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rassegna stampa dal 22 al 24 giugno 2024


TGR SICILIA
Emergenza rifiuti, Siculiana, Enna e Gela per sopperire allo stop di Sicula Trasporti.

Nelle prossime ore una riunione in Regione fisserà le discariche dove 200 comuni della Sicilia orientale potranno conferire. Atteso il decreto del presidente Schifani. Soluzione solo temporanea
Far quadrare i conti non sarà facile. L'annullamento del decreto che consentiva - pur senza autorizzazioni ambientali - alla Sicula Trasporti di trattare i rifiuti per l'invio all'estero significa ridistribuire la raccolta indifferenziata prodotta da 200 comuni siciliani in altri siti dell'Isola. Queste le indicazioni che l'assessore regionale Di Mauro.
L'idea alla quale la Regione sta lavorando e che metterà a punto domani (lunedì 24 giugno) è quella di continuare a trattare i rifiuti sempre nell'impianto dei contrada Codadivolpe, nel Catanese, perché la precedente autorizzazione ambientale consentiva lo sversamento in discarica. Il nodo è capire in quali siti conferire. Si pensa a Siculiana, nell'Agrigentino, Gela nel Nisseno ed Enna. Palermo è sempre alle prese con i lavori per completare l'ultima vasca, quindi è difficile che Bellolampo possa essere inclusa.
Tutto questo però non potrebbe andare avanti a lungo perché significherebbe ridurre velocemente la vita di tutte le discariche siciliane. Si aspettano alcune analisi dell'Arpa sull'impianto della Sicula Trasporti perché,  se i dati dimostrassero che non ci sono rischi inquinamento, potrebbe essere immaginata una nuova deroga per tornare a spedire all'estero i rifiuti.
Nel frattempo i comuni della Sicilia orientale che da alcuni giorni non possono raccogliere i rifiuti, aspettano risposte. A soffrire anche a causa della ridotta raccolta differenziata è soprattutto Catania. 



LA SICILIA 
Rifiuti, è corsa per evitare l'emergenza in mezza Sicilia: ecco la soluzione temporanea del governo Schifani.

L'annuncio dell'assessore regionale all'Energia Roberto Di Mauro al termine della riunione che si è tenuta in prefettura a Catania.
E' corsa in parte della Sicilia per evitare che la chiusura dell'impianto di trattamento di Lentini della Sicula Trasporti possa avere ricadute pesanti sui quasi 200 Comuni interessati con il blocco della raccolta dei rifiuti che resterebbero su strade e marciapiedi; un blocco che con le alte temperature di questi giorni potrebbe trasformarsi in una vera e propria emergenza igienico-sanitaria. Il percorso risolutivo individuato dal governo Schifani viene così sintetizzato.
Un provvedimento straordinario per consentire il conferimento temporaneo dei rifiuti, prima destinati al Tmb di Lentini e poi in altre discariche, in ulteriori impianti dell'Isola, superando così le difficoltà di smaltimento per numerosi Comuni".
Ad annunciarlo l'assessore regionale all'Energia Roberto Di Mauro al termine della riunione che si è tenuta in prefettura a Catania, a seguito del provvedimento della magistratura etnea.
"Ho già convocato - prosegue Di Mauro, che per tutta la giornata è stato in stretto contatto con il presidente della Regione, Renato Schifani - una riunione per domani mattina con l'Arpa Sicilia e le Asp di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani per avere i nulla osta propedeutici alla stesura del decreto di autorizzazione. Il provvedimento della magistratura è giunto in maniera inaspettata, quindi è necessario nell'immediato un atto straordinario al quale stiamo lavorando e che entro domani dovrebbe essere definito".


LIVESICILIA
Rifiuti, è il giorno della verità in Sicilia: sindaci col fiato sospeso.
 È il giorno della verità sul fronte dei rifiuti. Circa duecento sindaci siciliani sono col fiato sospeso in attesa della ordinanza promessa dal governo regionale che dovrebbe mettere una pezza al problema nato dallo stop dell'impianto Tmb di Lentini della Sicula Trasporti.

