. I numeri della penisola sono ben diversi: soltanto l'8,6% degli italiani non è per niente soddisfatto della propria condizione, mentre coloro che ne sono abbastanza appagati sono il 54,6%. Le motivazioni che portano i siciliani ad esprimersi in questo senso sono ben spiegate da tanti altri indicatori collegati. Primo fra tutti il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni, che nel 2023 in Sicilia si è fermato al 48,7%, mentre la media italiana arriva al 66,3%.
Ancora peggio il tasso di mancata partecipazione al lavoro: se nell'Isola arriva al 32,6%, nella penisola si ferma al 14,8%. Non aiuta l'instabilità lavorativa. Se le trasformazioni in lavori stabili avviene soltanto nel 18,1% dei casi nella Regione, in Italia si sale al 22,4%. Senza dimenticare il problema della bassa paga. Se ne lamentano il 16,1% dei lavoratori, cosa che nel resto della penisola avviene soltanto nel 10,1% dei casi. Altra faccia della medaglia, il 27,6% dei lavoratori siciliani sovra istruiti, che accettano di demansionarsi pur di avere comunque uno stipendio che permetta di portare pranzo e cena a tavola.
Per gli stessi motivi, sono in molti a dover accettare occupazioni non regolari, ben il 16% contro l'11,3% nazionale, o un part time involontario, che permettere di guadagnare comunque qualcosa, anche se si aspira ad un tempo pieno più remunerativo. In questo caso si parla di una "scelta" del 14,8% dei siciliani, contro il 9,6% italiano. Ciò porta a vivere una forte insicurezza rispetto alla propria occupazione, un'ansia che investe il 6,4% dei siciliani, contro il 4,1% del resto della penisola. Interessante anche il dato relativo alla condizione femminile nel mondo del lavoro. È stato calcolato il rapporto tra i tassi di occupazione, tra i 25 e i 49 anni, tra le donne con figli in età prescolare e le donne senza figli. Se nel resto d'Italia tale percentuale arriva al 73%, in Sicilia scende al 61%, dimostrando quanto sia difficile per le donne riuscire a mettere insieme lavoro e vita familiare nella fase di maggiore impegno di cura nei confronti della prole, e come l'asimmetria nel lavoro familiare sia evidentemente marcata.
A livello macroterritoriale, la dicotomia tra Centro-Nord e Mezzogiorno è netta per il tasso di occupazione e per quello di mancata partecipazione. Il primo è sempre superiore alla media nazionale nelle regioni del Centro-Nord, inferiore nelle regioni di Sud e Isole. Il tasso più elevato è nella provincia autonoma di Bolzano, il 79,6% di occupati di 20-64 anni, e in Valle d'Aosta, al 77,3%; quello più basso in Campania e Calabria, 48,4% per entrambe.
Buone performance nelle misure della stabilità e della sicurezza sul lavoro caratterizzano i residenti in Lombardia, dove si registrano le quote più basse sia di occupati con lavori a termine da almeno 5 anni (10,7%), sia di infortuni mortali e inabilità permanente (7,4 per 10 mila); per quest'ultimo indicatore, si osservano valori bassi anche in Piemonte (7,5 per 10 mila) e nel Lazio (7,6 per 10 mila). La provincia autonoma di Bolzano mostra i valori più contenuti per l'indicatore sul part time involontario (3,8%) e per quello della corrispondenza tra lavoro svolto e titolo di studio posseduto (16,3%). Per ciò che concerne gli occupati non regolari, la Calabria mostra il tasso più alto (pari al 19,6%).


QUOTIDIANO DI SICILIA

Emergenza siccità, arrivano voucher per gli allevatori: 10 milioni di euro dalla Regione.