Quarto giorno di stop all'indifferenziata
Sabato l'assessore regionale all'Energia, Roberto Di Mauro, ha ribadito che l'ordinanza consentirà il conferimento temporaneo dei rifiuti, prima destinati al Tmb di Lentini e poi in altre discariche, in altri impianti già autorizzati nell'Isola. Con quella di oggi, intanto, salgono a quattro le giornate di stop alla raccolta dei rifiuti indifferenziati e nelle città siciliane sale la preoccupazione.
Alla finestra grandi centri da un capo all'altro della Sicilia, come Catania e Marsala, ma anche i piccoli comuni che comunque in questi giorni sono comunque riusciti a tenere botta grazie soprattutto alle alte percentuali di raccolta differenziata.
Alcuni sindaci hanno emesso ordinanze per vietare ai cittadini il deposito dell'indifferenziato, altri si sono attrezzati con i mega cassoni che consentono di abbancare rifiuti togliendoli dalle strade e guadagnando 72 ore in più. Soluzioni last minute che rappresentano boccate d'ossigeno per gli amministratori locali. Stratagemmi che finora hanno consentito di scongiurare l'arrivo della vera emergenza, con tanto di discariche per le strade della Sicilia.
Riflettori su Catania
Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, domenica ha pubblicato un nuovo video nel quale ha ribadito le rassicurazioni giunte dalla Regione rispetto al provvedimento straordinario che dovrebbe firmare il governatore Renato Schifani. A Catania, nonostante il calendario di raccolta abbia dato una mano, la tensione è palpabile. Le grandi città, infatti, soffrono per l'elevata quota di rifiuti indifferenziati prodotti giornalmente e che fino a venerdì venivano trasferiti a Lentini per essere trattati.
Fuori dall'area di rischio, invece, Messina, che nelle scorse settimane ha portato a termine una gara che consentirà di trasferire i rifiuti in un impianto di Termini Imerese. "Avevamo previsto anche questo per tempo e proceduto infatti ad una gara per individuare un impianto diverso ed a costi più contenuti rispetto a Lentini", ha affermato il sindaco Federico Basile parlando di una crisi sui rifiuti nata "per colpa e carenze di altri".
Critiche arrivano anche dal deputato regionale di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo, che per primo venerdì lanciò l'allarme dopo la chiusura dell'impianto di Lentini figlia di un provvedimento della Regione e del gip del tribunale di Catania. "Un disastro annunciato - ha rimarcato Lombardo, che è anche sindaco di Roccalumera -. Nessuno ci ha pensato per tempo".
Negli uffici della Regione, intanto, si fa la conta dei pochi impianti Tmb disponibili in Sicilia. Il Piano regionale dei rifiuti ne ha censiti otto, due dei quali (quello di Trapani Servizi e Lentini) al momento fuori gioco. Restano Cammarata (Traina Srl), Gela (Impianti Srl Ato 4), Palermo (Bellolampo, Rap), Polizzi Generosa (Ecogestioni Srl), Enna (Ambiente e Tecnologia Srl) e Ragusa (Srr Ato 7). Siculiana, discarica della quale tanto si è scritto in questi giorni, potrebbe soltanto ricevere rifiuti già trattati e ha comunque una capienza ridotta.
L'ordinanza che dovrebbe arrivare oggi aiuterà a diradare la nebbia e a capire, soprattutto, se l'impianto della Sicula Trasporti continuerà ad avere un ruolo (e se sì di che tipo) nella corsa contro il tempo per scongiurare l'ennesima crisi dei rifiuti in Sicilia.


GIORNALE DI SICILIA 
Emergenza idrica in Sicilia, l'acqua del fiume Sosio-Verdura finisce in mare: gli agricoltori protestano per lo spreco.

La denuncia in un video. I consiglieri comunali di Ribera avevano chiesto alla Regione degli interventi infrastrutturali necessari a facilitare l'interconnessione delle reti idriche esistenti.
In una Sicilia in piena crisi idrica, con cittadini e agricoltori che soffrono per la siccità, si spreca acqua. Lo denunciano gli agricoltori di Ribera, che con un video dimostrano come un fiume, il Sosio-Verdura, che scarica in mare e non sarebbe utilizzato per aiutare tutta la provincia agrigentina in un momento così difficile. Lo smaltimento dell'acqua si vede anche a qualche chilometro di distanza perché la cascata è ben visibile.
La traversa di Gammauta, sul fiume Sosio, tra i Monti Sicani, di competenza e gestione dell'Enel che con l'acqua produce energia elettrica e quando dal piccolo invaso di circa mezzo milione di metri cubi, per evitare che tracimi, viene inviata con una conduttura sotterranea a perdere a mare, nei pressi di Poggio Diana. Gli agricoltori pagano a peso d'oro al consorzio di bonifica che cura la distribuzione sul territorio, ma in questa situazione sprecare, a loro modo di vedere, così tanta acqua è considerato un sacrilegio.
La diga Castello svolge un ruolo fondamentale nella fornitura di acqua per l'irrigazione dei terreni agricoli, tra cui vigneti, uliveti e terreni destinati alla zootecnia, contribuendo al sostentamento di una popolazione di circa 150.000 abitanti distribuiti in 14 Comuni. Questa risorsa idrica è essenziale anche per la produzione e la commercializzazione di prodotti d'eccellenza. Tra questi, spiccano le arance di Ribera, la Pesca di Bivona e le famose Fragoline, oltre alla produzione di olio pregiatissimo derivato dagli uliveti locali.
Qualche settimana fa i consiglieri comunali di Ribera avevano chiesto alla Regione, con una lunga missiva, degli interventi infrastrutturali necessari a facilitare l'interconnessione delle reti idriche esistenti e, al contempo, a promuovere l'ammodernamento delle strutture fondamentali. Questo permetterebbe di garantire una distribuzione regolare dell'acqua, minimizzare le perdite e favorire un utilizzo sostenibile delle risorse idriche disponibili. Inoltre, sempre secondo i consiglieri, ci vorrebbe un censimento e l'eventuale immediata riattivazione dei pozzi esistenti sul territorio comunale potenzialmente in grado di fornire adeguate quantità di acqua per uso potabile e irriguo.