Presto l'avviso per presentare le domande e ottenere i fondi messi a disposizione dal Governo Schifani.
Saranno erogati in tempi brevi i voucher agli allevatori siciliani per l'acquisto di foraggio per gli animali. Il provvedimento per contrastare gli effetti della siccità, voluto dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani, prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro e ha ricevuto il parere favorevole della terza Commissione Attività produttive dell'Assemblea regionale siciliana.
Quest'ultimo passaggio consentirà adesso all'assessorato regionale dell'Agricoltura di ultimare la procedura e pubblicare l'avviso con il quale gli allevatori potranno presentare le domande.
Emergenza siccità, arrivano i voucher per gli allevatori siciliani
"Ringrazio la Commissione Attività produttive dell'Ars per avere condiviso l'urgenza e l'opportunità di questo provvedimento - dice Schifani -. In questo modo manteniamo un impegno preso con gli agricoltori siciliani. Ho dato disposizioni affinché tutti i passaggi burocratici per l'erogazione dei benefici siano celeri. Siamo pienamente consapevoli dell'emergenza e siamo al fianco degli operatori di un comparto fondamentale per l'intera economia dell'Isola".
L'impegno del mio Governo - sottolinea il presidente della Regione annunciando i voucher per gli allevatori siciliani- sarà sempre massimo, ma considero fondamentale una sinergia e una condivisione di sforzi per per tutelare e valorizzare l'agricoltura siciliana e affrontare insieme questa crisi dovuta alla perdurante siccità".
Come funziona il contributo e come si potrà fare domanda
Nel decreto firmato dal dirigente generale dell'assessorato, Dario Cartabellotta, è previsto che il contributo sia erogato secondo il criterio della proporzionalità rispetto al danno subìto dalle imprese e che il foraggio possa essere acquistato direttamente attingendo da un albo di fornitori reso disponibile dalla Regione Siciliana.
La domanda per i voucher contro l'emergenza siccità andrà presentata attraverso i Centri di assistenza agricola, i quali inoltreranno la richiesta al Dipartimento Agricoltura. Gli allevatori potranno quindi ritirare il prodotto nella zona industriale Dittaino (Enna) o altro punto che sarà definito dopo avere sentito le organizzazioni professionali di categoria.


LA SICILIA WEB

Calderoli emozionato, voto finale sull'Autonomia è pagina storica.

Non è vero che spaccherà l'Italia. Ora si apre una fase nuova.
ROMA, 19 GIU - "A dirlo mi tremano le gambe per l'emozione... c'è il via libera definitivo della Camera all'Autonomia differenziata! L'approvazione di oggi è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all'interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti, con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese". E' l'incipit del messaggio che il ministro delle Autonomie, Roberto Calderoli, posta su Facebook subito dopo l'approvazione della riforma dell'Autonomia. E alle critiche delle opposizioni replica: "Sbaglia chi dice che questo provvedimento spaccherà l'Italia, perché farà l'esatto contrario. L'obiettivo è permettere a tutte le Regioni di correre sempre più veloce, riducendo i divari territoriali e realizzando quell'unità che c'è solo sulla carta". Calderoli che ribadisce di essere "particolarmente orgoglioso" del traguardo raggiunto, ricorda "il mio caro nonno Guido e il suo progetto del Movimento autonomista bergamasco. Nel mio cuore scorre un sangue autonomista fin da prima che io nascessi, è bello pensare di aver coronato anche il suo sogno". Quindi va avanti: "Da questo momento in avanti c'è un iter tracciato e ben definito, che permetterà alle Regioni di valorizzare le proprie eccellenze e garantire servizi sempre migliori ai cittadini, nel segno della responsabilità e della trasparenza" e conclude: "L'orizzonte è davanti a noi e la via da intraprendere è definita, ora non resta che avere il coraggio di percorrerla. Si apre una fase nuova, il Governo sarà al fianco di chi vorrà cogliere questa storica sfida". 


GIORNALE DI SICILIA 

La Sicilia torna a bruciare, divampati sette incendiComplici le alte temperature i roghi sono scoppiati diversi roghi: quattro in provincia di Catania, uno a Messina, uno ad Agrigento e uno a Caltanissetta.

Sette incendi sono divampati oggi in Sicilia, complici le alte temperature e in alcuni casi il vento. Quattro in provincia di Catania, uno a Messina, uno ad Agrigento e uno a Caltanissetta che hanno visto impegnati i forestali e i vigili del fuoco.
Nel Catanese, a Bronte, in contrada Ricchiscia; a Caltagirone in contrada Terrana; a Regalna in contrada Palmintelli; a Vizzini in contrada Fontana Fico. Nel Messinese a Pettineo, nell'Agrigentino a Realmonte, in contrada Pergole, e nel Nisseno a Niscemi, in contrada Terrana.