TGR SICILIA 
Crisi idrica nell'Agrigentino, via a tavolo permanente per fronteggiare le emergenze.

La decisione dopo un confronto alla Regione. L'organismo monitorerà gli approvvigionamenti per intervenire tempestivamente su ogni criticità, soprattutto nel settore turistico-alberghiero.
Evitare allarmismi e dare risposte tempestive. Con questi obiettivi, dopo le notizie circolate sui media della fuga dei turisti per i rubinetti a secco, la Regione ha deciso di istituire un tavolo permanente per monitorare quotidianamente l'approvvigionamento idrico di Agrigento, prossima capitale della Cultura, e della sua fascia costiera e per intervenire tempestivamente su ogni singola criticità, soprattutto nel settore turistico-alberghiero. É quanto deciso nel corso della riunione della cabina di regia sull'emergenza idrica convocata d'urgenza dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, con l'obiettivo di accelerare ogni possibile azione contro i rischi legati agli effetti della siccità. «Ho voluto costituire immediatamente un tavolo di emergenza sulla crisi idrica di Agrigento - dice il presidente della Regione - per fornire risposte celeri alla città, soprattutto in vista della stagione turistica appena iniziata. L'obiettivo è scongiurare il peggioramento della situazione ed evitare anche gli effetti negativi di allarmismi che possono essere amplificati creando gravissimi danni all'economia e all'immagine della Città dei Templi e dell'intera Sicilia».


SCRIVOLIBERO
Esami Di Autotrasportatori Per Conto Terzi Organizzati Dal Libero Consorzio Comunale Di Agrigento. Venerdì 28 Giugno La Seconda Prova.
Si terranno venerdì prossimo 28 Giugno, nei locali dell'Aula "Silvia Pellegrino" di via Acrone, gli esami per autotrasportatori per conto terzi, riservati ai candidati con il cognome compreso fra le lettere M e Z, organizzati dal Settore "Politiche attive del lavoro e dell'Istruzione, Solidarietà Sociale, Trasporti" del Libero Consorzio comunale di Agrigento.
Per informazioni è possibile rivolgersi al Settore Trasporti in via Esseneto, 66 contattando i numeri telefonici 0922/593645 oppure 0922.593680 e alle sedi URP del Libero Consorzio nei vari comuni della provincia.
Inoltre, sulla home page del sito www.provincia.agrigento.it, è ancora consultabile l'elenco dei candidati idonei alla prima prova svoltasi lo scorso 6 giugno dove sono risultati idonei 11 candidati.

GRANDANGOLO
Studenti con disabilità, Libero Consorzio apre iscrizioni degli Enti idonei ai servizi specialistici.
 Si sono aperte le iscrizioni all'Albo/Registro provinciale degli enti già iscritti agli albi regionali speciali, per lo svolgimento dei servizi specialistici in favore degli alunni con disabilità.
Si sono aperte le iscrizioni all'Albo/Registro provinciale degli enti già iscritti agli albi regionali speciali, per lo svolgimento dei servizi specialistici in favore degli alunni con disabilità frequentanti gli Istituti secondari di secondo grado per l'anno scolastico 2024/2025. 
L'avviso pubblico e i relativi allegati, possono già essere consultati e scaricati accedendo alla home-page del sito www.provincia.agrigento.it  o ritirati presso gli uffici del Settore "Politiche attive del lavoro e dell'Istruzione e Solidarietà Sociale" di via Esseneto n. 66 Agrigento. Ne danno comunicazione il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Giovanni Bologna e la dirigente del Settore, Maria Antonietta Testone.
Le istanze degli Enti del terzo settore interessate, dovranno essere presentate entro e non oltre il 19 luglio prossimo. I servizi sono finalizzati a migliorare l'inclusione degli studenti in situazione di handicap residenti nei Comuni del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, ed iscritti e frequentanti le scuole secondarie di II grado. 
I destinatari del servizio sono gli studenti con disabilità fisica, e/o psichica e/o sensoriale in possesso della certificazione dello stato di disabilità, rilasciata ai sensi di legge, la cui gravità comporti una significativa limitazione di autonomia in ambito socio-relazionale e di comunicazione tale da richiedere assistenza specifica nella sfera individuale e/o in quella di relazione. Il servizio richiesto e le figure professionali necessarie, inoltre, devono risultare dagli atti di programmazione scolastica e devono essere previste dal Piano Educativo Individuale.

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