AGRIGENTONOTIZIE

Viabilità sicura, la strada della Mosella avrà una rotonda di collegamento con la statale 640: l'annuncio in PrefetturaDalla sede territoriale del governo, a margine di un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, è stata anche dichiarata "guerra" ai piromani e a chi abbandona i rifiuti: la Forestale utilizzerà i droni

Una nuova rotonda per smaltire il traffico veicolare e rendere più sicuro l'innesto fra la statale 640 e la strada della Mosella. Sul "fronte" del contrasto al fenomeno dell'abbandono dei rifiuti invece è stato assicurato che verranno installate delle videocamere di sorveglianza in tutte le venti piazzole di sosta che, lungo la strada degli Scrittori, coprono l'intero tratto che collega la città dei Templi al capoluogo nisseno. Questi sono gli impegni assunti da Anas durante un incontro che si è svolto alla sede territoriale del governo di Agrigento.
Secondo quanto riferito dal prefetto, Filippo Romano, il Comune di Agrigento, per migliorare le condizioni di sicurezza della strada della Mosella, ha assicurato che presto verranno avviati i lavori di manutenzione in attesa che Anas presenti il progetto della rotonda che è stata comunque autorizzata dalla Soprintendenza dei beni culturali.
Porto Empedocle, dal 14 giugno la strada statale 115 in contrada Ciuccafa riavrà il doppio senso di marcia
Statale 115 Ter di Porto Empedocle: arriva il semaforo, divieto di sorpasso e limite a 40 km/h
Per quanto riguarda invece i lavori di manutenzione sul tratto Empedoclino della statale 115, sempre secondo quanto riferito dal prefetto, Anas dopo la recente apertura della strada, ha manifestato la volontà di riprendere le opere dal 15 settembre per evitare problemi di congestione del traffico veicolare durante il periodo estivo.  
Dalla riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica è emerso che per contrastare gli incendi boschivi, il corpo Forestale farà entrare in azione i droni per vigilare e denunciare dall'alto le possibili azioni dolose dei piromani. Per quanto riguarda invece le recenti disposizioni in materia di trasporto dell'acqua con le autobotti, dalla prefettura e rivolgendosi in modo particolare agli autotrasportatori di Sciacca, è stato ribadito che gli stessi potranno rifornirsi solo ed esclusivamente tramite Aica e che in tal senso, verranno effettuati dei controlli mirati dalle forze dell'ordine.



LENTEPUBBLICA

Sta per arrivare la quattordicesima 2024.

A breve arriverà la quattordicesima 2024, per dipendenti e pensionati, ma non per tutti: ecco chi la riceverà e quando.
La quattordicesima (ovvero la quattordicesima mensilità) è una somma che spetta sia ai lavoratori dipendenti di alcuni settori che ai pensionati che ricevono importi bassi.
Si tratta di una mensilità retributiva aggiuntiva, che viene erogata tra giugno e luglio, tramite la busta paga o il cedolino della pensione. Si tratta di una gratifica feriale, proprio come la tredicesima, che viene pagata nel periodo natalizio, in modo da aiutare i lavoratori con le spese delle ferie estive.
Ma non tutti la ricevono, ecco perché.
Chi riceve la quattordicesima?
A differenza della tredicesima, la cui erogazione è obbligatoria per legge per tutti i lavoratori dipendenti, la quattordicesima non è obbligatoria per tutti e viene regolamentata dai singoli Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL) o dai contratti individuali.
Alcuni ccnl non ne prevedono l'erogazione (come quello per il pubblico impiego), ma alcuni datori di lavoro possono corrisponderla ugualmente.
Tra i settori che la prevedono, troviamo il terziario (commercio e turismo), alimentare, autotrasporti e logistica, etc.
Per quanto riguarda, invece, i pensionati, i beneficiari devono:
Essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell'assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria;
Avere almeno 64 anni;
Avere un reddito complessivo fino a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo Lavoratori Dipendenti (dal 2017), che quest'anno è pari a 7781,93 euro annui.
La quattordicesima si matura dal 1° luglio al 30 giugno dell'anno successivo ed è calcolata sui giorni effettivamente lavorati.
Per calcolarla, si prendono in considerazione gli elementi di natura retributiva con carattere di "obbligatorietà, continuità e determinatezza". Sono esclusi dal calcolo della quattordicesima gli elementi Anf (ovvero gli  assegni per il nucleo familiare) e la maggiorazione per gli straordinari.
Per i pensionati, invece, la quattordicesima viene erogata a luglio, ma, se i requisiti vengono maturati dopo il 31 luglio 2023, allora l'indennità arriverà a dicembre.
Quattordicesima 2024: ecco cosa sapere
Come anticipato, la quattordicesima 2024 sarà erogata nel periodo tra giugno e luglio. La data di pagamento varia a seconda della categoria in cui il lavoratore è inquadrato e il settore di appartenenza.
Per sapere la data precisa, i lavoratori dovranno consultare il contratto collettivo nazionale impiegato nella loro azienda.
I pensionati, invece, riceveranno la pensione nel mese di luglio. Per chi percepisce la pensione in Posta, l'importo arriverà il 1° luglio 2024. Mentre chi la riscuote in banca dovrà aspettare fino al 3 luglio 2024.
I titolari di pensione che vogliono controllare il pagamento potranno consultare il sito dell'Inps, nella sezione "Cedolino pensione e servizi collegati", per poi cliccare su "Verifica Bonus quattordicesima".


LENTEPUBBLICA

Linee guida per i soggetti attuatori di interventi PNRR di competenza del MASE.

Pubblicata la nuova versione 2.0 delle Linee Guida per i soggetti attuatori degli interventi PNRR di competenza del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
I soggetti attuatori degli interventi si trovano spesso a dover fare i conti con una burocrazia complessa e una mole di adempimenti da seguire con attenzione. Per questo motivo le Linee Guida da poco aggiornate forniscono istruzioni operative per la gestione finanziaria, il monitoraggio, la rendicontazione e il controllo degli interventi PNRR e hanno l'obiettivo di supportare i soggetti attuatori nell'attuazione degli interventi in modo corretto e trasparente, in coerenza con la normativa europea e nazionale.
Il documento approfondisce le modalità di richiesta, erogazione e gestione delle risorse finanziarie stanziate per gli interventi PNRR, fornendo indicazioni puntuali e operative per i soggetti attuatori.
La nuova versione inoltre  dedica particolare attenzione alle procedure per l'ottenimento delle anticipazioni, specificando i requisiti necessari, la modulistica da utilizzare e le tempistiche per la loro erogazione.
Alle Linee Guida è infine allegata un'appendice contenente i modelli per la presentazione delle richieste di trasferimento delle risorse, semplificando così il lavoro dei soggetti attuatori.
Richiesta di anticipazioni: un passaggio fondamentale
Per alcuni progetti PNRR, le Linee Guida prevedono la possibilità di richiedere un'anticipazione delle risorse finanziarie. Per ottenere l'ammissione a questo beneficio, i Soggetti Attuatori devono seguire un iter ben preciso:
Attendere la registrazione del decreto di approvazione: prima di presentare la domanda, è necessario che la Corte dei conti abbia registrato il decreto che dà il via libera al progetto.
Compilare il modulo corretto: il MASE mette a disposizione un modulo specifico per le richieste di anticipazione, scaricabile dal proprio sito web. Il modulo deve essere compilato con cura, inserendo tutte le informazioni richieste e firmando il documento.
Invio via PEC: la richiesta firmata deve essere inviata via PEC a due indirizzi: quello della Direzione Generale del MASE responsabile dell'investimento e quello della DG GEFIM.
Gestione oculata delle risorse: un dovere per i soggetti attuatori
I fondi assegnati dal MASE per la realizzazione dei progetti PNRR devono essere impiegati in modo efficiente, trasparente e tracciabile. A tal fine, le Linee Guida stabiliscono alcuni principi fondamentali:
Trasparenza e tracciabilità: ogni euro speso deve essere documentato in modo chiaro e preciso, conservando tutta la documentazione giustificativa di spesa.
Codifica contabile: per ogni transazione relativa al progetto, è necessario assegnare un codice contabile specifico per facilitarne il monitoraggio e la rendicontazione.
Renditi di progetto: il sistema informativo ReGiS rappresenta lo strumento principale per la richiesta dei trasferimenti delle risorse e la compilazione dei rendiconti di progetto. Questi ultimi devono essere completi, accurati e presentati entro le scadenze previste.
Documenti giustificativi: su ogni fattura, è obbligatorio indicare in modo chiaro e completo: CUP, CIG, numero di conto corrente, identificazione del progetto e informazioni relative all'IVA (se applicabile).
Fatture elettroniche: l'emissione delle fatture deve avvenire esclusivamente in formato digitale.
Recupero fondi: in caso di ricezione di fondi non dovuti, i soggetti attuatori sono tenuti a restituirli al MASE.
Monitoraggio e rendicontazione: dimostrare l'avanzamento dei lavori
Monitorare regolarmente l'andamento del progetto e raccogliere i dati necessari per la rendicontazione è un'attività fondamentale per i soggetti attuatori. I rendiconti di progetto, compilati utilizzando il sistema ReGiS, devono fornire informazioni complete, aggiornate e veritiere, permettendo così di valutare il progresso dei lavori e l'utilizzo delle risorse finanziarie.



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